Discussione:Immigrazione in Italia

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Link interessante per ampliare la pagina[modifica wikitesto]

http://noi-italia.istat.it/index.php?id=7&user_100ind_pi1[id_pagina]=129&cHash=c59d620a9e1850afd940db0767c5dd80

aggiungo questo altro link ove vengono riportate interessanti tabelle e dati statistici: http://www.istruzione.it/allegati/2014/Miur_2012_2013.pdf purtroppo sono nuovo e non sono in grado di apportare modifiche citando correttamente la fonte quindi chiedo se qualcuno potesse farlo: riguardo al capitolo MINORI STRANIERI IN ITALIA:

"con l’incidenza più elevata sono la scuola dell’infanzia (9,8%) e la scuola primaria (9,8%), mentre le scuole secondarie hanno un’incidenza del 9,6% (primo grado) e del 6,6% (secondo grado)"

"Analizzando però l’incidenza degli alunni Cni sul totale della popolazione scolastica, la graduatoria si modifica, poiché: – la regione Emilia Romagna risulta la prima in classifica (15%), seguita da Umbria (14,1%), Lombardia (13,7%), Veneto (12,8%), Piemonte (12,5%), Toscana (12,4%) e Marche (12,1%); – all’estremo opposto vi sono le regioni con minor incidenza percentuale, quali la Campania (2%), la Sardegna (2,2%), la Puglia (2,5%), la Basilicata (2,6%) e la Sicilia (2,8%)."

questo chiarirebbe la frase senza fonte ed evidenziata. Ritengo importante segnalare che anche la distribuzione degli stranieri è sensibilmente disomogenea nelle varie regioni italiane per una più corretta lettura del fenomeno.

L'immigrazione in Italia è un fenomeno relativamente recente?[modifica wikitesto]

Come si fa ad affermare questo? La voce poi continua riportando "ha cominciato a raggiungere dimensioni significative all'incirca nei primi anni settanta". Dai primi anni settanta sono passati 40 anni, vale a dire una generazione e mezzo. Direi che è un po troppo per definirla recente.

E' relativamente recente, appunto, non recente tout court. E' senz'altro più recente dei corrispondenti fenomeni che hanno riguardato quasi tutti gli altri Paesi dell'Europa occidentale (Regno Unito, Francia, Svizzera, Belgio e, in misura minore, Germania) e delle Americhe (Argentina, Canada, Stati Uniti). --T,C&S (msg) 18:52, 23 gen 2011 (CET)[rispondi]

Vi e' un errore!! [[ Secondo i dati Istat più recenti, relativi al 1° gennaio 2008, sono presenti in Italia 3.432.651 stranieri, pari al 13,3% della popolazione]]

Ma come il 13,3% se la popolazione italiana e' di 59 milioni?

Corretto, grazie :-) --Retaggio (msg) 10:05, 15 mag 2009 (CEST)[rispondi]

immigrazione è un fenomeno migratorio?[modifica wikitesto]

Ragazzi, correggerei la prima frase. L'immigrazione è un fenomeno migratorio...che dite?


ieri ho apportato una modifica, sbagliandomi completamente. per fortuna, avete subito provveduto. sorry.

In merito a queste modifiche vorrei avere il numero di pagina dalla quale sono presi i dati. Grazie per l'aiuto --ignis Fammi un fischio 19:27, 29 giu 2011 (CEST)[rispondi]

Avevo sbagliato il riferimento alla nota. Ho corretto. Pagina 15, del documento giusto. --T,C&S (msg) 19:34, 29 giu 2011 (CEST)[rispondi]

Singole Pagine sulle etnie in Italia[modifica wikitesto]

proporrei di creare singole pagine sulle etnie maggiormente presenti in Italia tipo sui Rumeni in Italia, sugli Albanesi, Cinesi, etcc, come esistono anche nelle wikipedia di altre lingue pagine tipo.. Indiani in inghilterra, Italiani in Germania, Turchi in Germania etc..

Se credi che ci sia abbastanza materiale da dire, fa' pure. --T,C&S (msg) 19:53, 14 lug 2011 (CEST)[rispondi]

Etnie o Stati di provenienza?

