Discussione:Invidia

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Tutti i sentimenti quando rimangono privi di azione conseguente ad essi sono ingiudicabili. Non è esatto il teorema amore giusto - odio sbagliato. Il sentimento rimane tale per essere modificato deve essere solamente confrontato, solo in questa circostanza ci si può rendere conto che qualsiasi sentimento e vissuto da tutti gli esseri umani, semmai in discussione si può mettere la quantità dell'attaccamento a quest'ultimo.

Invidia sociale[modifica wikitesto]

Secondo me chi ha scritto quel paragrafo è comunista. Ma visto che difendo la libertà d'espressione, che si scriva quel che si vuole. Però non ditemi che è neutrale.

«Se sono pur vere le varie affermazioni che si fanno intorno all’invidia, è altrettanto vero che ultimamente si fa di questo termine un abuso strettamente politico. Infatti, a questo sentimento del tutto personale ed individuale, è spesso associato il normale ed umanissimo bisogno di giustizia tra le varie classi ed i vari ceti sociali. Definire questa minimale esigenza come “ Invidia Sociale” è solo un astuto e fuorviante machiavello dialettico tendente a svilire le ovvie rimostranze dei ceti più deboli nei confronti delle classi dominanti. In questo modo si cerca di ridurre a un banale rancoroso sentimento individuale una (del tutto giustificata) istanza prettamente sociale.» Era (!) neutrale. Non potendosi estendere direttamente i personali sentimenti alla società se non con evidenti forzature retoriche. Esistono forse la lussuria sociale, la superbia sociale, l'amore sociale e così via...? Era solo un tentativo di igiene linguistica. Evidentemente andato a male. --Oximor (msg) 09:22, 14 gen 2011 (CET)[rispondi]

L'invidia non fa apprezzare le cose belle fatte dagli altri, riesce a insunuare nelle menti una giustificazione negativa del perchè alcuni riescano a far meglio, fa perdere qualsiasi senso di autocritica e, soprattutto, dà a chi la possiede l'idea di essere il migliore in tutto, mentre in realtà si è solo dei perdenti. (Aldo Paolicelli)

Sarebbe più obiettivo citare la teoria di Russell secondo la quale l'invidia può diventare un motore per la democrazia.

Cancellazione e riscrittura voce[modifica wikitesto]

La voce si presentava come una serie di generiche considerazioni personali prive di un qualsiasi riferimento alle fonti ed inoltre spaziava dalla filosofia, alla sociologia, alla psicologia e alla psicanalisi trattando l'argomento sulla base di superficiali affermazioni. Ho riscritto integralmente la voce agganciandola a precisi riferimenti e nello stesso tempo l'ho limitata all'ambito della mia competenza nella storia della filosofia.--Gierre (msg) 07:59, 17 mag 2012 (CEST)[rispondi]

come si fa a difendersi dall'invidia di parenti solo la Mano divina puo' fare qualcosa, non puo'aiutarci nessuno nelleìontroversie e nelle avversita' di familiari. AIUTO'

Complimenti sinceri a Gierre per aver scritto questa pagina. L'ho trovata davvero utile perchè io per esempio non conoscevo fino in fondo il significato dell'invidia che invece hanno ampiamente trattato filosofi di grande spessore. Conoscere cos'è l'invidia e come nasce è essenziale per difendersi dagli invidiosi e dalla nostra stessa invidia. Quindi grazie Gierre.

Mi spiace Gierre, ma non sono d'accordo con lei. Sono tornato a rileggere la voce e ho trovato la sua modifica in totale sostituzione del testo precedente; la cosa mi è molto dispiaciuta. Il suo contributo poteva essere benissimo aggiunto al precedente con il titolo(appunto): "l'invidia nella storia della filosofia". Lei ritiene che solo riferendosi a definizioni di personaggi che Lei considera di per sé autorevoli (il fatto che il suo "principio di autorità" sia condiviso da altri o dalla maggioranza attuale, non modifica il concetto), si possa avere una definizione "autorevole di invidia". Mi permetta di dissentire: il principale insegnamento che si può ottenere dalla storia del pensiero umano (già di per sé limitata dall'evidenza di essere stato "selezionato" nel corso dei secoli dai vari punti di vista via via vincenti che si sono susseguiti)è che, al di là delle evidenze(e non sempre!),esso è frutto del momento contingente, se non addirittura prodotto per il miglior esercizio del potere del momento. Ossia la storia della filosofia non è "a priori" fonte di verità. La pagina precedente mi era sembrata ben più completa perché andava oltre la semplice definizione, proponendo delle motivazioni psicologiche che uno può condividere o meno. Tali motivazioni non sarebbero state più autorevoli se firmate de Freud o qualche altro grande nome. Si sa che il padre della psicanalisi ha avuto grandi meriti, come anche che ha "toppato" spesso. Non per questo la sua grandezza ne esce scalfita! Magari ciascuno di noi nel corso di tutta la vita riuscisse a dire o meglio ancora fare, una sola cosa che in qualche modo risultasse utile a tutti! Pretendere l'infallibilità da una qualsiasi persona che ha già dato un grande contributo, è per me un tentativo di sminuirlo, ossia un atto di invidia. Inoltre neppure il più ottuso degli psicologi/psichiatri sostiene che applica una scienza esatta. La saluto cordialmente.

Niente si presta all'opinabilità come le riflessioni intorno a un sentimento. Individuale per definizione. Che le posizioni di illustri pensatori intorno ad argomento specifico che abbia a che fare con l'animo umano, possano essere essere manifestate è pur giusto. Che se ne debba trarre una indiscussa verità rimane discutibile. Di più: molto arbitrario. Certamente non in linea con la "filosofia" di questa enciclopedia. Arbitrario e arrogante. Naturalmente non modificherò nulla. Potrei essere accusato di invidiare Gierre. Non l'invidio.--Oximor (msg) 18:28, 5 apr 2013 (CEST)[rispondi]

La poesia si deve trascrivere con la massima cura, qui c'era una sillaba aggiunta ed una virgola omessa.[modifica wikitesto]

La poesia si deve trascrivere con la massima cura, qui c'era una sillaba aggiunta ed una virgola omessa.

Prima:

«Fu il sangue mio d'invidia sì riarso
che se veduto avesse uomo farsi lieto,
visto m'avresti di livore sparso.

dopo:

Fu il sangue mio d'invidia sì riarso,
che se veduto avesse uom farsi lieto,
visto m'avresti di livore sparso. 

Ho tolto anche la virgoletta spaiata, però non sono riuscito ad allineare i versi. Saluti. --91.254.169.103 (msg) 12:34, 26 set 2023 (CEST)[rispondi]