Discussione:Vizi capitali

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Writers Dream =[modifica wikitesto]

C'è stato un famoso sito internet di scrittura che ha fatto un Gioco di Narrazione durato una settimana sui sette peccati capitali... da inserire?


Senza Fonte ??? =[modifica wikitesto]

Sbaglio, o vi è nella pagina un link al sito della BBC (http://news.bbc.co.uk/1/hi/world/europe/7287071.stm)? Allora, i nuovi vizi capitali non sono senza fonte . Infatti tra un pò cambierò in citazione necessaria... Piergiovangaetanleonida (C'è qualcuno in questa folla con l'autorità di trattare con me?)

Saltato cristianesimo ? =[modifica wikitesto]

Non vi pare che tra Aristotele e i Lumi c'era qualcosa da dire sui peccati/vizi capitali? Il ruolo del primo monachesimo con Evagrio?Cassiano? Grgorio Magno? (A proposito: gradirebbe pure la citazione di Aristotele ... se c'e'?) --Lyonski (msg) 19:34, 12 nov 2008 (CET)[rispondi]

Proposta di cambio nome[modifica wikitesto]

Credo che la dizione corretta sia "I sette VIZI capitali" e non "I sette PECCATI capitali", peccato è l'atto mentre vizio è la ripetizione costante del peccato

Metto qui sotto il "contributo" di un utente anonimo, che era nelal pagina dell'articolo (ma non adatto per la forma, sembrava una ricerca personale). Ripristino la versione precedente e cambio l'oridine dei peccati secondo quanto proposto da questo utente. Alcune parti di quanto scritto, probabilmente, meritano di essere inserite nell'articolo. Non ho però tempo di farlo ora. AnyFile 16:35, 23 dic 2005 (CET)[rispondi]

- 1 - la superbia - 2 - l’avarizia - 3 - la lussuria - 4 - l’ira - 5 - la gola - 6 - l’invidia - 7 - l’accidia.


Questo è l’ordine con il quale essi vengono ritualizzati. Non sappiamo se la sequenza sia sempre stata questa, ma essa è veramente suggestiva per la tesi che sto esponendo. Il proscenio è occupato da un piccolo gruppo di esseri umani che vivono in branco, come accade per altre specie in cui vige un’organizzazione sociale. Su di loro domina un maschio tirannico e dispotico che è sollevato dalle fatiche del raccogliere e del cacciare. Giace con le donne dell’orda che tiene tutte per sé: uccide i giovani maschi che osano sfidare la sua leadership. E’ il superbo (dal lat. superbus, da un più antico superbhos, da super ed un secondo elemento, il tema bho, dalla radice indoeuropea bhewe (= germogliare, crescere), quindi = Colui che sta sopra coloro che devono crescere. Come osserva Freud: “I singoli componenti la massa (l’orda) erano soggetti a legami, allora come lo sono oggi, ma il padre dell’orda primordiale era libero. Pur essendo egli isolato, i suoi atti intellettuali erano liberi ed autonomi, la sua volontà non aveva bisogno di essere rafforzata da quella degli altri. Per conseguenza noi supponiamo che il suo Io fosse scarsamente legato libidicamente, che non amasse nessuno all’infuori di sé medesimo e che amasse gli altri solo se e in quanto servivano ai suoi bisogni. Il suo Io non cedeva agli oggetti nulla che non fosse strettamente indispensabile”. (S. Freud, Psicologia delle masse e analisi dell’Io, 1921) Egli, aggiungo io,tiene per sé i beni più ambiti, le donne, reclama a sé il raccolto ed il primo morso alla cacciagione: l’avarizia. E’ l’unico dell’orda che abbia libero sfogo alla sua libido genitale: lussuria. Ha il possesso esclusivo delle donne: può realizzare la potente fusione di pulsioni sessuali e pulsioni dell’Io: lo sfogo libidinale si fonde con la spinta all’eternamento del genoma. I giovani figli, la torma dei fratelli, può dedicarsi solo alla masturbazione o all’accoppiamento omosessuale e sarà proprio l’alleanza omosessuale dei fratelli che darà al branco dei giovani l’ardire di sfidare il padre. Ecco l’ira, il dispiegamento della furia omicida. Il parricidio viene compiuto ma i figli non si fermano qui: mangiano e godono oralmente del corpo del padre per incorporarne la potenza fallica: la gola. E’ molto probabile che dal pasto totemico fossero escluse le donne dell’orda: è noto come in tutte le popolazioni primitive, e non solo in quelle (basta pensare al sacerdozio cristiano) le donne fossero tenute fuori dal rituale religioso. D’altra parte, ai tempi attuali la donna ha accesso alla dispensa di tutti i sacramenti tranne uno, quello fondamentale, la Comunione, il mangiare rituale del corpo del Cristo figlio e padre, cioè è esclusa dal pasto totemico, dunque dal possesso della potenza fallica paterna: invidia. Dopo il baccanale rituale subentra la stasi ed il crogiolarsi nei piaceri del tedio dei nuovi privilegi: l’accidia.

