Discussione:Douglas Hofstadter
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sicuramente la pagina non deve stare qua ma al titolo del libro, ed è da dePPOVizzare.--.mau. ✉ 17:26, ott 8, 2005 (CEST)
Testo precedente[modifica wikitesto]
Goedel, Escher, Bach: un'Eterna Ghirlanda Brillante[modifica wikitesto]
E' un libro affascinante ed intrigante per un appassionato di logica matematica ed informatica, che ama pure musica e arte.
L'autore, professore di Computer Science alla Indiana University di Bloomington, è uno di quei tipici professori americani che, forse per distinguersi da una moltitudine di personaggi (colleghi, studenti, amici, concittadini) culturalmente mediocri come appunto è l'americano medio, vogliono dimostrare di avere interessi a 360°, dimenticando talvolta quanto un vero approfondimento di tematiche così ampie richiederebbe una dedizione che male si accompagna con la loro molteplicità.
Fatta questa premessa che può sembrare critica, ma in buona parte nasconde l'ammirazione per lo sforzo e l'intelligenza dell'autore, desidero sottolineare quanto curioso e ben architettato sia un testo, anche cosparso di spunti spiritosi ed umoristici, che partendo da fantasiosi dialoghi tra Achille e la Tartaruga, seguiti da trattazioni di logica matematica e informatica, e da analisi e confronti con la musica "matematica" di J. S. Bach e le metamorfosi ed i paradossi figurativi di Escher, voglia dare una veste filosofica e quasi metafisica alla (siamo nel 1979) nascente Intelligenza Artificiale.
Anche se evidentemente questa è il punto focale del libro nelle intenzioni dell'autore, la parte sull'Intelligenza Artificiale è quella che meno mi ha entusiasmato, forse per l'overdose di teoremi, riferimenti incrociati, tra i vari campi dello scibile umano (da qui il dubbio: come fa a sapere tutto ciò ? non è che forse gli sfugge qualche tassello della conoscenza e non se ne è accordo ?) ed il tentativo di descrivere e spiegare le ragioni dell'universo con i soli strumenti presentati dal libro.
Ma ciò non toglie che ho letto almeno due terzi del libro (di quasi 800 pagine nella versione americana Basic Books, NY, del 1979) con entusiasmo e curiosità per le sempre nuove trovate. Un esempio, per gli appassionati di informatica, è il capitolo IV, dove Achille e la Tartaruga dialogando in un parco a Coney Island si perdono nel Piccolo Labirinto Armonico con la complicità di un genio il cui nome è un programma: "Genie O Djinn". Ed introducono ai misteri della tecnica ricorsiva nella programmazione del software entrando in ricorsione essi stessi con un dialogo, nel dialogo, nel dialogo... con infinite stratificazioni (e problemi editoriali per pagine con margine sinistro sempre più ampio!) in cui il genio di cui sopra tendendo all'infinito tende a ...GOD! A parte il rischio latente di blasfemia, questo è stato uno dei capitoli più divertenti, e nello stesso tempo istruttivi.
In conclusione se si mettono da parte i tentativi di spiegare l'intelligenza umana, resta un libro ricco di spunti, di curiosità, di trovate spiritose e soprattutto istruttivo nell'area del Computer Science.
hofstadter filosofo?[modifica wikitesto]
Avrei dei dubbi in proposito, e credo li avrebbe anche Hofstadter :-) Un conto è essere un cognitivista, un altro definirsi filosofo. -- .mau. ✉ 19:54, 4 nov 2006 (CET)
vegano o vegetariano?[modifica wikitesto]
Ho notato che le versioni in Inglese e Italiano di questa voce differiscono su questo punto. La fonte della versione Inglese mi sembra credibile (si tratta di una recensione di Martin Gardner di I Am a Strange Loop). Sarei pertanto incline a correggere la versione italiana. larsen (msg) 12:08, 18 gen 2010 (CET)
Nessun libro può anche lontanamente essere paragonato a GEB.
pareri personali, niente fonti[modifica wikitesto]
"(..) cosa e dove era la coscienza di Carol e cosa e dove può esserne restato dopo? Il libro, peraltro, è proprio dedicato alla ricerca dell'essenza e dell'origine della consapevolezza che un vivente ha di sé stesso e le conclusioni di Hofstadter sono, in senso umano, molto negative: non solo la Terra e l'Uomo non sono al centro dell'Universo, ma la stessa autoconsapevolezza non è altro che la conseguenza di un meccanico loop ripetitivo simile, in sostanza, allo specchio.(..)"
Queste sono intepretazioni del tutto arbitrarie dello scrivente -che si focalizza solo su un aspetto del più ampio discorso di Hofstadter- e non sono minimamente supportate da fonti: per dire, ho letto Anelli nell'io e ne ho ricavato impressioni quasi opposte, persino ottimistiche in certi passaggi; tutto il paragrafo dovrebbe essere riscritto o completamente eliminato... — Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 82.54.120.167 (discussioni · contributi) 00:01, 6 ago 2018 (CEST).
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Come categorizzare Hofstadter?[modifica wikitesto]
Viste le continue modifiche, ho scritto a Hofstadter per chiedergli come si definisce. La risposta comincia con "La mia identità ha subito molti cambiamenti nel giro degli anni e decenni." e a seconda dei decenni indica varie cose (sì, ogni tanto c'è "filosofo"). Partendo dall'assunto che almeno su it.wiki non si può usare "polymath", io lascerei saggista e filosofo. -- .mau. ✉ 18:57, 31 gen 2023 (CET)