Unione Sudafricana

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Unione Sudafricana
Unione Sudafricana – Bandiera
Bandiera dal 1928 (dettagli)
Unione Sudafricana - Stemma
Stemma dal 1932 (dettagli)
Motto: Ex Unitate Vires
Unione Sudafricana - Localizzazione
Unione Sudafricana - Localizzazione
L'Unione Sudafricana (in rosso), compresa l'exclave di Walvis Bay, e il mandato sull'Africa del Sud-Ovest (tratteggiato), occupata nel 1915 e amministrata come 5ª provincia dell'Unione
Dati amministrativi
Nome ufficialeUnion of South Africa
Unie van Zuid Afrika
Lingue ufficialiinglese e olandese
Lingue parlateafrikaans
InnoGod Save the King (1910-1952)
God Save the Queen (1952-1961)
"Die Stem van Suid-Afrika"
CapitaleBloemfontein
Altre capitaliCittà del Capo, East London, Pretoria e Port Elizabeth
Dipendente daBandiera del Regno Unito Regno Unito (1910-1961)[1]
Autonomo (1931-1961)
Dipendenze Africa del Sud-Ovest
Politica
Forma di StatoMonarchia costituzionale

democrazia etnica

Forma di governoColonia (1910-1931)
Dominion (1931-1961)
ReSovrani del Regno Unito
Primo ministroLista
Organi deliberativiParlamento
Nascita1910 con Giorgio V
CausaGuerra Anglo-Boera
Fine1961 con Elisabetta II
CausaReferendum e nascita della Repubblica Sudafricana
Territorio e popolazione
Bacino geograficoAfrica meridionale
Massima estensione2.045.320 km² nel 1961
Popolazione16,989,467[2] nel 1961
Economia
ValutaSterlina sudafricana
Religione e società
Religioni preminentiProtestantesimo
Religione di StatoAnglicanesimo
Religioni minoritariePrevalenza attiva, e religione principale della Chiesa Anglicana
Province dell'Unione
Evoluzione storica
Preceduto da Colonia del Capo
Colonia del Natal
Colonia del Fiume Orange
Colonia del Transvaal
Succeduto daBandiera del Sudafrica Sudafrica
Ora parte diBandiera del Sudafrica Sudafrica
Bandiera della Namibia Namibia

L'Unione Sudafricana fu prima una colonia dell'Impero britannico (dal 1910 al 1931) e poi un dominion (fino al 1961) costituitosi il 31 maggio 1910 dalla fusione di quattro diverse colonie britanniche:

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Red Ensign dell'Unione Sudafricana dal 1912 al 1931
l'Union jack britannica fino al 1961 veniva affiancata alla bandiera dell'unione sudafricana

L'entità politica, corrispondente all'attuale Sudafrica, fu creata a seguito della seconda guerra boera. Nel 1909 il parlamento britannico aveva promulgato il South Africa Act che sanciva l'autonomia legislativa, esecutiva e giudiziaria di tale Unione. Nel 1919 la Società delle Nazioni affidò all'Unione Sudafricana nell'ambito dell'Impero britannico l'amministrazione dell'Africa Tedesca del Sud-Ovest.

A seguito del referendum del 5 ottobre 1960, nel quale i bianchi votarono in favore della repubblica, l'Unione Sudafricana divenne la Repubblica del Sudafrica il 31 maggio 1961 ed uscì dal Commonwealth a causa della sua politica di apartheid, condannata dagli altri stati aderenti a tale comunità. Con l'istituzione della repubblica il nuovo parlamento approvò una nuova Costituzione che abrogava il South Africa Act.

L'Unione rimase sotto la Corona Britannica, rappresentata in Sudafrica da un governatore generale, mentre il potere effettivo era esercitato dal Primo ministro. Louis Botha, in precedenza un generale boero, fu il primo ad essere nominato Primo Ministro dell'Unione, guidando una coalizione che rappresentava i bianchi Afrikaner e le comunità di lingua inglese.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Contrariamente al Canada e all'Australia, l'Unione era uno Stato unitario, piuttosto che una vera e propria federazione, in cui ogni parlamento coloniale venne rimpiazzato con consigli provinciali. Esisteva un Parlamento bicamerale, consistente di una Camera dell'Assemblea e di un Senato, eletti dalla minoranza bianca della nazione.

A causa di disaccordi su quale dovesse essere la capitale dell'Unione, venne raggiunto un compromesso in base al quale la sede del governo sarebbe stata Pretoria, nel Transvaal, la sede del parlamento sarebbe stata Città del Capo, nella Provincia del Capo, e l'autorità giudiziaria sarebbe stata a Bloemfontein, nello Stato Libero di Orange. A Pietermaritzburg, la capitale del Natal, venne dato un indennizzo. Questo arrangiamento continua nel ventunesimo secolo, con i ministri del governo, i funzionari civili e i diplomatici che ogni anno si spostano da Pretoria a Città del Capo, quando il parlamento è in seduta.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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