Discussione:Inibitore della pompa protonica

	Questa voce rientra tra gli argomenti trattati dal progetto tematico sottoindicato. Puoi consultare le discussioni in corso, aprirne una nuova o segnalarne una avviata qui.
Medicina bar di progetto monitoraggio voci

	La voce è stata monitorata per definirne lo stato e aiutarne lo sviluppo. Ha ottenuto una valutazione di livello sufficiente (giugno 2017).
C Seri problemi relativi all'accuratezza dei contenuti. Importanti aspetti del tema non sono trattati o solo superficialmente. Altri aspetti non sono direttamente attinenti. Alcune informazioni importanti risultano controverse. Potrebbero essere presenti uno o più avvisi. (che significa?) C Seri problemi di scrittura. Linguaggio comprensibile, ma con stile poco scorrevole. Strutturazione in paragrafi carente. (che significa?) C Seri problemi relativi alla verificabilità della voce. Carenza di fonti attendibili. Alcuni aspetti del tema sono completamente privi di fonti a supporto. Presenza o necessità del template {{cn}}. La delicatezza del tema richiede una speciale attenzione alle fonti. (che significa?) C Seri problemi relativi alla dotazione di immagini e altri supporti grafici nella voce. Mancano alcuni file importanti per la comprensione del tema. (che significa?)
Monitoraggio effettuato nel giugno 2017

Più efficace?

Sulla definizione "più efficace" la comunità scentifica internazionale ha ancora aperto il dibattito, e sembra non venirne a capo, poichè la letterartura "che conta" ad oggi disponibile, non ha accreditato prove significative ed evidenti differenze di risultati verso altri noti inibitori della pompa protonica. Sarebbe quindi più "enciclopedico", eliminare dalla voce le parole "più efficace" riferite all'esomeprazolo.--nitil 08:31, 8 set 2007 (CEST) (dimmi tutto)

Ok. Secondo le mie fonti era così, ma ho fatto una ricerca approfondita che ha confermato la tua tesi. Essendo sicuramente più informato di me, puoi provvedere tu all'enciclopedizzazione della pagina sotto questo punto di vista?? Sono super indaffarato, in quanto sto scrivendo 4 pagine abbastanza lunghe di cui una con un vaglio in corso, creando 2 template, curando varie paginette, facendo RC Patrolling. Mi faresti un grande favore. Grazie comunque dell'aiuto. P.S. Leggndo la tua user page, sono pienamente daccordo all'ultimo paragrafo, in quanto io, essendo un ragazzo, non sono ancora titolato, ma nel mio campo sono preparato :-) --Giovide (msg) 16:28, 6 dic 2009 (CET)

In realtà quello che manca sono gli studi clinici di confronto diretto tra i diversi inibitori di pompa protonica, ma in assenza di questi esistono diverese metanalisi (Edwards et al 2001; 2006; 2009) che confrontano indirettamente i vari farmaci sulla base delle evidenze di letteratura che indicano come esomeprazolo abbia un vantaggio rispetto ad altri PPI. Dal punto di vista della farmacodinamica esiste lo studio di Miner et al. del 2003 che ha dimostrato come in soggetti sani, trattati con tutti gli inibitori di pompa protonica (lo stesso paziente prennde in maniera sequenziale tutti i principi attivi), esomeprazolo controlli meglio delgi altri il pH intragastrico. Non so se possa essere definitiva la cosa, ma gli studi ci sono.....

Una precisazione

Gli inibitori di pompa sono acidi deboli, somministrati in forme gastro protette e vengono assorbiti a livelli intestinale. Lo scrivo perchè dalla voce sembra che svolgano la loro azione direttamente nello stomaco senza necessità di assorbimento sistemico.

Disponibilità dei generici/equivalenti

Per quanto riguarda omeprazolo, in Italia i farmaci equivalenti sono stati commercializzati a ottobre 2008 e non nel 2002. Il 12 febbraio sono state rilasciate le A.I.C. (Autorizzazione all'Immissione in Commercio) di farmaci equivalenti a base di esomeprazolo.