I dati sono diversi. Gli immigrati di etnia albanese possono arrivare dall'Albania, dal Kossovo, dalla Macedonia. Quelli di etnia rumena dalla Romania, dalla Moldavia, ma anche dall'Ucraina. croati dalla Croazia e dalla Bosnia; serbi da Serbia e Bosnia, ecc. I rom possono poi avere le provenienze più varie.--Nazanziena (msg) 10:38, 21 set 2011 (CEST)[rispondi]

Anche secondo me ha più senso ragionare per nazioni, sia per evitare confusioni (i Moldavi vanno "da soli" o con i Romeni?) sia perché a volte esistono delle condizioni particolari che privilegiano l'immigrazione da un paese piuttosto che da un altro (stesso esempio di prima, la Romania è parte della UE mentre la Moldavia no). Farei un'eccezione solo per i Rom (popolo), impossibile da legare ad un unico paese. --Retaggio (msg) 10:53, 21 set 2011 (CEST)[rispondi]
Temo che una pagina per ogni nazionalità sia eccessiva, ma almeno per le prime 3-4 si potrebbe fare. L'alternativa è ragionare per aree geografice (America latina, Nord Africa, Africa sub-sahariana, Europa orientale...)--T,C&S (msg) 11:48, 21 set 2011 (CEST)[rispondi]
Personalmente, ragionare per maxi-aree geografiche non è che mi convince molto: rischiamo di creare dei calderoni in cui si mischia un po' di tutto, Libici e Marocchini, Canadesi e Messicani, Filippini e Singalesi... :-/ Per il resto, sicuramente vanno privilegiate le comunità più importanti (e quindi potenzialmente enciclopediche) --Retaggio (msg) 13:32, 21 set 2011 (CEST)[rispondi]
Quindi sostanzialmente rumeni, albanesi e marocchini. Con quali contenuti? Con quali fonti?--T,C&S (msg) 15:26, 22 set 2011 (CEST)[rispondi]

Immigrazione in Italia fenomeno recente?[modifica wikitesto]

  • E' sicuramente recente se ci riferisce alla Stato unitario italiano, è invece fenomeno vecchio se ci si riferisce all'Italia come regione storico-geografica. Basti pensare alle invasioni barbariche dopo la caduta dell'Impero romano d'occidente. In seguito si sono registrati altri flussi migratori localizzati (walser, catalani, bavaresi, sloveni, croati, albanesi, ecc.)--Nazanziena (msg) 10:32, 22 set 2011 (CEST)[rispondi]

reddito stranieri[modifica wikitesto]

questo edit non mi pare supportato da questa fonte. Inoltre non coprendo su quale base si citano alcuni dat e non altri --ignis Fammi un fischio 23:42, 2 gen 2012 (CET)[rispondi]

Cliccando su "Testo integrale" nella colonna laterale, si ottiene appunto la versione integrale del report in oggetto che contiene anche i dati inseriti nella voce e mancanti nella pagina linkata. Quanto a cosa inserire e cosa no, ho inserito quello che personalmente, dovendo riassumere, ritenevo più significativo, il che mi sembra del tutto legittimo. Sarebbe sbagliato se nell'omettere qualcosa avessi distorto il quadro della situazione. --T,C&S (msg) 10:47, 3 gen 2012 (CET)[rispondi]
modifico rendendolo conforme alla prima pagina del rapporto cioè la pagina che riassume i tratti salienti. Non sta a noi dire cosa è rilevante e mi pare che il tuo inserimento ometta dati altrettanto importanti --ignis Fammi un fischio 10:43, 7 gen 2012 (CET)[rispondi]

