Diocesi di Mogadiscio

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Diocesi di Mogadiscio
Dioecesis Mogadiscensis
Chiesa latina
 
Mappa della diocesi
Collocazione geografica
Collocazione geografica della diocesi
 
Sede vacante
Amministratore apostolicoJamal Boulos Sleiman Daibes
Presbiteri1, secolare
100 battezzati per presbitero
 
Abitanti12.000.000
Battezzati100 (0,0% del totale)
StatoSomalia
Superficie637.757 km²
Parrocchie1
 
Erezione21 gennaio 1904
Ritoromano
IndirizzoBoulevard de la Republique, B.P. 94, Djibouti, Rep. de Djibouti
Dati dall'Annuario pontificio 2020 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Somalia

La diocesi di Mogadiscio (in latino Dioecesis Mogadiscensis) è una sede della Chiesa cattolica in Somalia immediatamente soggetta alla Santa Sede. Nel 2021 contava 100 battezzati su 12.000.000 di abitanti. La sede è vacante.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi comprende tutta la Somalia.

Sede vescovile è la città di Mogadiscio.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La cattedrale di Mogadiscio prima della distruzione.

La prefettura apostolica di Benadir fu eretta il 21 gennaio 1904 con il decreto Cum exposuisset di Propaganda Fide, ricavandone il territorio dal vicariato apostolico di Zanguebar settentrionale (oggi arcidiocesi di Nairobi).

Il 15 dicembre 1927 la prefettura apostolica fu elevata al rango di vicariato apostolico con il breve Rei christianae di papa Pio XI e contestualmente assunse il nome di vicariato apostolico di Mogadiscio.

Il 24 maggio 1929 in forza del breve Quae catholicae di papa Pio XI, incorporò l'Oltregiuba dal vicariato apostolico di Zanzibar.

Il 25 marzo 1937 i confini del vicariato apostolico furono estesi a tutta la Somalia italiana in forza della bolla Quo in Vicariatu di papa Pio XI.

Il 20 novembre 1975 il vicariato apostolico è stato elevato a diocesi con la bolla Ex quo Dei di papa Paolo VI.

Il 9 luglio 1989 fu ucciso il vescovo Pietro Salvatore Colombo, in circostanze ancora da chiarire. Da allora la diocesi, che conta pochissimi cattolici e nessun sacerdote, è vacante, e dal 2001 è in amministrazione apostolica al vescovo di Gibuti.

La cattedrale di Mogadiscio, costruita nel periodo coloniale italiano e famosa per le sue grandi dimensioni e per l'aspetto simile alla cattedrale di Cefalù, già danneggiata durante la guerra civile, è stata rasa al suolo alla fine del Ramadan 2008 da gruppi di integralisti islamici vicini ad al-Qāʿida.[1]

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi nel 2021 su una popolazione di 12.000.000 di persone contava 100 battezzati, corrispondenti a meno dello 0,0001% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 8.500 1.200.000 0,7 16 16 531 20 140 11
1970 2.623 3.000.000 0,1 18 18 145 25 94
1980 2.100 3.540.000 0,1 6 6 350 8 68 2
1990 2.000 4.810.000 0,0 5 1 4 400 5 48 4
1999 100 6.500.000 0,0 1 1 100 2 3 1
2000 100 6.500.000 0,0 2 1 1 50 2 3 1
2003 100 6.500.000 0,0 1 1 100 1 3
2004 100 6.500.000 0,0 1 1 100 4 1
2007 100 7.815.000 0,0 1 1 100 4 1
2013 100 8.894.000 0,0 - - - - -
2016 100 9.500.000 0,0 - - - - -
2019 100 11.000.000 0,0 1 1 100 - 1
2021 100 12.000.000 0,0 1 1 100 - 1

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Fausto Biloslavo, Somalia, Al Qaida distrugge anche l'ultima chiesa, su ilGiornale.it, 3 ottobre 2008. URL consultato il 13 gennaio 2024.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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