Discussione:Niccolò Carlomagno

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Luogo e anno di nascita[modifica wikitesto]

Secondo diversi studiosi il Carlomagno martire della Repubblica partenopea non è Nicola Carlomagno nato a Lauria ma Niccolò Carlomagno di Verbicaro nato nel 1761. Secondo Vittorio Visalli (I calabresi nel risorgimento italiano. Storia documentata delle rivoluzioni calabresi dal 1799 al 1862, Edizioni Brenner, Cosenza, 1989), il 13 del mese stesso (Luglio), in Napoli, fuori Porta Capuana, era salito su le forche Niccolò Carlomagno, nato in Verbicaro nel 1761, avvocato intelligente ed onesto, membro del comitato di polizia: lasciava la madre, una sorella di nome Angiola, e la moglie Elisabetta Guarelli con due bambini. Umberto Caldora (Calabria napoleonica, Fiorentino Editore, Napoli, 1960, p.72) afferma perciò che erroneamente molti scrittori - tra cui Giustino Fortunato junior - indicano il Carlomagno calabrese tra i martiri del '99 della Basilicata. Ancora Armando Dito (Storia della Massoneria calabrese, Brenner, Cosenza, 1980, p. 14), attribuisce a Nicolò Carlomagno di Verbicaro la famosa frase pronunziata dal patibolo : "Popolo stupido! tu godi adesso della mia morte. Verrà un giorno e tu mi piangerai". Riscontri sulle origini verbicaresi del Carlomagno, martire del '99, si hanno anche su internet (cfr. www.carboneria.it/calabresi.htm) in cui sulla vicenda storica del martirio si fa riferimento a Nicolò Carlomagno di Verbicaro. Coloro che invece sostengono le origini lucane del Carlomagno, martire del '99, lo individuano in Nicola Carlomagno nato a Lauria il 2 Luglio 1756, per come risulta dal Libro dei Battezzati tenuto presso la Parrocchia S. Giacomo Maggiore Apostolo di Lauria inferiore, figlio di Antonio e Paola Mazzilli, poi sposo di Elisabetta Quarelli. Sebbene la tesi abbia in questo caso il conforto di un documento attestante la nascita in quel luogo, è evidente che proprio la data di nascita indicata in quel documento esclude che quel Nicola Carlomagno sia lo stesso che subì il martirio il 13 luglio 1799. Tutti gli autori, anche quelli chi sostengono le origini lucane del Carlomagno, indicano come anno di nascita dello stesso il 1761 (cfr. Il Monitore napoletano 1799, a cura di Mario Battaglini, che specifica: Carlomagno Niccolò (Nicola), (1761,1799), Presidente del Comitato di Polizia Municipale e Commissario del Governo presso la Commissione di Pubblica Sicurezza), escludendo così che possa trattarsi del Carlomagno nato a Lauria nel 1756 e dando invece conferma a quanto sostenuto, tra gli altri, da Vittorio Visalli, e cioè che il Carlomagno, martire a Napoli nel 1799, fu esattamente Niccolò Carlomagno nato in Verbicaro il 1761. --Frangermano (msg) 23:00, 26 gen 2011 (CEST)[rispondi]

