Dobesilato

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Dobesilato (Calcio dobesilato)
Formula di struttura
Formula di struttura
struttura 3D
struttura 3D
Nome IUPAC
2,5-diidrossibenzenesulfonato di calcio
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareCa(C6H5O5S)2
Massa molecolare (u)418,4098
Numero CAS20123-80-2
Numero EINECS243-531-5
Codice ATCC05BX01
PubChem29963 CID 29963
SMILES
C1=CC(=C(C=C1O)S(=O)(=O)[O-])O.C1=CC(=C(C=C1O)S(=O)(=O)[O-])O.[Ca+2]
Dati farmacologici
Modalità di
somministrazione
Orale
Dati farmacocinetici
EscrezioneUrinaria
Indicazioni di sicurezza

Il dobesilato, commercializzato come sale di calcio (elemento chimico), è una molecola di sintesi chimica dotata della capacità di ridurre la permeabilità capillare. In Italia il farmaco è venduto dalla società farmaceutica OM Pharma con il nome commerciale di Doxium nella formulazione farmaceutica di capsule contenenti 500 mg di principio attivo.

Chimica[modifica | modifica wikitesto]

Il composto appare come una polvere bianca igroscopica. Molto solubile in acqua e facilmente solubile in alcool, è invece praticamente insolubile in diclorometano e scarsamente solubile in alcol isopropilico. Alla concentrazione del 10% la soluzione acquosa presenta un pH compreso tra 4,5 e 6,0.

Farmacodinamica[modifica | modifica wikitesto]

La molecola è dotata di proprietà di ottimizzazione della funzionalità microcircolatoria. Riduce infatti la permeabilità capillare sia stabilizzandone la membrana basale per un'azione sulle catene del collagene che la costituiscono, sia interagendo con diversi mediatori biochimici che favoriscono la permeabilità endoteliale stessa. Favorisce in questo modo una riduzione dell'iperviscosità ematica e svolge anche un'azione antiaggregante piastrinica.

Farmacocinetica[modifica | modifica wikitesto]

Il dobesilato di calcio dopo somministrazione per via orale viene bene assorbito dal tratto gastrointestinale. Circa sei ore dopo somministrazione orale di 500 mg si raggiungono concentrazioni plasmatiche massime (Cmax) di 6-8 µg/ml, che sono in genere mantenute per oltre 12 ore. Nell'organismo il farmaco viene scarsamente metabolizzato (meno del 10%) e il suo legame con le proteine plasmatiche è piuttosto basso. L'eliminazione avviene prevalentemente attraverso escrezione dall'emuntorio renale.

Usi clinici[modifica | modifica wikitesto]

Il dobesilato di calcio è indicato negli stati di fragilità ed alterata permeabilità capillare e nella retinopatia diabetica.[1][2][3][4][5][6][7]
In associazione con lidocaina oppure con lidocaina e desametasone, il farmaco entra nella composizione di preparati per la terapia della malattia emorroidale.[1][8][9]
In associazione con potassio idrodestransolfato entra nella composizione di gel coadiuvanti nel trattamento di varici.[10][11][12][13][14]

Effetti collaterali e indesiderati[modifica | modifica wikitesto]

In corso di trattamento si possono osservare disturbi gastrointestinali: dispepsia, nausea, vomito, diarrea. Questi disturbi in genere regrediscono con la semplice diminuzione della dose assunta, oppure con la temporanea sospensione del trattamento. Sono anche stati segnalati altri eventi avversi correlabili a reazioni di ipersensibilità: tra queste eruzioni cutanee, rash cutaneo, febbre, artralgie (dolori articolari). In letteratura medica sono segnalati anche rari casi di agranulocitosi.[15][16][17][18][19]
La rarità di quest'ultimo effetto avverso ha portato diversi autori a concludere che forse vi potevano essere stati degli errori metodologici nelle valutazioni di rischio.[20]

Controindicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Il farmaco è controindicato nei soggetti con ipersensibilità nota al principio attivo oppure ad uno qualsiasi degli eccipienti contenuti nella formulazione farmaceutica.
È inoltre controindicato nelle donne in stato di gravidanza e in quelle che allattano al seno.

Dosi terapeutiche[modifica | modifica wikitesto]

