Discussione:Filottete

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Antica Grecia
Mitologia
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Materiale spostato[modifica wikitesto]

Dalla voce che dovrebbe parlare della tragedia di Sofocle:

Materiale spostato

«Filottete,sulla via di Troia è stato abbandonato dai suoi compagni Greci su un isola poiché ferito ad un piede per il morso di una serpe.(Quando Eracle giunse in punto di morte, salì al rogo funebre eretto da Illo e Iolao, ma nessuno dei due ebbe il coraggio di appiccarvi il fuoco. In quel momento era presente Filottete con suo padre, entrambi pastori. Eracle convinse Filottete ad accendere il fuoco e, riconoscente, gli dono le sue armi: arco, faretra e frecce. Filottete divenne re di Etolia e chiese la mano della bella Elena e partecipò alla guerra di Troia). L’abbandono è avvenuto perché i suoi lamenti erano di cattivo auspicio per i riti e la ferita emanava fetore. L’oracolo ora afferma che al conquista di Troia è subordinata alla disponibilità del magico arco in possesso di Filottete, regalatogli da Eracle prima di morire. Neottolemo e Odisseo sono incaricati di recuperare l’arco e Odisseo propone di usare l’inganno, poiché mai in altro modo sarebbero riusciti nell’impresa. Neottolemo si fingerà vittima di Odisseo (che Filottete ritiene assieme ad Agamenonne colpevole della sua disgrazia), per carpire la fiducia dell’eroe. Neottolemo accetta tale ruolo pur con grande ritrosia. Neottolemo si presenta a Filottete come figlio dell’amico Achille e finge di non conoscere la sua storia. Filottete racconta del suo abbandono sull’isola e del rifiuto, di chi lo ha visitato, di riportarlo in patria. Neottolemo narra invece la sua inimicizia con Odisseo e gli Atridi (Sono così chiamati i figli di Àtreo: Agamennone e Menelao, ma anche i loro discendenti. A causa della maledizione scagliata da Mìrtilo contro Pèlope, genitore di Atreo, nelle varie generazioni degli Atridi si susseguirono omicidii e adulterii). Egli raccoglie le suppliche di Filottete e acconsente di riportarlo in patria. Giunge un messaggero di Odisseo che riferisce che l’indovino Eleno ha profetizzato che anche Filottete (oltre a suo arco) è indispensabile per la conquista di Troia. Filottete è colpito da un grave eccesso della malattia e sviene, dopo aver affidato il suo arco a Neottolemo. Quando si riprende Neottolemo gli dice che deve recarsi a Troia. Filottete lo investe con un violenza e pretende il suo arco. Ma Neottolemo nonostante le suppliche rifiuta di restituirglielo. Filottete, sentendosi perduto, minaccia di uccidersi. Giunge Odisseo e Neottolemo al culmine di una crisi interiore, poiché non ha mai condiviso il ruolo impostogli da Odisseo, decide, nonostante il parere contrario dello stesso Odisseo, di restituirgli l’arco. Ora Filottete minaccia con l’arco Odisseo ed è Neottolemo che gli ferma la mano, tentando per l’ultima volta di convincerlo a seguirlo nella guerra di Troia. Filottete rifiuta la proposta e ricorda la promessa di Neottolemo di riportarlo in patria. La situazione si capovolge con l’apparizione di Eracle che comunica a Filottete la volere di Zeus circa la sua partenza per Troia. Filottete, guarito dalla ferita, e Neottolemo combatteranno insieme “come due leoni compagni”.»

Attenzione[modifica wikitesto]

non sono esperto e non so come ripristinarla ma la voce sembra sia stata intenzionalmente danneggiata Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 93.32.157.80 (discussioni · contributi).

grazie per aver appena provveduto, purtroppo c'è gente che oltre ad avere del tempo da perdere lo perde anche male--Shivanarayana (msg) 23:55, 13 gen 2014 (CET)[rispondi]

Bibliografia non utilizzata[modifica wikitesto]

Ricopio qui (poi la cancellerò) la bibliografia inserita nel 2012 quando ormai la voce era stata scritta: non pare che questa bibliografia sia stata usata per la stesura della voce, forse solo per ricontrollarla. Di certo questi testi possono tornare utili e, qualora utilizzati, verranno reinseriti nella voce. --Epìdosis 12:16, 28 dic 2015 (CET)[rispondi]

  • Gianfranco Maddoli, 'Filottete in Italia’, in 'L’epos greco in occidente', Atti del XIX Convegno di Studi sulla Magna Grecia (Taranto 1979), Taranto 1980 [ma Napoli 1989], pp. 133-167.
  • Guido Avezzù, Il ferimento e il rito. La storia di Filottete sulla scena attica, Adriatica Ed., Bari 1988.
  • Épeios et Philoctète en Italie, Actes du Colloque International, Lille 1987, Centre Jean Bérard, Naples 1991.
  • Maria Luisa Napolitano, Philoktetes e l’arco. Dalla Magnesia all’Oeta, Memorie dell’Accademia Nazionale dei Lincei, s. IX, vol. XV,2, Roma 2002.
  • Andrea Alessandri, Mito e memoria. Filottete nell'immaginario occidentale, Editori Riuniti University Press, Roma 2009.