e ROM. Scusate magari non ho capito, ma mi spiegate cosa c'entrano gli zingari in un paragrafo che parla di "Numero e provenienza" degli immigrati STRANIERI nel nostro paese divisi per nazione? Esiste una nazione straniera chiamata Zingaronia da cui derivano i flussi di immigrati "zingari"? Su 120.000 zingari che risiedono in Italia ben 70.000 sono italiani, e gli altri sono in maggioranza rumeni, moldavi e dai balcani in genere. Mi aspetterei che la loro presenza sia "affogata" nei numeri delle nazioni citate prima, o no? Cosa c'enrano 70.000 italiani, seppur di origine ROM, in un paragrafo che enumera gli immigrati stranieri? Gli zingari sono un'etnia (antica) di cui solo una parte è straniera. Quanti sono i rumeni, i serbi o i croati fra quei 50.000 zingari non italiani citati nel paragrafo? Sul loro passaporto ci sarà pur scritta una nazione di provenienza che non sia Zingaronia o no? Secondo me il paragrafetto che ne parla deve essere sistemato meglio oppure tolto. Non ha senso così com'è... Prima di farlo io vorrei però sentire le vostre opinioni. Grazie--1felco (A Frà, che tte serve?) 18:53, 19 ott 2012 (CEST)[rispondi]

Zingari italiani[modifica wikitesto]

  • Tutti gli zingari (o se preferite chiamateli rom, sinti, gitani, tzigani, ..) presenti in Italia hanno origini straniere. Nel caso di quelli "italiani", la cittadinanza italiana è stata ottenuta da loro o dai loro antenati. Molti di loro hanno cognomi slavi e alcuni in famiglia non parlano l'italiano. --Deguef (msg) 23:26, 8 apr 2013 (CEST)[rispondi]
Vorrei far notare che 70000 su 120000 sono italiani di terza generazione, e alla terza generazione non credo si possa parlare di immigrato. L'affermazione "tutti gli zingari hanno origini straniere e la cittadinanza l'hanno ottenuta i loro antenati" non è scorretta, esattamente come quella "tutti gli italiani hanno origini straniere e la cittadinanza l'hanno ottenuta i loro antenati". Faccio un esempio,: io sono siciliano e se risaliamo solo di 6 secoli vediamo che i siciliani "indigeni" sono meno del 10% (facemmo uno "studio" alle superiori per un evento regionale). Questo seguendo il tuo ragionamento vuol dire che il 90% dei siciliani sono immigrati (dallas spagna, navarra, francia, grecia, tunisia, malta, regno del piemonte, isole baleari e tutte le nazioni che hanno "invaso la sicilia" durante la storia con le loro ondate migratorie o di potere). Addirittura, ragionando all'estremo, tutti noi italiani la cittadinanza italiana l'abbiamo ottenuta " solo"dal 1860 in poi :-)... Deguef, sul serio, guarda che ci sono moltissimi "zingari" italiani da 3 generazioni (anche 4) e il fatto che continuino a parlare la loro lingua non li rende differenti dagli altoatesini, dai sardi, dagli abitanti di Piana degli Albanesi o da mia nonna. Mi scuso in anticipo se invece ho capito male cosa intendevi dire nel paragrafo sopra.--1felco (A Frà, che tte serve?) 09:38, 9 apr 2013 (CEST)[rispondi]
  • Italiano può avere più significati. Vi è innanzitutto la cittadinanza, acquisibile anche con il matrimonio. Vi è poi l'appartenenza etnica e linguistica, come ad es. uno svizzero ticinese o un sammarinese. Vi è infine l'appartenenza volontaria alla Renan. Non metto in dubbio che molti zingari siano cittadini italiani e che molti di loro si sentano italiani. Resta il fatto che molti non hanno cittadinanza italiana e che anche fra coloro che hanno la cittadinanza italiana molti non si sentono italiani. Lo stesso dicasi per molti altoatesini di lingua tedesca che hanno cittadinanza italiana ma si sentono legati al mondo germanico. Vi sono poi gli stranieri che hanno recentemente acquisito cittadinanza italiana, ad es. con il matrimonio e che non si sentono italiani. Potrei citare il caso di mia nuora che non è certamente un caso isolato.--Deguef (msg) 09:09, 10 apr 2013 (CEST)[rispondi]
Degeuf, scusami hai letto il titolo dell'articolo: Immigrazione in Italia. Atteniamoci a quello, chi ha la cittadinanza per diritto di suolo (è nato in italia) o per diritto familiare (figlio di cittadini italiani) non è un immigrato. Dobbiamo solo parlare nell'articolo dell'IMMIGRAZIONE, che poi gli altoatesini non si sentano italiani è un altro paio di maniche, ma di certo NON SONO IMMIGRATI. Sono sicuro che tu non pensi che chi non è Italiano per origine (pur essendo cittadino) o non si sente italiano è un immigrato, sarà altro ma non un immigrato. Ecco la definizione di Immigrazione. Se vuoi crea una pagina dal titolo "Italiani veri e non" :-), ma dubito sia dell'enciclopedicità sia del fatto che possa essere esente da POV.--1felco (A Frà, che tte serve?) 15:37, 10 apr 2013 (CEST)[rispondi]
scuasami dimenticavo: ai fini dell'articolo 70.000 "zingari" sono ITALIANI e 50.000 IMMIGRATI da altre nazioni. Facevo notare più sopra (paragrafo zingari) però che questi 50.000, per quanto riguarda i dati riportati nell'articolo, sono già compresi nei numeri (dati) delle diverse nazionalità (Croazia, Bosnia, Romania etc etc).--1felco (A Frà, che tte serve?) 15:49, 10 apr 2013 (CEST)[rispondi]

