Divisioni amministrative della Germania nazista

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Voce principale: Germania nazista.
La Germania nazista nel tempo.
Le suddivisioni della Germania nazista dal 1926 al 1943.
La Germania dal 1937 al 1939. Qui si inglobano dapprima l'Austria, poi i Sudeti e infine circa metà della Cecoslovacchia.
La Germania nel 1941.
La Germania nel 1942.
Nel 1944.
Nel 1945. La Germania, occupata dagli Alleati, divisa in quattro zone d'influenza.

Le divisioni amministrative della Germania nazista determinarono l'organizzazione amministrativa della Germania nazista.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Mappa della Germania nazista (1944)

Subito dopo la soppressione dei Länder della Repubblica di Weimar nel 1934, i gaue (gau al singolare) erano de facto le divisioni amministrative della Germania nazista.

I Gaue nazisti furono istituiti nel 1926 come distretti amministrati dal partito nazista[1]. Ogni Gau aveva un leader amministrativo, il Gauleiter (in lingua italiana: il capo Gau). Anche se i Länder e le provincie prussiane continuarono a esistere anche dopo il decreto dei pieni poteri del 1933, la loro amministrazione fu ridotta nel Gleichschaltung a un rudimentale distretto strettamente legato al rispettivo Gau nazista. In totale la Germania era divisa in 32 Gaue nel 1934 e in 42 Gaue nel 1945[2].

Le regioni occupate nel 1938 (l'Austria e i Sudeti) e nel 1939 (il territorio di Memel in Lituania), così come le aree conquistate durante il corso della seconda guerra mondiale, furono incorporati in Gaue già esistenti oppure organizzati in Reichsgaue. Negli stessi il Gauleiter effettuava anche la posizione di Reichsstatthalter.

I Gaue vennero ufficialmente aboliti nel 1945, anno in cui la Germania perse la seconda guerra mondiale.

Gaue, Reichsgaue e Länder[modifica | modifica wikitesto]

I Gaue stabiliti nel 1934[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è possibile trovare i gaue originari stabiliti nel 1934. Fra questi non sono inclusi le provincie austriache e polacche che verranno annesse dopo.

Nome del Gau Nome tedesco Capoluogo Istituzione Note
Alta Slesia Oberschlesien Katowice (dal 1939) 1934 Formato dalla provincia dell'Alta Slesia, incorporò dal 1939 anche parti della Polonia.
Amburgo Hamburg Amburgo 1934 Formato dallo Stato di Amburgo.
Assia-Nassau Hessen-Nassau Francoforte sul Meno 1934 Formato dallo Stato dell'Assia e da una parte della provincia prussiana di Assia-Nassau
Baden Baden Karlsruhe 1934 Formato dal vecchio Stato di Baden.
Bassa Slesia Niederschlesien Breslavia 1934 Formato dalla provincia prussiana della Bassa Slesia.
Bayreuth Bayreuth Bayreuth 1934 Formato da una parte della Baviera; venne originariamente chiamata Bayrische Ostmark, e poi rinominata in Gau Bayreuth nel 1942; incorporò parti della Cecoslovacchia nel 1938.
Brandeburgo Mark Brandenburg Berlino 1934 Formato dalla provincia prussiana di Brandeburgo.
Coblenza-Treviri Koblenz-Trier Coblenza 1934 Formato da una parte della provincia del Reno, venne rinominata in Moselland (ovvero terra della Mosella) nel 1942, dopo l'incorporazione del Lussemburgo.
Colonia-Aquisgrana Köln-Aachen Colonia 1934 Formato dalla parte centro-settentrionale della provincia del Reno.
Düsseldorf Düsseldorf Düsseldorf 1934 Formato dalla parte settentrionale della provincia del Reno
Franconia Franken Norimberga 1934 Formato da una parte della Baviera.
Grande Berlino Groß-Berlin Berlino 1934 Formato dalla provincia prussiana di Grande Berlino
Halle-Merseburg Halle-Merseburg Halle 1934 Formato dalla parte meridionale della provincia di Sassonia.
Hannover Orientale Ost-Hannover Luneburgo 1934 Formato dalle parti settentrionali, centrali e orientali della prussiana provincia di Hannover.
Hannover del Sud-Brunswick Südhannover-Braunschweig Hannover 1934 Formato dal Libero Stato di Brunswick e dalle parti meridionali e occidentali della provincia di Hannover.
Kurhessen Kurhessen Kassel 1934 Formato dalla parte settentrionale della provincia prussiana di Assia-Nassau.
Magdeburgo-Anhalt Magdeburg-Anhalt Dessau 1934 Formato dal libero Stato di Anhalt e da una parte della prussiana provincia di Sassonia.
Meclemburgo Mecklenburg Schwerin 1934 Formato dai liberi stati di Meclemburgo-Schwerin e di Meclemburgo-Strelitz.
Meno-Franconia Mainfranken Würzburg 1934 Formato da una parte della Baviera.
Monaco-Baviera Superiore München-Oberbayern Monaco di Baviera 1934 Formato da una parte della Baviera.
Pomerania Pommern Stettino 1934 Formato dalla prussiana provincia di Pomerania.
Prussia Orientale Ostpreußen Königsberg 1934 Formato dalla provincia prussiana della Prussia Orientale; dal 1939 incluse anche territori della Polonia
Saar-Palatinato Saarpfalz Neustadt an der Weinstraße 1934 Formato dalla regione del Palatinato e dalla regione prussiana della Saarland; rinominata Westmark nel 1940 dopo l'incorporazione di parte della Lorena.
Sassonia Sachsen Dresda 1934 Formato dalla provincia di Sassonia.
Schleswig-Holstein Schleswig-Holstein Kiel 1934 Formato dalla prussiana provincia di Schleswig-Holstein, dalla Città libera di Lubecca e da parte del libero Stato di Oldenburg.
Svevia Schwaben Augusta 1934 Formato da una parte della Baviera.
Turingia Thüringen Weimar 1934 Formato dalla Turingia e dall'adiacente provincia di Sassonia.
Vestfalia del Nord Westfalen-Nord Münster 1934 Formato dal Libero Stato di Lippe e dalla parte settentrionale della Provincia di Vestfalia.
Vestfalia del Sud Westfalen-Süd Dortmund 1934 Formato dalla parte meridionale della Provincia di Vestfalia.
Weser-Ems Weser-Ems Oldenburg 1934 Formato da una parte del libero Stato di Oldenburg, lo Stato di Brema e la parte occidentale della Provincia di Hannover.
Württemberg-Hohenzollern Württemberg-Hohenzollern Stoccarda 1934 Formato dal Libero Stato Popolare di Württemberg e dalla provincia prussiana di Hohenzollern.

