Discussione:Architettura barocca

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Architettura
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Prendo questo pezzo da l'articolo archiettura del settecento, visto che parla di barocco e tardo barocco lo incollo qua:

Barocco deriva dal secolo precedente, Roma come capitale e i suoi tre grandi rappresentanti furono: Bernini, Borromini e Pietro da Cortona essi assunsero in se la tradizione passata ma non ne furono schiavi bensì padroni.

Altri architetti italiani importanti per il barocco furono: Maderno, Fontana, Juvarra, Longhena e il Guarini.

  • Opere importanti del Bernini: palazzo Odaseschi (possenti lesene e cornici aggettate), sant’Andrea al Quiranale (pianta ovale, linee mosse e gigantesco portale).
  • Opere importanti del Borromini: san Carlo alle quattro fontane (calcolate deformazioni degli elementi classici), Sant'Ivo alla Sapienza.
  • Opere importanti del Guarini: San Lorenzo a Torino (costoloni della volta formano una stella, poesia di luce)e la cappella della Sacra Sindone.

Dall’Italia il barocco si espande in tutta Europa tranne in Inghilterra dove si afferma l’antichità classica triade Vitruvio-Palladio-Jones.

In Francia alla fine del ‘600 discussione per l’uso dell’antico, due posizioni uso razionale (Perrault) o uso letterario (Blondel). Maggiore architetto Francese del seicento e primi anni settecento fu Mansart, dopo di lui per 40 anni scarsi mutamenti tranne per alcuni casi in cui si enfatizzarono gli elementi decorativi sfociando nel rococò, fu Oppenordt l’inventore dopo uno studio in Italia (altri: Cuvillies lavorò a Monaco). Opere importanti di Mansart: chiesa degli Invalides (moderato classicismo). Opere importanti di Perrault: Louvre (moderato classicismo), ali di Versailles.

Germania e Europa centrale molti architetti riprendono i maestri Italiani e gli rielaborano (Fischer von Erlach, Hildebrandt, Neumann, Poppelmann).

Tre palazzi reali: -Vienna (Fischer von Erlach) riprende Versailles nella pianta e nella fila di pilastri del prospetto e la Domus Aurea di Nerone. -Stoccolma (Nicodemius Tessin II) si ispira al Louvre mentre i prospetti riprendono palazzo Odescalchi e riprende in generale il barocco Italiano. -Berlino (Schluter) può essere paragonato al palazzo di Stoccolma a pianta rettangolare. Altri palazzi delle corti tedesche: -il belvedere di Vienna (Hildebrandt) padiglioni coperti da cupole, decorazioni manieristiche e barocche, elementi rococò. -Zwinger di Dresda (Poppelmann) padiglione con molte decorazioni. -Wurzburg (Neumann) riprende il belvedere e il palazzo di Vienna.

Palazzi furono costruiti pure in Russia in particolare da Rastrelli con uso molto forte del colore e di lunghissime facciate come nel palazzo d’inverno di Pietroburgo. Altro esempio importante fu la reggia di Caserta del Vanvitelli con una lunga facciata, elementi scenografici come la grande scalitata.

Nelle chiese il barocco maturo appartiene al mondo cattolico, mentre il rigore classicistico si ricollega a quello protestante.

Nell’Europa centrale nascono nuove chiese grazie alle commissioni degli ordini monastici che in quel periodo ebbero notevole prosperità.

Numerose chiese costruite dai Dientzenhofer, Asam e Neumann in Germania e Austria attraverso l’impiego nella pianta di una serie di ovali concatenati fra di loro, l’uso di torri e una posizione scenografica dell’edificio stesso.

A Roma viene costruita da Galilei San Giovanni in Laterano che segna un ritorno ad un classicismo ortodosso.

La basilica di Superga del Juvarra formata da una concatenazione di volume cubici e cilindrici posto in risalto da un ampio basamento mostra la propensione al ritorno del classicismo.

In Francia l’intervento più tipico e l’innesto di una nuova facciata su una chiesa preesistente. Soufflot nel Pantheon mette in relazioni elementi di purezza classica e la struttura di una cattedrale gotica e diventa la prima chiesa a collocarsi fuori della tradizione barocca.

