Discussione:Epistemologia

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Filosofia
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Descrivere l'epistemologia come studio della conoscenza scientifica è un pò come descrivere l'acqua che scorre sotto un ponte attraverso il variare delle ombre e dei riflessi alla superficie del fiume. La semplicità è talvolta complice del reiterato asservimento della conoscenza a paradigmi obsoleti, futili: perché tutto deve rientrare nello spettro delle opinioni plausibili, e quindi più probabili. La conoscenza ammette metodi invalidanti, come strumenti di misura del grado d'incertezza, ma la conoscenza è al tempo stesso prodotta dalla spontanea ed autonoma dinamica soggetto-oggetto, la cui sostanza è nell'intenzionalità trasformante. In parole correnti: non vi sarebbe conoscenza senza volontà di superamento, e questa volontà non elude principi di contraddizione, tende, tuttavia, ad attuare continua trasformazione dei propri mezzi e dei propri fini.

Riporto dall'articolo:
Tale ultima 'verità' contiene già in sè il principio di falsificazione: figura stilistica nota da circa settecento anni in poesia, e modello logico di russelliana memoria che non ammette in sè programmi risolutivi, pur avendo l'incanto sottile dell'arguzia di Jolik.
Questo "punto di vista" secondo me dovrebbe essere reso NPOV, documentato e storicizzato, diversamente non trovo corretto che sia inserito nell'articolo. Per di più la cronologia attesta non necessari atti di puro e semplice vandalismo provenienti dallo stesso IP, quindi è auspicabile un maggiore rispetto e una completa lettura prima di editare l'articolo. --M/ 11:05, Ott 20, 2004 (UTC)

Credo che lo stesso IP non sia un infermiere professionale: peraltro la tassonomia imperante di sigle è ancora un buon esempio della società aperta . Documentare, storicizzare (Hegel?)...

Forse usando un italiano comprensibile ai più....

-Snowdog 12:11, Ott 20, 2004 (UTC)

Penso alla Conoscenza virtù composta da particelle in perpetuo movimento, dall'imprevedibile stabilità d'impulso... particelle che chiamerei 'fluoni', così attraenti per l'indeterminatezza della loro posizione, dentro e fuori. Credo ormai sia tempo d'archiviare ricerche infruttuose di mera speculazione, tra penne e calamai, ed azzardare progetti scientifici che liberino tutta l'energia della volontà conoscitiva. Un esempio del contrario: l'ordine di questa 'schermata' esercita già l'ossessione della varianza concatenata. Ma perché non disporre gli oggetti secondo luce ferma, memoria liquida? Tutto ritorna all'orizzonte degli eventi.

Non ho nulla contro l'operato degli infermieri professionali se contribuiscono a scrivere articoli di taglio enciclopedico anche su concetti e problemi filosofici. Reiterati interventi nNPOV non sono accettabili su Wikipedia e si risolvono con qualche giorno di prognosi. Ah, dimenticavo: niente ricerche originali. --M/ 13:01, Ott 20, 2004 (UTC)

Ok, ciao e grazie per aver partecipato.

-Snowdog 13:04, Ott 20, 2004 (UTC)

NPOV: ma da quale scranno la vista non ha un punto relativo?

riorganizzazione generale[modifica wikitesto]

Ho pesantemente riorganizzato la voce, cercando di dare una certa ampiezza, sia di discorso che di vedute.

Ho visto però con sorpresa che la versione inglese (notevolmente accurata) si discosta dal mio approccio (che tende a vedere la filosofia della scienza parzialmente coincidente con l'epistemologia) ed ha una voce nettamente separata per la filosofia della scienza.

Mi sembra più corretto l'approccio della voce francese, che è analogo al mio.

--Truman Burbank 10:48, Feb 16, 2005 (UTC)


In definitiva ho verificato che il termine inglese epistemology andrebbe fatto corrispondere al termine italiano gnoseologia, che va messo però nel portale (cioè nel progetto) Filosofia. A questo punto riorganizzerei ancora una volta la voce epistemologia, togliendo il problema della conoscenza e la filosofia antica (da lasciare alla gnoseologia). A questo punto l'epistemologia può partire da Galileo e/o dall'empirismo inglese cioè dagli inizi del metodo scientifico.