Il dobesilato di calcio si somministra per via orale alla dose giornaliera di 1-1,5 g (equivalente a 2-3 compresse). È possibile anche la sua somministrazione per via rettale nel caso di malattia emorroidale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b H. Allain, AA. Ramelet; E. Polard; D. Bentué-Ferrer, Safety of calcium dobesilate in chronic venous disease, diabetic retinopathy and haemorrhoids., in Drug Saf, vol. 27, n. 9, 2004, pp. 649-60, PMID 15230646.
  2. ^ IS. Benarroch, M. Brodsky; A. Rubinstein; C. Viggiano; EA. Salama, Treatment of blood hyperviscosity with calcium dobesilate in patients with diabetic retinopathy., in Ophthalmic Res, vol. 17, n. 3, 1985, pp. 131-8, PMID 4011126.
  3. ^ A. Haas, G. Trummer; M. Eckhardt; O. Schmut; I. Uyguner; KP. Pfeiffer, [Effect of calcium dobesilate on progression of diabetic retinopathy]., in Klin Monbl Augenheilkd, vol. 207, n. 1, Lug 1995, pp. 17-21, DOI:10.1055/s-2008-1035343, PMID 7564132.
  4. ^ [Early initiation recommended: calcium dobesilate in diabetic retinopathy]., in Ophthalmologe, vol. 95, 6 Suppl, Giu 1998, pp. 1-4, PMID 9702079.
  5. ^ P. Berthet, JC. Farine; JP. Barras, Calcium dobesilate: pharmacological profile related to its use in diabetic retinopathy., in Int J Clin Pract, vol. 53, n. 8, Dic 1999, pp. 631-6, PMID 10692760.
  6. ^ RP. Garay, P. Hannaert; C. Chiavaroli, Calcium dobesilate in the treatment of diabetic retinopathy., in Treat Endocrinol, vol. 4, n. 4, 2005, pp. 221-32, PMID 16053339.
  7. ^ ML. Ribeiro, AI. Seres; AM. Carneiro; M. Stur; A. Zourdani; P. Caillon; JG. Cunha-Vaz, Effect of calcium dobesilate on progression of early diabetic retinopathy: a randomised double-blind study., in Graefes Arch Clin Exp Ophthalmol, vol. 244, n. 12, Dic 2006, pp. 1591-600, DOI:10.1007/s00417-006-0318-2, PMID 16763797.
  8. ^ BB. Menteş, A. Görgül; E. Tatlicioğlu; F. Ayoğlu; S. Unal, Efficacy of calcium dobesilate in treating acute attacks of hemorrhoidal disease., in Dis Colon Rectum, vol. 44, n. 10, Ott 2001, pp. 1489-95, PMID 11598479.
  9. ^ LJ. Marsicano, M. Pérez; G. Urquiola, [Effectiveness and innocuousness of the association of calcium dobesilate, dexamethasone acetate and lidocaine versus prednisolone capronate with dibucaine clorohydrate in the treatment of hemorrhoids-]., in G E N, vol. 49, n. 4, pp. 296-302, PMID 8762660.
  10. ^ G. Pietrek, [Treatment of varicose symptoms using calcium dobesilate]., in ZFA (Stuttgart), vol. 56, n. 17, Giu 1980, pp. 1217-22, PMID 7424138.
  11. ^ J. Mühleder, W. Ohner; S. Duma, [Perioperative treatment of patients with varicose veins using calcium dobesilate]., in Wien Med Wochenschr, vol. 138, n. 22, novembre 1988, pp. 569-73, PMID 3213065.
  12. ^ G. Androulakis, PA. Panoysis, Plethysmographic confirmation of the beneficial effect of calcium dobesilate in primary varicose veins., in Angiology, vol. 40, n. 1, gennaio 1989, pp. 1-4, PMID 2642669.
  13. ^ C. Kaur, R. Sarkar; AJ. Kanwar; AK. Attri; AK. Dabra; S. Kochhar, An open trial of calcium dobesilate in patients with venous ulcers and stasis dermatitis., in Int J Dermatol, vol. 42, n. 2, febbraio 2003, pp. 147-52, PMID 12709007.
  14. ^ O. Alda, MS. Valero; D. Pereboom; P. Serrano; JM. Azcona; RP. Garay, In vitro effect of calcium dobesilate on oxidative/inflammatory stress in human varicose veins., in Phlebology, vol. 26, n. 8, Dic 2011, pp. 332-7, DOI:10.1258/phleb.2010.010052, PMID 21705478.
  15. ^ L. Duggal, R. Thukral; S. Kumar, Calcium dobesilate-induced agranulocytosis., in J Assoc Physicians India, vol. 53, aprile 2005, pp. 320-1, PMID 15987021.
  16. ^ A. Cladera Serra, I. Blasco Mascaró; E. Oliva Berini; F. Ramos Díaz, [Agranulocytosis induced by calcium dobesilate]., in Med Clin (Barc), vol. 105, n. 14, Ott 1995, pp. 558-9, PMID 8523936.
  17. ^ W. Kulessa, EW. Becker; PA. Berg, [Recurrent agranulocytosis after taking calcium dobesilate]., in Dtsch Med Wochenschr, vol. 117, n. 10, marzo 1992, pp. 372-4, DOI:10.1055/s-2008-1062322, PMID 1544335.
  18. ^ E. García Benayas, B. García Díaz; G. Pérez, Calcium dobesilate-induced agranulocytosis., in Pharm World Sci, vol. 19, n. 5, Ott 1997, pp. 251-2, PMID 9368927.
  19. ^ L. Ibáñez, E. Ballarín; X. Vidal; JR. Laporte, Agranulocytosis associated with calcium dobesilate clinical course and risk estimation with the case-control and the case-population approaches., in Eur J Clin Pharmacol, vol. 56, n. 9-10, Dic 2000, pp. 763-7, PMID 11214789.
  20. ^ P. Zapater, JF. Horga; A. García, Risk of drug-induced agranulocytosis: the case of calcium dobesilate., in Eur J Clin Pharmacol, vol. 58, n. 11, marzo 2003, pp. 767-72, DOI:10.1007/s00228-002-0550-6, PMID 12634984.