Discussione:Fioritura (editoria)

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In data 21 marzo 2011 la voce Fioritura (editoria) è stata accettata per la rubrica Lo sapevi che.
Le procedure prima del 2012 non venivano archiviate, perciò possono essere trovate solo nella cronologia della pagina di valutazione.

In italiano e in Italia (dove la tecnica di restauro del libro ha radici antiche) si usa termine "fioritura" per indicare queste macchie sui libri, lo si trova per esempio nei cataloghi di libri antichi in vendita, dove viene riportata la condizione di conservazione del libro ed anche in descrizioni del fenomeno [http://www.libriproibiti.com/index.php?option=com_content&view=article&id=6:invecchiamento-della-carta&catid=2:unarte-antica&Itemid=39 per esempio). --Bramfab Discorriamo 10:49, 16 mag 2011 (CEST)[rispondi]

Concordo (fonte: Juliana Mazzocchi, Dizionario di biblioteconomia e scienza dell'informazione. Inglese-Italiano, Italiano-Inglese, Milano, Editrice Bibliografica, 2009, ISBN 978-88-7075-687-6, p. 53). Aggiungo,--Alessandro Crisafulli (msg) 12:26, 16 mag 2011 (CEST)[rispondi]

Allora domani, per non creare complicazioni con l'articolo del giorno, sposterei il titolo a Fioritura, se non ci sono obiezioni.--Bramfab Discorriamo 12:38, 16 mag 2011 (CEST)[rispondi]
Scusa, l'ho fatto io prima, non avevo capito che l'avessi scritto oggi (pensavo ieri), soprattutto perché è brutto vedere l'avviso C mentre è in home page e allora non avevo capito cosa intendessi (e non avevo guardato la data). Spero di non aver scavalcato troppo. Ciao --¶ạtạfrittơ preferisci al forno? 14:42, 16 mag 2011 (CEST)[rispondi]
Ho tolto il termine inglese poiché è immotivatamente presente (perché non quello francese, tedesco o spagnolo? mi sfugge!!! eppure non è nemmeno derivato dall'ingelse), chi vuol sapere come si scrive nelle altre lingue se lo cerca nelle altre wiki. Nicola Romani (msg) 13:30, 19 mag 2011 (CEST)[rispondi]
Si confondono gli ambiti lessicali della biblioteconomia e della patologia e restauro del libro: nel primo ambito è usato comunemente il termine fioritura, mentre nel campo del restauro scientifico del libro è invece comune il termine foxing. Se, ad esempio, si fa una ricerca sul sito dell'Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario (http://www.icpal.beniculturali.it) si vedrà "fioritura" non dà alcun risultato, mentre è sempre citato "foxing". Anche le fonti in linea, come l'articolo di Marina Bicchieri (esperta di queste tematiche all'Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario), o la simulazione matematica di Paolo Calvini sulla topologia delle alterazioni, pur essendo scritti in italiano, usano il termine foxing e non menzionano mai "fioritura": sarebbe perciò straniante che una voce che si basa su quelle fonti espunga totalmente (come è stato fatto) proprio il termine foxing preferito dalle fonti riguardanti la patologia e il restauro.--188.152.142.20 (msg) 22:53, 1 giu 2011 (CEST)[rispondi]
L'Accademia della Crusca sconsiglia l'utilizzo di forestierismi quando in presenza di pari termini di lingua italiana, se in italiano si chiama "fioritura" lo è anche in campo scientifico, o al limite è in latino, lingua scientifica per eccellenza. Forse, in campo "internazionale" sarà pure foxing, ma sottolineo il forse. Saluti. Nicola Romani (msg) 23:09, 1 giu 2011 (CEST)[rispondi]
Infatti il punto è proprio questo: non esiste un termine equivalente nell'ambito del restauro del libro, mentre foxing è universalmente utilizzato nella letteratura scientifica italiana (esiste calcolatore, in luogo del forestierismo computer, ma non credo sia il caso di fraintendere l'Accademia della Crusca andando ad espungere la relativa voce). Il generico termine fioritura andrà bene in un catalogo di libri usati per indicare alterazioni qualsiasi di un supporto qualsiasi (si veda il Vocabolario Treccani: fioritura.5, ma è fuori luogo in questo contesto in cui foxing ha un significato preciso (segnalo la voce Accélérateur Grand Louvre d'analyse élémentaire, in cui si usa straggling e non sparpagliamento, range e non assortimento, tutti termini tecnici che hanno un utilizzo ben specifico). Ribadisco poi, in generale, l'effetto straniante di una voce che parla di "XXX" ma rimanda a fonti specialistiche e affidabili che utilizzano sempre il termine "YYYY" (il sito www.libriproibiti.com, invece, non può essere un termine di paragone, perché non specialistico).--188.152.142.20 (msg) 23:53, 1 giu 2011 (CEST)[rispondi]

Proposta di soluzione per la titolatura della voce[modifica wikitesto]

Provo a indicare una via d'uscita su basi scientifiche.

