Discussione:Operazioni di mercato aperto

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[[1]], pare che le banche centrali operino anche su azioni non solo su obbligazioni dello stato, per sostenere la capitalizzazione di molte società e tardare il crollo di una borsa, oppure per speculare da rialzi e ribassi dei corsi azionari.

Critica all'editore anonimo (151.44.139.168)[modifica wikitesto]

Il pezzo che hai scritto è fortemente POV cioè di parte, dovresti quanto meno citare le fonti di quella che ad oggi sembra una opinione personale.

Ti invito inoltre a discuterne qui ed evitare un edit war.

Salut --ignis 16:23, 19 dic 2007 (CET)[rispondi]

Riporto discussione dalla pagina dell'IP[modifica wikitesto]

Evidentemente ignis non sei aggiornata degli sviluppi, ti consiglio di leggere i quotidiani economici degli ultimi sei mesi


Come posso citare gli articoli di giornale degli ultimi sei mesi?

E poi cose' che ti sembra un'opinione?

Per maggiori informazioni http://player.clipsyndicate.com/view/478/473689


http://www.iht.com/articles/2007/12/18/business/credit.php

http://www.telegraph.co.uk/money/main.jhtml;jsessionid=YR3ZP5YL5BMFZQFIQMGSFGGAVCBQWIV0?xml=/money/2007/12/19/cnbanks319.xml

http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601101&sid=alU.jro2DXxk&refer=japan

http://www.reuters.com/article/ousiv/idUSNL195438320071219

lettura molto istruttiva inoltre l'articolo fi fondo del il sole 24ore di ieri 18/12/2007

risposta2 (per cortesia non cancellare ciò che scrivo - grazie)[modifica wikitesto]

scusa non era mia intenzione, probabilmente si e' trattato di un errore[modifica wikitesto]

TU SCRIVI:

La recente crisi dei mercati finanziari (c.d. dei mutui sub-prime) ha messo definitivamente in evidenza l'ineguatezza dei sistemi bancari a fronte all'evoluzione dei mercati finanziari internazionali.

Qui dovresti farmi capire? i sub-prime hanno dimostrato l'inadeguatezza del sistema bancario? sono possibili altre interpreatazioni? ad es. un uso diverso delle risorse avrebbe evitato il problema?

R. la vicenda dei mutui sub-prime e' la seguente: i sub-prime sono una tipologia di mutui immobiliari che non presenta i requisiti ottimali. Si parla di prestiti per percentuali di capitale superiore all'85% del valore dell'immobile oppure di prestiti a persone che non hanno il requisito di reddito: la rata mensile non deve superare il valore del 55% del reddito mensile. Se una delle due condizioni non e' rispettata il mutuo non e' prime ma appunto sub-prime.

Le banche, principalmente quelle americane, hanno erogato a piene mani mutui sub-prime cioe' mutui a persone che non avevano i requisiti di reddito, o, per un capitale dato a prestito superiore all'80% del valore del bene. [2] [3]

Le banche centrali che dovevano controllare non hanno fatto nulla, anzi hanno permesso che il sistema bancario lucrasse sul credito facile.

(PS questa e' cronaca finanziaria riportata in qualsiasi quotidiano finanziario!)


Oggi la banca non pare piu' rivestire nel sistema economico il ruolo centrale del soggetto che legittimamente lucra riducendo l'asimmetria informativa tra famiglie e imprese, ma sembra piu' un soggetto che produce asimmetria informativa, lucrando incongruamente.

Questo sopra è un giudizio di valore che comporta il dolo: le banche vogliono tenere non informati i risparmiatori al fine di lucrarci. Non ti pare che il dolo vada dimostrato in qualche modo? ad es. si tratta di un opinione di uno stimato economista? o l'opinione di un IP anonimo?