solo a causa di una legislazione basata esclusivamente sullo ius sanguinis viene loro attribuito lo status di "straniero".[23][modifica wikitesto]

gentili utenti,

eliminerei la frase "solo a causa di una legislazione basata esclusivamente sullo ius sanguinis viene loro attribuito lo status di "straniero".[23]" mi pare che la frase sia tendenziosa. Oltre al fatto che sono da considerarsi stranieri per la legislazione italiana, è da tenere in considerazione che molti immigrati o stranieri non desiderino essere considerati o comunque non vogliano prendere la cittadinanza italiana. Sembra che venga imposto o considerata condizione migliorativa la cittadinanza italiana rispetto ad altre cittadinanze.

ho modificato spero in meglio --ignis scrivimi qui 19:02, 2 dic 2014 (CET)[rispondi]
(conflittato, non ho visto la modifica) Sicuramente la frase non è delle migliori e si può aggiustare. Io però non ci vedo questa "condizione migliorativa" che vedi tu. Io leggo (cercando di interpretare la frase) che siccome questi minori sono nati e cresciuti in Italia, parlano correntemente l'italiano, (inoltre aggiungo) sono "familiari" con le "abitudini", la cultura e la società italiane (con tutto ciò che questo vuol dire, dalla Divina Commedia studiata a scuola fino al Festival di Sanremo visto in TV), possiamo ipotizzare che queste persone siano "italiane" a tutti gli effetti (ed è una constatazione, non un "complimento", ovviamente... ;-D ), e che se non lo sono anche "legalmente", ciò è solo per la particolare legislazione italiana sulla cittadinanza, fondata principalmente sullo ius sanguinis. Comunque, se non ti convince, proponi pure un'alternativa. Bye. --Retaggio (msg) 19:06, 2 dic 2014 (CET)[rispondi]
@Ignis, la frase rimane ancora un po' ambigua (anche se ora non mi viene in mente niente...) --Retaggio (msg) 19:11, 2 dic 2014 (CET)[rispondi]

--Gcmlcu84 (msg) 12:21, 3 dic 2014 (CET)io toglierei proprio, rimane ambigua e tendenziosa, cioè cosa c'entra lo ius soli o ius sanguinis...vorrei capire il motivo per il quale se uno nasce in italia deve avere a tutti i costi la cittadinanza italiana, sarà sua facoltà scegliere quanto è maggiorenne. Parlo per me, ma se mio figlio nasce in Francia...non credo proprio di fare domanda di cittadinanza francese... cosa ne pensate? attenzione che mi pare una cosa parecchio coercitiva (tipo il battesimo cattolico quando non si è in età di ragione)[rispondi]

