Diocesi di Santa Cruz do Sul

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Diocesi di Santa Cruz do Sul
Dioecesis Sanctae Crucis in Brasilia
Chiesa latina
Suffraganea dell'arcidiocesi di Santa Maria
Consiglio episcopaleSul 3
 
VescovoAloísio Alberto Dilli, O.F.M.
Presbiteri76, di cui 66 secolari e 10 regolari
6.860 battezzati per presbitero
Religiosi13 uomini, 133 donne
Diaconi17 permanenti
 
Abitanti695.205
Battezzati521.403 (75,0% del totale)
StatoBrasile
Superficie15.691 km²
Parrocchie51 (6 vicariati)
 
Erezione20 giugno 1959
Ritoromano
CattedraleSan Giovanni Battista
IndirizzoRua Ramiro Barcelos 717, 96810-054 Santa Cruz do Sul, RS, Brazil
Sito webwww.mitrascs.com.br
Dati dall'Annuario pontificio 2021 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Brasile

La diocesi di Santa Cruz do Sul (in latino: Dioecesis Sanctae Crucis in Brasilia) è una sede della Chiesa cattolica in Brasile suffraganea dell'arcidiocesi di Santa Maria appartenente alla regione ecclesiastica Sul 3. Nel 2020 contava 521.403 battezzati su 695.205 abitanti. È retta dal vescovo Aloísio Alberto Dilli, O.F.M.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi comprende 40 comuni nella parte centrale dello stato brasiliano del Rio Grande do Sul: Santa Cruz do Sul, Amaral Ferrador, Anta Gorda, Arroio do Meio, Arvorezinha, Boqueirão do Leão, Candelária, Canudos do Vale, Capitão, Coqueiro Baixo, Cruzeiro do Sul, Dom Feliciano, Doutor Ricardo, Encantado, Encruzilhada do Sul, Forquetinha, Gramado Xavier, Herveiras, Ilópolis, Lajeado, Marques de Souza, Mato Leitão, Muçum, Nova Bréscia, Pantano Grande, Passo do Sobrado, Pouso Novo, Progresso, Putinga, Relvado, Rio Pardo, Santa Clara do Sul, Santa Cruz do Sul, Sério, Sinimbu, Travesseiro, Vale do Sol, Venâncio Aires, Vera Cruz e Vespasiano Correa.

Sede vescovile è la città di Santa Cruz do Sul, dove si trova la cattedrale di San Giovanni Battista.

Il territorio si estende su una superficie di 15.691 km² ed è suddiviso in 51 parrocchie, raggruppate in 6 foranie: Santo Ângelo, São Luiz Gonzaga, Cerro Largo, Santo Cristo, Santa Rosa e Três de Maio.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi è stata eretta il 20 giugno 1959 con la bolla Quandoquidem Servatoris di papa Giovanni XXIII, ricavandone il territorio dall'arcidiocesi di Porto Alegre, di cui originariamente era suffraganea.

Il 12 dicembre 1997 la diocesi si è ampliata, incorporando il territorio dei comuni di Muçum e di Vespasiano Correa, che erano appartenuti alla diocesi di Caxias do Sul.[1]

Il 13 aprile 2011 è entrata a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Santa Maria.

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

  • Alberto Frederico Etges † (1º agosto 1959 - 27 giugno 1986 ritirato)
  • Aloísio Sinésio Bohn † (27 giugno 1986 - 19 maggio 2010 ritirato)
  • Canísio Klaus (19 maggio 2010 - 20 gennaio 2016 nominato vescovo di Sinop)
  • Aloísio Alberto Dilli, O.F.M., dal 13 luglio 2016

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi nel 2020 su una popolazione di 695.205 persone contava 521.403 battezzati, corrispondenti al 75,0% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1965 300.000 380.000 78,9 77 48 29 3.896 27 411 45
1968 ? 430.000 ? 76 49 27 ? 1 33 487 46
1976 141.000 188.000 75,0 69 52 17 2.043 1 31 423 46
1980 363.000 484.000 75,0 73 56 17 4.972 1 35 420 47
1990 382.000 490.000 78,0 80 64 16 4.775 29 369 48
1999 461.366 542.370 85,1 88 68 20 5.242 5 26 324 50
2000 464.540 546.137 85,1 82 64 18 5.665 5 27 324 50
2001 447.502 537.002 83,3 75 57 18 5.966 4 34 324 50
2004 447.502 537.002 83,3 76 55 21 5.888 10 30 324 50
2010 475.000 560.000 84,8 77 60 17 6.168 22 26 180 51
2014 498.000 588.000 84,7 77 61 16 6.467 21 28 157 51
2017 488.300 625.490 78,1 64 61 3 7.629 22 11 148 51
2020 521.403 695.205 75,0 76 66 10 6.860 17 13 133 51

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (LA) Congregazione per i Vescovi, Decreto Quo aptius, AAS 90 (1998), pp. 295-296.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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