Mi resta sgradevole la separazione tra due discipline che hanno molto in comune, ma mi sembra che sia generale la tendenza a separarle (pur con nomi diversi in varie lingue).

Se alcuni dicono (vedi enciclopedia Encarta MS) che in qualche modo la gnoseologia in tempi moderni sia praticamente confluita nell'epistemologia, a me appare invece che la gnoseologia sia ancora in evoluzione, mentre l'epistemologia sia un po' impantanata. L'epistemologia (o forse sarebbe meglio fare riferimento alla scienza) ha risentito favorevolmente per qualche secolo della separazione dal filone principale della filosofia (ontologia e gnoseologia), potendo lavorare in base all'esperienza del mondo reale senza troppi preconcetti.

Oggi però potrebbe essere il caso di riunificare le discipline, anche perché a volte gli scienziati mi appaiono essere più avanzati dei filosofi che dovrebbero suggerire il loro modo di lavorare.

--Truman Burbank 15:22, Feb 18, 2005 (UTC)

Premesse di scienza, conoscenza, ... ?[modifica wikitesto]

Caro Truman Burbank, sono affascinato come tratti "lo studio del problema della conoscenza", l'epistemologia. Perché non ho mai percepito la conoscenza come problema (più come una sua soluzione, anche se passeggera).
In più sono sorpreso del fatto, che non trovo le premesse della "conoscenza". Secondo la mia esperienza, la "conoscenza" in rami "pratici" della mia vita è preceduto dal saper fare: l'umanità sa fare vasi di ceramica da ca. mezzo millione di anni. Da trent'anni or sono abbiamo una "teoria scientifica ingegnieristica" abbastanza plausibile in merito.
Da (fu) ingegniere e recente medico (naturalista) mi sento trattato arrogantemente di questo atteggiamento mentale. Si fa finta, come il "saper fare" sia preceduto del "sapere", invece le più banali osservazioni giornaliere dimostrano, che quasi sempre è inverso.
Questo non è una critica della "conoscenza", anzi. Come essere umano medioeuropeo socializzato mi sento a disagio se non ho un "razionale" plausibile per ogni passo delle mie opere. Ma rimane un atto di lealtà di ammettere, che sapere (gnosi) e saper fare (techne) sono intrecciate in modo difficilmente isolabile l'uno dall'altro. E scusami: saper fare un muretto dritto per me è un valore maggiore che sapere perché non crolla.
Salutoni __Peter 22:46, Feb 23, 2005 (UTC)

L'esperienza ed il problema della conoscenza[modifica wikitesto]

L'approccio di Peter mi sembra più o meno analogo a quello di chi vuol far risalire l'epistemologia all'empirismo, tralasciando i discorsi filosofici precedenti. O meglio, Peter ragiona come gli scienziati che gli epistemologi vorrebbero interpretare / descrivere / formalizzare, in modo da avere una teoria consolidata della conoscenza scientifica.

Questo approccio a me appare che si sia dimostrato estremamente potente negli ultimi secoli, visti i notevoli progressi della scienza. Gli scienziati, come chi costruisce un muretto in modo intuitivo, non si sono preoccupati troppo di capire come la scienza fosse possibile. Per ragionare in base ai luoghi comuni consueti, gli scienziati hanno lavorato in modo un po' simile agli ingegneri: prima risolvere un problema (concreto), poi capire le sue basi teoriche.

Da questo punto di vista l'epistemologia avrebbe dovuto dare un sostegno teorico agli scienziati: descrivere come il metodo scientifico sia un metodo particolarmente efficace/efficiente, ma non mi sembra che il risultato sia pienamente raggiunto. Anzi da alcuni punti di vista l'epistemologia appare come una dottrina sterile, che insegna poco agli scienziati e si limita ad inseguirli per descrivere i loro metodi. Molte volte ho la sensazione che la filosofia della scienza abbia raggiunto un buon credito nel popolino, ma non tra gli scienziati.

