Discussione:Poetica (Aristotele)

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Filosofia
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La poetica d'Aristotele è uno dei capisaldi per chiunque voglia cimentarsi nella critica di opere letterarie. I suoi criteri, antichi di oltre due millenni, hanno influenzato le scelte artistiche di autori d'ogni epoca e luogo (almeno per quel che concerne il panorama europeo). Fa parte di quegli scritti definiti "esoterici" dato che ci è pervenuto sotto forma d'appunti, a volte, soprattutto verso la conclusione del libro, dal significato piuttosto oscuro o, se non altro, espresso in maniera estremamente sintetica, che non erano destinati al pubblico, bensì erano una sorta di vademecum che Aristotele usava per fare lezione nel suo Liceo. Si è molto speculato su una possibile esistenza di un secondo trattato, riguardante la commedia (vedi "Il nome della rosa" di U. Eco), ma non se ne hanno prove. Di sicuro il filosofo greco era fermamente intenzionato a trattare in maniera più dettagliata il genere della commedia, dato che la menziona spesso e la pone in posizione paritaria rispetto ai due generi più nobili, quali l'epica e la tragedia. Il trattato sulla poetica è una sorta di discussione tesa a delineare i principi da seguire per la stesura di un'opera, che raggiunga quelli che sono i suoi scopi, ovvero, nel caso della tragedia, che riesca a suscitare negli spettatori pietà e paura. Aristotele si rifà più volte all'opera sofoclea: "Edipo re", come esempio di perfezione sia stilistica, sia nel raggiungimento degli obiettivi stessi della tragedia. Il filosofo vede nella mimesi e nella catarsi due momenti chiave, gli obiettivi che un'opera deve perseguire: infatti è proprio attraverso la mimesi nell'opera da parte del pubblico, che vive gli eventi messi in scena sul palco, che si giunge alla catarsi, ovvero all'eliminazione attraverso la finzione scenica di questi sentimenti di pietà e paura, sentimenti quindi negativi, dannosi all'uomo. Oltre a ciò il trattato definisce anche varie questioni più formali, dando consigli su quella che potrebbe essere la lunghezza giusta di un'opera, e sull'uso della lingua, definendo in maniera chiara le caratteristiche di varie figure retoriche, come la metafora. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 193.205.190.200 (discussioni · contributi) 16:50, 18 apr 2007 (CEST).[rispondi]