Dulce María Loynaz

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Dulce María Loynaz

Dulce María Loynaz (L'Avana, 10 dicembre 1902L'Avana, 27 aprile 1997) è stata una scrittrice, poetessa e avvocata cubana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era la figlia del generale Enrique Loynaz del Castillo. Tutti i figli del generale si dedicarono alla poesia, ma solo Dulce María era interessata alla pubblicazione. Crebbe in un'atmosfera di clausura e lusso, ricevendo un'istruzione privata insieme ai fratelli nella loro casa a San Rafael y Amistad, fino a quando non iniziò gli studi in Diritto civile presso l'Università de L'Avana con il fratello Enrique[1].

Dulce María a 21 anni.

Sposò in prime nozze Enrique de Quesada y Loynaz[2].

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Le sue prime opere sono apparsi sul quotidiano La Nación all'età di 17 anni: Invierno de almas y Vesperal[2]; pubblicò altri testi tra il 1920 e il 1938. Nel 1929 Dulce María, con la madre e la sorella, fece un viaggio per il Medio Oriente, dove visitarono la Turchia, la Siria, la Libia, la Palestina e l'Egitto; lì rimase colpita dopo aver visitato il museo di Luxor e la tomba di Tutankhamon, scrivendo una lettera lirica e profondamente romantica al defunto re[3].

Nel 1947 pubblicò Juegos de agua, libro di poesie, e dal 1950 un editore spagnolo fu interessato al lavoro della pubblicazione di alcune delle sue opere. Seguirono: Carta de amor al rey Tut-Ank-Amen (1953), Poemas sin nombre (1958) e Un verano en Tenerife (libro di viaggi). Nel 1950 ha pubblicato anche cronache settimanali in El País y Excélsior. Collaborò anche con Social, Grafos, Diario de la Marina, El Mundo, Revista Cubana, Revista Bimestre Cubana y Orígenes, spesso in collaborazione con il secondo marito Pablo Álvarez de Cañas, ex figura di spicco nei circoli sociali de L'Avana.

Jardín[modifica | modifica wikitesto]

Jardín è stato scritto tra il 1928 e il 1935 e pubblicato in Spagna nel 1951. Nel romanzo sono presenti strumenti letterari caratteristici del Realismo magico, un elemento essenziale per l'analisi del lavoro se si tiene conto che è stato scritto tra il secondo e il terzo decennio del XX secolo, diventando un precursore degli attuali romanzi latinoamericani.

Mutismo[modifica | modifica wikitesto]

In seguito al trionfo della Rivoluzione cubana, si auto-isolò dalla vita sociale per un lungo periodo di tempo nella casa di El Vedado. Ha ricevuto numerose offerte di espatrio da Spagna e Stati Uniti, ma non ha mai abbandonato il suo paese, forse per essere la figlia di un generale dell'esercito liberatore. Le sue ultime pubblicazioni sono state Poemas escogidos (1985), Bestiarium e La novia de Lázaro (1991).

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Dulce María Loynaz morì il 27 aprile 1997, a causa di un arresto cardiaco. Fu sepolta nel pantheon di famiglia. Parteciparono importanti rappresentanti culturali e politici di Cuba, nonché della Chiesa cattolica, ma soprattutto la gente del popolo cubano che, per dirle addio, recitò una parte del lavoro con il quale aveva ottenuto il Premio Cervantes.

Citazioni e omaggi[modifica | modifica wikitesto]

  • Nel 2001, un giovane ricercatore cubano attualmente residente in Messico, Roberto Carlos Hernández Ferro, pubblicò a L'Avana Extramuros, una selezione di poesie poco conosciute di Dulce María, considerati i suoi primi testi.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze cubane[modifica | modifica wikitesto]

Dama dell'Ordine Carlos Manuel de Céspedes - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze spagnole[modifica | modifica wikitesto]

Dama dell'Ordine di Isabella la Cattolica - nastrino per uniforme ordinaria
Dama di Gran Croce dell'Ordine civile di Alfonso X il Saggio - nastrino per uniforme ordinaria
Premio Miguel de Cervantes - nastrino per uniforme ordinaria

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Poesie[modifica | modifica wikitesto]

  • (ES) Versos, 1950.
  • (ES) Juegos de agua, 1951.
  • (ES) Poemas sin nombre, 1953.
  • (ES) Últimos días de una casa, 1958.
  • (ES) Poemas escogidos, 1985.
  • (ES) Poemas náufragos, 1991.
  • (ES) Bestiarium, 1991.
  • (ES) Finas redes, 1993.
  • (ES) La novia de Lázaro, 1993.
  • (ES) Poesía completa, 1993.
  • (ES) Melancolía de otoño, 1997.
  • (ES) La voz del silencio, 2000.
  • (ES) El áspero sendero, 2001.

Libri[modifica | modifica wikitesto]

  • (ES) Jardín, 1951.
  • (ES) Un verano en Tenerife, 1958.
  • (ES) Yo fui (feliz) en Cuba, 1993.
  • (ES) Canto a la mujer. Tomo I y II, 1993.
  • (ES) Confesiones de Dulce María Loynaz, 1993.
  • (ES) Fe de vida, 1994.
  • (ES) Cartas a Julio Orlando, 1994.
  • (ES) Un encuentro con Dulce María Loynaz, 1994.
  • (ES) Alas en la sombra, 1995.
  • (ES) Cartas que no se extraviaron, 1997.
  • (ES) El que no ponga el alma de raíz se seca, Pinar del Río, Ediciones Vitral, 1997.
  • (ES) Carta de Egipto, Pinar del Río, Editorial Hermanos Loynaz, 2000, ISBN 959-219-063-1.
  • (ES) La palabra en el aire, 2000.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Biografia de Dulce María Loynaz, su www.biografiasyvidas.com. URL consultato il 25 maggio 2022.
  2. ^ a b (ES) Dulce María LoynazNombreMaría Mercedes Loynaz y MuñozNacimiento10 de diciembre de 1902ciudad de La Habana, República de Cuba Fallecimiento27 de abril de 1997Su casa en 19 y E, en El Vedado, ciudad de La Habana, República de Cuba Causa de la muertecáncerResidenciaLa HabanaNacionalidadcubanaCiudadaníacubanaEducaciónabogadaAlma materUniversidad de La HabanaOcupaciónescritora, poeta, Dulce María Loynaz - EcuRed, su www.ecured.cu. URL consultato il 25 maggio 2022.
  3. ^ Biografía Dulce María Loynaz, poeta cubana. Biblioteca español. Instituto Cervantes, su www.cervantes.es. URL consultato il 25 maggio 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (ES) Aldo Martínez Malo, Confesiones de Dulce María Loynaz, Pinar del Río, Editorial Hermanos Loynaz, 1993, ISBN 959-219-007-0.
  • (ES) Ana Cabrera Vivanco, La voz del silencio, L'Avana, Editorial Ciencias Sociales, 2000, ISBN 959-06-0420-X.
  • (ES) Virgilio López Lemus, Jardín, Tenerife y Poesía: Fe de vida de Dulce María Loynaz, Pinar del Río, Editorial Cauce, UNEAC, 2005, ISBN 959-7150-30-1.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN64053006 · ISNI (EN0000 0001 2096 2811 · LCCN (ENnr88008336 · GND (DE119143232 · BNE (ESXX1057833 (data) · BNF (FRcb12197194m (data) · J9U (ENHE987007455094405171 · WorldCat Identities (ENlccn-nr88008336