La voce si occupa del foxing, ovvero un fenomeno specifico che dà conto di un'importante fetta di quelle alterazioni cromatiche che, nelle descrizioni generiche sullo stato di un libro, si definiscono come "fioriture". Foxing è un termine con un significato ben preciso, di un fenomeno con caratteristiche peculiari e la semplice sostituzione del termine "fioritura" a quello di "foxing" (come è stato fatto nelle precedenti versioni) produce effetti paradossali e contrari alla natura del fenomeno: per fare solo un esempio, le macchie dovute a "fioriture" fungine mostrano una tendenza all'accrescimento, mentre il foxing no, anche quando in esso si riscontrano tracce di proliferazione fungina (una delle ipotesi per spiegare questo mancato accrescimento è che l'ambiente acido dell'infezione attivi il ferro, che a sua volta incrementa l'acidità fino a livelli tali da portare alla morte dei funghi). Per questo, la sostituzione foxing-->fioritura darebbe l'effetto paradossale, e contrario all'evidenza sperimentale, di fioriture che non tendono a espandersi.

La conclusione a cui è giunta la discussione precedente è da considerarsi solo provvisoria, in quanto basata su elementi linguistici estranei alla questione. Peraltro, anche tali elementi partivano da un presupposto sbagliato, vale a dire l'esistenza di "fioritura", quale termine equivalente a foxing (cosa che, come già spiegato, non è equivalente); inoltre, foxing e universalmente utilizzato nella letteratura italiana (basta leggere le fonti, in cui si parla solo di "foxing" e non di "fioritura").

Pertanto credo sia necessario spostare l'attuale contenuto sulla pagina Foxing, mentre l'attuale può essere lasciata come redirect o trasformata in una breve introduzione al fenomeno generale: in quest'ultimo caso basa estrapolare e rielaborare i paragrafi già presenti nella voce (cosa di cui posso occuparmi io stesso).--188.152.132.242 (msg) 17:35, 17 ago 2011 (CEST)[rispondi]

No, è stato detto e ridetto migliaia di volte, il termine foxing in italiano non esiste!!! Dire che è un termine tecnico è una panzana paurosa, è come dire che Flying è il termine tecnico ed è quindi preferibile a "volo" perché in aviazione si usa l'inglese, non esiste al mondo! Foxing letteralmente singnifica "Volpare" (ma può significare anche ingannare in Inglese) [1] per similitudine = "brunire" o meglio "imbrunire". basta con gli anglicismi ritenuti falsamente "termini tecnici"!!! --Nicola Romani (msg) 17:53, 17 ago 2011 (CEST)[rispondi]
Ho provato a impostare una discussione pacata e razionale: eviterei quindi di utilizzare frasi aggressive e offensive, accusandomi di "dire [[...] una panzana paurosa". L'esempio di "flying" è del tutto fuori luogo, visto che nella letteratura tecnica in italiano (non mki rifersico a quella anglosassone) non si usa mai il termine inglese: il contrario avviene invece con foxing/fioritura, con il secondo mai utilizzato. Inoltre, c'è un problema di fondo insuperabile: mentre volo e flying possiamo considerarli sinonimi (indicano lo stesso fenomeno fisico), foxing e fioritura non sono invece equivalenti, ma indicano due cose che non possono essere intersambiate.--188.152.132.242 (msg) 18:09, 17 ago 2011 (CEST)[rispondi]
Non è un termine tecnico, lo è solo nel mondo anglofono!!! si usa fioritura in italiano che piaccia o no, sia che nascano funghi, sia che si parli di macchie di umidità!!! poi entrando nello specifica "chimica" le cose si possono suddividere in fenomeni diversi come processo fungigeno e ossidazione, ma in italiano sempre fioriutura rimane. Annullo pertanto l'inserimento del termine foxing. --Nicola Romani (msg) 18:44, 17 ago 2011 (CEST)[rispondi]
E' una questione lessicale, l'immagine riportata in indicato nele referenze come esempio di foxing indica esattamente quello che da piu' di un secolo i librai e gli antiquari italiani chiamano fioritura e come tale viene sempre indicato anche nei cataloghi librari. Foxing e' il termine inglese, se a qualcuno piace usarlo perché' fa piu' figo (o perché abituato a leggere testi in inglese) buon per lui, non buono per noi. Altrimenti si porti una fonte valida che spieghi da un lato cosa sia la fioritura (e magari ci fornisca la sua traduzione in lingua inglese) ed dall'altra parte spieghi cosa sia il foxing e cosa lo si distingua dalla fioritura. Attenzione spero che si sappia che l'imbrunimento non e' la fioritura. --Bramfab Discorriamo 20:11, 17 ago 2011 (CEST)[rispondi]
Il termine "fioritura", in effetti, come rileva Bramfab, esiste da molto prima: lo si cita, solo per portare un esempio, nel periodico lozziano «Il Bibliofilo» del 1882, che precisa come la «carta che rifiorisce, o ha rifiorito è quella, nella quale col tempo appariscono delle macchiette giallognole». Ciò posto il termine foxing, che, in riferimento alle tecniche di restauro e conservazione del libro, rimonta, mi pare, agli anni Trenta del Novecento, pur diffondendosi maggiormente - ma mi sembra ovvio - a partire dagli anni Settanta, origina con pari significato di fioritura, a nulla rilevando la sfumatura invalsa di recente, come segnala l'Ip. Di questa, tutt'al più, si potrà dar conto nell'ambito della voce generale, imho allo stato correttamente rubricata. Almadannata (msg) 00:34, 18 ago 2011 (CEST)[rispondi]