Non capisco da quella frase dove si leggerebbe questa coercizione... :-/ La frase è ambigua, sì, ma addirittura vederci che vogliamo "obbligare" alla cittadinanza italiana... Per me quella frase dice semplicemente (più o meno) che uno che è nato e ha studiato in Italia può definirsi "italiano" de facto anche se la legge espressamente non lo prevede. Dove sta scritto che si vuole obbligare gli stranieri a prendere la cittadinanza italiana? --Retaggio (msg) 13:19, 3 dic 2014 (CET)[rispondi]

semplicemente perchè non puoi considerarli italiani "de facto", se mio figlio nasce in Francia non è francese "de facto" ed il fatto che i francesi lo considerassero tale...permettimi, ma andrebbe a ledere l'identità italiana del mio ipotetico figlio e di me stesso. Perchè uno non dovrebbe considerarsi marocchino, canadese, brasiliano anche se nasce in Italia? davvero non capisco, e mi pare un atteggiamento poco rispettoso, ti parlo anche per esperienza personale (anche se non mi va di citare pubblicamente il mio caso), non buttiamo sempre alle ortiche i sentimenti. ad ogni modo ti ringrazio per le tue opinioni e spero che i miei commenti vengano visti come un contributo positivo a questa discussione, tema sul quale per altro sono davvero molto sensibile.--Gcmlcu84 (msg) 13:42, 3 dic 2014 (CET)[rispondi]

(conflittato, fuori crono) Mi dispiace se il mio commento ti è sembrato poco rispettoso o insensibile, certamente non era mia intenzione. Secondo me comunque non c'è niente di male nel pensare che una persona che ha vissuto diversi anni nel paese di XXXXXXX (ma originario di YYYYYYY) possa sentirsi anche XXXXX-ese oltre che YYYYY-iano, e questo indipendentemente dalla legge in vigore. Non parliamo di casi personali, ovviamente, ma anche io (italiano) ho parenti che stanno da diversi decenni negli USA e che non hanno alcuna difficoltà a definirsi americani e italiani. --Retaggio (msg) 13:51, 3 dic 2014 (CET)[rispondi]
"italiano" in questo caso ha un preciso significato giuridico che è quello della cittadinanza. --ignis scrivimi qui 13:49, 3 dic 2014 (CET)[rispondi]
Comunque, se davvero appare poco rispettosa... eliminiamola, questa frase... non mi sembra "essenziale" ai fini del discorso. Eventualmente troveremo modi migliori di esprimere il concetto, meno ambigui. :-/ --Retaggio (msg) 14:00, 3 dic 2014 (CET)[rispondi]

Io non la ritengo "non rispettosa", e non vedo "costrizioni" di sorta. Se due persone italiane hanno un figlio all'estero è un'opportunità poter scegliere quale cittadinanza preferire. Non un obbligo. Comunque la questione legale è interessante e arricchisce la voce. Migliorare si , togliere non ne vedo il motivo.--Rhockher 14:26, 3 dic 2014 (CET)[rispondi]

...poter scegliere o anche avere una doppia cittadinanza... Ovviamente sono d'accordo. Per ora comunque l'ho rimossa (se non d'accordo, rb pure), troviamo una forma che sia chiara e non dia adito ad alcuna ambiguità. Anzi, forse sarebbe una buona cosa fare proprio un paragrafo a parte sulla questione immigrazione/cittadinanza: non è certo una problematica relativa solo ai minori. --Retaggio (msg) 14:40, 3 dic 2014 (CET)[rispondi]

Sono d'accordo con Retaggio, intanto troviamo una forma chiara, poi sarebbe bello avere un paragrafo specifico. --Rhockher 18:15, 4 dic 2014 (CET)[rispondi]

fonti liberamente interpretate[modifica wikitesto]

L'uso di questa fonte mi pare quanto meno "disinvolta" visto che te. Di questa vorrei maggiore precisione --ignis scrivimi qui 16:56, 4 gen 2016 (CET)[rispondi]