Nell’Inghilterra la tradizione classica fu soggetta a influenze barocche.

--Enne 14:05, 22 gen 2006 (CET)[rispondi]

"Restauro" della voce[modifica wikitesto]

La voce allo stato attuale sembra non prendere in considerazioni molti aspetti dell'architettura barocca ed inoltre la voce su Roma è troppo breve, mentre si trascura il barocco negli altri paesi europei. Pertanto, se non ci sono problemi, vorrei provare a "restaurare" ed ampliare la voce, naturalmente nel rispetto per quanto possibile di quello che già è stato scritto fino ad ora. --Etienne (Li) 12:43, 10 apr 2008 (CEST)[rispondi]

Per evitare equivoci: per l'architettura napoletana e siciliana avrei pensato ad un approfondimento nella trattazione del tardobarocco settecentesco, dato che le opere più interessanti di queste correnti furono prodotte proprio in quel periodo, come riportato nelle fonti. Questo perchè ho preferito concentrare il grosso della voce sul barocco seicentesco, come viene fatto di solito in molti testi d'architettura, al fine di non sovrapporsi ai capitoli sull'architettura del '700. Ciò nonostante, al termine della voce, il paragrafo "Architettura tardo barocca e rococò" introdurrà ai temi più importanti delle ultime fasi del barocco --Etienne (Li) 12:28, 15 apr 2008 (CEST)[rispondi]

causa immutationis[modifica wikitesto]

Ho ritenuto opportuno mettere in rilievo gli aspetti unici del barocco leccese che , altrimenti, sarebbero messi alla stregua delle altre espressioni barocche dell'Italia meridionale, decisamente successive e un tantino meno caratterizzanti.

Non sono d'accordo. Il barocco del sud Italia ha le sue peculiarità regionali: Napoli, la Sicilia e la Puglia, tutte con caratteristiche proprie, ma dal punto di vista architettonico il barocco pugliese non è più significativo di altri (parliamo di architettura: ad esempio, la facciata di Santa Croce a Lecce è un impianto tradizionale con decorazione barocca). Fonti alla mano (che sono citate), il barocco dell'Italia meridionale, rispetto ad una visione più globale, non da risultati particolarmenti rilevanti nella sua fase seicentesca. --Etienne (Li) 17:52, 13 mag 2008 (CEST)[rispondi]

perplessità[modifica wikitesto]

Roma[modifica wikitesto]

"Numerose facciate furono innalzate con il medesimo fine propagandistico" Mi sembra una banalizzazione eccessiva considerare il linguaggio architettonico come risultato di fini propagandistici.Salvatore gioitta (msg) 10:17, 5 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Affermazione riportata da C. Norberg Schulz. --Etienne (Li) 12:35, 5 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Periodizzazione (?)[modifica wikitesto]

Con la frase: Contrariamente alle tesi secondo cui il Barocco fu generato dal Manierismo[3], fu invece il tardo Classicismo a dare inizio al nuovo stile. vengono spazzate via le tesi di due grossi studiosi Arnaldo Bruschi e Manfredo Tafuri (e non solo), senza una ben chiara motivazione. La teoria rivoluzionaria si troverebbe nel testo titolato 1000 anni di architettura, che già dal titolo non sembrerebbe essere un testo specialistico (in effetti 1000 anni sono tanti).
La frase che segue (nel caso fosse a supporto della precedente) non è di grande aiuto, infatti è praticamente incomprensibile: Infatti, l'architettura manierista non fu abbastanza rivoluzionaria per mutare radicalmente, in senso spaziale e non solo a livello della superficie decorativa, gli stilemi dell'antichità ai fini popolari e retorici del clima controriformistico.
Sempre nello stesso paragrafo c'è il riamndo alla voce arte barocca dove viene sostenuta la tesi opposta: L'architettura barocca sviluppa alcune tendenze già evidenti nel Manierismo del XVI secolo, il quale a sua volta aveva infranto il rigore formale del Rinascimento.
Questo risultato sembrerebbe frutto della pratica del Copia e incolla, che spesso sortisce pessimi risultati, come quella del riportare le frasi stravolgendone il significato. --Fpittui (msg) 21:44, 11 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Dettagli superflui[modifica wikitesto]