R. Da una parte le banche hanno "impacchettato" in veicoli finanziari strutturati (detti SIV) ed hanno cartolarizzato i mutui sub-prime a fronte di lucrosi guadagni. Hanno venduto i bond generati dai mutui sui mercati finanziari dedicati a questi titoli (x cifre iperboliche). Le SIV (promosse dalle banche stesse) acquistavano i mutui sub-prime dalle banche con i soldi dei risparmiatori reperiti sul mercato dei capitali con l'emissione di bond. Il rischio di credito e' stato trasferito in modo anomalo ed occulto dalle banche ai risparmiatori. [4]


Dall'altra le agenzie di rating hanno attribuito (incongruamente) a questi titoli di credito (bond originati dai mutui sub-prime) rating elevatissimi (tipo AAA) anche ad emissioni di titoli che si sono rivelate presto insolventi. In sostanza, le banche anziche' farsi carico del rischio di credito lo hanno scaricato in modo del tutto incongruente sul mercato. Da qui da qui la prima deduzione: qual'e' il ruolo della banca se non e' piu' essa ad assumersi il rischio di credito ma lo scarica sul risparmiatore (le famiglie)? (PS questi pure sono fatti notori della cronaca finanziaria!) [5]


Ma non solo...


La banca centrale in questo contesto si percepisce piu' come tutore di interessi particolari a spese della collettivita', dove il conto della spesa arriva con l'aumento dell'inflazione.

Altro giudizio di valore. Si percepisce ? chi percepisce?

R. La svalutazione degli immobili (circa del 20%) e l'aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti, da una parte hanno reso piu' conveniente al soggetto finanziato (per valori superiori all'80% del prezzo di acquisto) perdere la casa piuttosto che strapagarla. Quindi i soggetti che non avevano convenienza hanno smesso di pagare le rate dei mutui. Gli altri (che non avevano i requisiti di reddito) con l'aumento dei tassi di interesse si sono visti aumentare e di parecchio le rate dei mutui ed hanno cominciato pure loro a non pagarle piu'! [6]

Le emissioni originate dai mutui si sono rivelate molto piu' rischiose di quanto preventivato e sono state degradate dalle agenzie di rating.[7] Il mercato di questi titoli finanziari si e' completamente bloccato, perche' nessuno osa comprare, con enormi rischi di insolvenza i bond emessi a fronte di mutui che nessuno paga piu'. O se li compra lo fa' a prezzo di saldo!

Le banche che avevano ancora in pancia questi titoli sono state costrette a svalutarli con enormi perdite (stiamo parlando delle piu' grandi banche del pianeta) da mettere a bilancio. Le perdite attualmente emerse pare siano solo il 20% delle perdite stimate (400 miliardi di USD). [8] [9]

Le banche non si fidano piu' tra di loro e non si prestano i soldi l'un l'altra, perche' non e' chiaro chi detenga questi titoli insolventi o deprezzati, a causa dei meccanismi poco trasparenti con cui le banche li hanno collocati. Il mercato finanziario a breve e' completamente in crisi. Basta dare un'occhiata alle curve dei tassi.

Ma non e' tutto... infatti sembrerebbe che la crisi finanziaria in atto stia per investire anche le cartolarizzazione originate dai crediti delle carte di credito, dei prestiti al consumo, dei prestiti auto...


A questo proposito e' un fatto recentemente appreso come le banche centrali dei vari paesi

Si è appreso da chi ? come ? chi l'ha riportato?

R. Le banche centrali per evitare le insolvenze tra le piu' grandi banche del mondo, sono intervenute massicciamente da agosto ad oggi per garantire al sistema quella liquidita' che nessuno si assumeva piu' il rischio di fornire. E' crollato il sistema finanziario interbancario. Una scelta inizialmente diversa della Banca Centrale d'Inghilterra ha immediatamente causato il pressoche' fallimento della Northern Rock! Sono notorie le file degli inglesi davanti agli sportelli della banca! Ti sei mai chiesta seriamente perche'? [10]

ecc... abbia definitivamente sancito la fine del ruolo delle banche come intermediari di risorse finanziarie tra famiglie e imprese, e che la lenta ma inesorabile emarginazione delle banca dal ruolo avuto nel mercato sia gia' cominciata. Il tumultuoso sviluppo degli hedge funds nell'ultimo decennio segna il punto di svolta.

Altro giudizio.. chi lo dice?

Noi sappiamo che le operazioni di mercato aperto non devono servire a garantire la impunita' di chi ha sbagliato, assicurando la sopravvivenza di banche ormai insolventi, ma per garantire la stabilita' dei prezzi e monetaria.