Appena trovo il tempo e la voglia verificherò accuratamente le tue fonti. Intanto ti suggerisco d'iniziare le discussioni con un titolo e di finirle poi con la tua firma e la data di modifica (che stavolta ho messo io manualmente ma che puoi inserire da te in automatico con l'apposito tastino); poi controlla il sito istituzionale del Comune di Lauria il cui municipio ha al suo interno anche una lapide dedicata in suo onore; infine, ti cito il Liceo Classico di Lauria a cui è intitolato l'istituto con tanto di mezzobusto sul fronte dell'edificio. Ne ridiscutiamo con calma. A proposito, sono di Lauria e tu sei il secondo che mi contesta i natali di un mio illustre cittadino, dopo quale è anche Ruggiero di Lauria. --  Morbius   (scrivimi) 01:49, 27 gen 2011 (CET)[rispondi]
Da alcune mie ricerche bibliografiche risulta che l'anno di nascita del Carlomagno, secondo alcuni autori, è il 1762, quindi né il 1756 come risulta dal registro dei battezzati in Lauria, né il 1761, come vogliono gli autori che danno il suo luogo di nascita in Verbicaro. In particolare, cito:
  1. Giustino Fortunato, Il Mezzogiorno e lo Stato italiano, Volume 2.
  2. Gaetano Marafioti, L'istruzione nel reame di Napoli durante il decennio dei Napoleonidi (1806-1815).
  3. Archivio storico per la Calabria e la Lucania, Volume 9. (in cui è chiamato Nicolò)
  4. Maurizio Marchetti, XX settembre 1870.
È stato verificato che non ci sia un altro Nicola (Niccolò o Nicolò) Carlomagno nel registro dei battezzati di Lauria nato nel 1762 che sia poi lo stesso condannato al patibolo di Napoli nel 1799? Quali sono le altre fonti attendibili che attestano la nascita di Niccolò Carlomagno in Verbicaro nel 1761? Vorrei un elenco completo delle fonti e non solo di quelle presenti in internet. --  Morbius   (scrivimi) 12:46, 7 mar 2011 (CET)[rispondi]
Al momento, le tue fonti, collega Frangermano, sono:
  1. I testi dell'editore Brenner, ai più sconosciuto.
  2. Un cenno di un sito sulla carboneria.
  3. Un presunto documento, mai visualizzato, della parrocchia di San Giacomo che certifica la nascita nel 1756, invece che nel 1761 (ammesso che sia questo l'anno di nascita e non il 1762), di uno dei tanti Nicola Carlomagno in Lauria.
Hai qualcosa di più concreto? --  Morbius   (scrivimi) 14:43, 7 mar 2011 (CET)[rispondi]
Ti ringrazio per l'interessamento sulla questione. Per il momento i miei riferimenti bibliografici sono quelli già indicati, con la precisazione che Umberto Caldora (la cui opera sopra citata è stata pubblicata a Napoli nel 1960 dall'Editore Fiorentino) è stato uno storico autorevolissimo, i cui studi si sono svolti a livello accademico e non localistico. Tra le altre cose ha insegnato Storia nelle Università di Bari e Napoli, prima di concorrere alla fondazione dell'Università della Calabria. Soprattutto, per quel che ci riguarda, appare significativo il fatto che Caldora ha dedicato molti anni della sua vita allo studio e alla catalogazione dei documenti di archivio relativi alle vicende della Repubblica Partenopea, e credo che i dati indicati nel suo testo derivino da quel lavoro. Del resto, non si corregge un dato precedentemente fornito da Giustino Fortunato junior se non in base a dati documentali certi. Ciò posto, ti fornisco alcune informazioni che potrebbero risultarti utili per la prosecuzione della discussione e per il miglioramento della pagina. A Verbicaro è esistita per diversi secoli o, per quanto risulta dagli archivi parrocchiali del paese, almeno a partire dal XV secolo, una famiglia Carlomagno che non solo ha esercitato un ruolo preminente nella vita sociale del paese, ma, soprattutto, ha anche stabilito contatti importanti con i fatti storici di più ampia partata verificatisi nel corso degi ultimi secoli, compresi i fatti del '99 di cui ci stiamo occupando. Può ben dirsi, anzi, che questa famiglia è stata la più illustre nella storia del paese di Verbicaro. Tra i suoi componenti si annoverano diversi sindaci, avvocati, un giovane poeta di nome Pier Vittorio, morto giovanissimo, autore di versi pubblicati a Roma nel 1882, e, da ultimo, Enrico Carlomagno, primo presidente della Corte d'Appello di Catanzaro negli anni '50, morto a Verbicaro nel 1959. Tra l'altro il giudice Enrico Carlomagno, negli anni in cui fu presidente della Corte, fece installare al centro dell'atrio del palazzo di giustizia la statua delle dee di giustizia e libertà, tuttora presente. Quest'ultimo dato non mi sembra trascurabile se inteso come forma di continuità ideale rispetto ai contenuti della rivoluzione del '99. Quanto ai contatti di questa famiglia con la storia, risulta che a Verbicaro, un paese dell'entroterra tirrenica, alla proclamazione della Repubblica Partenopea fu piantato l'albero della libertà con il cappello frigio, e tra i componenti della guardia civica costituita per difendere l'albero c'era anche un D. Antonio Carlomagno (cfr G.Cava, Verbicaro. Spunti di storia e cronaca, Cosenza, 1988). Ora, considerato che Verbicaro era piuttosto lontano ed estraneo rispetto allo svolgimento degli eventi del '99, e che manifestazioni come quella dell'albero di Verbicaro non erano solite negli altri paesi dell'entroterra calabrese, appare evidente che se questo si è verificato è perché il paese aveva un contatto diretto con la Repubblica Partenopea, e questo contatto passava necessariamente per la famiglia Carlomagno, visto che il resto del paese ruotava intorno alla Parrocchia ricettizia, al numerosissimo clero e ai beni che essi amministravano. Tuttavia non tutti i dati relativi ai Carlomagno di Verbicaro trovano riscontro negli archivi del paese, sia perché gli archivi comunali non dispongono di documenti relativi al periodo in esame, sia perché gli archivi parrocchiali, pur ricchi di dati per lo stesso periodo, non riportano necessariamente i dati di tutti i cittadini del paese, verosimilmente perché è possibile che, soprattutto i più benestanti, usassero celebrare i loro riti in altri paesi (mi risulta, ad esempio, con riferimento ai Carlomagno, di qualche rito religioso celebrato in Altomonte (CS)). Quanto ai dati da me richiamati circa il battesimo di Nicola Carlomagno di Lauria, li ho tratti da una scheda storica redatta dal dott. Carmine Cassino il quale mi ha confermato di averli a sua volta tratti da autori lucani che si sono occupati dell'argomento a livello non accademico. Tuttavia il dato è piuttosto circostanziato e può, quindi, essere agevolmente verificato. La mia propensione per la tesi delle origini calabresi di Niccolò Carmomagno si fonda, dunque, su una bibliografia di sicura autorevolezza e su diversi indizi derivanti dalla storia dei Carlomagno di Verbicaro e dai loro sicuri contatti con le vicende storiche della Repubblica Partenopea. Per ora questi dati mi sembrano prevalenti rispetto a quelli utilizzati per sostenere e origini lucane di Niccolò Carlomagno. Il solo dato di battesimo di tale Nicola Carlomagno, peraltro risalente a data diversa da quella generalmente indicata come data di nascita del Nostro, non è sufficiente ad affermarne le origini lucane e, anzi, considerate le divergenze di dati che fornisce rispetto a quelli noti, direi che va valutato come dato contrario alla tesi per la quale è stato utilizzato. In ogni caso sulla questione credo che, al momento, sulla base dei soli dati bibliografici e dei pochi indizi disponibili, non si possa andare oltre la propensione per una tesi piuttosto che per l'altra. Per risultati più appaganti, se non definitivi, occorrono ulteriori letture e, soprattutto, approfondite ricerche di archivio e la fortuna di trovare i dati giusti al posto giusto. Per il momento accontentiamoci di aver accertato che, molto probabilmente, vista la coincidenza dei tuoi dati con quelli da me indicati in precedenza, il vero nome del Martire è Niccolò Carlomagno e non Nicola, come sinora in più sedi riportato, e che l'anno di nascita è il 1762 e non il 1756. Frangermano (msg) 23:55, 7 mar 2011 (CET)[rispondi]
Per firmare il documento, premi l'apposito tastino raffigurante una matita che aggiungerà, in automatico i caratteri --~~~~ i quali saranno convertiti nella tua firma, incluse la data e l'ora, una volta salvate le modifiche. Uno dei pilastri di Wikipedia è la verificabilità delle informazioni; se queste non si possono verificare è sempre meglio basarsi sulle verità ufficiali che solitamente coincidono con quelle istituzionali: il Comune di Lauria rappresenta una di queste. Sono convinto che ciò che dici, Frangermano, sia verosimile ma occorrono delle prove a confutare una tesi ormai consolidata da anni, per non dire secoli. Sul libro di Caldora, Calabria Napoleonica (1806 – 1815), è meglio fare riferimento all'editore Brenner anziché Fiorentino, poichè altri testi della sezione Bibliografia sono stati pubblicati dal primo; quindi, chi decidesse di reperire la documentazione attraverso questi testi, troverebbe meno difficoltà a contattare un solo editore anziché due. --  Morbius   (scrivimi) 01:00, 8 mar 2011 (CET)[rispondi]