I Gaue stabiliti fra il 1938 e il 1939[modifica | modifica wikitesto]

Dopo l'Anschluss e l'occupazione dei Sudeti furono creati nuovi Reichsgaue.

Nome del Gau Nome tedesco Capoluogo Istituzione Note
Alto Danubio Oberdonau Linz 1938 Formato dall'ex stato federale della Alta Austria e dalla Ausseerland, una parte della Stiria; dal 1939 incluse anche parti della bassa Boemia.
Basso Danubio Niederdonau Krems (anche se nel 1943 Hitler comunicò al Gauleiter Hugo Jury che il capoluogo sarebbe stata Brünn (Brno) nell'immediato futuro[3]) 1938 Formato dall'ex stato federale della Bassa Austria e da una parte del Burgenland; dal 1939 incluse anche parti della bassa Moravia.
Carinzia Kärnten Klagenfurt 1938 Formato dallo Stato austriaco della Carinzia e dell'Est Tirol.
Salisburgo Salzburg Salisburgo 1938 Formato dall'ex stato federale del Salisburghese
Stiria Steiermark Graz 1938 Formato dall'ex stato federale della Stiria e da una parte del Burgenland; dal 1941 incluse parti della Slovenia
Sudeti Sudetenland Reichenberg 1938 Formato dalle parti della Cecoslovacchia dove la lingua tedesca era maggiormente parlata.
Tirolo-Vorarlberg Tirol-Vorarlberg Innsbruck 1938 Formato dall'ex stato federale del Vorarlberg e da una parte del Tirolo
Vienna Wien Vienna 1938 Formato dall'ex stato federale di Vienna e da alcune parti del Niederösterreich

I Reichsgaue stabiliti nella Seconda guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

I Reichsgaue nacquero nel tentativo di far coincidere le divisioni amministrative con i distretti territoriali del partito nazista. La riorganizzazione venne però frenata da rivalità interne, e in definitiva interessò principalmente i territori annessi: territori polacchi (come la Città Libera di Danzica, ora facente parte del Reichsgau di Danzig-Westpreußen) e alcuni territori del Belgio, che vennero de jure annessi alla Germania. L'Alsazia e la Lorena così come il Lussemburgo vennero annessi ai Reichsgaue circostanti.