Sappiamo che il prezzo della liquidita' e' l'aumento dell'inflazione.

[11]

Cara Ignis, sappi anche tu che domani pagherai il pane piu' caro di oggi, ma con questo salverai, forse, blasonati istituti finanziari dal fallimento, che dopo domani pero', visto che oggi nessuno li punisce, probabilmente ti porteranno via anche i tuoi risparmi.

Ma noi sappiamo che questo non e' lo scopo della politica monetaria che ci hanno insegnato.

Gli economisti classici lo prevedevano gia' oltre cento anni fa', che le banche sono un anomalia dei mercati non perfettamente efficienti. Evidentemente oggi, con mercati finanziari sempre piu' efficienti, siamo arrivati alla resa dei conti! La spregiudicatezza e l'immoralita' all'interno del sistema bancario hanno fatto il resto!

Per l'ennesima volta rinvio ai fatti di cronaca finanziaria degli ultimi sei mesi.


Attendo tuo riscontro. Salut --ignis 17:10, 19 dic 2007 (CET)[rispondi]

consigli e suggerimenti all'IP anonimo[modifica wikitesto]

Ciao, ti consiglio di:

  • registrarti, così è più facile dialogare con te (tra l'altro il tuo Ip cambia sempre e non si capisce se a scrivere è sempre la stessa persona!)
  • riscrivere il pezzo a cui tieni evitando quelli che assomigliano a giudizi di valore e cercando di fare a capire anche a chi è digiuno di economia cosa vuoi dire e quali sono le fonti. In particolare l'uso delle fonti va fatto in relazione al periodo, cioè "si è scoperto che la federal ecc.." (1) qui va citata una o più fonti che cui deriva la notizia. Wiki infatti deve essere di facile lettura e verifica. Quello che scrivi nella pagina di discussione va bene, ma dovresti meglio circostanziare le singole affermazione appunto per rendere più facile la lettura non solo a me ma a tutti.

In definitiva: impara ad utilizzare i tag <ref></ref> ed il campo note. Riscrivi il pezzo, fammi un fischio e tolgo dal tuo pezzo l'inciso "non neutrale".

Grazie e buon lavoro --ignis 15:47, 20 dic 2007 (CET)[rispondi]

(1) Le banche centrali alla prova del rischio. Luigi Zingales, Il Sole24Ore, 18/12/2007

da riscrivere[modifica wikitesto]

Penso che il testo che ho messo nel seguente cassetto vada completamente riformulato.

La recente crisi finanziaria (c.d. dei mutui sub-prime [12]) ha messo definitivamente in evidenza l'inadeguatezza dei sistemi bancari a fronte dell'evoluzione dei mercati finanziari internazionali.[13] Secondo l'impostazione degli economisti classici, la banca, nel suo ruolo di intermediario delle risorse finanziarie tra famiglie e imprese, rappresenta un difetto del mercato.[14] Tale difetto pero' tende a scomparire a mano a mano che l'efficienza del mercato aumenta.[15]

Oggi la banca non pare piu' rivestire nel sistema economico il ruolo centrale del soggetto che legittimamente lucra riducendo l'asimmetria informativa tra famiglie e imprese, ma sembra piu' un soggetto che produce asimmetria informativa, lucrando incongruamente.[16] In questo nuovo contesto, la banca centrale si percepisce come tutore di interessi particolari a spese della collettivita'(2), dove il conto della spesa arriva con l'aumento dell' inflazione [17]. A questo proposito, e' un fatto recentemente appreso come le banche centrali dei vari paesi industrializzati coinvolti nella crisi dei mutui sub-prime abbiano usato gli strumenti di controllo dell'inflazione e per la stabilita' monetaria, con particolare riferimento alle consistenti operazioni di mercato aperto, per salvaguardare gli interessi delle banche insolventi, anziche' il bene comune della bassa inflazione e della stabilita' monetaria.(2) Addirittura si e' appreso che la Federal Reserve (la banca centrale statunitense) accetta a garanzia delle operazioni di mercato aperto anche i titoli spazzatura (obbligazioni emesse da veicoli finanziari strutturati o speciali - SIV o SPV)(3) e non solo titoli di stato.[1]

