Discussione:Tortura

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Annullamento modifiche[modifica wikitesto]

Annullo in quanto opinione personale non corroborata dai fatti. Si consiglia vivamente la lettura delle opere di Rejali, ove sono illustrate tanto le tecniche di tortura praticate dai regimi democratici, che le tecniche di tortura praticate dai regimi non democratici. --al-Nablusi (msg) 21:34, 5 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Posizione della chiesa cattolica sulla tortura[modifica wikitesto]

Il paragrafo andrebbe ampliato, perchè il problema è più complesso da quanto illustrato. Sposto in coda per coerenza:

1. Definizione 2. Storia 3. Posizione di organi sovranazionali con potere legislativo, norme vincolanti erga omnes 4. Posizione di organizzazioni che emanano norme vincolanti solo nei confronti dei loro membri --al-Nablusi (msg) 20:17, 8 apr 2010 (CEST)[rispondi]

Occorrerebbe un paragrafo sulla tortura nell'inquisizione, nonchè una sezione dedicata all'uso della tortura da parte dei servizi segreti, come metodo di interrogatorio.

Poi inserire riferimento alla tortura nelle pratiche sessuali sadomasochistiche.--Antiedipo 11:09, 30 mar 2007 (CEST)[rispondi]

Giustissimo, in quanto in tal caso colui che la subisce è perfettamente consenziente! --Roberto1974 14:49, 31 mar 2007 (CEST)[rispondi]

Cos'è la tortura delle mosche? Non viene spiegata nemmeno nella didascalia del quadro - xyz


La didascalia sui preti cattolici è sbagliata, gli ecclesiasti non prendono parte alla tortura, era compito del braccio secolare, cioè del potere civile che vedeva negli eretici un pericolo di carattere sociale. Pare che qui la storia sia rimasta agli anni 50, alla leyenda nigra ne più ne meno.la tortura è un oggetto molto sanguinoso e crudele dico un grandioso coraggio a tutti quelli che la stanno provando che ci sono molte,moltissime persone in america,in paesi o città crudele mi dispiace molto


firmato:ROBERTO MANNO


Chiesa e tortura[modifica wikitesto]

Ehm.. inquisizione?? Questa è un'enciclopedia e la storia di della chiesa, fatta anche di flirt con la tortura, oltre che con l'oppressione e il controllo delle menti, andrebbe riportata a scopo informativo, no? 15:42, 16 nov 2010

Se ci sono fonti, certe e terze, si. Se non ci sono NO. --Guidomac dillo con parole tue 15:43, 16 nov 2010 (CET)[rispondi]
Ma se ne parlano addirittura nei libri di scuola -.-' 16.01, 16 nov 2010
Inoltre nella voce di wikipedia sull'inquisizione si descrive chiaramente che il processo inquisitorio ammette la tortura (e c'è anche il manuale dell'inquisitore!), perciò evitiamo la storiella delle fonti, che ci sono, e si faccia la parte sulla chiesa come si deve fare, non dicendo solo che ADESSO è contro la tortura. 16.11, 16 nov 2010

Tortura in epoca contemporanea[modifica wikitesto]

In data 01.08.2014 ho riportato citazioni della dichiarazioni di una commissione d'inchiesta dell' ONU sulla tortura nel mondo, che si è espressa in termini severi contro la situazione carceraria italiana, trovandovi diffuse situazioni classificabili come di tortura e censurando chiaramente anche l'attuazione del regime del "41 bis", ma l'utente amministratore "ignisdelavega", che sorveglia costantemente ogni mio inserimento-contributo, cancella interamente il mio contributo con la motivazione "uso strumentale delle fonti". Non so quale fonte tale amministratore ritenga corretta e quale strumentale, ma io ho citato pari pari la relazione ufficiale di una commissione ufficiale del massimo organismo internazionale, citata pari pari dagli organi di stampa, ivi compresi numerosi quotidiani, anche quelli più diffusi e da periodici, nonchè da vari esponenti dell'ambito giudiziario. Ho notato che questo signor amministratore cancella sistematicamente tutto quanto non si consono a quello che una volta si definiva "il perbenismo ufficiale", cioè quello che non sia consono ad una valutazione comunque positiva degli organismi della pubblica amministrazione, così come ha cancellato quando ho riportato (citando le fonti) diffuse critiche sull'operato di equitalia oppure norme di legge sull'operatività della magistratura di sorveglianza (non c'era la citazione, che non avevo ritenuto necessaria per norme di legge e del resto in tutta la voce non c'è neppure una citazione di una qualsiasi fonte). A me sembra che tale visione di wikipedia, che vuol vedere solo i dati positivi della pubblica amministrazione italiana e non anche evidenti limiti documentati, sia di parte, che cioè l'amministratore "ignisdelavega", abbreviato in "ignis", operi contro lo spirito di wikipedia e di qualsiasi enciclopedia, cioè l'obiettività. Cioè a mio parere egli rimprovera (cancellando contributi) gli altri di parzialità, non accorgendosi (probabilmente) di esser egli più parziale di altri nella sua visione "perbenistica" delle situazioni rappresentate e quindi, a mio parere, contro lo spirito di wikipedia. Risparmio di ripetere le critiche, talvolta paternalistiche, talvolta senza motivo o giustificazione sgarbate sino ad essere offensive, che mi ha rivolto (basta vedere la mia pagina di discussione). In conclusione propongo il ripristino del mio contributo cancellato--Orn (msg) 16:20, 18 ago 2014 (CEST)[rispondi]

