Diocesi di Sufes

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Sufes
Sede vescovile titolare
Dioecesis Sufetana
Chiesa latina
Vescovo titolareEdward Michael Deliman
Istituita1933
StatoTunisia
Diocesi soppressa di Sufes
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

La diocesi di Sufes (in latino Dioecesis Sufetana) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Sufes, identificabile con Sbiba nell'odierna Tunisia, è un'antica sede episcopale della provincia romana di Bizacena.

Sono quattro i vescovi documentati di Sufes. Privato prese parte al concilio di Cartagine convocato il 1º settembre 256 da san Cipriano per discutere della questione relativa alla validità del battesimo amministrato dagli eretici, e figura al 20º posto nelle Sententiae episcoporum.[1]

Alla conferenza di Cartagine del 411, che vide riuniti assieme i vescovi cattolici e donatisti dell'Africa romana, presero parte il cattolico Massimino e il donatista Peregrino. Massimino partecipò anche al concilio indetto a Cartagine nel 419 da sant'Aurelio.[2]

Eustrazio intervenne al sinodo riunito a Cartagine dal re vandalo Unerico nel 484, in seguito al quale venne esiliato; in precedenza, come ricorda Vittore di Vita nella sua storia delle persecuzioni vandale, Eustrazio era già stato esiliato una prima volta dal re Genserico (445-454). Eustrazio è menzionato nel Martirologio romano alla data del 28 novembre assieme ad altri vescovi perseguitati dai vandali.[3]

Dal 1933 Sufes è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 31 maggio 2016 il vescovo titolare è Edward Michael Deliman, già vescovo ausiliare di Filadelfia.

Cronotassi[modifica | modifica wikitesto]

Vescovi[modifica | modifica wikitesto]

  • Privato † (menzionato nel 256)
  • Massimino † (prima del 411 - dopo il 419)
  • Sant'Eustrazio † (menzionato nel 484)

Vescovi titolari[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (LA) S. Thasci Caecili Cypriani opera omnia, Recensuit et commentario critico instruxit Guilelmus Hartel, Corpus scriptorum ecclesiasticorum latinorum (CSEL), volumen III, pars I (Praefatio et Libelli), Vindobonae, 1868, p. 444. (FR) Toulotte, Géographie de l'Afrique chrétienne. Bizacène et Tripolitaine, p. 175. Mesnage, L'Afrique chrétienne, p. 141.
  2. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 729, Maximinus 4; p. 852, Peregrinus 4.
  3. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, pp. 376-377, Eustratius. Martirologio romano, ed. 2004, p. 912.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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