Don Cesare di Bazan

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Don Cesare di Bazan
Titolo di testa del film
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno1942
Durata76 min
Dati tecniciB/N
Generestorico, avventura
RegiaRiccardo Freda
SoggettoAdolphe d'Ennery, Dumanoir
SceneggiaturaRiccardo Freda, Vitaliano Brancati, Cesare Zavattini, Sergio Amidei, Giacomo Debenedetti
ProduttoreRiccardo Freda
Casa di produzioneArtisti Associati, Elica Film
Distribuzione in italianoArtisti Associati
FotografiaMario Craveri
MontaggioRolando Benedetti
MusicheFranco D'Achiardi
ScenografiaGastone Medin
CostumiGino Carlo Sensani, Maria de Matteis
TruccoPiero Mecacci
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali

Don Cesare di Bazan è un film del 1942 diretto da Riccardo Freda, al suo debutto come regista, adattato dal dramma francese in cinque atti Don Caesar de Bazan, scritto nel 1844 da Adolphe d'Ennery e Dumanoir.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Don Cesare di Bazan è un nobile, abilissimo spadaccino che, suo malgrado, viene coinvolto in lotte e maneggi di ribelli per l'indipendenza di una regione spagnola.

Tra avventure fantastiche e romantici intermezzi riesce a salvare la propria vita e quella del suo sovrano.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

La pellicola venne distribuita nel circuito cinematografico italiano il 4 ottobre del 1942.

La critica[modifica | modifica wikitesto]

Su Cinema, del 25 ottobre 1942: "Freda debutta con tutti gli onori. Egli esibisce la disinvoltura tecnica, spettacolare e narrativa d'un veterano, ma con un gusto ben più educato, con una viva ed elegante cura dei particolari... la disinvoltura con cui egli guida gli attori, tra i quali spiccano Cervi e la bella davvero velasquiana Annelise Uhlig".

Per Freda è l'occasione di mettere in pratica una delle sue teorie: il rifiuto del cinema borghese, la proposta di un cinema che ha le sue radici "in Murnau e Lang, in Griffith e Ford"[1].

Manifesti e locandine[modifica | modifica wikitesto]

La realizzazione dei manifesti, per l'Italia, fu affidata al pittore cartellonista Anselmo Ballester.

Opere correlate[modifica | modifica wikitesto]

Venti anni dopo lo stesso regista ha realizzato un libero remake del film intitolato Le sette spade del vendicatore (conosciuto anche come La lama del giustiziere).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Stefano Della Casa, Riccardo Freda, Bulzoni ed., 1999, p. 23 - ISBN 88-8319-370-9

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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