Ti ringrazio per i suggerimenti tecnici, morbius, effettivamente non sono molto pratico di Wikipedia. Quanto al merito della questione, non credo si possa parlare di verità ufficiale finché non si rinvengano documenti di archivio inoppugnabili in merito. Il fatto che il Comune di Lauria abbia ritenuto di voler annoverare tra i propri cittadini Nicola Carlomagno non dice niente sulla verità storica delle sue origini. Anzi, se le fonti utilizzate dal Comune di Lauria per indicare il Carlomagno come suo personaggio storico sono quelle emerse nel corso di questa discussione, temo sia doveroso, da parte del Comune, procedere ad una rivisitazione della questione, perché altrimenti si rischia di far passare come verità storica un fatto che, per i dati disponibili, appare molto diverso da come è stato presentato. Tu stesso mi confermi quanto poco sia bastato per stabilire che, contrariamente a quanto tramandato dal Comune di Lauria, il Martire del '99 si chiamava Niccolò e non Nicola e che la sua data di nascita non è il 1756 ma il 1762 o, molto più probabilmente il 1761. Basterebbe questo per far cadere l'assunto istituzionale che tu mi indichi come verità ufficiale. Piuttosto, sarebbe interessante conoscere gli atti di istruttoria che hanno portato il Comune di Lauria a stabiire che Nicola Carlomagno nato a Lauria il 1756 fosse il martire sacrificato a Napoli nel '99 oppure gli atti in base ai quali a Nicola Carlomagno è stata intitolato un edificio scolastico. In mancanza di dati certi le verità istituzionali valgono quanto le opinioni di chi le ha decise, e non costituiscono verità storica. Del resto anche a Verbicaro, secondo secolare ed unanime tradizione orale (che molti ritengono una vera e propria di fonte storica), si dà per certo che Niccolò Carlomagno sia nato in quel paese e appartenesse ai Carlomagno di Verbicaro. Questa tradizione in realtà resiste anche fuori dai confini strettamente locali, tant'è vero che spesso ritorna nei vari testi l'indicazione Niccolò Carlomagno di Verbicaro. Per converso, a Scalea hanno dedicato una strada a Ruggiero di Lauria ritenendo che fosse originario di quel paese, ma sappiamo entrambi che questa intitolazione non può essere assunta come verità ufficiale e non basta ad escludere che Ruggiero di Lauria fosse lucano e, specificamente, di Lauria, come indicato dal suo stesso nome. In mancanza di fonti di archivio bisogna, perciò, avvicinarsi alla verità sulla base dei testi degli studiosi più autorevoli che si sono occupati della questione. Nel nostro caso ritengo, come già evidenziato in precedenza, che il Caldora, per essere stato autorevlissimo docente universitario proprio all'Università di Napoli e, soprattutto, per aver condotto per molti anni approfonditi studi di archivio sulla Repubblica Partenopea, sia la fonte più sicura sulla vicenda tra i tanti che se ne sono occupati. Tra le diverse edizioni del suo testo credo sia preferibile indicare la prima sia perché l'ho consultata di persona, sia perché dà conto dell'anno di stampa e permette di valutare in quale fase di evoluzione sullo studio sulla vicenda si colloca (anche per verificare, ad esempio, se le tesi contrarie sono precedenti o sono confutazion successive), sia perchè, in presenza di editori diversi, è giusto fornire i dati di quello che ha originariamente adottato l'opera piuttosto che queli di chi ha pubblicato solo una ristampa. In ogni caso, su questa questione, credo che a cosa migliore sia indicare entrambe le pubblicazione,cosicché chi deve controllare le fonti ha tutti i dati utili a sua dosposizione. Oltretutto, la sola indicazione dell'editore più recente potrebbe far pensare ad uno studio di carattere locale e connotata da recentismo, mentre la prima rende la dimensione accademica dello studio, il che lo differnzia dalla maggior parte degli altri citati.-Frangermano-87.11.112.147 (msg) 17:32, 8 mar 2011 (CET)[rispondi]