Ma perché i peccati capitali sono sette? I comportamenti antisociali sono ben più numerosi, ed alcuni, potenzialmente eversivi, come l’inclinazione al furto. Qui entriamo nel regno del rituale. Come ci ricordano Iakov Levi e Luigi Previdi ne “II numeri sacri e il loro simbolismo” “Il numero sacro degli Ebrei, che ricorre senza fine, è il numero sette. Si comincia dalla cosmogonia, in cui Dio completa la sua creazione in sette giorni. Poi Noè vene comandato di portare nell’arca sette paia di ogni animale mondo e sette paia di ogni uccello mondo, «perché tra sette giorni farò piovere sulla terra... e dopo sette giorni le acque del diluvio furono sopra la terra.» (Gn.7, 2-10). Tra la prima volta che Noè manda fuori dell’arca la colomba al secondo tentativo passarono sette giorni, e così tra il secondo tentativo e il terzo (Gn.8, 10). Quando Abramo conclude un patto con Abimelech: «Abramo mise in disparte sette agnelle del gregge, Abimelech disse ad Abramo: «Che significano quelle sette agnelle che hai messo in disparte?. Rispose: «Tu accetterai queste sette agnelle dalla mia mano, perché ciò mi valga da testimonianza...» (Gn.21,28-30). E nel contesto dello stesso racconto: “Per questo quel luogo si chiamò Bersabea (Beersheva), perché là fecero giuramento tutti e due” (21,31). In ebraico beer vuol dire pozzo e sheva vuol dire sette, e la stessa radice sh-v-a’ significa giuramento (Shvua’), quindi sette e giuramento sono la stessa parola. In un contesto simile alla sacralità connessa al patto e al giuramento, associati al numero sette: “Balaam disse a Balak: “Costruiscimi qui sette altari e preparami qui sette giovenchi e sette arieti” (Num.23,1). Balaam spera di riuscire a maledire i figli d’Israele esorcizzando la loro potenza attraverso la forza magica del numero sette. “ Ecco un fatto molto importante: il sette significa patto e giuramento. L’ipotesi finale di Freud è che i parricidi fossero al fine schiacciati dal tremendo senso di colpa di aver ucciso il padre, leit motiv delle tragedie di tutti i continenti ed abbiano giurato a se stessi, suggellato un patto sacro, che ciò non dovesse più ripetersi. Il padre ucciso tornava ben più potente di prima: ora diveniva Dio padre cui i figli devono cieca obbedienza. Il parricidio è il peccato originale e quest’ultimo, non a caso, è un parricidio mascherato: i figli di Dio cercano di prendere il suo posto, commettendo un peccato di Superbia: vogliono mangiare il frutto dell’albero della Conoscenza, cioè prendere il posto di Dio. La vicenda del parricidio dell’orda è d’altra parte già rappresentata nella genesi di Satana: Lucifero, o Satana, condusse un altro gruppo di angeli a ribellarsi contro Dio, molto prima della stessa caduta di Adamo ed Eva. Sebbene fosse stato creato perfetto (difatti alla creazione tutto era “molto buono”, Ge. 1:26), Satana si ribellò contro Dio pensando di prevalere. In Genesi 3, quando Eva fu tentata, Satana, sedusse Eva dicendole: “DIO sa che nel giorno che ne mangerete, gli occhi vostri si apriranno e sarete come DIO, conoscendo il bene e il male” (Ge. 3:5). Mi pare qui assolutamente trasparente il fatto che il vero frutto della conoscenza fosse Dio stesso.