tralascio le tue dissertazioni e ti faccio notare che tu non hai citato la commissione d'inchiesta ONU ma hai citato un articolo del corriere senza neanche linkarlo. Quindi , giusto per evitare il pur parlè, mi linki la fonte originaria e cioè la relazione della commissione ONU? --ignis scrivimi qui 15:18, 24 ago 2014 (CEST)[rispondi]


(Traduzione dal sito dell' ONU: Comitato ONU contro la tortura - Monitorare la prevenzione della tortura e di altri trattamenti crudeli, inumani o degradanti Il Comitato contro la tortura (CAT) è l'organismo di 10 esperti indipendenti che controlla l'attuazione della Convenzione contro la tortura e altri trattamenti crudeli, inumani o degradanti trattamenti o punizioni dai suoi Stati parti.
Tutti gli Stati hanno l'obbligo di presentare relazioni periodiche alla commissione per le modalità di attuazione dei diritti. Stati membri devono riferire inizialmente un anno dopo l'adesione alla Convenzione e successivamente ogni quattro anni. Il Comitato esamina ogni rapporto e affronta le sue preoccupazioni e raccomandazioni per lo Stato parte sotto forma di "osservazioni conclusive".
Oltre alla procedura di comunicazione, la convenzione prevede altre tre meccanismi attraverso i quali il Comitato svolge le sue funzioni di controllo: il Comitato può, in determinate circostanze, in considerazione reclami individuali o comunicazioni provenienti da individui sostenendo che i loro diritti sanciti dalla Convenzione siano stati violati, si impegnano indagini , e considerano le denunce interstatali.
Il Protocollo Opzionale alla Convenzione, entrata in vigore nel giugno 2006, crea il Sottocomitato per la prevenzione della tortura (SPT). L'SPT ha il mandato di visitare i luoghi in cui le persone sono private della libertà negli Stati aderenti. Ai sensi del Protocollo opzionale, gli Stati parti istituiscono un meccanismo di prevenzione nazionali indipendenti per la prevenzione della tortura a livello nazionale che ha anche il compito di ispezionare i luoghi di detenzione.
Il CAT si riunisce a Ginevra e normalmente tiene due sessioni all'anno, comprensivi di una sessione di quattro settimane in aprile / maggio e un'altra sessione di quattro settimana di novembre.
Il Comitato pubblica anche la sua interpretazione del contenuto delle disposizioni della Convenzione, noti come osservazioni generali sulle questioni tematiche).

Riferimento: Diritti umani delle Nazioni Unite, pagina paese - Italia: http://www.ohchr.org/EN/countries/ENACARegion/Pages/ITIndex.aspx - See more at: http://www.ohchr.org/EN/NewsEvents/Pages/DisplayNews.aspx?NewsID=14853&LangID=E#sthash.4ol8eTxT.dpuf

Non ho trovato la relazione in originale, ma solo un riassunto in inglese sul sito dell' ONU, perché sembra che le relazioni in originale vengano cancellate dopo due mesi, lasciando solo un riassunto, di cui do una traduzione approssimativa della prima parte (la relazione, oltre che delle carceri e della preferibilità di lasciare liberi i condannati piuttosto che incarcerarli nelle condizioni italiane, si occupa più ampiamente delle condizione dei CIE-centri identificazione ed espulsione, ove - in condizioni per certi aspetti peggiori di quelle delle carceri, per altri aspetti migliore - vengono trattenuti gli stranieri extracomunitari in attesa di espulsione, alcuni dei quali hanno commesso reati, ma altri no): (traduzione da: http://www.ohchr.org/en/NewsEvents/Pages/NewsSearch.aspx?NTID=PRS - prima parte)
Italia / detenzione arbitraria: "l'organo di esperti delle Nazioni Unite chiede un'azione per porre fine all'iper-incarcerazione(eccesso di incarcerazione-sovraffollamento delle carceri) e per proteggere i diritti dei migranti"