Tocca a volte fare un passo indietro e riconsiderare concetti acquisiti. Solo in questo modo si può superare un ostacolo. Questo fece Einstein quando riconsiderò il concetto di tempo.

Io ho la sensazione che possa essere utile interrogarsi su cosa voglia dire conoscenza, prima di pensare a conoscere il mondo esterno, ritornare sui concetti base, anche sul concetto di coscienza, perché l'esperienza presuppone una coscienza. Ma cos'è la coscienza?

Senza volermi avventurare troppo in sentieri che non conosco bene, sento che a volte bisognerebbe tornare non solo al problema della conoscenza, trattato dalla gnoseologia, ma a quello dell'essere, solitamente riferibile all'ontologia. Forse solo in questo modo si potrebbe superare una impasse dell'epistemologia.

Mi piace terminare con la più bella definizione della realtà che abbia mai trovato: "Realtà è ciò che si rifiuta di sparire anche quando smetti di crederci". (Philip K. Dick)

Truman Burbank

Sto adesso tentando di definire l'inizio della filosofia della scienza. In buona parte sto partendo dall'empirismo, come definito nella voce Empiricism di en.wiki. L'approccio che intendo dare è però significativamente diverso. La voce inglese tende a considerare l'empirismo prevalentemente come un metodo, ancora vitale, io tendo a vederlo più come un'esperienza storica, che ha dato origine alla filosofia della scienza, ma ha sostanzialmente esaurito il suo ciclo vitale.

In questo senso la bozza presente ha molti riferimenti storici (date) che inquadrano storicamente il fenomeno.

Altra importante differenza è l'aggiunta esplicita degli scienziati. Per quanto riguarda le origini del metodo scientifico, credo che la differenziazione tra scienziati e filosofi sia abbastanza arbitraria.

Quindi Galileo va rimesso nelle origini della filosofia della scienza, principalmente per il suo approccio matematico, non sufficientemente teorizzato da altri.
L'approccio matematico alla descrizione del mondo consente di ragionare per modelli, essendo la descrizione matematica di un sistema fisico anche un suo modello, che diventa poi applicabile in nuovi campi, con un considerevole potenziale predittivo.

Notevole invece nella versione inglese "philosophy of science" la trattazione del Rasoio di Occam, spesso sottovalutato in Italia, che riporto integralmente. --Truman Burbank 17:31, Mar 7, 2005 (UTC)

epistemologia e gnoseologia, inglese[modifica wikitesto]

chiarito (ottimamente!) che in inglese con epistemology si intende quello che in italiano è gnoseologia, resterebbe da chiarire (e io non lo so) cosa sia in inglese quello che per noi è "epistemologia".

Leggo sull'enciclopedia Garzanti che il termine "epistemologia" è usato oggi in Italia in due sensi: 1) nell'uso che ricalca il termine inglese epistemology è sinonimo di "gnoseologia", 2) in un altro senso (più diffuso) è sinonimo di "filosofia della scienza" (corrispondente all'inglese philosophy of science).--Pokipsy76 19:31, 11 feb 2006 (CET)[rispondi]
Confermo in prima battuta quanto sopra, con la precisazione che però nella filosofia della scienza si può far rientrare anche l'etica della scienza, che non è epistemologia.--Truman Burbank 11:38, 12 feb 2006 (CET)[rispondi]

Pagina "filosofia della scienza"[modifica wikitesto]

Secondo me andrebbe effettuato un redirect.

