Divisione Garibaldi "Nino Nannetti"

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

La Divisione Garibaldi "Nino Nannetti" fu una formazione partigiana durante la Resistenza italiana, nata dall'attività del Nucleo partigiano "Luigi Boscarin"/"Tino Ferdiani" e del CLN Belluno.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gruppo Brigate Garibaldi "Vittorio Veneto".

Una formazione inquadrata fra le Brigate Garibaldi, nasce dall'unione di diverse brigate operanti nel vittoriese e Bellunese, tra le quali il Gruppo Brigate Vittorio Veneto.

Operò nella sinistra Piave, nell'altipiano del Cansiglio, nell'area di Vittorio Veneto, nella valle del Vajont e in Cadore.

Comandanti[modifica | modifica wikitesto]

Persone legate alla divisione[modifica | modifica wikitesto]

Attività partigiana[modifica | modifica wikitesto]

Numerose furono le azioni militari di cui la Divisione, attraverso le sue brigate, si rese protagonista. Azioni che andavano dalle semplici interruzioni ferroviarie e delle linee ad alta tensione, fino ai sabotaggi delle centrali elettriche; dagli assalti contro i presidi nemici, agli scontri diretti con tedeschi e repubblichini. Per questa attività le vennero attribuite moltissime vittime sia nelle formazioni militari che tra i civili fiancheggiatori come nel caso dell'eccidio del Bus de la Lum.[senza fonte]

Di particolare importanza fu l'azione del 16 giugno 1944 a Baldenich nella quale dodici partigiani della Divisione Partigiana Nino Nannetti liberarono 70 prigionieri dopo esser riusciti ad entrare nel carcere travestendosi da soldati tedeschi.[8]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

In provincia di Treviso diversi sono i paesi che hanno dedicato una via alla divisione; a Collalto è stato eretto un monumento alla memoria dei caduti della Divisione.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ https://www.anpi.it/donne-e-uomini/189/francesco-pesce-milo |ANPI- visionato 15 dic.2021
  2. ^ Libero Lossanti, in Donne e Uomini della Resistenza, ANPI. URL consultato il 15 marzo 2009 (archiviato il 26 settembre 2023).
  3. ^ Bruno Venturini, in Donne e Uomini della Resistenza, ANPI. URL consultato il 15 marzo 2009 (archiviato il 26 settembre 2023).
  4. ^ Francesco Brunelli, in Donne e Uomini della Resistenza, ANPI. URL consultato il 15 marzo 2009 (archiviato il 26 settembre 2023).
  5. ^ Elio Fregonese, in Donne e Uomini della Resistenza, ANPI. URL consultato il 15 marzo 2009 (archiviato il 28 dicembre 2003).
  6. ^ Bruno Gombi, in Donne e Uomini della Resistenza, ANPI. URL consultato il 15 marzo 2009 (archiviato il 26 settembre 2023).
  7. ^ Riziero Galli, in Donne e Uomini della Resistenza, ANPI. URL consultato il 15 marzo 2009 (archiviato il 26 settembre 2023).
  8. ^ Le nuove #foibe, 3ª puntata | Viaggio d’andata al Bus de la Lum

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Pier Paolo Brescacin (a cura di), Sui sentieri della resistenza in Cansiglio, Quaderni Vittoriesi 2, Collana dell'Ufficio della Resistenza e della Società Contemporanea del Vittoriese.
  • Pier Paolo Brescacin, Giuseppe Giust, la mia resistenza, Isrev,
  • Bizzi Ives, Resistenza nel trevigiano, il gruppo Brigate Vittorio Veneto, Giacobino, 2002, ISBN 88-88598-01-4, 272pag
  • Serena Dal Borgo, La lotta partigiana in Alpago e Cansiglio, Istituto Bellunese di Ricerche Storiche e Culturali, 1995, 220 pag

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]