De jure[modifica | modifica wikitesto]

Nome del Gau Nome tedesco Capoluogo Istituzione Note
Fiandre Flandern Anversa 1944 Formato dalla regione fiamminga belga, comprendendo le aree dove si parlava la lingua olandese nella provincia di Anversa, Fiandre Orientali, Fiandre Occidentali, Limburgo, l'arrondissement di Bruxelles (escludendo Bruxelles stessa), e l'arrondissement di Lovanio.
Vallonia Wallonien Namur 1944 Formata dalla regione della Vallonia, comprendendo le province francofone della provincia dell'Hainaut, Liegi, dalla provincia del Lussemburgo, di Namur, e dall'arrondissement di Nivelles

De facto[modifica | modifica wikitesto]

Nome del Gau Nome tedesco Capoluogo Istituzione Note Dettagli
Danzica-Prussia Occidentale Danzig - Westpreußen Danzica 1939 Formato dall'ex Città Libera di Danzica e dalla regione polacca del Voivodato di Pomerania. Voce
Wartheland Wartheland Poznań 1939 Creato in gran parte nella regione polacca del Voivodato di Poznań e dalle aree incorporate dai voivodati circostanti dopo l'occupazione tedesca della Polonia Voce

Gli Auslandsgaue[modifica | modifica wikitesto]

Vi è stato un Gau extraterritoriale chiamato Auslandsorganisation (Organizzazione per l'estero) che corrispondeva ai membri del partito all'estero. La sua sede era a Berlino. Era considerato come il quarantatreesimo Gau della Germania nazista.

Le zone d'operazioni[modifica | modifica wikitesto]

Dopo il termine della dittatura di Benito Mussolini il governo italiano iniziò in segreto a trattare con gli Alleati discutendo su una possibile entrata dell'Italia nel campo alleato. Per rappresaglia i nazisti occuparono gran parte dell'Italia settentrionale, liberarono Mussolini dal Gran Sasso e lo fecero diventare un capo fantoccio di un nuovo stato fascista però occupato dalle truppe tedesche. Mentre le aree ancora controllate da Mussolini appartenevano alla Repubblica Sociale Italiana, molte regioni del Nord Italia ubicate tra la Svizzera e l'Adriatico vennero organizzate in zone d'Operazioni (in tedesco Operationszonen). Tali territori vennero formalmente annesse alla Germania nazista e incluse nel Gau circostante. Le zone d'operazioni erano due:

Nome della zona d'operazioni Nome tedesco Sede Istituzione Note Dettagli
Zona d'operazioni del Litorale adriatico Operationszone Adriatisches Küstenland (OZAK) Trieste 1943 Formata dalla provincia di Lubiana, dall'Istria e dal Friuli-Venezia Giulia. Fu unita al Reichsgau di Carinzia. Voce
Zona d'operazioni delle Prealpi Operationszone Alpenvorland (OZAV) Bolzano 1943 Formata dal Trentino-Alto Adige e dalla provincia di Belluno. Voce

In un ordine dell'OKW del 1943, Hitler decreta la creazione di ulteriori zone d'operazioni in Nord Italia. A differenza delle altre due zone d'operazioni, questa non fu effettivamente realizzata, ma venne occupata militarmente.

Le zone d'operazioni proposte ma mai realizzate erano due:

Nome della zona d'operazioni Nome tedesco della zona d'operazioni Note
Zona d'operazioni transfrontaliera francese Operationszone Französische Grenze (OZFG) Doveva includere la provincia di Aosta, parte di quella di Torino e presumibilmente anche parte di quelle di Cuneo e Vercelli
Zona d'operazioni delle Alpi nord-ovest Operationszone Nordwest-Alpen (OZNA) Doveva essere collocata fra il Passo dello Stelvio e il Monte Rosa, includendo completamente le province di Sondrio e di Como e in parte quelle di Brescia, Varese, Novara e Vercelli.

Governatorato Generale[modifica | modifica wikitesto]

Una mappa del Governatorato Generale.
Cartina che illustra il Protettorato di Boemia e Moravia.

Nelle zone polacche che non vennero annesse direttamente al Reich fu istituita un'amministrazione denominata Governatorato Generale[4]. Anche se la regione era al di fuori dei confini del Reich, il Governatorato Generale venne considerato dalle autorità naziste come una regione "autonoma" (vale a dire non direttamente subordinata al governo di Berlino)[5]. Il Governatorato è stato diviso in quattro distrikten (distretti):

Dopo l'invasione dell'Unione Sovietica nel 1941 venne creato un nuovo distretto, il Distretto della Galizia[6], formato dalla regione asburgica della Galizia.