  • IMHO Filosfia della Scienza (la cui voce per ora e' semplicemente uno stub) ed Epistemologia non sono sinonimi, per esempio esiste una visione marxista sulla filosofia della Scienza, per ora non sviluppata in wiki, che con l' Epistemologia ha ben poco a che vedere-- Bramfab parlami 11:34, 15 nov 2006 (CET)[rispondi]
  • Per molto tempo filosofia della scienza è stato un semplice redirect ad epistemologia. Mi appare però che le differenze ci siano. Intanto filosofia della scienza non corrisponde all'epistemology anglosassone. Poi valeva la pena di citare le discipline filosofiche che hanno rapporto con la scienza, tra cui l'etica. Per finire mi resta il dubbio che l'epistemologia in senso stretto (sia italiano che inglese) sia entrata in un vicolo cieco e che le rivoluzioni di Kuhn, i cambi di paradigma, siano ontologici più che epistemologici.Truman Burbank 19:11, 15 nov 2006 (CET)[rispondi]

rasoio di occam e MDL[modifica wikitesto]

Spero che sarò scusato - come neofita di wikipedia (ma sostenitore agguerritissimo) - per le mie violazioni della netiquette. Mi sono permesso di fare una piccola ma significativa variazione ad una voce, senza presentarmi prima. E allora qui faccio ammenda! Mi riferisco alla correzione, all'interno della voce riguardante il rasoio di occam, di "messaggio di minima lunghezza" in "descrizione di lunghezza minima". Mi capita di essere un po' informato su questi argomenti ed ho avuto la sensazione che questa correzione andasse fatta. Per intenderci, mi riferisco al concetto espresso in :http://en.wikipedia.org/wiki/Minimum_description_length .

Resto a disposizione per chiarimenti.--Ianni67 22:04, 12 apr 2007 (CEST)[rispondi]

Epistemologia è una di quelle voci che non vale la pena di modificare a casaccio. E' sorvegliata, credo non solo da me. Avevo già visto che la correzione era giusta. In effetti la frase inglese che avevo tradotto era poi sparita. Benvenuto.Truman 23:16, 12 apr 2007 (CEST)[rispondi]


Non riesco a trovare nessuna relazione tra Il Rasoio di Occam e il potere predittivo di un modello come viene invece suggerito in questa pagina. Un modello puo' o non puo' avere potere predittivo indipendentemente dalla sua complessita' propria e/o rispetto ad altri e dal nostro avere o meno un criterio che ci permetta di selezionare un modello rispetto ad un altro. In altre parole trovo che la frase "la scienza perderebbe ogni potere predittivo." non sia corretta.

Anche la considerazione su fatto che le teorie "piu' semplici" abbiano storicamente sostituito quelle "piu' complesse" e' piuttosto debole. Non definendo "semplice" e "complesso" si puo' facilmente sostenere che la gravitazione Newtoniana sia piu' semplice del modello della Relativita' Generale cosi' come l'esatto contrario.

Ho riguardato il paragrafo sul rasoio di Occam ed effettivamente si potrebbe scrivere meglio. La frase "la scienza perderebbe ogni potere predittivo" è imprecisa, mi sembra che la scienza avrebbe difficoltà a selezionare teorie concorrenti.
Il discorso sulle teorie semplici e complesse a me appare spiegato discretamente nel sotto paragrafo successivo "Occam e il falsificazionismo".
Come sempre, puoi migliorare il testo o discuterlo prima qui.Truman (msg) 00:29, 7 feb 2010 (CET)[rispondi]

In che senso il RdO é una "pietra di paragone"? O forse si voleva dire "pietra miliare"--193.175.232.126 (msg) 13:11, 28 gen 2013 (CET)[rispondi]

Bibliografia[modifica wikitesto]

Ho rimosso un massiccio inserimento di libri di Nicla Vassallo, che né risultano utilizzati per la scrittura della voce, né tanto meno hanno riferimenti puntuali.Truman (msg) 14:20, 23 dic 2010 (CET).[rispondi]

Erano stati anche spammati in altre voci, rimossi.--Bramfab Discorriamo 16:16, 23 dic 2010 (CET)[rispondi]

La conoscenza è infinita? Ci sono infiniti campi della conoscenza? Ogni campo della conoscenza- a sua volta- continiene infiniti argomenti?

