Discussione:Iato
| Iato | |
|---|---|
| Argomento di scuola primaria | |
| Materia | grammatica italiana |
| Dettagli | |
| Dimensione della voce | 5 996 byte |
| Progetto Wikipedia e scuola italiana | |
A mio parere il corpo dell'articolo (anche se non sono così esperta di linguistica), andrebbe rivisto, in quanto per quel che mi sembra i due tipi di iato sono due fenomeni piuttosto distinti. Lo iato che si crea dall'incontro di due vocali anteriori (a e o), sia esso originario o causato dalla caduta di una consonante è infatti la regola: le due vocali formano due sillabe distinte. Lo iato che si verifica nel caso dei dittonghi, invece rappresenta di solito un'eccezione (usata per motivi metrici o espressivi, ad es. prezïoso) o assume valore distintivo (cfr. balia e balìa).
Elenwe 16:46, Ago 2, 2005 (CEST)
Dunque, per prima cosa non si dovrebbe scrivere "lo iato" dato che questo implica chiaramente una pronuncia bisillabica con "dittongo ascendente" /'jato/. Si dovrebbe scrivere (e pronunciare invece, "l'iato" /li'(j)ato/. Inoltre /e/, /a/ e /o/ (aggiungo anche le "aperte", /E/ e /O/) non sono "vocali anteriori" bensì "basse" o "non alte" (anteriori sono /i/ /e/ e /E/, /a/ è centrale, le altre posteriori). In poesia queste vocali possono benissimo formare "dittongo" (sineresi). In accordo con le teorie fonetiche più recenti, ritengo che due vocali accostate o, meglio due vocoidi accostati, formino sempre un dittongo (fonetico), a meno che non s'inserisca un qualche tipo di contoide (per esempio un occlusivo laringale o "colpo di glottide", ma anche un approssimante) o un aumento d'accento (come in /pau'roso/ ~ /pa'ura/) che provochi la distribuzione su due sillabe.
Quindi i due tipi d'iato sono pressoché analoghi, se non che il secondo di solito provoca in genere non la separazione di due vocali (vocoidi) su due sillabe differenti (eterosillabicità) ma di un contoide e di un vocoide (almeno secondo le analisi più aggiornate, c'è sempre chi sostiene che la "i" di "piede" sia in realtà un "vocoide asillabico"), per esempio /'pjatto/ ~ /pi'atto/. L'esempio di "balia" e "balìa" non è molto pertinente in quanto nel primo caso l'accento è sulla /a/ (un esempio migliore avrebbe però potuto essere "balia" ~ "balïa", bisillabo il primo /'balja/, trisillabo il secondo /ba'li(j)a)/). In entrambi i casi un'esecuzione lenta (Lentoform)favorisce l'iato, un'esecuzione veloce (Allegroform) il dittongo o la sequenza CV.
Carnby 16:58, 11 nov 2005 (CET)