traduzione 1

GINEVRA / ROMA (11 luglio 2014) - Il gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulla detenzione arbitraria ha esortato oggi il Governo d'Italia a prendere misure straordinarie, come le misure alternative alla detenzione, alla fine iper-incarcerazione(eccesso di incarcerazione-sovraffollamento delle carceri) e per tutelare i diritti dei migranti.
"Rilasciare (i detenuti) è il rimedio quando le norme minime non possono essere soddisfatte in altro modo", ha detto l'esperto di diritti umani, Mads Andenas, che dirige il gruppo di lavoro, al termine di una visita di tre giorni in Italia per un controllo sull'attuazione delle raccomandazioni rilasciato dopo la visita 2008 del gruppo di lavoro.
"Un'azione rapida e sostenuta nella fase successiva è richiesta dall' Italia per garantire la conformità con le norme sui diritti umani", ha sottolineato il signor Andenas.
"Chiediamo alle autorità italiane di rispettare i nostri consigli sull' iper-incarcerazione (eccesso di incarcerazione) e la Torreggiani sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo. "
"Siamo lieti di vedere che il governo si è impegnato ad attuare le nostre raccomandazioni. Siamo inoltre incoraggiati dal dialogo aperto e basato sui diritti in ambito legislativo, esecutivo e giudiziario su questioni di detenzione arbitraria ", ha aggiunto. L'esperto ha osservato che l'attuazione di molte delle raccomandazioni del Presidente Napolitano del 2013 nella "Messaggio al Parlamento sulla detenzione", comprese le proposte di amnistia e di clemenza(indulto), e la relazione annuale del Primo Presidente della Corte Suprema di Cassazione del 2013 sono più urgenti oggi per garantire il rispetto del diritto internazionale.

NOTA: il bon ton internazionale si accontenta della buona volontà, così come ha fatto alla fine la Corte Europea, noi cittadini italiani abbiamo il diritto-dovere di esprimerci in termini ben più espliciti quando chiariamo il punto ai nostri concittadini, anche quando si scrive su un'enciclopedia (che deve rappresentare la realtà, non edulcorandola) ma per il bon-ton che anche gli amministratori di Wikipedia vogliono sia usato, io mi era espressa in termini molto blandi e (immeritatamente) rispettosi verso il Governo italiano. Insisto per il ripristino del mio contributo rimosso--Orn (msg) 09:52, 4 set 2014 (CEST) Eventualmente, se sarà ripristinato, posso poi linkare gli articoli dei quotidiani, anziché dare solo il riferimento al sito--Orn (msg) 10:00, 4 set 2014 (CEST)[rispondi]

Continuo con la traduzione dell'ultima parte del riassunto (ho omesso quello che riguarda i migranti indebitamente trattenuti):

traduzione

Le preoccupazioni sono rimaste, tuttavia, per quanto riguarda l'elevato numero di detenuti in custodia cautelare ...
L'esperto ha osservato che il regime di detenzione speciale per i trasgressori condannati per attività mafiose ai sensi dell'articolo 41 bis della legge sul sistema penitenziario non è ancora stato portato in conformità con i requisiti internazionali per i diritti umani. Pur accogliendo con favore la sentenza della Corte Costituzionale in materia di accesso al difensore, il gruppo di lavoro si rammarica che il governo aveva finora non intrapreso alcuna misura per rafforzare e accelerare il controllo giurisdizionale degli ordini che impongono o che estendono questa forma di detenzione a sufficienza.
"Tali misure restrittive devono essere riesaminate periodicamente al fine di garantire la conformità con i principi di necessità e proporzionalità", ha dichiarato Andenas.
Il gruppo di lavoro ha esaminato anche gli sforzi adottati per chiudere gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e trasferire le loro competenze alle strutture sanitarie regionali sostitutive. "Ci dispiace che il termine ultimo per l'attuazione della riforma del sistema psichiatrico è stata rinviata due volte, ma sono incoraggiato dal fatto che l'iniziativa legislativa più recente prevede la valutazione di tutti i singoli casi, nonché rigorosi requisiti di reporting e di monitoraggio in relazione ai progressi compiuti", il signor Andenas ha osservato.
Nel contesto dei luoghi di detenzione monitoraggio, il Gruppo di Lavoro ha accolto con favore la recente ratifica del Protocollo opzionale alla Convenzione contro la tortura e l'istituzione del Garante nazionale dei diritti dei detenuti. Deplora, tuttavia, che il governo non aveva ancora stabilito una istituzione indipendente per i diritti umani nazionale in conformità con i Principi di Parigi.
Notando proposte attualmente all'esame del Parlamento, il Gruppo di Lavoro ha esortato il governo a dare priorità alla creazione di una tale istituzione con un ampio mandato di diritti umani e umane necessarie e le risorse finanziarie per il suo efficace funzionamento. Ha inoltre incoraggiato la rapida approvazione del disegno di legge sul reato specifico di tortura.
Il gruppo di lavoro continua a valutare le misure da seguire le sue raccomandazioni per porre rimedio a ritardi eccessivi nei sistemi di giustizia penale, civile e amministrativa, l'applicazione delle misure anti-terrorismo e la mancanza di responsabilità per la brutalità della polizia. Ha anche cercato informazioni sulla detenzione di individui socialmente pericolosi, e la legalità e la revisione della prassi di rinchiudere le persone affette da demenza in un istituto.
Il gruppo di lavoro è stato molto incoraggiato dall'impegno fecondo con il governo italiano, i parlamentari, la magistratura e la società civile in senso lato. "C'è una chiara visione a diversi livelli della necessità di ulteriori sforzi in diversi settori per evitare la privazione arbitraria della libertà", ha detto Andenas.
"Presenteremo una relazione di follow-up al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite, con osservazioni più dettagliate e raccomandazioni e spero che la nostra revisione esterna può essere preso come un contributo costruttivo ai processi politici, legislativi e giudiziari italiani", ha concluso.