base di epistemologia[modifica wikitesto]

possiamo conoscere solo una descrizione della realtà un modello, una simulazione nella nostra mente che vene continuamente verificata tramite esperienze sensoriali esattamente come una teoria scientifica, solo che viene fatto continuamente inconsciamente molto velocemente--82.189.255.254 (msg) 18:42, 27 lug 2018 (CEST)Paolo Vogliazzo 27 Luglio 2018[rispondi]

Varianti 2019[modifica wikitesto]

Ho annullato alcune modifiche che, riguardo ai legami tra epistemologia e filosofia della scienza, asserivano: "In un'accezione più ristretta l'epistemologia e' a volte erroneamente accostata alla filosofia della scienza, la disciplina che si occupa delle implicazioni filosofiche delle scoperte scientifiche." Intanto le parentele tra filosofia della scienza ed epistemologia ci sono, quindi non è assolutamente erroneo accostarle, caso mai sarebbe erroneo identificarle. In effetti qui su wiki abbiamo voci differenti proprio per questo. Disapprovo fortemente poi la visione della filosofia della scienza come disciplina che -in modo molto naif- osserva le scoperte scientifiche e poi ci costruisce una filosofia. In definitiva ho ripristinato il vecchio testo, certamente migliorabile: "In un'accezione più ristretta l'epistemologia può essere identificata con la filosofia della scienza, la disciplina che si occupa dei fondamenti e dei metodi delle diverse discipline scientifiche." Nella voce filosofia della scienza si trova poi "[la filosofia della scienza] ha ampie sovrapposizioni con l'epistemologia" che forse rende meglio l'idea.
A parte ciò, l'immagine che riporta le "tendenze epistemologiche" (di origine anglosassone) andrebbe da qui rimossa. Forse starebbe bene in gnoseologia. Per quanto ne so, l'empirismo ed il realismo potrebbero stare qui, l'idealismo non riguarda l'epistemologia ed il razionalismo da solo non fornisce conoscenza scientifica. (Popper ha provato ad introdurre un approccio razionalistico, con ottimo successo di pubblico, ma Nozick (Invarianze) spiegava bene la totale incapacità di Popper di render conto della crescita della conoscenza scientifica).--Truman (msg) 17:22, 15 ott 2019 (CEST)[rispondi]

Intanto ho cambiato l'immagine, con una didascalia che tenta di rendere uno dei problemi ricorrenti dell'epistemologia e porta al dibattito tra verificazionismo e falsificazionismo.--Truman (msg) 17:52, 15 ott 2019 (CEST)[rispondi]

La finiamo di fare provocazioni ?[modifica wikitesto]

La risposta comune della scienza e anche del senso comune al problema dell'induzione e' "fino a prova contraria SI"; l'ho inserito e qualcuno alquanto "vanitoso" o "presuntuoso" l'ha tolto...bella figura di m.... dell'enciclopedia...invece di risolvere un problema preferite sollevare dubbi da parte di chi di scienza non ci capisce nulla.--151.27.92.137 (msg) 07:58, 13 mar 2020 (CET)[rispondi]

Collegamenti esterni interrotti[modifica wikitesto]

Una procedura automatica ha modificato uno o più collegamenti esterni ritenuti interrotti:

In caso di problemi vedere le FAQ.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 08:53, 6 mar 2022 (CET)[rispondi]

Aggiornare profondamente la voce[modifica wikitesto]

Cari utenti,

Credo che la voce vada profondamente riscritta e rititolata. Al momento, la voce tratta l'epistemologia come una branca della filosofia della scienza.