In questo caso e' di tutta evidenza la distorsione delle operazioni di mercato aperto [18] il cui scopo e' diventato quello di drenare le perdite delle banche[19] divenute insolventi a spese dell'intera collettivita'.(2) Viene da chiedersi se il cambiamento di scopo delle operazioni di mercato aperto, oggi piu' volte alla tutela degli interessi particolari delle banche piuttosto che alla stabilita' dei prezzi (2), non sia un segnale del fatto che lo sviluppo tecnologico dei mercati finanziari, con conseguente aumento dell'efficienza degli stessi, abbia definitivamente sancito la fine del ruolo delle banche come intermediari di risorse finanziarie tra famiglie e imprese, e che la lenta ma inesorabile emarginazione delle banca dal ruolo avuto nel mercato sia gia' cominciata. Il tumultuoso sviluppo dei veicoli privati di investimento (hedge funds) nell'ultimo decennio segna il punto di svolta.

(2) v. Teoria della Public-choise analysis con riferimento ai problemi delle lobbies detti di Special-interest issue.[20]

(3) per l'Italia v. la Legge 130/1999 sulla cartolarizzazione.

Note

  1. ^ Le banche centrali alla prove del rischio. Luigi Zingales, Il Sole 24Ore del 18 dicembre 2007

Nbit 09:15, 14 mag 2009 (CEST)[rispondi]

Titoli non statali: attenzione, la banca centrale PUO' ACQUISTARLI[modifica wikitesto]

Al di là delle idee di ciascuno, su cui le varie scuole di economia continueranno a rimbeccarsi l'una contro l'altra, le banche centrali acquistano anche bond aziendali. Quindi il testo dell'articola va assolutamente riformulato in quella parte. Il meccanismo di creazione della moneta è una cosa che può sembrare complicata, e ogni scuola economica ha la sua idea in proposito. Nel frattempo che queste contese verranno risolte nelle aule delle università, ci si può sempre attenere a ciò che le stesse banche centrali affermano di fare. Per esempio sul sito della Bank of England si spiega in modo molto preciso la creazione di moneta, e come la banca centrale interviene attraverso delle transazioni verticali sul mercato, acquistando non solo titoli di stato ma anche bond aziendali.

Qui i link che spiegano tutto dal sito della Bank of England:

http://www.bankofengland.co.uk/education/Pages/inflation/qe/default.aspx

PDF della Bank of England:

http://www.bankofengland.co.uk/monetarypolicy/Documents/pdf/qe-pamphlet.pdf

La frase fondamentale è a pagina 8:

The MPC can opt to buy a variety of assets. For example, in March 2009, it decided to buy two types of asset – UK government bonds (known as gilts) and high-quality debt issued by private companies.

Video della Bank of England:

http://www.bankofengland.co.uk/education/Pages/inflation/qe/video.aspx

--NUMB3RN7NE (msg) 09:27, 25 apr 2012 (CEST)[rispondi]

