Discussione:Assonometria

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Unioni effettuate[modifica wikitesto]

--AnjaManix (msg) 18:17, 19 lug 2008 (CEST)[rispondi]

--AnjaManix (msg) 18:20, 19 lug 2008 (CEST)[rispondi]

--AnjaManix (msg) 18:22, 19 lug 2008 (CEST)[rispondi]

--AnjaManix (msg) 18:24, 19 lug 2008 (CEST)[rispondi]

perchè non c'è l'assonometria monometrica?

l`assonometria monometrica[modifica wikitesto]

l`assonometria monometrica significa che gli immagini dell`unita assonometriche Ux, Uy, Uz, si mantengono o si riducono nello stessa misura.

e questo avviene in:

  • assonometria cavaliera militare quando l`unita di misura reale Uz e` uguale all`unita di misura assonometria U`z. vale a dire un segmento verticale che misura in realtà 10 cm rimane tale anche la sua immagine assonometrica;
  • assonometria cavaliera frontale, quando l`immagine assonometrica dell`unita di misura Ux dell`asse x e` uguale all`unita di misura reale Ux dello stesso asse x.
  • assonometria isometrica
Ma c'era anche scritto: isometrica vuole dire che le riduzioni sono uguali; monometrica, invece, anche. La cavaliera (militare o frontale) è isometrica solo se è rapida. L'ortogonale isometrica è ancora isometrica (ammetto che quelle lettere nei disegni non aiutano a capire.)

link esterni[modifica wikitesto]

Origine del termine "cavaliera"[modifica wikitesto]

La Treccani nonché wikipedia nelle altre lingue danno una spiegazione diversa per l'origine del nome. Qui, http://www.geometriapratica.it/allegatipdf/appuntiassonometrie.pdf, viene mostrato che il termine era utilizzato per delle proiezioni assonometriche prima di Bonaventura Cavalieri. Cito testualmente "L’assonometria cavaliera deriva il suo nome dal cavaliere, termine italiano arcaico, di origine medievale o rinascimentale, che indicava uno spazio sopraelevato all’interno di una fortezza. Secondo un’altra versione, il termine deriverebbe dalla visione di una fortezza da parte di un cavaliere a cavallo, posto su di un’altura sovrastante: anche in questo caso l’origine del nome sarebbe ugualmente italiana. L’ipotesi è confermata da un’opera di Galileo Galilei (1564-1642), il “Trattato di fortificazione”, nel quale il grande scienziato definisce i cavallieri come luoghi rialzati posti all’interno di una fortificazione. La derivazione dal cognome del matematico Bonaventura Cavalieri (1598? – 1647) non ha quindi alcun fondamento."