Per far si che si visualizzi il tuo nome firmando, Frangermano, dovresti autenticarti ancor prima di cominciare a scrivere all'interno di una pagina di discussione; solo così la sequenza di caratteri della firma, una volta pubblicati, saranno convertiti nel tuo nome utente e non in un indirizzo IP anonimo.
La verità ufficiale non sempre coincide con la realtà ma è quella che conta se non ci sono prove inoppugnabili a sostegno di altre tesi; e neanche tu, mi spiace dirlo, le hai fornite. Mi piacerebbe che tu possa farlo ma, fino ad allora, ci dovremo basare sulla verità ufficiale che è quella del Comune di Lauria, pur sapendo che molti indizi lasciano pensare ad un madornale errore. Pensa che io, nativo di Lauria, ho scoperto di essere venuto al mondo in altra data, con cinque giorni di anticipo rispetto a quella reale, solo quando mi sono iscritto alla prima classe della scuola media inferiore; quest'errore, compiuto all'anagrafe del Comune, purtroppo è risultato insanabile ed è stato favorito molto probabilmente dal fatto che io nacqui in casa mia e non in una struttura ospedaliera. Non è, quindi, un evento raro a Lauria sbagliare i dati anagrafici delle persone. Anche su Ruggiero di Lauria ci sono dei dubbi a proposito del suo luogo di nascita, sebbene si abbia la certezza che il grande ammiraglio abbia vissuto a Lauria. A generare l'interrogativo è stato un libro di José Quintana che annota un riferimento ad una lettera di Ruggiero al re d'Aragona, Giacomo II, nella quale si parla di Scalea come suo luogo di nascita. Suo padre, Riccardo di Lauria, fu effettivamente Signore di Scalea e, se non erro, di altri feudi della Calabria, ma mi oppongo ancora adesso al cambiamento sul dato che riguarda il luogo di nascita del mio illustre cittadino poiché non è possibile verificare l'esistenza di tale documento se non indagando personalmente all'Archivio della Corona d'Aragona, in Barcellona. Per maggiori dettagli, se anche tu sei interessato alla vicenda, segui la discussione:Ruggiero di Lauria. Ritornando al Carlomagno, voglio far notare che non ho mai sostenuto la tesi che l'anno di nascita sia il 1762, né tantomeno il 1761 o il 1756, ma mi sono limitato a riportare delle fonti a dimostrazione che il dato sull'anno di nascita è discordante. Ribadisco ancora una volta che è molto verosimile che in Lauria siano esistiti diversi Nicola Carlomagno in quegli anni ma naturalmente non potrei provarlo se non cercando tra gli archivi delle parrocchie di San Nicola (rione superiore) e San Giacomo (rione inferiore) o del municipio; invece ritengo alquanto improbabile l'esistenza di un Niccolò a Lauria. Io non ho il potere o comunque la volontà di frugare in tali archivi, ma c'è una seria possibilità che la ricerca risulti infruttuosa poiché durante il massacro di Lauria del 1806 buona parte dei documenti conservati negli archivi comunali furono distrutti. Nella pagina del sito www.basilicata.cc si ricorda il centenario della morte del Carlomagno quando fu intitolata una lapide al martire, successivamente trasferita dall'ormai inesistente teatro al palazzo comunale, dove tuttora è esposta. Si fa cenno anche alla visita dell'onorevole Violante, allora Presidente della Camera dei Deputati, in occasione del bicentenario della morte di Nicola Carlomagno, nel 1999, al Liceo Classico a egli intitolato; il 4 febbraio del 2000 fu posto un mezzobusto nella piazzetta antistante. Ti suggerisco di leggere gli articoli e guardare il materiale fotografico che documenta quest'evento sulla testata giornalista locale, L'Eco di Basilicata, ancora sul sito istituzionale del Comune di Lauria e sul sito di una rivista bimestrale materana chiamata La Fenice in cui si fa menzione di un discendente del patriota, il professor Vincenzo Carlomagno, autore di un libro dedicato al trisavolo, nel quale cita la data di nascita del parente come quella del 2 luglio 1756. --  Morbius   (scrivimi) 19:17, 8 mar 2011 (CET)[rispondi]

