Don Bosco (Roma)

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Q. XXIV Don Bosco
Panoramica aerea del quartiere Don Bosco
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Lazio
Provincia  Roma
Città Roma Capitale
CircoscrizioneMunicipio Roma V
Municipio Roma VI
Municipio Roma VII
Data istituzione13 settembre 1961
Codice224
Superficie5,84 km²
Abitanti53 389 ab.
Densità9 146,65 ab./km²
Mappa dei quartieri di
Mappa dei quartieri di

Coordinate: 41°51′30.27″N 12°33′48.17″E / 41.858408°N 12.563381°E41.858408; 12.563381
Don Bosco
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Lazio
Provincia  Roma
Città Roma Capitale
CircoscrizioneMunicipio Roma VII
Data istituzione30 luglio 1977
Codice10A
Superficie2,31 km²
Abitanti50 684 ab.
Densità21 941,13 ab./km²
Mappa dei quartieri di
Mappa dei quartieri di

Don Bosco è il ventiquattresimo quartiere di Roma, indicato con Q. XXIV.

Diventa ufficialmente quartiere nel 1961, soppiantando parte del suburbio Tuscolano, di cui si possono ancora trovare alcune targhe stradali con la numerazione S. V.

Il toponimo indica anche la zona urbanistica 10A del Municipio VII di Roma Capitale.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Si trova nel quadrante est della città, fra la via Casilina a nord e la via Tuscolana a sud, diviso in due settori da viale Palmiro Togliatti.

Il quartiere confina:

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Inizialmente quest'area era compresa nella zona nota come il Quadraro, toponimo rimasto per gran parte della zona sud-est di quello che ufficialmente è il quartiere Tuscolano. Infatti con Quadraro si indicava, fino agli anni trenta circa, tutta la zona a sud est di Roma che va da Porta Furba agli attuali studi cinematografici di Cinecittà. Dopo la costruzione di quest'ultimi, la zona venne sempre più frequentemente indicata con il termine "Cinecittà", e così il quartiere che sorse attorno. Il toponimo Quadraro indica oggi l'area dove sorge l'insediamento urbano più antico della zona. Nella divisione amministrativa di Roma degli anni venti quello che sarebbe divenuto il quartiere Don Bosco era ufficialmente noto come quinto suburbio (Suburbio V), oltre che popolarmente noto come parte del Quadraro.

La nascita si ebbe per due fattori: la fondazione e lo sviluppo degli studi cinematografici di Cinecittà nel 1936, allora i più moderni e grandi d'Europa; poi per la costruzione e sviluppo del complesso salesiano e della basilica di San Giovanni Bosco.

I lavori iniziarono nell'immediato dopoguerra, dove la zona vide la crescita urbanistica a partire dal Quadraro lungo la via Tuscolana fino agli studi cinematografici. Così sorse nei primi anni cinquanta il quartiere intensivo di Don Bosco, nato proprio con la promozione dei Salesiani intorno all'omonima basilica, inaugurata nel 1959.

La sua piazza fu utilizzata come set di alcune scene de La dolce vita di Federico Fellini, immaginandola come parte del quartiere EUR, invero assai distante dagli studi cinematografici di Cinecittà.

Progettata da Gaetano Rapisardi, recuperando alcune indicazioni del piano regolatore del 1931, quest'area era già destinata durante gli anni trenta alla sua urbanizzazione, motivo per cui gli edifici della piazza sono palesemente caratterizzati da un'architettura tipica del ventennio fascista, uno stile architettonico noto in Europa come "stile Novecento" ed in Italia come "stile littorio".

La piazza di San Giovanni Bosco è dominata dalla chiesa omonima, opera anch'essa del Rapisardi, caratterizzata dalla sua mole e la grande cupola con sculture di angeli che sorreggono la croce.

Nel quartiere è da ricordare l'edificio dell'Istituto Luce, la più antica istituzione pubblica destinata alla diffusione cinematografica italiana. La sua sede fu costruita tra il 1937 e 1938.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Complesso di edifici progettati dagli architetti Andrea e Clemente Busiri Vici, Arnaldo Regagioli e Rodolfo Rustichelli.

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

L'altare maggiore della chiesa di Santa Maria Domenica Mazzarello

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

Siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]

Sono presenti resti di un edificio obliterato in opus quadratum del VI secolo a.C. e di una villa rustica del II secolo a.C.

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Urbanistica[modifica | modifica wikitesto]

Nel territorio di Don Bosco si estende l'omonima zona urbanistica 10A, parte della zona urbanistica 10F Osteria del Curato e le intere zone urbanistiche 7G Centro Direzionale Centocelle e 8A Torrespaccata.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

È raggiungibile dalle stazioni Lucio Sestio, Cinecittà, Giulio Agricola e Subaugusta.
È raggiungibile dalle stazioni Parco di Centocelle, Torre Spaccata e Alessandrino.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Separato da via Casilina, nel tratto da via di Centocelle a viale della Primavera.
  2. ^ Separato da via Casilina, nel tratto da viale della Primavera a viale Palmiro Togliatti.
  3. ^ Separato da via Casilina, nel tratto da viale Palmiro Togliatti a via di Tor Tre Teste.
  4. ^ Separato dalla intera via di Torre Spaccata, da via Casilina a via Tuscolana.
  5. ^ Separato da via Tuscolana, nel tratto da via di Torre Spaccata a via dell'Aeroporto.
  6. ^ Separato dall'intera via dell'Aeroporto, da via Tuscolana a via di Centocelle e da questa, fino a via Casilina.
  7. ^ Giovanna G., Istituto Nazionale Luce, su ArchiDiAP, 1º marzo 2016.
  8. ^ 11° Reggimento Trasporti "Flaminia", su Ministero della Difesa - Esercito.
  9. ^ Marina De Franceschini, cap. 63. Villa di via Togliatti, pp. 179-182.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giorgio Carpaneto e altri, I quartieri di Roma, Roma, Newton Compton Editori, 1997, ISBN 978-88-8183-639-0.
  • Claudia Cerchiai, QUARTIERE XXIV. DON BOSCO, in I Rioni e i Quartieri di Roma, vol. 8, Roma, Newton Compton Editori, 1991.
  • Claudio Rendina e Donatella Paradisi, Le strade di Roma, vol. 1, Roma, Newton Compton Editori, 2004, ISBN 88-541-0208-3.
  • Claudio Rendina, I quartieri di Roma, vol. 2, Roma, Newton Compton Editori, 2006, ISBN 978-88-541-0595-9.
  • Marina De Franceschini, Ville dell'Agro romano, Roma, L'Erma di Bretschneider, 2005, ISBN 978-88-8265-311-8.

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