ScrittoreMagrolino scrive: L'articolo a cui mi riferisco, nella pagina di Amnesty International che ho usato come fonte, è 'Popoli Migranti Guida per l' insegnante '. Ho messo come link la pagina perché non potevo linkare direttamente l' articolo essendo un pdf scaricabile.Questo commento senza la firma utente è stato inserito da ScrittoreMagrolino (discussioni · contributi) .

analizziamo intanto il primo articolo:
  • la cifra del 35% mi pare dedotto
  • nella sostanza dice poi che il dato dei carcerati stranieri non è diverso da quello degli altri paesi
  • ma il vero punto che l'articolo sottolinea è che «La condizione d' irregolarità - si legge nel rapporto - incrementa fortemente il rischio di coinvolgimento in attività criminali, in quanto preclude l' accesso a opportunità di guadagno lecite, aumentando la propensionea delinquere. In pratica l'articolo sottolinea che andrebbe incentivato l'ingresso in modo regolare
Insomma il senso dell'articolo mi pare stravolto. Per firmarti leggi Aiuto:Firma --ignis scrivimi qui 18:30, 4 gen 2016 (CET)[rispondi]

1) L'articolo dice 'poco più di un 1/3 dei reati è commesso da immigrati' , il dato viene poi specificato da ADUC (terza fonte) che comunque si riferisce allo stesso documento del Viminale datato 2007 a cui si riferisce l'articolo di laRepubblica . 2) e 3) Non capisco cosa c'entri, ciò che ho scritto nella sezione che ho creato non suppone nulla ma si limita ad elencare dei dati supportati dalle fonti. ScrittoreMagrolino

in una voce che parla di immigrazione, creare il "paragrafo" criminalità e solo dati che però non hanno la giusta contestualizzazione non mi pare neutrale --ignis scrivimi qui 19:30, 4 gen 2016 (CET)[rispondi]

Capisco ma mi pareva alquanto evidente che la condizione d'irregolarità fosse la causa della maggior propensione alla criminalità, aggiungendo quindi qualcosa dl genere: 'La condizione d' irregolarità incrementa fortemente il rischio di coinvolgimento in attività criminali, in quanto preclude l' accesso a opportunità di guadagno lecite, aumentando la propensionea delinquere' potrei rendere la sottosezione valida ad essere re-inserita? ScrittoreMagrolino

io proverei a cercare una fonte che faccia un analisi sociologica oltre che statistica, ad es. contestualizzando i numeri --ignis scrivimi qui 19:51, 4 gen 2016 (CET)[rispondi]

L'articolo di Repubblica ritengo contestualizzi abbastanza spiegando perché gli irregolari siano propensi a commettere più crimini, non saprei cosa aggiungere dato che la differenza è marcata, chiara e forte intorno alla mera condizione di regolarità o irregolarità da non necessitare spiegazioni oltre la semplice analisi della condizione d'irregolarità in sé. Se puoi consigliarmi un articolo che ritieni faccia un'analisi adeguata sarò felice di integrarlo ma a mio parere basta ciò che ho citato prima. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da ScrittoreMagrolino (discussioni · contributi) .

l'articolo di repubblica non fa un analisi di quale sia il rapporto tra criminalità e immigrazione ma riporta uno studio (che non sappiamo quanto esatto visto che non c'è peer review) che dice tra immigrati regolari e irregolari sono i secondi a delinquere di più --ignis scrivimi qui 20:30, 4 gen 2016 (CET)[rispondi]

Direttamente dall'articolo: 'La condizione d' irregolarità - si legge nel rapporto - incrementa fortemente il rischio di coinvolgimento in attività criminali, in quanto preclude l' accesso a opportunità di guadagno lecite, aumentando la propensionea delinquere [...] A riprova, il rapporto prende in esame le regolarizzazione e il cosiddetto click day 2007. Nel primo caso si osserva che dopo una sanatoria il tasso di criminalità diminuisce, in particolare nelle province dove una maggiore quota di stranieri irregolari ha ottenuto il permesso di soggiorno. Così anche in occasione del click day 2007: il rifiuto del permesso di soggiorno (e quindi dello status legale) per il solo fatto di aver presentato la domanda con pochi minuti di ritardo raddoppia o triplica la probabilità di commettere crimini. In conclusione, «i maggiori rischi per la sicurezza derivano non tanto dall' immigrazione di per sé, quanto dalla presenza degli irregolari e nel corso degli ultimi decenni tale componente è stata alimentata, quasi paradossalmente, dalle politiche migratorie restrittive, che hanno imposto un ferreo contingentamento del numero di permessi di soggiorno a fronte di un continuo aumento delle pressioni migratorie verso il nostro Paese».' ScrittoreMagrolino

