Discussione:Storia della Costa d'Avorio

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Assolutamente da inserire[modifica wikitesto]

Viene conpletamente ignorata l'invasione francese alla Costa d'avorio del 2004, con tanto di starge di civili da oparte dell'esercito francese.


Verso la metà del Novembre 2004, i militari ivoriani avanzano verso nord decisi a liberare il paese e riunificare la nazione. Quattro giorni dopo l'aviazione ivoriana bombardata ripetutamente Bouake, il giorno dopo continuano i bombardamenti. A questo punto non si è ancora fatta luce sulla scintilla che ha la reazione francese. L'esercito transalpino dichiara che una sua postazione è stata bombardata. Nessuno sa spiegarsi dove si trovasse tale postazione, ci sono voci che affermano che fosse a Bouake e altre che sostengono che i francesi si trovassero con i ribelli, in ogni modo da Parigi arriva l’ordine di rispondere all’attacco. Sarà lo stesso Chirac a confermare di aver dato personalmente l’ordine.

Non ci impiega più di tanto l'aviazione francese a gambizzare l’intera aviazione ivoriana (due vecchi caccia e cinque elicotteri). Non c'è stata una dichiarzione di guerra ufficiale ma la popolazione ivoriana si sente attaccata, e lo scontro non è più tra militari e ribelli ma tra ivoriani e francesi. I francesi vanno ad occupare l’aeroporto civile (la base della Licorne si trova a poche centinaia di metri dall’aeroporto). Alla TV ivoriana vengono lanciati numerosi appelli perchè tutto il popolo ivoriano corra all’aeroporto per liberarlo dagli stranieri. I francesi colpiscono il palazzo presidenziale, occupano anche le strade della capitale economica Abidjan con decine di mezzi blindati ed, infine, sparano ad altezza uomo sulla folla accorsa a circondare il palazzo presidenziale, sul quale si pensava si stessero dirigendo le milizie francesi per sposdestare il presidente. Dalla folla secondo gli ufficiali dell'esercito francese sarebbero partiti dei colpi di arma da fuoco, ai quali l'esercito francese ha risposto sparando sulla folla dalla mitraglia posta sulla torretta del bindato.

Alla fine degli scontri si contano 62 morti ed oltre mille feriti tra cui molti gravissimi (fonte Radio Nazionale Ivoriana, cifre date per attendibili da Medecins sans Frontires e dalla Croce Rossa Internazionale). Va detto che gli appelli a reagire contro la Francia sottolineano di lasciare in pace i civili. La maggior parte dei francesi che risiedono o lavorano in Costa d'Avorio qui si è schierata contro la politica di Chirac.

Buona parte dei motivi della guerra sono da attribuire al fatto che i ribelli mirano alla separzione del paese, per un controllo del nord, sotto l'egemonia della Burkina Faso, grande alleta commerciale della Francia nel traffico d'armi.

Questi avvenimeti sono raccolti in un video in ligua francese, finanziato dai missionari cristiani, che è stato trasmesso in Costa d'Avorio e in Francia.--Guidonebuchwald 10:54, 14 lug 2006 (CEST)[rispondi]