Protettorato di Boemia e Moravia[modifica | modifica wikitesto]

Gli accordi presi nella conferenza di Monaco concessero alla Germania il controllo su gran parte della Cecoslovacchia; il resto è stato subordinato al governo tedesco nel marzo del 1939. Mentre la Slovacchia divenne uno stato satellite della Germania, i territori rimanenti vennero inglobati nel Protettorato di Boemia e Moravia (il quale era sotto dominio tedesco).

Sono esistite due amministrazioni all'interno del protettorato. La prima consisteva in due Länder, Boemia e Moravia, che venivano a loro volta suddivisi in unità più piccole.

La seconda, quella messa in atto dai nazisti, unì i territori del Protettorato ai Gau circostanti, quali Sudeti, Bayreuth, Alto Danubio e Basso Danubio.

Piani per il futuro[modifica | modifica wikitesto]

Il governo nazista ha apertamente perseguito un aggressivo espansionismo, con l'intenzione di estendere ulteriormente il già ampio stato tedesco. In previsione di ulteriori allargamenti territoriali, furono progettati alcuni nuovi distretti. Erano destinate soprattutto due espansioni:

Annessioni dei territori nell'Europa dell'Est[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Generalplan Ost e Reichskommissariat Ostland.

Per poter espandere lo spazio vitale della Germania, le popolazioni slave dell'Europa dell'Est dovevano essere eliminate tramite processi di sterminio, espulsione, approvvigionamenti di alimenti (che lasciava morire di fame gran parte della popolazione slava) e schiavismo che avrebbero effettivamente germanizzato questi territori a lungo termine[7]. Le autorità naziste avevano pianificato che la colonizzazione della popolazione tedesca che viveva nell'Europa orientale sarebbe dovuta procedere più intensivamente nelle tre cosiddette Siedlungsmarken ossia l'Ingria, l'area attorno ai fiumi Narew e Nemunas e l'Ucraina meridionale (dove era inclusa anche la Crimea)[8]. Questi territori dovevano essere organizzati in un nuovo Gau, chiamato Gothengau (Gau dei Goti), in onore ai goti di Crimea che vi sono stabiliti nell'area. Inoltre, se l'espansione del Reich nell'Europa orientale avesse avuto luogo, vi sarebbero stati due nuovi territori: Peipusland (con un riferimento al Lago dei Ciudi, chiamato anche Lago Peipus), che corrispondeva all'attuale Estonia, e Dünaland (con un riferimento al fiume Daugava, il cui nome tedesco corrisponde a Düna) che corrispondeva alla Lettonia[9].

Il territorio dell'Ostland.

In una conferenza del 16 luglio 1941 dove si discuteva della futura organizzazione dei territori sovietici appena conquistati Hitler menzionò che aveva intenzione non solo di conquistare le aree menzionate sopra, ma anche la regione baltica, l'area dei Tedeschi del Volga e il distretto di Baku, in Caucasia. Il 3 novembre del 1941 ha anche elaborato un possibile aspetto della germanizzazione nell'Europa dell'Est:

«Nei territori dell'Est cambierò i nomi slavi con nomi tedeschi. Per esempio, la Crimea può essere rinominata in Gotenland. [...] Abbiamo bisogno di nomi che confermano i nostri diritti che risalgono a duemila anni![10]»

Inoltre si è discusso se la valle del fiume Vistola, dentro al Governatorato Generale, sarebbe dovuta diventare un singolo Gau (Vandalengau, Gau dei Vandali) oppure tre o cinque nuovi Reichsgaue. Una proposta del 1939 ha anche considerato la creazione di un nuovo Reichsgau, chiamato Beskidenland, che doveva comprendere i territori fra Cracovia e il fiume San. Nella Jugoslavia occupata dagli Alleati il nazista Sepp Janco, rappresentante degli Svevi del Danubio, sosteneva addirittura la creazione di un nuovo Gau, il Reichsgau Banat o Gau Eugenio di Savoia, che avrebbe dovuto comprendere i territori jugoslavi di Bačka, Banat, Baranya e parte della Transilvania.

Probabilmente anche la Scandinavia sarebbe diventata parte del Reich.