È sicuramente vero che per molti anni, il significato italiano della parola "epistemologia" è stato almeno in parte legato alle problematiche riguardanti lo statuto della conoscenza scientifica. Al momento, non sono a conoscenza di alcun corso universitario italiano chiamato epistemologia ma in cui si trattino esclusivamente temi riguardanti la filosofia della scienza. A Torino, il corso di teoria della conoscenza (termina neutro in italiano rispetto a gnoseologia ed epistemologia) è chiamato Epistemologia (qui il link: https://filosofia.campusnet.unito.it/do/corsi.pl/Show?_id=38by). A Bologna, il corso si chiama "Teoria della conoscenza" (qui il link: https://www.unibo.it/it/didattica/insegnamenti/insegnamento/2022/422936) e nella descrizione si parla di "teoria del conoscenza (epistemologia) contemporanea", ma non si fa riferimento a problematiche di filosofia della scienza. Alla Cattolica di Milano i corsi di "Filosofia della scienza" e di "Epistemologia" sono separati (qui potete vedere: https://www.unicatt.it/corsi/triennale/filosofia-milano/piani-di-studio-2023-24/curriculum.html). Non ho trovato i programmi online, ma epistemologia da quello che so è intensa nel senso di teoria della conoscenza. Alla Statale il corso si chiama "Gnoseologia" (qui il link: https://www.unimi.it/it/corsi/insegnamenti-dei-corsi-di-laurea/2023/gnoseologia) e sembra afferire più alle problematiche dell'antropologia filosofica, e si discosta, dunque, da com'è inteso il dibattito epistemologico in altre università. Non ho però informazioni di prima mano a riguardo a questo corso. A Padova, filosofia della scienza ed epistemologia sono separate e non ci sono corsi chiamati "Gnoseologia" o "Teoria della conoscenza" (qui potete verificare: https://www.unipd.it/offerta-didattica/corso-di-laurea/scienze-umane-sociali-e-del-patrimonio-culturale?tipo=L&scuola=SU&ordinamento=2008&key=LE0599&cg=studi-umanistici-e-linguistici, scaricando l'elenco degli insegnamenti).

Potrei continuare con tanti altri esempi. Il punto che voglio sostenere è questo: c'è chiaramente stato un deciso spostamento semantico rispetto al termine epistemologia. Se è vero che al tempo in cui le voci della Treccani e della Garzanti sono state scritte il significato di "epistemologia" non si era ancora spostato chiaramente verso "teoria della conoscenza", ma era più fedele all'etimo greco, ora ciò non è più vero. La filosofia della scienza e l'epistemologia non possono più essere trattate come esclusivamente connesse. Aggiungo, noltre, che al momento la voce ha un carattere prettamente storico. Per cui sarebbe più corretto chiamarla: Storia dell'epistemologia della scienza.

Simili obiezioni si possono fare anche alla voce Gnoseologia, in cui mi aspettavo di trovare i temi classici della teoria della conoscenza: l'analisi dei concetti di conoscenza, credenza e opinione; i rapporti di giustificazione; le risposte allo scetticismo; le diverse teorie (esternaliste/internaliste) della conoscenza; le connessione con l'epistemologia formale e le logiche epistemiche. Anche la voce Gnoseologia è una voce storica e va riscritta (aprirò una discussione anche lì), e che, tra l'altro, non rende giustizia al dibatti gnoseologico contemporaneo nato all'interno della tradizione cosidetta continenale (odio la distinzione ma è l'unica per capirci brevemente).

Ho visto che molti utenti che hanno collaborato alla voce epistemologia hanno collaborato anche alla voce gnoseologia, dunque faccio partire il dibattito da qui.

La mia proposta è: la voce Epistemologia, deve diventare "Storia dell'epistemologia della scienza", per meglio comunicare il contenuto della stessa. Le due sottosezione sull'induzione e il rasoio di Ockham, che sono le uniche propriamente epistemologiche, vanno integrate in una nuova voce chiamata "Teoria della conoscenza", che è un termine neutro rispetto a "gnoseologia" (troppo connotato per gli analitici) ed "epistemologia" (troppo connotato per chi è fedele all'etimo greco), in cui siano trattati: l'analisi dei concetti di conoscenza, credenza e opinione; i rapporti di giustificazione; le risposte allo scetticismo; le diverse teorie (esternaliste/internaliste) della conoscenza; le connessione con l'epistemologia formale e le logiche epistemiche. Tutto ciò così come è trattato dalla ricerca contemporanea, ma con una sezione storica introduttiva che rimandi alla pagina attualemente chiamata Gnoseologia, che deve essere chiamata "Storia della teoria della conoscenza". Infine, una pagina chiamata "Gnoseologia" può trattare i temi così come sono trattati dagli autori contemporanei della tradizione dell'antropologia filosofica. --Filippo92CT (msg) 11:23, 25 mar 2023 (CET)[rispondi]