Intanto mi voglio complimentare con te per gli aggiornamenti di diverse pagine di Wikipedia sull'argomento. Un lavoro meritorio, utile alla comunità degli interessati, di cui occorre darti merito, così come è doveroso darti meriti per i dati che fornisci per la ricostruzione dei fatti e per le conseguenti aperture che concedi a tesi diverse da quella di partenza. Tornando a noi, benché abitante di Scalea, non voglio intervenire nella discussione sulle origini di Ruggiero di Lauria. Ho indicato questo argomento solo per dire che non basta l'opinione di qualche amministrazione per stabilire una verità storica sulle origini di un personaggio. Occorrono prove di archivio, come tu ben dici, mentre le celebrazioni dei vari Enti pubblici hanno valore solo se supportate da una attenta ricerca storica, da una adeguata istruttoria, i cui risultati devono essere disponibili per chi voglia approfondire la questione. Alcuni anni fa a Verbicaro ho collaborato con un mio amico, storico di professione e dal metodo rigorosissimo, alle ricerche sui dati sul Giudice Enrico Carlomagno (probabilmente della stessa famiglia del nostro) al fine di intitolargli una piazza. Abbiamo raccolto numerosi documenti e fascicoli nei vari archivi d'Italia e li abbiamo indicati nella relazione pubblica che ha preceduto l'intitolazione. La fonte sul personaggio, dunque, non è l'intitolazione, ma l'istruttoria che l'ha preceduta. In mancanza di dati istruttori disponibili l'intitolazione è una formula vuota, un assioma amministrativo, che lo storico non può considerare ai fini dei suoi accertamenti. Anzi, oserei dire che in mancanza di adeguata istruttoria, certe celebrazione che propugnano verità incerte sono pericolose e fuorvianti e, fin quando ci sono elementi per metterle in discussione è bene che si faccia, altrimenti si rischia di tramandare ai posteri una falsa ricostruzione della storia. Tornando a noi, come già dicevo in precedenza, è chiaro che non disponiamo di una verità definitiva, ma dobbiamo procedere per approssimazioni ed optare per quella delle due tesi che appaia dotata di maggiore verosimiglianza rispetto all'altra. A favore delle origini verbicaresi di Niccolò Carlomagno depongono: i testi di diversi studiosi già citati, tra i quali il Caldora che ha approfondito la questione su un piano accademico e sulla scorta di annose ricerche di archivio sulla Repubblica Partenopea, arrivando così a smentire apertamente addirittura Giustino Fortunato junior; la lunga tradizione e i sicuri contatti coi fatti del '99 della famiglia Carlomagno di Verbicaro, compreso l'episodio già riferito dell'Albero e di un Carlomagno che costituì la Guardia Civica; il ricorrente riferimento su più testi ad un Niccolò Carlomagno di Verbicaro; la tradizione locale che dà questo dato come acquisito. Per contro non vi sono dati idonei a smentire questa acquisizione provvisoria. A favore della tesi sulle origini lucane del Carlomagno abbiamo, invece, il sito istituzionale del Comune di Lauria cui io non attribuirei alcun valore in mancanza di dati che hanno giustificato il dictum di tale Ente, e qualche pubblicazione di carattere locale. Contro questa tesi c'è la differenza nel nome (a Lauria si è sempre parlato di Nicola e non di Niccolò), la differenza nella data di nascita rispetto a quella riferita dalla tradizione(che non è di pochi giorni ma di anni), differenza confermata anche dal discendente del Nicola Carlomagno di Lauria, l'indicazione contraria da parte della dottrina dominante. Per ora, dunque, mi fermerei a quanto acquisito ovvero, all'ipotesi più verosimile e meno smentita dell'altra, e cioè, che il Carlomagno Martire della Repubblica Partenopea fu effettivamente Niccolò Carlomagno di Verbicaro, nato a Verbicaro nel 1761 o 62 e morto a Napoli il 13 Luglio 1799. In ogni caso ho in progetto di recarmi presso gli Archivi di Stato di Cosenza, Catanzaro e Napoli, dove potrebbero rinvenirsi ulteriori dati utili alla comprensione dell'argomento. Ovviamente condividerò tutte le mie acquisizioni (magari se mi dai un indirizzo e-mail te le fornisco in anteprima).-Frangermano-87.11.112.147 (msg) 20:20, 8 mar 2011 (CET)[rispondi]

