Discussione:Giornalismo

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Editoria
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EGravissimi problemi relativi alla dotazione di immagini e altri supporti grafici nella voce. La voce necessiterebbe di file importanti per la comprensione del tema, ma ne è assolutamente priva. (che significa?)
Monitoraggio effettuato nel maggio 2010

Salve a tutti, volevo chiedervi se non fosse il caso di inserire anche l'elenco delle tv e delle radio. Ciao a tutti

Contributo provvisoriamente rimosso[modifica wikitesto]

POV e in stile poco enciclopedico, Wikipedia non è un blog. Se qualcuno riesce a riscriverlo in modo oggettivo si può valutare il reinserimento. --MarcoK (msg) 18:18, 9 nov 2008 (CET)[rispondi]
contributo non neutrale

Esistono diversi tipi di giornalismo che si differenziano a seconda del mezzo che veicola l'informazione.

E' il mezzo che veicola l'informazione, infatti, prima di ogni altra cosa, a creare il messaggio (Mc Luan).

La struttura di un pezzo giornalistico non può fare a meno di considerare il mezzo attraverso cui il messaggio arriverà al destinatario.

Così il pezzo scritto per la carta stampata, anche in funzione della cucina redazionale e dei mezzi di comunicazione delle fonti, nonché della velocità di lettura, deve prevedere il cosiddetto "lead" (o attacco) attraverso il quale, nelle prime righe dell'articolo deve essere sintetizzata tutta la notizia.

Un pezzo realizzato per la radio dovrà comprendere voci e suoni, oltre al testo del redattore.

Un servizio realizzato per la televisione non potrà fare a meno delle immagini in movimento che sono la materia prima fondamentale che diversifica la TV dagli altri mezzi informativi.

Recentemente gli editori, in merito alla stesura del nuovo contratto di lavoro giornalistico, hanno cercato di introdurre la multi-funzionalità del giornalista pensando che questi possa essere una unica persona che crea un unico pezzo che poi potrà essere veicolato su diversi mezzi di comunicazione (carta stampata, radio, TV, Internet).

E' vero che esiste una convergenza multimediale per cui si potrà fruire dei servizi della carta stampata, oppure della radio, o della televisione, attraverso internet o altri media.

Ma è fondamentale capire che la mediazione del giornalista deve considerare il mezzo attraverso cui raggiunge il fruitore della notizia. Per cui uno stesso pezzo non potrà essere mai pensato per più media senza ridurne l'efficacia.

La televisione (è l'esempio più evidente) ed i suoi Telegiornali, sono destinati a scomparire se i TG non vengono pensati in funzione delle immagini.

L'utente non ha più bisogno di aspettare il telegiornale delle 20 per apprendere le notizie del giorno. Le notizie sono disponibili con immediatezza, ed "on demand", su internet.

Solo la televisione, invece, può dare all'utente la possibilità di vedere i luoghi e lo svilupparsi dei fatti attraverso le immagini.

Così, in America, ad esempio, il valore commerciale di una Televisione è direttamente proporzionale al numero delle telecamere disponibili e non in base al numero di giornalisti impegnati al desk.

Una TV con 10 telecamere vale metà di una che dispone di venti telecamere inviate nel territorio.

I telegiornali delle reti generaliste italiane sono ancora pensati in funzione del testo scritto dal redattore e le immagini sono solitamente immagini di repertorio o reperite da fonti comuni (agenzie, "eveline" internazionali). Le immagini, quindi, sono utilizzate per coprire il tempo del testo e sono scoordinate dal testo, oppure si limitano ad illustrarlo.

Oltre ad omologare l'informazione televisiva si ha, in questo caso, una realizzazione detta "Radio in video" e non "Videogiornalismo" o "giornalismo televisivo".

Nella buona informazione televisiva il testo deve servire da supporto alle immagini, e non viceversa.

Da qui deriva che la "notiziabilità" di un evento (vedasi Walter Lippmann, "L'opinione pubblica" - 1921) è anch'essa diversa in funzione delle caratteristiche del mezzo di diffusione.

In TV, se si hanno a disposizione le immagini di una rapina, o di un fatto di cronaca che nella carta stampata è magari trattato in una pagina interna del giornale, la notizia potrebbe essere molto più penetrante ed essere trasmessa finanche nei titoli di apertura del TG. Se non si dispone delle immagini, invece, quella notizia potrebbe anche non essere data.

Trovo questa voce gravemente carente da tutti i punti di vista, oggettività compresa. Un esempio per tutti: si fa coincidere la nascita (???) della libertà di stampa in Italia con la caduta del fascismo. E prima del fascismo cosa c'era? Non c'erano forse liberi giornali?

Paolo