Dmitrij Sergeevič Dochturov

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Dmitrij Dochturov
Il generale Dochturov in un dipinto di George Dawe
NascitaKrutoe, 12 settembre 1759
MorteMosca, 26 novembre 1816
Dati militari
Paese servitoBandiera della Russia Impero russo
Forza armata Esercito imperiale russo
ArmaEsercito
CorpoFanteria
Anni di servizio1781-1816
GradoGenerale
GuerreGuerra russo-svedese (1788-1790)
Guerre della Terza coalizione
Guerre della Quarta coalizione
CampagneCampagna di Russia
BattaglieBattaglia di Smolensk
Battaglia di Austerlitz
Battaglia di Borodino
Battaglia di Eylau
Battaglia di Friedland
Battaglia di Tarutino
Battaglia di Malojaroslavec
Battaglia di Dresda
Battaglia di Lipsia
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Dmitrij Sergeevič Dochturov (Krutoe, 12 settembre 1759Mosca, 26 novembre 1816) è stato un generale russo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Membro della nobiltà di Tula, Dmitrij Dochturov venne educato nel Corpo dei paggi dello zar a San Pietroburgo ed iniziò il proprio servizio militare nel 1781 come tenente del reggimento delle guardie imperiali "Semënov".

Per la distinta condotta nella guerra russo-svedese della fine del XVIII secolo venne promosso nel 1797 generale di divisione.

Durante la guerra della Terza Coalizione, Dochturov comandò la prima colonna russa alla battaglia di Austerlitz che fu in grado di disimpegnarsi dalla critica situazione provocata dall'attacco dei francesi sull'altopiano di Pratzen. Durante le guerre della Quarta Coalizione, Dochturov combatté ad Eylau ed a Friedland. Promosso generale di fanteria nel 1810, durante la Battaglia di Borodino comandò il centro della linea russa dopo che il generale Pyotr Bagration era stato mortalmente colpito.

Durante il periodo dei Cento Giorni si oppose con la terza colonna dell'esercito russo all'avanzata dei francesi. Dopo gli scontri si ritirò a vita privata nel 1816 per morire quello stesso anno.

Dochturov viene citato anche in Guerra e pace di Tolstoj, opera nella quale lo scrittore russo loda il generale per la grande tenacia con la quale, pure nel silenzio della sua carriera, seppe portare la Russia alla ribalta in un momento difficile della sua storia.[1]

Matrimonio e figli[modifica | modifica wikitesto]

Il generale Dokhturov sposò la principessa Maria Petrovna Obolenskaya (1771-1852), figlia del principe Peter Alekseevich Obolensky (1742-1822) e della principessa Ekaterina Andreevna Vyazemskaya (1741-1811). Era la sorella dei principi Vasily e Aleksandr Obolenskij. Dal loro matrimonio nacquero i seguenti eredi:

  • Aleksandra (1799-1806)
  • Ekaterina (1803-30 dicembre 1885), dama di corte.
  • Varvara, morì adolescente
  • Petr (26 gennaio 1806 - 1843), capitano di stato maggiore, sposò Agafya Alexandrovna Stolypina (1809-1874); il loro figlio Dmitrij Petrovič Dochturov, tenente generale dell'esercito russo.
  • Sergej (1809-1851), memorialista, proprietario della tenuta di Polivanovo vicino a Mosca. Una sua figliastra sposò il conte A. I. Gudovich, la contessa Ernestine Manteuffel.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze russe[modifica | modifica wikitesto]

Cavalieri dell’Ordine di Aleksandr Nevskij - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di II classe dell'Ordine di San Giorgio - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di I Classe dell'Ordine di San Vladimiro - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di I Classe dell'Ordine di Sant'Anna - nastrino per uniforme ordinaria
Spada d'oro al coraggio con diamanti - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia della pace con la Svezia (1790) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia della pace con la Svezia (1790)
Medaglia della guerra del 1812 - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dell'Aquila Rossa (Prussia) - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tolstoy, Guerra e pace, Cap. XV (in inglese)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • T. Royle, Crimea: The Great Crimean War, 1854-56, pp. 266-268.
  • E. L. Doctorow, Christopher D. Morris, Conversations with E.L. Doctorow, University Press of Mississippi, 1999, ISBN 1-57806-144-X, p. 82.
  • W. Siborne, in Waterloo Campaign 1815, 4ª edizione, Birmingham, 34 Wheeleys Road.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN232394834 · ISNI (EN0000 0003 6588 0881 · CERL cnp01425790 · GND (DE1019726806