MPC per cosa sta? --ignis Fammi un fischio 09:40, 25 apr 2012 (CEST)[rispondi]
Scusa ignis,
avrei dovuto precisarlo subito io (colpa della mia pigrizia assassina!): si tratta del "Monetary Policy Committee", cioè è il comitato di controllo della Bank of England che s'incontra periodicamente e ne decide le strategie. E' più o meno l'equivalente britannico dello statunitense Federal Open Market Committee.--NUMB3RN7NE (msg) 10:03, 25 apr 2012 (CEST)[rispondi]
mi pare organo diverso dalla banca centrale --ignis Fammi un fischio 10:13, 25 apr 2012 (CEST)[rispondi]
TROVATO (sulla Wikipedia inglese): Monetary Policy Commitee
ps
Per quanto sono finora stato in grado di reperire, ci sono almeno due scuole economiche che spiegano questo tipo d'intervento da parte delle banche centrali: la Teoria monetaria moderna e la Teoria del circuito monetario. La prima è proprio "estrema", cioè contempla che lo stato attraverso la banca centrale intervenga sistematicamente con una politica monetaria espansiva praticamente sempre, salvo in caso di boom economico (in quel caso invece la liquidità andrebbe drenata via dal sistema). La seconda invece è più "moderata": contempla l'intervento dello stato attraverso la banca centrale con una politica monetaria espansiva, ma solo in caso di emergenza cioè solo se il "circuito" della moneta basato sui prestiti dalle banche commerciali alle aziende si dovesse bloccare. Detto in altri termini: se il "cicuito monetario" va in "cortocircuito" allora, e solo allora, interviene lo stato tramite la banca centrale immettendo un po' di "carburante" (=moneta) onde fare ripartire regolarmente il circuito. Secondo quello che afferma la Bank of England sul suo sito, sembrerebbe che essa adotti questo secondo tipo di "politica", cioè non un intervento sistematico sui bond delle aziende private bensì solo in caso di evenienza.--NUMB3RN7NE (msg) 10:27, 25 apr 2012 (CEST)[rispondi]
Non metterci però testo straniero senza neanche una traduzione a fianco... --Bultro (m) 20:49, 25 apr 2012 (CEST)[rispondi]
Ok. Traduzione aggiunta nella pagina principale.--NUMB3RN7NE (msg) 21:40, 25 apr 2012 (CEST)[rispondi]
ho tolto tutto, non mi pare il caso di generalizzare. Cerchiamo di capirne la portata e il ruolo del Committee e se altre banche centrali hanno qualcosa di analogo --ignis Fammi un fischio 23:17, 26 apr 2012 (CEST)[rispondi]
Per quanto riguarda il Monetary Policy Commitee mi pare che la pagina della Wikipedia inglese a esso dedicata illustri in modo esaustivo come si tratta di un comitato che in pratica decide le politiche della Bank of England, e ne fa parte anche Marvyn King cioè il governatore della BoE parimenti a come Ben Bernanke fa parte del Federal Open Market Committee. Ma il Monetary Policy Commitee è in pratica la stessa cosa del Federal Open Market Committee, cioè si tratta del comitato che stabilisce le strategie di intervento della Banca Centrale.
Notare che anche nella pagina di Wikipedia sul Federal Open Market Committee è scritto che: "Il Federal Open Market Committee (italiano Comitato federale del mercato aperto, FOMC) è un organismo della Federal Reserve incaricato di sorvegliare le operazioni di mercato aperto negli Stati Uniti e ne è il principale strumento di politica monetaria."
Invece, per quanto riguarda il tema in sé, cioè se una banca centrale può acquistare anche titoli non statali aggiungo questo link, che stavo leggendo proprio un istante fa, sulle ultime decisioni della Bank of Japan: http://uk.reuters.com/article/2012/04/27/uk-japan-economy-boj-idUKBRE83Q0AM20120427
Qui la frase importante:
"the BOJ has created as its main policy tool a pool of funds to buy government bonds as well as corporate debt".
Sicché anche la Bank of Japan ci informa che sta acquistando bond aziendali.
Di conseguenza mi accingo a ripristinare la parte eliminata, aggiungendo però anche la nota di riferimento inerente alla Bank of Japan.--NUMB3RN7NE (msg) 13:41, 27 apr 2012 (CEST)[rispondi]

Siccome Ignis mi ha fatto venire lo "scrupolo", riporto il sito internet del Monetary Policy Committee (MPC) così forse è un po' più chiaro quale sia il (fondamentale) ruolo che esso gioca nelle decisione della Bank of England:

http://www.bankofengland.co.uk/monetarypolicy/Pages/overview.aspx

La cosa più importante, per quanto attiene alla nostra discussione, mi pare che sia di sottolineare come l'MPC sia una componente (fondamentale) della Bank of England in quanto ne definisce le strategie di politica monetaria e gli obiettivi che tale politica monetaria si prefissa di raggiungere.--NUMB3RN7NE (msg) 14:01, 27 apr 2012 (CEST)[rispondi]

Voglio precisare un poco meglio quale sia la relazione tra MPC e Bank of England: l'MPC è la mente, e la Bank of England è il braccio. Così l'MPC decide e la Bank of England dispone di conseguenza. Sicché è poi la Bank of England che nei fatti compra i titoli.--NUMB3RN7NE (msg) 15:06, 27 apr 2012 (CEST)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 2 collegamenti esterni sulla pagina Operazioni di mercato aperto. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 16:03, 14 giu 2019 (CEST)[rispondi]

Collegamenti esterni interrotti[modifica wikitesto]

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