Discussione:Diocesi di Tenin

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Croacensis[modifica wikitesto]

In base a questa fonte e vista la corrispondenza di date, inserisco in cronotassi l'unico episcopus Cro(y)acensis suffraganeo di Spalato riportato da Eubel, II, p. 140 e quelli di Eubel, III, p. 181. AVEMVNDI (DIC) 16:39, 1 dic 2010 (CET)[rispondi]

E però registro anche l'opinione di Ludwig von Thallóczy, Illyrisch-Albanische Forschungen, vol. I, Munchen und Leipzig 1916, pp. 218-219 (in nota). Secondo questo autore gli episcopi Cro(y)acenses del XIV-XV secolo sono vescovi di Croia. AVEMVNDI  04:23, 22 apr 2011 (CEST)[rispondi]

Avviso ai lettori[modifica wikitesto]

La presente diocesi di Tenin corrisponde alla sede titolare di Tino (Tiniensis) riportata dall'Annuario Pontificio 2011 p. 996. --Croberto68 (msg) 15:41, 6 set 2011 (CEST)[rispondi]

Ok, ma Tino si confonderebbe con la sede di Tino in Grecia.-- AVEMVNDI  19:49, 6 set 2011 (CEST)[rispondi]
Però è meglio esplicitarlo in qualche maniera. --Jerus82 (msg) 12:37, 24 giu 2022 (CEST)[rispondi]

Storia e serie dei vescovi[modifica wikitesto]

Questa voce solleva diversi dubbi e problemi. Riguardo alla storia, si dice che fu soppressa con la bolla Locum beati Petri del 1828, ma questa bolla non fa menzione della sede Tininiensis (o simili); si dice che fu unita alla diocesi di Sebenico, ma quando parla di questa diocesi (p. 700, nº 13), non si dice nulla di Tenin. Questo libro (p. 209) e questa enciclopedia online dicono che la diocesi venne soppressa nel 1688 e unita in qs data a Sebenico.
A questo punto fa problema la cronotassi, riportata da Eubel e da CH; da notare che dopo il 1688, quasi tutti i vescovi sono ungheresi, benché Tenin sia un po' lontana dall'Ungheria. Per alcuni di questi vescovi, sia CH che Eubel indicano che furono ausiliari di diocesi ungheresi (per es. i due vescovi di fine Settecento, Szily e Pierer, furono ausiliari di Győr). Faccio infine notare che gli AP dell'Ottocento, anche dopo il 1828, elencano la diocesi fra quelle residenziali, non titolari!!
È più che mai urgente trovare fonti...--Croberto68 (msg) 14:42, 21 mag 2018 (CEST)[rispondi]