Commento mio: ovviamente sono ben chiare in Italia le cose da fare, solo che di regola le cose urgenti vengono fatte dai legislatori dopo diversi anni, mentre di promesse e parole verso gli osservatori esterni come verso i cittadini elettori i legislatori sono molto larghi; con l'ultimo governo oggi in carica è poi invalsa la prassi di voler già considerare già fatte riforme su cui i membri del governo hanno concordato che si faranno nei prossimi 1.000 giorni (forse nei 1.000 giorni si faranno delle leggi delega, ma l'applicazione effettiva è un'altra cosa). Infatti la prassi invalsa negli ultimi anni è quella che il parlamento faticosamente approva in tempi lunghi (uno o più anni) una legge che delega il governo ad emanare nei successivi due anni (prorogabili) dei decreti delegati in cui sono esplicitate le norme per cui il parlamento ha solo dettato i principi, con l'espressa facoltà di procedere nei successivi due anni (sempre prorogabili) a riscrittura delle stesse norme di legge emanate con i decreti legislativi delegati, ma per molti aspetti i decreti legislativi rinviano per la loro attuazione a successivi regolamenti che vengono pure essi emanati con enorme ritardo (pare ce ne siano qualche migliaio in attesa dai precedenti governi e centinaia già da questo), regolamenti che poi, data la farraginosità in cui sono scritti, devono attendere per l'applicazione le circolari esplicative del ministero competente o di enti ad esso sottordinati (ad esempio agenzia delle entrate), le quali (circolari) con i loro chiarimenti seguono la massima già fatta propria dai giudici italiani ("la legge, per applicarla, si deve interpretare"), dando luogo alle interpretazioni più fantasiose, che poi, con successiva circolare (come già avviene con successiva sentenza), si possono cambiare a volontà (le interpretazioni delle leggi, dei regolamenti e delle circolari). Ovviamente per cose imprescindibili ci sono sempre i decreti legge, dei quali gli studiosi di diritto concordano tutti si faccia un grande abuso (e lo continua ad affermare anche il presidente della repubblica, pur continuando a firmarli).
So bene che gli amministratori di Wikipedia non approvano che queste cose si scrivano su un'enciclopedia, ma qui siamo in una pagina di discussione in cui ci chiariamo le idee, non sull'enciclopedia--Orn (msg) 10:38, 4 set 2014 (CEST)[rispondi]

nel documento da te tradotto non c'è alcuna condanna per la "tortura" in Italia anzi c'è un plauso per l'adozione delle relative leggi. E' inoltre assolutamente irrilevante come tu interpreti le cose. Quello che qui tu hai fatto è stato quello che di operare un indebito accostamento tra situazione carceraria e tortura. Nel fare questo, non ti sei preoccupata di linkare l'articolo del corriere nè la fonte primaria --ignis scrivimi qui 11:07, 4 set 2014 (CEST)[rispondi]

Mito di Marsia[modifica wikitesto]

Ho modificato la didascalia pensando ad un errore visto che trovo assurdo legare qualcuno ad una corteccia. Non è che la versione originale dice tipo " legato per essere scorticato ad un albero"? In inglese ho trovato semplicemente "appeso"--Neunova (msg) 11:42, 11 ott 2017 (CEST)?[rispondi]

Per chi avesse voglia di ampliare la voce...[modifica wikitesto]

...qui[1] c'è uno studio sul reato di tortura in alcuni paesi europei --Sd (msg) 10:52, 16 ott 2021 (CEST)[rispondi]