Distretto di Tenedo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Distretto di Bozcaada)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione – Se stai cercando l'eroe eponimo, figlio di Apollo, ucciso da Achille, vedi Tenete.
Tenedo
distretto
Bozcaada
Tenedo – Veduta
Tenedo – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera della Turchia Turchia
RegioneMarmara
ProvinciaÇanakkale
Territorio
Coordinate39°49′N 26°03′E / 39.816667°N 26.05°E39.816667; 26.05 (Tenedo)
Altitudinem s.l.m.
Superficie37,6 km²
Abitanti2 496[1] (2009)
Densità66,38 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale17680
Fuso orarioUTC+2
Cartografia
Mappa di localizzazione: Turchia
Tenedo
Tenedo
Tenedo – Mappa
Tenedo – Mappa
Tenedo nella provincia di Çanakkale
Sito istituzionale

Tenedo[2][3] (Tènedo;[4] in turco Bozcaada o Bozca ada, in greco Τένεδος?, Τénedos) è un'isola della Turchia situata nel Mar Egeo a poco a sud dell'ingresso dello stretto dei Dardanelli e distante circa 6 chilometri dalla costa anatolica.

Amministrativamente costituisce un distretto della provincia di Çanakkale, l'unico della Turchia a non comprendere alcun villaggio. La popolazione è infatti concentrata interamente nel centro abitato di Tenedo che si trova sulla costa orientale dell'isola.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Immagine satellitare dell'isola

L'isola, che prenderebbe il nome da Tenete[5], è nota fin dall'antichità essendo citata in diversi punti dell'Iliade di Omero[6]: secondo Omero infatti quest'isola, prospiciente alla città di Troia, vide svolgersi diversi fatti della guerra di Troia. In particolare, è qui che le navi achee si sarebbero nascoste simulando la partenza nel quadro dello stratagemma che doveva condurli alla conquista della città[7].

Nel periodo medioevale nel X e XI secolo l'isola, per la sua posizione strategica, venne contesa tra l'impero Romano di Costantinopoli e le altre potenze marittime, finché, a seguito di un trattato del 1261 tra l’imperatore di Bisanzio e il Capitano del Popolo genovese Guglielmo Boccanegra, alla Repubblica di Genova vennero affidati diversi territori che di fatto controllavano l'accesso navale al mar Nero, tra cui Tenedo; l'isola tra alterne vicende rimase sotto il controllo Genovese fino al 1456, quando cadde in mano ai Turchi, ed ai genovesi venne concesso di mantenere un Fondaco come deposito per i commerci, pagando un dazio agli Ottomani.

Durante la guerra di Candia fra Veneziani e Turchi (1656) un contingente veneziano sbarcò il 5 luglio sull'isola. Le truppe venete che erano comandate dal Alessandro del Borro dopo otto giorni riuscirono a conquistare la fortezza. I Turchi alla cui testa vi era Alì Mehmet dovettero lasciare in mano ai vincitori tutto l'equipaggiamento bellico.

Nel 1822 2 brigantini e 2 brulotti greci attaccarono le navi turche alla fonda nel porto dell'isola. I Greci che erano comandati da Canaris e Ciriaco, riuscirono ad incendiare due navi nemiche. La reazione turca fu immediata ma venne ostacolata da una furiosa tempesta che di fatto aiutò la ritirata greca.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Istituto di statistica turco
  2. ^ Tenedo, su www.treccani.it. URL consultato il 6 giugno 2023.
  3. ^ Tènedo, su www.sapere.it, 5 giugno 2020. URL consultato il 6 giugno 2023.
  4. ^ Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "Tenedo", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2010, ISBN 978-88-397-1478-7.
  5. ^ Strabone, Geografia, XIII, 1, 46.
  6. ^ Ad es. I, 38; 452.
  7. ^ L'episodio era narrato nella perduta Piccola Iliade, secondo il riassunto di Proclo: Martin L. West (a cura di), Greek Epic Fragments, Harvard University Press, 2003, p. 123.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]