Non solo: il numero sette è legato al concetto di riti di espiazione e purificazione. Come sottolinea ancora Levi ci sono innumerevoli esempi nelle Scritture che il numero sette sia legato al tabù del toccare, ma il tabù più importante evidenziato dallo psicostorico di Tel Aviv è per me quello dei morti: «Chi avrà toccato un cadavere umano sarà immondo per sette giorni» (Nm.19,11). Toccato, dice... pensate averne divorate le carni...

E’ stata compiuta una formidabile opera di condensazione, di spostamento, di suddivisione perché si perdessero i legami con l’Evento fondante di ogni religione: il parricidio, il pasto totemico, il patto dei fratelli, la creazione del Rito, la genesi del Peccato: i sette peccati capitali sono solo uno: l’uccisione del Capo.

Fonte bibliografica[modifica wikitesto]

Il testo postato dall'utente anonimo è tratto integralmente dal mio articolo "I sette peccati capitali" che potete visionare all'url:

http://www.psicoanalisi.it/psicoanalisi/psicosomatica/articoli/psoma6.htm

Qualora si decidesse di utilizzarlo, vi prego di citarne la fonte come convenuto nell'autorizzazione concessa:

http://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Autorizzazioni_ottenute/psicoanalisi

Grazie e buon lavoro a tutti

Quirino Zangrilli


Ottavo peccato?[modifica wikitesto]

Pare che inizialmente fosse presente anche un ottavo peccato, la tristezza. L'articolo andrebbe modificato di conseguenza?

http://www.gelforte.it/blog/?p=152

i 7 vizi nuovi??[modifica wikitesto]

Mi sono permesso di richiedere una citazione necessaria per quanto riguarda l'informazione sui 7 nuovi vizi capitali che sarebbero stati considerati recentemente dal vaticano. Visto che sono abbastanza vicino ad ambienti vaticani (ora tra l'altro vi scrivo da Gerusalemme) ho chiesto un parere a dei biblisti ma nessuno sa nulla di tutto ciò. Inoltre su internet non ho trovato fonti attendibili (vaticano). Peraltro non mi pare che queste nuove integrazioni rappresentino dei "vizi" poichè non hanno un carattere di ripetitività e non appartengono al profondo dell'animo umano. In generale sembrano "azioni" o "peccati" piuttosto che vizi. Non credo che "modificazioni genetiche" possano essere un vizio dell'animo umano che porta a ripetuti comportamenti peccaminosi. "ricchezza eccessiva" mi pare che possa rientrare nel vizio capitale della "lussuria" e infatti ne rappresenta un aspetto. E così via... Insomma, qualcuno si è divertito a pubblicare questa bufala o sbaglio? MyFranz 21 FEB 2009

>>Concordo con MyFranz, anche perché riguardo alle modificazioni genetiche il vaticano si è sempre mostrato favorevole, eccettuate le modifiche fatte sull'uomo stesso. Marco

i nuovi vizi[modifica wikitesto]

chi ha riportato la notizia dei nuovi vizi definiti dal vaticano?

C'è la fonte, guarda bene. Se non hai voglia di guardare, la notizia viene da BBC News. --Grim80 (msg) 01:56, 8 mag 2009 (CEST)[rispondi]

La BBC sarà anche una "fonte"... ma non parla di "vizi" bensì di "peccati"[modifica wikitesto]

Quelli che la BBC cita come aggiunte vaticane (a parte la spettacolarizzazione di cui ha bisogno il sistema dei media) certamente non sono "vizi", ma peccati (sin).