Allibisco. Intanto la voce, nell'impostazione del termine, fa riferimento alla Treccani e wikipedia dovrebbe far riferimento a fonti consolidate. Evidentemente nel mondo anglosassone per epistemologia intendono qualcosa di ben più ampio, pur con lo stesso etimo. Che l'accezione anglosassone del temine e quella continentale (europea) siano diverse è chiarito.
Comunque sia qui che nella en.wiki l'epistemologia è una branca della filosofia. (Non della "filosofia della scienza", ma della "filosofia"). Pensavo di averlo chiarito da qualche parte, ma l'epistemologia è una disciplina interna alla filosofia che si interroga sulla conoscenza scientifica, la filosofia della scienza è una disciplina interna alla scienza che si pone questioni filosofiche. Si capisce meglio al plurale. Esiste una "filosofia della fisica" interna alla filosofia della scienza ma non esiste un'epistemologia della fisica. Insomma la filosofia della scienza si può tranquillamente spezzettare in sottodiscipline relative ai vari ambiti scientifici, per l'epistemologia non mi risulta. Poi, si sono passati anni dalle prime bozze della voce e chiaramente il mondo si è evoluto, ci sono nuove mode e in particolare si diffondono sempre di più tendenze ad assimilare ciò che arriva dal mondo anglosassone. Le università di Bologna e Torino mi sembrano tra quelle più pronte ad assimilare modelli anglosassoni. Però mi resta la sensazione che la filosofia non dovrebbe aver troppa fretta di correr dietro alle mode. Sull'approccio alla filosofia se debba essere storico o per concetti abbiamo avuto discussioni interminabili qui (discussioni alla voce "filosofia"). In pratica nel mondo anglosassone non amano molto la storia, comunque sia in de.wiki, che in en.wiki e it.wiki la voce "filosofia" ha duplice approccio dal punto di vista storico e per discipline.
Per quanto riguarda Gnoseologia (continente) e Filosofia della conoscenza (mondo anglosassone) ho già visto da tempo che si assomigliano ma non sono sovrapponibili, in effetti vengono da tradizioni differenti.
Detto questo i contributi a questa voce sono stati decisamente scarsi e il livello è basso, si può tranquillamente scopiazzare (traducendo con qualche orrido traduttore automatico) la moda filosofica anglosassone, ma la cosa non mi interessa molto. Diciamo che la penso più o meno come Galimberti, il quale affermava che la filosofia è geograficamente ingiusta, praticamente tutti i contributi di valore vengono dalla Germania o dalla Grecia. --Truman (msg) 15:41, 3 apr 2023 (CEST)[rispondi]

Articles around épistémologie/epistemologia/epistemology[modifica wikitesto]

I am expressing myself in english also I am french to coordinate differente wikis around the épistémologie/epistemologia/epistemology articles.

In english en:epistemology is the term used to refer to the branch of philosophy studying knowledge. But in some other languages fr:épistémologie, it:epistemologia, es:epistemologia, pt:epistemologia the same word doesn't have this meaning and is rather focused on science solely.

On the other side equivalents to en:epistemology exist in those other languages : es:gnoseologia, fr:théorie de la connaissance, it:gnoseologia, pt:gnoseologia

Currently item Q9471 is a wikidata stew of a bunch of different articles that might have nothing to do with eachother.

