Discussione:Solmisazione
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Sposto qui parte relativa all'invenzione dei nomi delle note (può risultare utile altrove) --Al Pereira 08:52, 12 set 2006 (CEST)
"Guido trasse i nomi delle note dalle prime sillabe dell'inno Ut queant laxis a San Giovanni Battista. La musica di ogni linea dell'inno iniziava con una nota, in successione crescente:
- Ut queant laxis (iniziava con il do)
- Resonare fibris (iniziava con il re)
- Mira gestorum (iniziava con il mi)
- Famuli tuorum (iniziava con il fa)
- Solve polluti (iniziava con il sol)
- Labii reatum (iniziava con il la)
- Sancte Iohannes (aggiunto solo in epoca posteriore)
Alcuni studiosi ritengono, data la natura così particolare di questo canto, che l'ignoto compositore dell'Inno sia lo stesso Guido."
I tre esacordi della teoria guidoniana[modifica wikitesto]
Non mi è chiaro perché ci sia sempre la chiave di violino. Solo nel primo pentagramma essa è corretta, dato che il sol taglia la chiave al giusto posto. --Dario de Judicibus (Scrivimi) 20:46, 18 ott 2009 (CEST)
- Perché i nomi delle note non sono legati al suono, ovvero alla frequenza (non esisteva ancora il concetto di tonalità), ma solo al grado della scala che, come la chiameremmo oggi, è sempre una semplice scala maggiore. Quindi Ut=primo grado, re,=secondo, ecc., indipendentemente dalla tonalità. Non sono per niente esperto di musica antica, ma è ciò che si capisce leggendo la voce. Ciao!--Stemby 16:43, 11 gen 2010 (CET)