ma tu non avevi scritto questo in voce --ignis scrivimi qui 21:23, 4 gen 2016 (CET)[rispondi]

Si, infatti te l'ho proposto qua ma prima mi avevi detto che l'articolo di Repubblica non andava bene .Riaggiungo quindi l'articolo con le nuove informazioni, ok? ScrittoreMagrolino

non va bene per quello che avevi scritto e in generale avrei preferito un fonte analitica migliore e più recente --ignis scrivimi qui 21:36, 4 gen 2016 (CET)[rispondi]

Non credo esistano studi dettagliati più recenti comunque l'apporto degli immigrati alla criminalità è rimasto sostanzialmente lo stesso, ultimo dato reperibile per me risale al 2012 con gli stranieri che compongono il 32,6% dei condannati. Procedo nel reinserimento della sottosezione 'Criminalità'. ScrittoreMagrolino

non ci siamo capiti, puoi solo scrivere quello che hai scritto sopra non anche tutto il resto che è frutto di estrapolazione e deduzione --ignis scrivimi qui 22:07, 4 gen 2016 (CET)[rispondi]

Quelli sono dati frutti di studi citati da fonti attendibili , la spiegazione qui sopra è invece veramente mera deduzione. Come si arriva a dati statistici precisi attraverso semplice deduzione? I numeri che ho citato sono presenti nelle fonti. ScrittoreMagrolino (msg) 22:12, 4 gen 2016 (CET)[rispondi]

tu citi numeri togliendoli dal loro contesto. Il contesto è quello che hai scritto sopra e solo quello puoi scrivere --ignis scrivimi qui 22:19, 4 gen 2016 (CET)[rispondi]

. Perché non posso scrivere sia contesto che numeri? Così il problema è risolto. Ecco un esempio del primo paragrafo : Secondo il documento redatto dal Viminale nel 2007, circa il 35% dei reati è commesso da immigrati ma sono perlopiù gli irregolari a commettere crimini mentre il tasso di criminalità tra i regolari in media è pari a quello italiano; l'80% dei crimini commesso da immigrati è infatti commesso da irregolari che costituiscono molto meno del 20% della popolazione immigrata, in poche parole la probabilità di commettere un crimine per un immigrato irregolare è più di 16 volte quella di un regolare. La condizione d' irregolarità aumenta di molto il rischio di coinvolgimento in attività criminali,poiché preclude l' accesso a opportunità di guadagno lecite , aumentando la propensione a delinquere. A riprova di ciò si può analizzare la regolarizzazione e il cosiddetto click day 2007,nel primo caso si osserva che dopo una sanatoria il tasso di criminalità diminuisce, in particolare nelle province dove una maggiore quota di immigrati irregolari ha ottenuto il permesso di soggiorno. Così anche in occasione del click day 2007: il rifiuto del permesso di soggiorno (e quindi dello status legale)solo per aver presentato la domanda con pochi minuti di ritardo raddoppia o triplica la probabilità di commettere crimini. In conclusione i maggiori rischi per la sicurezza derivano non tanto dall' immigrazione in sé, quanto dalla presenza degli irregolari e nel corso degli ultimi decenni tale componente è stata alimentata, quasi paradossalmente, dalle politiche migratorie restrittive, che hanno imposto un duro contingentamento del numero di permessi di soggiorno a fronte di un continuo aumento delle pressioni migratorie verso l'Italia. <ref name="la Repubblica ">{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/06/22/immigrati-solo-gli-irregolari-commettono-piu-reati.html?refresh_ce|titolo=Immigrati, solo gli irregolari commettono più reati|pubblicazione=la Repubblica|data=2013}}</ref> ScrittoreMagrolino

