Drawing Restraint 9 (album)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Drawing Restraint 9
colonna sonora
ArtistaBjörk
Pubblicazione25 luglio 2005
Durata50:04
Dischi1
Tracce11
Genere[1]Pop sperimentale
Musica elettronica
EtichettaOne Little Independent
ProduttoreBjörk
FormatiCD, vinile, download digitale
Björk - cronologia
Album successivo
(2007)

Drawing Restraint 9 è un album di Björk del 2005.

È la colonna sonora di Drawing Restraint 9, film sperimentale, ambientato in Giappone, del regista Matthew Barney (ricordato in particolare per il fortunato ciclo Cremaster). La colonna sonora è affidata da Matthew alla sua compagna, la cantante islandese Björk, che presta la sua collaborazione anche come interprete del film.

Questa colonna sonora risulta il lavoro più impersonale della discografia di Björk (è anche il suo primo album il cui titolo è composto da più di una parola): la cantante islandese presta la voce, fondamentale negli altri album, in soli tre brani (Bath, Storm e Cetacea). In veste di produttrice del disco collabora però a tutte le canzoni, addirittura scrivendo lei stessa la musica per lo strumento caratteristico dell'album, lo Sho, particolarissimo strumento dalle sole tre note, suonato da Mayumi Miyata. È proprio lo sho che la stessa Björk sceglie come simbolo della sua opera, poiché questo strumento è tradizionalmente giapponese, ma non certo famoso quanto altre caratteristiche del Giappone, largamente pubblicizzate e sfruttate a fini commerciali: Drawing Restraint 9 vuole mostrare il lato più profondo, sconosciuto alle masse, del Giappone, filtrato attraverso occhi ovviamente criticabili (ricordiamo fra tutti il pezzo di teatro Nō di nove minuti costituito da Holographic Entrypoint).

In Drawing Restraint 9 Björk sembra quindi riportare in musica non le sue emozioni, bensì quelle del compagno e del suo film. Queste emozioni, nel 2005, data di uscita sia del film che della musica, sono state spesso criticate fortemente, definite indecifrabili, tanto da apparire anche ad attente analisi senza senso.[senza fonte] Altri, invece, hanno accolto con sufficienza o poco più questi sperimentali lavori. Altri infine hanno acclamato quest'ultimo lavoro di Björk come il continuo della via intrapresa con Medúlla (album precedente a questo, nel quale gli strumenti vengono quasi del tutto omessi) per le atmosfere cupe ed eteree, vedendovi però anche una svolta: il ritorno agli strumenti (vi sono brani completamente strumentali: Ambergris March, il trio Hunter Vessel, Shimenawa, Vessel Shimenawa e Antarctic Return).

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Gratitude – 4:59 (Björk, Matthew Barney)
  2. Pearl – 3:43 (Björk)
  3. Ambergris March – 3:57 (Björk)
  4. Bath – 5:07 (Björk, Akira Rabelais)
  5. Hunter Vesse – 6:36 (Björk)
  6. Shimenawa – 2:48 (Björk)
  7. Vessel Shimenawa – 1:54 (Björk)
  8. Storm – 5:32 (Björk, Leila)
  9. Holographic Entrypoint – 9:57 (Matthew Barney)
  10. Cetacea – 3:13 (Björk, Matthew Barney)
  11. Antarctic Return – 4:18 (Björk)

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Paese Posizione più alta
Belgio (Vallonia) 51[2]
Francia 67[3]
Italia 39[4]
Spagna 74[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]