La Großdeutschland e le nazioni "appartenenti" al Reich[modifica | modifica wikitesto]

La dottrina razziale nazista dei gruppi etnici europei classificava i nordeuropei, così come gli svizzeri, gli austriaci, gli olandesi, i fiamminghi, i danesi, gli inglesi e naturalmente anche i tedeschi come la razza superiore nordica-ariana (Herrenrasse)[11][12]. A seguito dell'annessione dell'Austria nella Grande Germania (Großdeutschland), Hitler decise di seguire la stessa politica nel futuro per tutte le altre nazioni che lui avrebbe identificato "appartenenti" al Reich[13]. Questo significa che la regione storica dei Paesi Bassi e la Scandinavia si sarebbero dovuti eventualmente unire in un Grande Reich Germanico (Großgermanisches Reich) che sarebbe diventato volta per volta sempre più grande. Se ciò fosse accaduto le nazioni (come Norvegia, Svezia o Danimarca) sarebbero divenute piccole unità amministrative, così come la Danimarca sarebbe diventata un Reichsgau Nordmark e i Paesi Bassi un Reichsgau Westland[14]. Inoltre un altro obiettivo dei nazisti era quello di ripristinare i confini occidentali della Germania con la Francia come era nel Sacro Romano Impero. Inoltre ci avrebbe dovuto essere un nuovo Reichsgau, prossimo per essere annesso al Reich, che comprendeva i territori dal dipartimento di Somme al Lago Lemano. Il suo nome sarebbe stato Reichsgau Burgund e avrebbe dovuto avere Nancy (Nanzig) come capitale[15].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DE) Die NS-Gaue, su dhm.de, Deutsches Historisches Museum. URL consultato il 25 giugno 2008.
  2. ^ (EN) The Organization of the Nazi Party & State, su nizkor.org, The Nizkor Project (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2011).
  3. ^ Bryant, C.C. (2007). Prague in black: Nazi rule and Czech nationalism, Harvard University Press, p. 125
  4. ^ "Erlaß des Führers und Reichskanzlers über die Gliederung und Verwaltung der Ostgebiete"
  5. ^ Majer, Diemut (1981). Non-Germans under the Third Reich: The Nazi Judicial and Administrative System in Germany and Occupied Eastern Europe with Special Regard to Occupied Poland. Harold Bold Verlag, p. 343. "Non-Germans" under the Third Reich: The Nazi Judicial and Administrative ... - Diemut Majer - Google Boeken
  6. ^ Magocsi, Paul Robert (1996). Una storia dell'Ucraina (A History of Ukraine), University of Toronto Press, p. 627. A History of Ukraine - Paul Robert Magocsi - Google Boeken
  7. ^ Gumkowski, Janusz; Leszczyński, Kazimierz (1961). Poland under Nazi Occupation. Polonia Pub. House. Hitler's War; Hitler's Plans for Eastern Europe
  8. ^ Wasser, Bruno (1993). Himmler's Raumplanung im Osten: Der Generalplan Ost im Polen. Birkhäuser. Himmlers Raumplanung im Osten - Bruno Wasser - Google Boeken
  9. ^ Lumans, Valdus O. (2006). La Lettonia nella seconda guerra mondiale (Latvia in World War II), Fordham University Press, p. 149. Latvia in World War II - Valdis Lumans - Google Boeken
  10. ^ Hitler, Adolf (2000-10-01). Bormann, Martin. ed. Hitler's Table Talk 1941-1944. trans. Cameron, Norman; Stevens, R.H. Preface and Introduction: The Mind of Adolf Hitler by H.R. Trevor-Roper (3rd ed.). London: Enigma Books. p. 800. ISBN 1929631057.
  11. ^ MacDonald, Michael H. (1996). Europe: A Tantalizing Romance. Past and Present Europe for Students and the Serious Traveller. University Press of America, p. 128. Europe: A Tantalizing Romance : Past and Present Europe for Students and the ... - Michael H. MacDonald - Google Boeken
  12. ^ Strobl, Gerwin (2000). The Germanic Isle: Nazi Perceptions of Britain. Cambridge University Press, p. 36-60. [1]
  13. ^ Rich, Norman (1974). Hitler's War Aims: The Establishment of the New Order. W.W. Norton & Company Inc., p. 26.
  14. ^ Kieler, Jørgen, Resistance fighter: a personal history of the Danish resistance movement, 1940-1945, Gefen Publishing House Ltd, 2007, p. 43, ISBN 965-229-397-0.
  15. ^ J.Th. Leerssen, Joseph Theodoor Leerssen, Manet van Montfrans (1993). Borders and territories. , pp. 38-39. Borders and Territories - Joseph Theodoor Leerssen - Google-kirjat (in francese)

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]