Discussione:Svolta di Salerno
| Svolta di Salerno | |
|---|---|
| Argomento di scuola secondaria di II grado | |
| Materia | storia |
| Dettagli | |
| Dimensione della voce | 13 425 byte |
| Progetto Wikipedia e scuola italiana | |
Con tutto il rispetto, ma "stando alle recenti scoperte su archivi russi" e' una frase paragonabile a "una signora al mercato mi ha detto (...)". Perdonate il puntiglio, non mi azzardo a correggere nulla perche' la voce e' importante, pero' ci vedo del dilettantismo poco enciclopedico. E' una critica buona, sia chiaro, sono un archivista e quando leggo riferimenti vaghi, sapendo il lavoro scrupoloso che la mia categoria svolge, un po' ci rimango male. Saluti, Peus.
La questione relativa alla paternità della svolta ha appassionato alcuni storici soprattutto tra coloro che hanno voluto ridimensionare il ruolo di Togliatti e la sua autonomia politica rispetto alla politica di Stalin. Io non sono uno storico di professione, ma mi risulta, da semplice dilettante, che Vishinskyj, emissario di Stalin venne in Italia tra l'11 e il 12 gennaio del 1944 e che in quell'occasione ebbe colloqui diretti con la diplomazia Italiana. E' difficile supporre che i sovietici potessero sapere, prima di quella occasione, che il Governo Italiano volesse, nell'interesse stesso del Governo Italiano, riprendere rapporti diplomatici con l'URSS (che fino al 1936 erano rimasti tutto sommato abbastanza buoni). Vista la delicatezza della situazione diplomatica, certi scambi di idee che dovevano avvenire nel riserbo più stretto potevano viaggiare solo attraverso i neuroni di coloro che partecipavano a questo genere di colloqui, essendo impensabile usare l'etere o, peggio ancora, la carta e l'inchiostro. La ricostruzione più plausibile è che sia Togliatti che Dimitrov ma anche lo stesso Stalin ebbero modo di valutare correttamente la situazione politica italiana solo DOPO il ritorno di Vishinskyj dall'Italia il che avvenne presumibilmente nella seconda metà di Gennaio. Ogni riferimento a documenti elaborati prima di quella data ha per questo un valore abbastanza relativo. Bisognerebbe ricostruire cioè con attenzione quello che effettivamente successe a Mosca tra la seconda metà di gennaio e il 3 marzo del 1944 che sono i giorni in cui a mio avviso maturò la linea politica che seguì Togliatti in Italia al suo ritorno nella nazione.
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