Discussione:Colloqui con sé stesso

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Il titolo dovrebbe essere "Colloqui con se stesso", poiché il sé che precedeve la parola "stesso" non vuole l'accento. --Pizzaefiki 15:58, 25 maggio 2011

Sul sito dell'Accademia della Crusca sostengono che entrambe le forme siano corrette: http://forum.accademiadellacrusca.it/forum_5/interventi/895.shtml --Yuiop (msg) 14:59, 6 ott 2011 (CEST)[rispondi]
Non solo la seconda è corretta, ma la prima è una "non regola" considerata deprecabile (se non irritante) dagli specialisti di linguistica, la cui forza, nell'italiano, è dovuta a un insulsa tradizione maturata in ambiente "scolastico": infatti, se fosse elevata a norma ortografica, sarebbe una regola senza precedenti (ad esempio: si scrive "l'ho scritto stesso" e non "l'ho scritto li stesso"). Non è un caso se l'Enciclopedia Treccani espunge completamente, dalla sua prassi editoriale, l'uso di "se stesso", preferendovi il più corretto "sé stesso". La Wikipedia italiana, invece, che, notoriamente, è il brodo di coltura di poppanti poco navigati nella lettura endofasica, è piena di puristi dell'ortografia italiana e di zelanti Maestrine dalla Penna Rossa che sprecano il loro tempo, e le risorse computazionali della rete, prendendosi la briga di togliere accuratamente tutti gli accenti su "sé stesso".--188.153.121.124 (msg) 08:56, 12 ott 2013 (CEST)[rispondi]
Vista questa modifica torno sulla questione: secondo me dovremmo vedere cosa fanno le fonti in questo specifico caso le fonti. (Ho dato una rapidissima occhiata e non mi pare ci sia una risposta univoca) --Jaqen [...] 18:18, 15 set 2017 (CEST)[rispondi]
Va benissimo... anzi, scusate se ho riaperto questa vecchia questione: non sapevo proprio che l'idea di togliere gli accenti fosse già stata presa in considerazione! Quando ho imparato a scrivere il "sé stesso" è stata una delle cose che mi hanno detto subito essere sbagliata, come "famigliari": ma ormai anche questo è accettato... per cui forse sto perdendo colpi! In ogni caso grazie infinite per la vostra disponibilità e attenzione.-- 87.5.236.96 (msg) 18:25, 15 set 2017 (CEST)[rispondi]

Citiamo un po’ di fonti, intendo fonti in àmbito marcaureliano. Mi limito alle traduzioni e ovviamente a quelle che nel titolo tradotto non hanno evitato il famigerato riflessivo. La prima vera traduzione italiana è del cardinale Francesco Barberini: I dodici libri di Marco Aurelio Antonino imperadore di se stesso ed a se stesso, communemente intitolati «Della sua vita», traslatati dal greco, In Roma, per Giacomo Dragondelli, 1675. Poi bisogna arrivare al Novecento: Colloqui con se stesso (ricordi e pensieri), Traduzione di Francesco Lulli, Milano, Rizzoli, 1953; A se stesso, Introduzione di Lidia Storoni Mazzolani, Firenze, Le lettere, 1989; A se stesso. Pensieri, Introduzione, traduzione e note di Enrico V. Maltese, Milano, Garzanti, 1993; Colloqui con se stesso, Traduzione di Enrico Turolla, Milano, Biblioteca universale Rizzoli, 1995; Gli scritti a se stesso, [a cura di] Eva Di Stefano, Catania, CUECM, 2000; Colloqui con se stesso, Traduzione e cura di Nicola Gardini, Milano, Medusa, 2005. Evidentemente tutta gente che non sapeva o non sa l’italiano. Ma noi per fortuna abbiamo la Treccani e soprattutto i treccanidi. Ed ecco che dopo secoli finalmente l'anno scorso il titolo è stato correttamente accentato in: Colloqui con stesso, Traduzione di Luca Civitavecchia, Firenze, Demetra, 2017. --94.164.101.159 (msg) 07:00, 12 mar 2018 (CET)[rispondi]

Treccani ha usato in passato anche l'altra forma. Ma il fatto interessante è che scrive «meglio noti come Ricordi». --Erinaceus (msg) 07:35, 12 mar 2018 (CET)[rispondi]

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