I had previoulsy linked the fr:épistémélogie to other wikipedia articles that have an article with the same specific meaning under the item Q116930361 but this modification was deleted. I am now trying to coordinate the different wikis to do it again but letting know everyone so we don't revert this change every sunday.

the discussion can be found here --D Cat laz (msg) 17:25, 28 apr 2023 (CEST)[rispondi]

Jerzy Kmita - un appunto[modifica wikitesto]

remembrance - Jan Grad
Jerzy Kmita (1931-2012) was one of the most prominent Polish philosophers. He specialized in the methodology of the humanities, epistemology, and philosophy and theory of culture. He is the author of the original conception of the philosophy of humanities, theory of scientific knowledge (historical epistemology) and the theory of culture (socio-regulatory theory of culture). He authored 16 books: monographs and academic textbooks, nearly 200 scientific articles, over 100 popularscience articles, and also edited 13 joint publications. In 1955 he graduated from Polish Studies at the Faculty of Philology at Adam Mickiewicz University in Poznan, then was hired at AMU where he worked continuously for 47 years (1955-2002). He headed the Department of Logic, was the director of the Institute of Philosophy and director of the Institute of Cultural Studies. He received his PhD in 1962, obtained a readership (habilitation) in 1968, became Associate Professor in 1974 and in 1979 – Professor. In 1986 he became Corresponding Member of the Polish Academy of Sciences (PAS), in 1994 – Real Member. He participated in the PAS Committee for Philosophy, he was member of the PAS Science of Science Committee and PAS Committee on Cultural Studies. He was a member of several scientific societies: International Union of History and Philosophy of Science, Polish Philosophical Society, Polish Semiotic Society, Poznan Society of Friends of Sciences. He participated in the work of editorial boards of scientific journals: Philosophical Studies (Studia Filozoficzne), Methodological Studies (Studia Metodologiczne), Dialectics and Humanism (Dialektyka i Humanizm), Poznan Studies in the Philosophy of the Sciences and the Humanities, Poznan Studies in the Philosophy of Science (Poznańskie Studia z Filozofii Nauki), Methodological Literature Review (Przegląd Literatury Metodologicznej), Philosophical Education (Edukacja Filozoficzna), Praxeology (Prakseologia), In the 1970s and 1980s he edited with J. Topolski Polish Scientific Publishers PWN editorial series “Methodology of Humanities”. --Truman (msg) 14:26, 3 mag 2023 (CEST)[rispondi]

Proposta di aggiunta: Sociologia della conoscenza scientifica, epistemologia femminista ed epistemologia sociale.[modifica wikitesto]

Salve, sono uno studente magistrale di un'università olandese. Sto attualmente seguendo un corso di epistemologia sociale della scienza. Ho notato che nella pagina manca qualsivoglia accenno alle tre correnti epistemologiche sopracitate. Lo trovo un po' preoccupante vista la presenza di una voce rispetto agli sviluppi "moderni" dell'epistemologia. Da ciò che so, le tre correnti di cui sopra, ed in particolare l'epistemologia femminista e quella sociale sono attualmente le correnti di pensiero più moderne in ambito epistemologico e di filosofia della scienza. L'epistemologia femminista e sociale possono essere viste come l'evoluzione della "sfida" lanciata da Kuhn e Feyerabend all'epistemologia tradizionale negl'anni '60 e '70 rispettivamente (lascio un due fonti accademiche che ne parlano sotto). Mi propongo quindi di ampliare quando avrò tempo la sezione sugli sviluppi moderni. Pensavo di includere almeno una menzione alla scuola di Edinburgo, qualcosa su Sandra Harding e Donna Haraway per quello che riguarda l'epistemologia femminista, e riportare le teorie e i pensieri di Helen Longino, Miriam Solomon e altri/e per quello che riguarda l'epistemologia sociale. Queste aggiunte sarebbero ottimali se implementate con il cambiamento proposto sopra alla pagina, visto che si tratta prettamente di teorie sull'epistemologia della scienza, piuttosto che sulla teoria della conoscenza in generale.


Longino, H. E. (2022). What's Social about Social Epistemology?. Journal of Philosophy, 119(4), 169-195.

Oreskes, N. (2019). Perspectives from the History and Philosophy of Science. In Why Trust Science? (pp. 15-68). Princeton University Press.


--ProgressiveProblemshift (msg) 13:18, 29 mag 2023 (CEST)[rispondi]