secondo me puoi solo scrivere: secondo uno studio del 2007 la condizione d' irregolarità aumenta di molto il rischio di coinvolgimento in attività criminali,poiché preclude l' accesso a opportunità di guadagno lecite , aumentando la propensione a delinquere.. Il tutto integrato in qualche paragrafo già presente --ignis scrivimi qui 22:34, 4 gen 2016 (CET)[rispondi]
forse è meglio che leggi questo --ignis scrivimi qui 22:37, 4 gen 2016 (CET)[rispondi]

Se cito uno studio del 2007 lo faccio in modo completo. Non capisco perché i dati non vanno bene e la speculazione fatta sopra gli stessi dati si, i dati costituiscono l'osservazione e non si può fare speculazione senza osservazione, è anti-scientifico, non enciclopedico ma giusto per un discorso parlato.ScrittoreMagrolino

il perchè è scritto qui --ignis scrivimi qui 22:51, 4 gen 2016 (CET)[rispondi]

Ti riferisci al fatto che gli immigrati hanno più probabilità rispetto agli italiani di essere denunciati, arrestati e incarcerati, essendo più esposti alle previsioni normative e più privi di supporti a loro sostegno?Perché ho già fatto riferimento a classi d'età e messo in evidenza i reati legati a violazione delle leggi sull'immigrazione, i dati finali sono quelli, potrei fare riferimento a questa cosa ma comunque i dati esistono e andrebbero perlomeno citati, nelle pagine di altre lingue i dati vengono usati con una certa disinvoltura senza neanche queste importanti specificazioni che ho fatto. Io proporrei almeno di scrivere che gli immigrati regolari hanno pressoché lo stesso tasso di criminalità degli italiani facendo notare i reati legati alla violazione delle leggi sull'immigrazione più quello che hai detto tu se proprio non ritieni questi dati utilizzabili in nessun modo ScrittoreMagrolino

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 2 collegamento/i esterno/i sulla pagina Immigrazione in Italia. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

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Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 01:25, 2 ott 2017 (CEST)[rispondi]

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Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 10:48, 6 dic 2017 (CET)[rispondi]

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Dati precedenti al 2002[modifica wikitesto]

Dal momento che l'immigrazione in Italia comincia a fine anni 70, davvero non si riescono a trovare dati sul numero degli immigrati negli anni 80 e 90? Dove si potrebbero reperire?

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Nel paragrafo "storia" sono indicati i dati del 1981 (primo rilevamento), 91, 96 e 2001 (date dei censimenti). La fonte per i primi tre è

Stefano Baldi, Raimondo Cagiano de Azevedo, La popolazione italiana verso il 2000. Storia demografica dal dopoguerra ad oggi, Il Mulino, 1999, ISBN 88-15-06246-7

--Retaggio (msg) 16:54, 27 ago 2018 (CEST)[rispondi]

Grazie. Quelli li avevo visti, ma sono solo tre anni, mi chiedevo se non ci fossero tutti gli altri. Inoltre sarebbe comunque utile metterli in tabella.


Obrigado.

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Salve, caso mai qualcuno volesse riempire le tabelle relative ad alcuni grafici della pagina, si trovano qui : Utente:G273Y/Sandbox . I dati per riempirle si trovano nel seguente report statistico .--G273Y (msg) 13:39, 5 lug 2019 (CEST)[rispondi]

Ho risolto esportando la tabella fatta in R con dplyr in csv tramite write.csv e poi una volta ottenuto il file csv si può esportare il file come tabella mediawiki --G273Y (msg) 09:18, 6 lug 2019 (CEST)[rispondi]

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Confusione[modifica wikitesto]

Lancio una provocazione, questa pagina fa abbastanza schifo, è molto confusonaria e difficile da leggere.

Andrebbe ricostrutita da zero e aggiornata, sembra proprio una pagina creata durante gli anni della crisi migratoria europea. --Lorenx222 (msg) 19:12, 3 mar 2023 (CET)[rispondi]