Aggiungo un testo interessante. Lo Schematismus (Annuario) dell'arcidiocesi di Kalocsa per l'anno 1942 considera i vescovi Tinniniensis come suffraganei del metropolita di Kalocsa ([1]); così pure, nella sezione storica, parlando dell'evoluzione della provincia ecclesiastica di Kalocsa (p. 11).--Croberto68 (msg) 15:28, 21 mag 2018 (CEST)[rispondi]
Aggiungo altre note storiche trovate qua e là:
  • secondo Catholic Encyclopedia, la sede non ebbe più vescovi residenziali dopo il 1622, e quando la regione fu occupata dai Veneziani nel 1768 i vescovi di Sebenico furono nominati amministratori di Tenin fino alla sua annessione nel 1828;
  • secondo il sito web della diocesi di Sebenico, con il trattato del 1699, a Sebenico venne annessa qualla parte della diocesi di Tenin che era in territorio ottomano...
Come si può vedere le cose sono (o sembrano) confuse... senza dimenticare che secondo Eubel (e CH) non v'è soluzione di continuità nella nomina dei vescovi... fino a oggi!!!--Croberto68 (msg) 15:53, 21 mag 2018 (CEST)[rispondi]
Un'altra cosa. Anche l'Annuaire Pontifical Catholique del 1915 ([2]) inserisce la diocesi fra quelle residenziali...--Croberto68 (msg) 15:02, 23 mag 2018 (CEST)[rispondi]
Farlati, Ill. S., IV a p. 302 spiega in parte la questione: la diocesi era sottoposta al patronato del Re d'Ungheria (qui la distanza non c'entra affatto, comunque questa parte della Dalmazia era parte integrante del Regno d'Ungheria). Tuttavia, dopo la conquista ottomana della diocesi non rimase nulla se non il titolo, che fu attribuito a diversi vescovi che esercitavano il loro ministero nel Regno. I vescovi furono sciolti dall'obbligo di residenza (Farlati, IV, 299). Probabilmente i diritti del Re sulla diocesi ne congelarono l'esistenza de iure e così la troviamo elencata negli AP. Farlati scrive che la parrocchia di Tenin faceva parte della diocesi di Sebenico: ma non ci fu alcuna unione. Rimane da accertare quando Tenin sia passata dalla metropolia di Spalato a quella di Kalocsa. La citazione della bolla Locum beati Petri nella nostra voce è superflua, perché la bolla come dici giustamente non cita Tenin. --AVEMVNDI 20:46, 23 mag 2018 (CEST)[rispondi]
Per cui, se ho ben capito, da sede residenziale è diventata de facto una sede titolare, senza alcun documento che attesti questo passaggio... Di certo, nel 1828 non era più una sede residenziale, altrimenti sarebbe stata menzionata nella bolla Locum beati Petri tra le varie diocesi esistenti a quell'epoca. Circa la provincia ecclesiastica, il vol. VI di Eubel (p. 408, nota 1) dice espressamente: eccl. cathedr. BVM suffrag. metrop. Spalatensis; dunque a fine Settecento faceva ancora parte di qs provincia. Tuttavia, lo stesso Eubel dice che la diocesi era tassata di 150 fiorini, cosa che succedeva (se non sbaglio) solo per le diocesi residenziali...
Come sistemare tutto questo? come suddividere la cronotassi tra vescovi residenziali e vescovi titolari?--Croberto68 (msg) 09:57, 24 mag 2018 (CEST)[rispondi]
No, la bolla non "poteva" occuparsi di Tenin, perché non aveva più territorio e in più avrebbe leso diritti della Corona d'Ungheria. Probabilmente Tenin fu considerata sede titolare dopo il 1918, quando non aveva più senso preoccuparsi dei diritti della Corona d'Ungheria. Tra il resto l'aspetto interessante è che già alla data di erezione della diocesi il vescovo di Tenin era un vescovo di Corte, da questo deriva il nome "Croacensis". Visto il passaggio "fluido" tra diocesi residenziale e titolare io manterrei addirittura unita la cronotassi, oppure la dividerei secondo un criterio "de facto", considerando titolari tutti i vescovi dopo l'occupazione turca. Altre diocesi ungheresi furono trasferite (ad esempio: Strigonio ebbe sede a Trnava), Tenin no e fu data come beneficio a vescovi ausiliari. Il fatto che fosse tassata fa pensare che esistesse una mensa, sarebbe interessante avere informazioni al riguardo. --AVEMVNDI 16:23, 25 mag 2018 (CEST)[rispondi]
Rischiamo di fare ragionamenti, pur legittimi o almeno plausibili, che però non hanno fonti a sostegno... Non è che potresti sistemare tu la voce, magari con qualche nota?!--Croberto68 (msg) 09:25, 28 mag 2018 (CEST)[rispondi]
Ho inserito in voce le parti non controverse.--AVEMVNDI 12:43, 12 giu 2018 (CEST)[rispondi]
Resta il problema della cronotassi. La suddivisione attuale tra residenti e titolari è arbitraria e prende come punto discriminatorio la bolla del 1828, che sappiamo essere non più valido.--Croberto68 (msg) 13:05, 12 giu 2018 (CEST)--Croberto68 (msg) 13:05, 12 giu 2018 (CEST)[rispondi]
Ho sistemato sulla base delle risultanze raccolte. Sarei ancora curioso di capire quando Tenin, ossia Tinay, è divenuta suffraganea di Kalocsa. --AVEMVNDI 16:39, 15 giu 2018 (CEST)[rispondi]

[ Rientro]In questo libro del 1779, che tratta con completezza di tutte le suffraganee di Kalocsa e ancora di altre diocesi che sono state suffraganee (p. 31 e sgg.) Tenin non è mai menzionata fra le suffraganee, anzi a p. 40 la troviamo tra le suffraganee di Spalato. Quindi termine post quem è il 1779. --AVEMVNDI 17:16, 15 giu 2018 (CEST)[rispondi]

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