Vai a ripassarti un pò l'inglese allora, perché i 7 vizi capitali si chiamano 7 Deadly Sins. --Grim80 (msg) 15:02, 15 giu 2009 (CEST)[rispondi]

Riferimenti nei manga[modifica wikitesto]

Ciao, ho modificato la parte dei riferimenti dividendo le sezioni di Fullmetal Alchemist con quella di BLEACH, non si sa perché accorpate senza motivo, visto l'errato riferimento ad un ipotetico volume 40 di FMA, il cui manga non supera i 30 volumi. 10:04, 25 nov 2010 (CET)Zeruel

Vizi o vizi capitali?[modifica wikitesto]

Mi sembra molto sospetto che Aristotele e Kant abbiano parlato di "vizi capitali"; siamo sicuri che non abbiano parlato genericamente di vizi? AVEMVNDI  03:57, 29 apr 2011 (CEST)[rispondi]

Ecc'appunto. Ho dato un'occhiata a en.wiki e mi sembra che questa voce sia interamente da riscrivere. AVEMVNDI  04:01, 29 apr 2011 (CEST)[rispondi]

Videogame e non Divina commedia?[modifica wikitesto]

Perdonate, mi sembra abbastanza ridicolo citare il videogame "Dante's inferno" e non la Divina commedia sotto la voce Letteratura Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 87.21.44.7 (discussioni · contributi) 29 gennaio 2014.


Qualche modifica[modifica wikitesto]

Ho aggiunto una breve voce sulla Divina Commedia, data la rilevanza dell'opera anch'io ritengo sia necessario citarla. Ho nel contempo rimosso tutti i riferimenti che non ho trovato abbastanza rilevanti tra i media, ma potrebbe essercene comunque ancora qualcuno di troppo.

Nello specifico:

  • ho tolto i riferimenti sotto "Musica" pertinenti unicamente i video e la voce sui dari (la cui canzone nomina si' i vari vizi ma non vi e' dedicata), ma non so dire quanto le altre voci siano rilevanti (chi l'ha mai sentito Dedamau5, per capirci) e non andrebbero giudicate da me.
  • ho rimosso i riferimenti a videogiochi e manga che non integrassero i vizi capitali in modo importante all'interno della trama; personalmente non trovo abbastanza importanti nemmeno Dante's Inferno e Overlord, che non mi sembra si siano particolarmente distinti nel panorama videoludico, ma vorrei prima sentire qualche parere a riguardo.
  • ho lasciato il riferimento a Dylan Dog unicamente in virtu' dell'importanza del personaggio a livello italiano, ma rimane pur sempre il tema di un singolo albo.
  • Dokidoki! Pretty Cure è un anime come centinaia e non credo sia rilevante. Stesso discorso per la serie di gelati Algida, che pur rientrando tra le curiosita' mi sembra qualcosa da non lasciare in una voce sui peccati capitali (al massimo potete metterla nella voce sui Magnum).Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Alves Stargazer (discussioni · contributi) 10 lug 2014 (CEST).

Fonte per vizi/peccati capitali[modifica wikitesto]

Non sarebbe meglio citare qualche fonte autorevole quando si dice che spesso vengono erroneamente chiamati "peccati"? Rubinetto (msg) 15:41, 3 feb 2019 (CET)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento esterno sulla pagina Vizi capitali. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 05:43, 25 nov 2019 (CET)[rispondi]

Secondo e terzo secolo[modifica wikitesto]

Nel II secolo, alcuni vescovi negavano la possibilità di assoluzione per i rei di idolatria e apostasia, di assassinio e lussuria. Nel III secolo, la Riconciliazione era concessa una sola volta per i peccati più gravi: i peccatori dovevano digiunare, pregare, praticare l'elemosina, cospargersi il capo di cenere, indossare il saio; in caso di recidiva, erano affidati alla misericordia di Dio, ma erano esclusi dalla Chiesa. La pena era pubblica e amministrata dal vescovo davanti al clero e alla comunità. Dal IV secolo i vescovi si fecero coadiuvare dai presbiteri, detti canonici penitenzieri.

Tratto da appunti universitari di Storia della Chiesa (non pubblici). In attesa di fonti

--151.38.42.218 (msg) 15:09, 21 dic 2022 (CET)[rispondi]