Frangermano, faccio del mio meglio. Grazie dell'apprezzamento.
Durante le mie ricerche in internet ho avuto modo d'imbattermi in alcune fotografie sulla piazza e sulla lapide intitolate ad Enrico Carlomagno nel paese di Verbicaro; credo che il personaggio sia un elemento che aggiunge ulteriore credibilità alle tue ricerche storiografiche finalizzate al riconoscimento di Niccolò Carlomagno come natio di Verbicaro e patriota della Repubblica Partenopea. Nonostante ciò, ripeto ancora una volta, sono necessari i documenti che chiunque, non solo chi ha avuto interesse ad approfondire la vicenda per ragioni personali, possa verificare su internet. Sarei pertanto soddisfatto di poter condividere, con te e tutta la comunità di Wikipedia, i nuovi ed eventuali documenti testuali e fotografici che pubblicherai in rete dopo aver consultato gli archivi storici. Per eventuali comunicazioni private, prettamente testuali e quindi prive di allegati, puoi usare lo strumento Speciale:InviaEMail/Morbius messo a disposizione da Wikipedia; è comunque preferibile rendere pubblico ogni nuovo elemento per poter coinvolgere tutta la comunità. Ho riflettutto anche su un possibile motivo che abbia potuto dare luogo all'equivoco che il patriota fosse originario di Lauria e leggendo dell'esistenza del Cantone di Lauria, nel Dipartimento del Crati, m'è sorto il dubbio che Verbicaro ne facesse parte nel 1799 e, quindi, le ricerche successive si fossero poi concentrate nel capoluogo lauriota essendo il centro più importante del Cantone. Saresti in grado di delucidarmi in merito? --  Morbius   (scrivimi) 23:31, 8 mar 2011 (CET)[rispondi]
Ti segnalo il gruppo su Facebook intitolato DIFENDIAMO LA MEMORIA DI NICOLA CARLOMAGNO: RIPULIAMO IL BUSTO!. Cercalo con Google essendo impedita la pubblicazione di collegamenti a pagine di FB su Wikipedia.
  Morbius   (scrivimi) 16:45, 9 mar 2011 (CET)[rispondi]

Ti ringrazio per l'indicazione. Conoscevo il gruppo su facebook e ho anche stabiito un contatto col dott. Carmine Cassino che ne è curatore, sempre al fine di acquisire ulteriori elementi su questa storia. Proprio leggendo una nota storica del dott. Cassino ho appreso del certificato di battesimo del 1756 di Nicola Carlomagno di Lauria. Quanto alla vicenda del Cantone di Lauria-Dipartimento del Crati, per ora non posso dirti nulla. So dell'appartenenza di Verbicaro alla Contea di Lauria nel XV sec. (ma il dato va controllato), ma del periodo che ci riguardo non ho, per ora, dati utili da fornire. Mi informerò anche su questo e ti darò notizia.-Frangermano-87.19.118.52 (msg) 18:02, 9 mar 2011 (CET)[rispondi]