Nella voce ci sono talvolta dei dettagli o delle notizie secondarie che hanno solo la funzione di appesantire il discorso a discapito della chiarezza e della conseguente possibilità di comprensione del testo. P. e. dire che alle 4 fontane c'è il chiostro ed il convento è una notizia che, oltre a essere ripetuta (vedi didascalia immagine), non serve a niente infatti nel caso il lettore sia interessato può cliccare su Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane e approfondire le sue conoscenze. Lo stesso dicasi per Ariccia una cittadina ubicata nei dintorni di Roma, ecc. ecc.
Scarsa comprensione si rileva anche sul discorso relativo a La ricerca di spazi ricavati all'interno della muratura perimetrale (punto di vista veramente particolare); si inzia con la chiesa di Ariccia per arrivare al suo apice nella chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane costruita circa 30 anni prima.... perciò la chiesa di Bernini è meglio non citarla (riferita a questo particolarissimo argomento)
Sarebbe utile cominciare una revisione o un vaglio della voce, perciò lo propongo--Fpittui (msg) 12:32, 14 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Avendo scritto, qualche anno fa, la gran parte della voce, credo di poterti illustrare la logica che c'è dietro. Intanto, non si devono confondere le didascalie con il testo della voce: il fatto che nella didascalia siano indicati chiostro e convento di San Carlino, non giustifica una rimozione nel paragrafo, soprattutto in considerazione del fatto che nella voce si sottolinea come tutti questi elementi debbano convivere in un lotto di dimensioni ridotte. E' una delle caratteristiche di maggiore rilevanza del complesso di San Carlino e non può delegarsi alla didascalia: è citata in tutti i libri!
Ariccia: il paragrafo tratta l'architettura barocca a Roma (scrivere Lazio sarebbe stata una forzatura), mentre Ariccia determina un'uscita dai confini della città. Ecco perchè è opportuno evidenziare che siamo pur sempre nell'area romana. E poichè stiamo parlando di una cittadina, una brevissima precisazione è doverosa.
Quanto alla medesima chiesa di Ariccia essa è citata lì perchè nel testo è scritto che "Una nuova impostazione, basata sulla trasformazione delle forme piuttosto che sull'applicazione di elementi decorativi, si ebbe con l'affermazione di Gian Lorenzo Bernini (1598-1680), Francesco Borromini (1599-1667) e Pietro da Cortona (1596-1669)". Da questo punto in poi si prendono in considerazione, uno dopo l'altro, i tre architetti e le loro opere nel campo dell'edilizia religiosa. Pertanto, al termine della trattazione di Bernini, è posta la chiesa di Ariccia, la quale, pur essendo successiva a San Carlino, dimostra la ricerca di spazi ricavati all'interno della muratura perimetrale (punto di vista del tanto bistrattato De Fusco). Questo comune denominatore tra Ariccia e San Carlino, offre la possibilità di passare, di seguito, dal Bernini al Borromini. Se però proponi un altro modo di legare gli argomenti sono pronto a discuterne. --Etienne (Li) 14:00, 14 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Probabilmente il lettore, che non poteva immaginare cosa pensava etienne qualche anno fa, anche leggendo queste note avrà delle difficoltà a trovare i legami fra gli argomenti, che al momento sono parecchio confusi. In ogni caso gli argomenti addotti (che sono in realtà delle giustificazioni) non colmano il deficit di logica, che ho segnalato, nella lettura del testo.
Lo stesso dicasi per quanto riguarda le notizie inutili o ridondanti (quando non sono addiritura sbagliate), ecc. e come al solito arrivano delle giustificazioni di ciò che uno ha fatto. Giustificazioni che non lasciano spazio quindi ad una discussione costruttiva, ma solo alla contrapposizione fra uno che si arrocca alla difesa assidua del testo così com'è ignorando gli spunti della possibile riflessione e gli altri possibili interlocutori.
Infine la proposta io l'ho già fatta ed è quella della revisione o vaglio; il che significa aprire la discussione all'apporto di altri utenti, in modo da uscire da questo tipo di discussioni improduttive e anche noiose e magari anche migliorando il testo--Fpittui (msg) 16:10, 14 mag 2012 (CEST)[rispondi]