Dora Marra

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Dora Marra (Napoli, 5 gennaio 1921Trittau, 4 novembre 2012) è stata una bibliotecaria italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1942 si laurea in lettere all'Università degli studi di Napoli con una tesi su Draconzio, successivamente prende una seconda laurea in filosofia con una tesi su Plotino, alla cui estetica dedicherà successivamente uno studio[1]. Nel settembre 1945 comincia a lavorare nella biblioteca di Benedetto Croce, dove segue e cura la sistemazione dei preziosi volumi della sua raccolta[2]. Nel 1947, quando Croce fonda l'Istituto italiano per gli studi storici, ne diventa bibliotecaria, seguendo passo dopo passo lo sviluppo della biblioteca e assistendo i borsisti e i docenti nelle loro ricerche[3]. Nel 1979, va in pensione e si trasferisce con la famiglia a Großhansdorf, nei pressi di Amburgo, città natale del marito, il biologo tedesco Kurt Beth. In Germania collabora con l'Istituto italiano di cultura di Amburgo e con altre istituzioni (Università di Amburgo, Università di Marburg, Dante-Gesellschaft, ecc.) occupandosi di letteratura italiana, offrendo corsi e conferenze tematiche che spaziavano da Dante alla letteratura contemporanea. Autrice, vivo Croce, del primo studio sistematico sulla sua biblioteca (Conversazioni con Benedetto Croce su alcuni libri della sua biblioteca, Milano, U. Hoepli, 1952), ha pubblicato per l'editore Bibliopolis due volumi dell'Edizione nazionale delle opere di Croce con la trascrizione e l'analisi delle note autografe che lo stesso Croce poneva sui volumi della sua biblioteca relativi ad autori del Cinquecento e Seicento [4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il problema estetico in Plotino, "Atti dell'Accademia Pontaniana", vol. 1 (1948), n.s., pp.102-125
  2. ^ Benedetto Croce, Taccuini di lavoro, Napoli, Arte tipografica 1990 [ma 1987], vol. V, p. 337 e passim; vol. VI, p. 14 e passim
  3. ^ "La vittima innocente di questa mia inesauribile attività di lettore fu Dora Marra, la bibliotecaria dell'Istituto, alla quale richiedevo a getto continuo una massa di libri e una serie di riviste che andavano da La Voce di Prezzolini, a Bilychnis", Renzo De Felice, testimonianza in Elsa Romeo, La scuola di Croce, Bologna, Il mulino, 1992, p. 248
  4. ^ La biblioteca di Benedetto Croce: le note autografe ai libri. Scrittori dell'età barocca, a cura di Dora Beth Marra, Napoli, Bibliopolis, 1994; La biblioteca di Benedetto Croce: le note autografe ai libri. Scrittori del Rinascimento, a cura di Dora Beth Marra, Napoli, Bibliopolis, 2005

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Dora Marra, Croce bibliofilo; prefazione di Barbara Beth e una testimonianza di Lidia Croce; contributi di Maurizio Tarantino e Vincenzo Trombetta; a cura, e con uno scritto, di Massimo Gatta, Macerata, Biblohaus, 2014
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