Spero proprio, Frangermano, che tu riesca a chiarire questa storia del Cantone attraverso ricerche su materiale cartaceo, in quanto in internet ho trovato poco. Ti cito solamente Patrioti e insorgenti in provincia: il 1799 in terra di Bari e Basilicata di Antonio Massafra nel quale si annovera un editto del 24 gennaio 1800 di Ferdinando IV di Borbone che ordina la distruzione di tutti i documenti dell'abolita Repubblica Partenopea. Detto testo fa riferimento ad un altro più importante che sarebbe utile approfondire, per trovare informazioni sulla suddivisione amministrativa del tempo, se solo fosse disponibile in rete: si tratta di Atti, leggi, proclami ed altre carte della Repubblica Napoletana 1798–1799 di Mario Battaglini. L'editto, però, lascia pensare che le carte siano andate distrutte e, quindi, non si possa appurare se Verbicaro facesse parte o meno del Cantone di Lauria.   Morbius   (scrivimi) 01:43, 10 mar 2011 (CET)[rispondi]
So per certo, dal Portale della Storia degli Italiani il cui progetto è promosso dall'Archivio di Stato di Cosenza, che alcuni comuni (le antiche Università) della provincia calabrese facevano parte del Cantone di Lauria; mi riferisco, in particolare, a: Tortora, Aieta, San Nicola Arcella, Scalea. Degli altri comuni, ubicati più a sud, non ho ancora trovato una risposta. --  Morbius   (scrivimi) 13:44, 10 mar 2011 (CET)[rispondi]
Interessante l'elogio funebre del sacerdote Costantino Carlomagno, scritto l'11 giugno 1867 a Cosenza. Alla pagina 21 di Onori funebri resi alle ceneri di Attilio ed Emilio Bandiera e Domenico Moro dalla città e provincia di Cosenza nel dì 11 giugno 1867 si fa implicitamente riferimento al martire Carlomagno; il paragrafo VIII comincia così:

«E intanto che la Provvidenza maturi i suoi decreti, o sante reliquie dei Bandiera e di Moro, voi già lasciate questa terra infausta ed ospitale! Amando l'Italia sopra ogni cosa, pur vi punge desio del dolce e glorioso loco ove sortiste i natali — Ma per qual via proseguirete il trionfale viaggio? O nave, cui è affidato il sacro deposito, solcherai il mare occidentale o l'orientale? Toccherai il lido di Partenope ove le ombre maestose di Caracciolo, di Pagano, di Cirillo, di Conforti attendono il passaggio dei martiri nostri per dar loro il bacio degl'immortali? — Tra quella illustre compagnia, o generosi, ne osserverete una modestissima: essa porta il nome della mia razza: datele un saluto per me; ed assicuratela che quanti portano quel modesto nome custodirono gelosamente la santa eredità del martirio e dell'amor della patria! (1) ...
(1)Nicola Carlomagno giustiziato in Napoli insieme agli altri nell'anno 1799.»

La pagina 22, che segue, contenente la firma dell'autore (suppongo parente e conterraneo di Niccolò) è illegibile ma, Frangermano, la ritrovi due pagine avanti chiaramente comprensibile. --  Morbius   (scrivimi) 18:11, 11 mar 2011 (CET)[rispondi]

Caro Morbius, mi complimento vivamente con te! L'orazione di Costantino Carlomagno da te appena segnalata è un elemento decisivo ai fini della risoluzione della nostra questione. Si! Perché è certo che Costantino Carlomagno fosse di Verbicaro! Proprio oggi il mio amico storico che si occupa da tempo e in maniera approfondita di storia locale, parlandomi in generale del ruolo dei Carlomagno nel nostro paese, faceva riferimento a Costantino Carlomagno di Verbicaro, sacerdote, che ha operato prima nel proprio paese e poi a Cosenza dove fu prima sacerdote e poi docente. La lettera della sua orazione non lascia dubbi. Il Carlomagno Martire del '99 era un suo familiare, e tutto lascia supporre che fosse di Verbicaro. Cercherò di procurarmi presso il mio amico i dati documentali di questa circostanza e li renderemo disponibili per gli interessati. Ti confermo, poi la validità della tua ipotesi circa la riconduzione di Niccolò Carlomagno a Lauria per via dell'appartenenza di Verbicaro al Cantone di Lauria. Benché non si disponga, al momento, di documenti diretti su questa circostanza, è certo che Verbicaro, pur intrattenendo all'epoca relazioni soprattutto coi paesi dell'area del Pollino, non facesse parte del Cantone di Castrovillari (su questo ci sono indicazioni precise in diverse pagine internet), il che, per esclusione, porta a ritenere che fosse anoverato tra i comuni del Cantone di Lauria unitamente agli altri comuni viciniori come Scalea, Orsomarso e S. Nicola Arcella. Resta da escludere l'ipotesi che fosse annoverato nel Cantone di Belvedere (di cui non si rinvengno dati), ma proprio per la tradizionale mancanza di relazioni con quell'area della costa, diventa verosimile l'ipotesi dell'appartenenza al Cantone di Lauria -Frangermano-87.7.109.38 (msg) 02:03, 12 mar 2011 (CET)[rispondi]

