Discussione:Termometro

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Fisica
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Termometro
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Dettagli
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chiedo scusa, ma termistori ,termocoppie, termoresistenze, sensori termici a circuito integrato, dovrebbero essere definiti "sensori termici" non termometri. Questi sensori fanno sempre parte di un circuito elettronico che sfruttando la variazione della grandezza fisica su cui lavora il sensore la converte nella scala fahrenheit o celsius permettendone la lettura, solo l'intero manufatto può considerarsi un "termometro". Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 82.52.146.53 (discussioni · contributi) 22:09, 18 feb 2006 (CET).[rispondi]

La voce asserisce che le misure termometriche sfruttano il terzo principio della termodinamica, il quale afferma che alla temperatura di zero kelvin l'entropia di qualsiasi sostanza perfettamente cristallina è numericamente zero. Per essere sincero non ho mai approfondito l'eventuale pertinenza tra i due oggetti (misure termometriche/terzo principio), però credo che si tratti di un errore di battitura, in quanto in riferimento alla misura termometrica sono forse più attinenti il principio zero della termodinamica e le caratteristiche intrinseche del processo di trasferimento di calore. Il principio zero della termodinamica afferma che, nell'ambito di ciascuna scala di riferimento, il dominio della variabile temperatura è dotato di ordinamento totale. Inoltre, si osserva invariabilmente che se due sistemi separati da una parete diatermica, non hanno la stessa temperatura si verifica un trasferimento di energia spontaneo dal sistema a temperatura maggiore verso il sistema a temperatura inferiore. I due sistemi tendono a pervenire spontaneamente a uno stato di equilibrio termico in corrispondenza del quale hanno la stessa temperatura. Dati questi fatti, sarà sufficiente stabilire una scala di riferimento e la correlazione tra variazione di temperatura e la variazione di una data proprietà del dispositivo con il quale si intenda effettuare tale misura. Al fine di evitare l'introduzione di termini di correzione è opportuno che il dispositivo di misura abbia capacità termica quanto più possibile inferiore rispetto la capacità termica del sistema stesso, in quanto solo se l'errore sistematico legato al processo di misura (perturbazione) risulta essere inferiore alla risoluzione dello strumento può essere trascurato, nella fattispecie il valore di temperatura stimato per lo stato equilibrio termico tra sistema e dispositivo di misura essere assimilato al valore di temperatura associato allo stato del sistema prima di aver effettuato la misura. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 87.15.13.38 (discussioni · contributi) 09:21, 10 set 2007 (CEST).[rispondi]

sto studiando termodinamica ora (cdl fisica) da dispense prof.Landi degl'innocenti in effetti il 3° principio non azzecca nulla con la temperatura, sia che si parli di temperatura assoluta basata sul gas perfetto che di temperatura termodinamica basata sulle macchine di Carnot.viceversa, concordo,senza il principio 0 è assolutamente insensato parlare di temperatura perché in quanto grandezza "media" ha senso solo se è univocamente definito il concetto di equilibrio termodinamico - cccpfal

Vorrei sottolineare che il Termometro a semiconduttore è definito come Termistore, per questo l'ho tolto dall'elenco, in quanto un riferimento già c'è. Sul fatto che come termistore si definisca solo il termometro con sostanza termometrica un semiconduttore(e non anche con un metallo conduttore),ho inoltrato un commento nella discussione dei termistori. --Lulo88 (msg) 11:48, 23 feb 2009 (CET)[rispondi]

Termometro a infrarossi[modifica wikitesto]

Si dice che il primo termometro a infrarossi è stato brevettato e prodotto in Italia. Io ho invece trovato questi link: [1], [2], [3], [4], [5], dove si vede che un termometro a infrarossi è stato brevettato da "Donald S. Michael", non certo italiano, nel 1974-1977, uno nel 1981 da una società della California, nel 1987 da "Jacob Fraden", nel 1988 da "Kenneth G. Junkert" e uno nel 2003-2004 da "Li-Chuan Chen", neanche lui italiano. Ci sono altri termometri a infrarossi su Google Patents, ma non ne ho trovato neanche uno che sia da riferirsi ad un inventore o ad una azienda italiana! Riuscite a trovare la fonte esatta in cui si trova il brevetto italiano o comunque il primo termometro a infrarosso a distanza a scopo diagnostico? (non sono sicuro se quello che ho trovato è il primo, né tantomeno che sia a scopo diagnostico) Inoltre bisognerebbe aggiungere la data in cui il termometro a infrarosso è stato brevettato. --Aushulz (msg) 14:38, 13 mar 2009 (CET)[rispondi]

In realtà si parla del primo termometro infrarosso a distanza per utilizzo clinico, utlizzabile in primis per la misurazione della temperatura corporea, ma anche di quella degli oggetti, è stato realizzato e brevettato in Italia da Francesco Bellifemine con brevetto depositato il 5 luglio 1996 MI96A1399. Su Google patents ho trovato il brevetto depositato nel 97 [6] che altro non è che l'estensione in USA del brevetto depositato in Italia nel 96, che di conseguenza ha valore di priorità (il riferimento è visibile nel brevetto citato alla voce Foreign Application Priority Data). --L1981A (msg) 16:02, 13 mar 2009 (CET)[rispondi]
Grazie per le indicazioni, Ho aggiunto il tutto in una nota. ✔ Fatto --Aushulz (msg) 17:14, 13 mar 2009 (CET)[rispondi]

Grazie a te per aver inserito la nota! ciao --L1981A (msg) 19:40, 13 mar 2009 (CET)[rispondi]

Termometri a resistenza e termocoppia[modifica wikitesto]

termometri a resistenza e a termocoppia sono macchine diverse e funzionano con principi diversi, mi sembrano trattati come unica cosa. il term a termocoppia si basa su una ddp che si genera in un metallo, il term a resistenza sulle variazioni di resistenza dovute alle diverse temperature. come trattarli?