Discussione:Arcidiocesi di Tangeri

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Sedi residenziale e titolare[modifica wikitesto]

a fonte circa l'istituzione della prefettura apostolica del Marocco il 28 novembre 1630 è l'Annuario Pontificio. Non capisco però perché la Santa Sede abbia istituito una prefettura apostolica, quando in realtà esisteva la sede di Tangeri unita a Ceuta. Inoltre, questa prefettura apostolica del Marocco non è da confondere con la Diocesi del Marocco (chiamata a volte anche diocesi di Fez), che risale ai primi decenni del XIII con l'arrivo di francescani e domenicani, scomparsa alla fine del Cinquecento o agli inizi del Seicento, e divenuta poi sede titolare in partibus (oggi soppressa), di cui si hanno ancora tracce in alcuni Annuari Pontifici dell'Ottocento. Di qs sede titolare Catholic Hierarchy da due diverse schede: qui e qui--Croberto68 (msg) 14:14, 22 dic 2010 (CET)[rispondi]

Per la diocesi del Marocco cfr Eubel, vol. I p. 326, vol. II p. 186, vol. III p. 236, vol. IV p. 232. --Croberto68 (msg) 14:19, 22 dic 2010 (CET)[rispondi]

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A titolo informativo, riporto questo brano, tratto dal libro di Mario Dall'Arche, Scomparsa del Cristianesimo ed espansione dell'Islam nell'Africa settentrionale (1967), dal quale si evince che non esiste molta chiarezza nelle fonti:

«Alla morte del suo ultimo vescovo, Don Tomàs de Espinosa (1631), avvenuta a Valencia, dove aveva passato i suoi ultimi anni di vita, la gloriosa diocesi di Marocco dovette retrocedere al rango di Prefettura Apostolica, affidata ai Frati...»

In base a questo testo la diocesi di Marocco diventa prefettura apostolica, mentre altre fonti, tra cui la nostra voce, dicono che fu la diocesi di Tangeri a diventare prefettura apostolica. Inoltre Catholic Hier. da qs Espinosa come vescovo titolare. --Croberto68 (msg) 15:16, 22 dic 2010 (CET)[rispondi]

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Alcune note storiche e parte della cronotassi è tratta da qs sito: (http://)sanfrancisco70.jimdo.com/letras-tangerinas/ - non riconosciuto da it.wiki. --Croberto68 (msg) 09:09, 23 dic 2010 (CET)[rispondi]

Casablanca no pertenece a la Archidiócesis de Tanger[modifica wikitesto]

(ES) : Casablanca no está en la Archidiócesis de Tanger. Casablanca pertenece a la diócesis de Rabat--HombreDHojalata (msg) 22:40, 11 apr 2011 (CEST)[rispondi]

He controlado y tienes toda razón. No sólo en la página web de la arquidiócesis de Rabat está claramente escrito que la región de Casablanca constituye una parte de aquella arquidiócesis, sino también en es.wiki hay este artículo. La falta tiene origen desde Gcatholic. Gracias por tu aviso. AVEMVNDI  23:26, 11 apr 2011 (CEST)[rispondi]

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Territorio del protettorato spagnolo[modifica wikitesto]

Il breve Quae catholico nomini del 2 luglio 1923 assegnava al nuovo vicariato apostolico di Rabat il territorio del protettorato francese, che non comprendeva l'attuale area meridionale del Marocco, che invece costituiva la parte meridionale del protettorato spagnolo, cioè il territorio di Cabo Juby (Tarfaya). Quando viene costituita la prefettura apostolica del Sahara spagnolo e di Ifni viene menzionata solo Sidi Ifni come parte del vicariato del Marocco che viene trasferita alla nuova prefettura. Cabo Juby verrà poi conquistata dal Marocco nel 1958. Resta incerto se e quando questa zona meridionale è entrata a far parte dell'arcidiocesi di Rabat. --Jerus82 (msg) 18:54, 19 gen 2024 (CET)[rispondi]

Ho verificato gli AAS 1959-1970 e non risulta un mutamento dei confini della sede di Tangeri. Sarebbe però bene che un altro dia un'occhiata. Cmq, per avere un'idea dei territori in questione, cf. questa cartina geografica.--Croberto68 (msg) 09:42, 20 gen 2024 (CET)[rispondi]
Stando a questo articolo [1] Tarfaya era una delle quattro comunità dell'originaria prefettura apostolica del Sahara spagnolo e di Ifni, quindi presumibilmente era parte non del vicariato del Marocco, come Ifni, citata esplicitamente nel decreto di erezione della prefettura, ma del vicariato di Ghardaïa, come il resto del territorio del Sahara Occidentale. Come sia la situazione attuale, però, non è facile ricostruirlo: gli AAS non parlano di cambiamenti di confini, il sito dell'arcidiocesi di Rabat non elenca parrocchie così a sud [2], la prefettura del Sahara Occidentale non ha un sito e negli articoli che ho trovato su di essa si parla solo delle due chiese di El Aaiún e Dakhla. La comunità cristiana di Tarfaya, evidentemente, è scomparsa con la partenza degli spagnoli (come anche a Ifni, che sicuramente è parte dell'arcidiocesi di Rabat ma non figura come parrocchia esistente) e l'appartenenza geografica dell'area di Cabo Juby ad una circoscrizione ecclesiastica o all'altra è una questione solo formale. --Jerus82 (msg) 11:30, 23 gen 2024 (CET)[rispondi]
In effetti, il decreto di erezione della prefettura apostolica del Sahara spagnolo e di Ifni (1901), dice che a Ghardaiensi in Sahara Apostolico Vicariatu territorium de Sahara disiungimus, quod Hispanorum auctoritati subicitur. Cioè viene annesso alla nuova prefettura tutto il territorio coloniale spagnolo, presumibilmente anche il territorio di Cabo Juby (che dunque faceva parte della prefettura ap. di Ghardaïa). Purtroppo, ci sono diversi studi online, che però non scendono nei dettagli circa il territorio. Ho trovato questa mappa (precedente la divisione del 1901) che sembra confermare l'ipotesi. Ma mancano fonti da citare.--Croberto68 (msg) 16:57, 23 gen 2024 (CET)[rispondi]
Credo che tu abbia scritto un refuso: il decreto di erezione della prefettura apostolica del Sahara spagnolo e di Ifni è del 1954, mentre nel 1901 viene eretto il vicariato apostolico di Ghardaïa. Grazie per la tua ricerca, e molto interessante la mappa. --Jerus82 (msg) 17:42, 23 gen 2024 (CET)[rispondi]
Sì, infatti... Sorry!!! Cmq resta il concetto: cioé che nel 1954 la prefettura apostolica del Sahara spagnolo e di Ifni comprendeva (presumibilmente) tutto il territorio "spagnolo" fino ai confini col protettorato francese (dunque anche Cabo Juby). Cmq, c'è anche questa mappa, che è del 1913. Forse riesci a leggere le parole delle località!--Croberto68 (msg) 17:56, 23 gen 2024 (CET)[rispondi]
Questa mappa conferma decisamente che Cabo Juby era sotto Ghardaïa. Grazie! Resta incerta la situazione di oggi, atlanti del genere non so se ne fanno più purtroppo, sarebbero una fonte importante. --Jerus82 (msg) 18:11, 23 gen 2024 (CET)[rispondi]
[@ Jerus82, Croberto68] Ci sono altre edizioni, dopo quella del 1913. Bisognerebbe trovarla in una biblioteca, visto il prezzo. --AVEMVNDI 15:36, 13 feb 2024 (CET)[rispondi]