Purtroppo la mia ipotesi sul cantone di Lauria non ha trovato riscontro; anzi è stata addirittura smentita in Proclami e sanzioni della Repubblica Napoletana di Carlo Colletta. In particolare, nel decreto di Championnet che istituiva i dipartimenti il 9 febbraio (21 piovoso) 1799, all'articolo IX si elencano i comuni facenti parte del cantone di Lauria, mentre al successivo, il X, quelli del cantone di Belvedere; in quest'ultimo rientrava Bervicaro, l'antico nome di Verbicaro. Ciò, però, non esclude che siano state condotte ricerche nel capoluogo del cantone limitrofo, non essendo state trovate informazioni certe sul Carlomagno, martire della Repubblica Partenopea, per via dell'editto promulgato da Ferdinando IV di Borbone che ordinava la distruzione dei documenti riguardanti quel breve periodo della Repubblica.
--  Morbius   (scrivimi) 10:39, 12 mar 2011 (CET)[rispondi]

A Luke18389 chiedo di concordare le modifiche prima di pubblicarle, per stabilire con certezza se vi siano fonti attendibili a sostegno delle diverse tesi che possano essere verificate su internet. Si può eventualmente aggiungere una sezione che esponga la controversia, mantenendo le fonti citate in precedenza. --_Morbius_ (scrivimi) 17:48, 11 lug 2012 (CEST)[rispondi]

Rileggendo le mie modifiche, che facevano notare le più recenti ricerche e dedicavao un paragrafo alla questione della nascita, che altrimenti si potrebbe - come ora si può - averne contentezza solo dalla pagina di discussione, costandone la semplicità, la completezza e la ricchezza delle fonti (con tanto di foglio del registro dei battezzati), rimango semplicemente basito dal ripristino della pagina csì com'era. --Luke18389 (msg) 17:38, 12 lug 2012 (CEST)[rispondi]
Quel certificato di battesimo è palesemente un falso essendo di un omonimo (neanche tanto visto che il nome di battesimo era Niccolò) la cui data di nascita è anticipata di qualche anno. Non aggiungo altro poiché dopo tante spiegazioni non ve n'è più bisogno. --_Morbius_ (scrivimi) 21:05, 12 lug 2012 (CEST)[rispondi]
Mi sento in dovere di chiarire la considerazione fatta a proposito del certificato di battesimo. Quando dico che è falso intendo dire unicamente che non è attribuibile al personaggio della voce e non che un altro Nicola Carlomagno non sia esistito realmente dal 1756 a Lauria. Gli studiosi di Basiliskos hanno cercato a tutti i costi un documento che compravasse la nascita del Carlomagno repubblicano nel territorio lauriota; non riuscendoci hanno preferito attribuirgli una data di nascita diversa da quella già nota in precedenza (molto anteriore, di 5 o 6 anni), pur di vedersi riconosciuto il merito di una scoperta che non c'è stata. Un solo certificato di battessimo, ovviamente, non è sufficiente a provare la nascita di un determinato individuo se non è corredato di altre informazioni coerenti dalle quali si possa dedurre inequivocabilmente che si tratti proprio di quella persona. --_Morbius_ (scrivimi) 13:18, 13 lug 2012 (CEST)[rispondi]

trasferisco dalla voce[modifica wikitesto]

Alle 09:41 del 10 lug 2011, l' IP 151.75.44.232 ha inserito questo commento (giustamente cancellato perchè nel luogo sbagliato). Lo trasferisco qui senza intervenire sull'argomento. --Il TuchinoAmo la Pace, non fatemi la guerra! 09:51, 10 lug 2011 (CEST)[rispondi]
"FONTI DOCUMENTALI - Si conserva a Lauria il documento del battesimo. Inoltre a Potenza, nell'elenco dei beni confiscati ai resi di stato, figura anche il Carlomagno, che è detto di Lauria.Infine è nominato Nicola Carlomagno, di Lauria, nel cronologio manoscritto della celebre Confraternita del Bianchi di Napoli."

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 2 collegamenti esterni sulla pagina Niccolò Carlomagno. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 11:41, 27 apr 2019 (CEST)[rispondi]