Arcidiocesi di Berlino

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Arcidiocesi di Berlino
Archidioecesis Berolinensis
Chiesa latina
 
Stemma della diocesi
Provincia ecclesiastica
Provincia ecclesiastica della diocesi
Collocazione geografica
Collocazione geografica della diocesi
Diocesi suffraganee
Dresda-Meißen, Görlitz
 
Arcivescovo metropolitaHeiner Koch
AusiliariMatthias Heinrich[1]
Presbiteri339, di cui 234 secolari e 105 regolari
1.214 battezzati per presbitero
Religiosi129 uomini, 413 donne
Diaconi46 permanenti
 
Abitanti6.028.542
Battezzati411.600 (6,8% del totale)
StatoGermania
Superficie28.962 km²
Parrocchie99 (17 vicariati)
 
Erezione13 agosto 1930
Ritoromano
CattedraleSant'Edvige
Santi patroniPietro apostolo
Ottone di Bamberga
IndirizzoNiederwallstr. 8-9, D-10117 Berlin, Bundesrepublik Deutschland
Sito webwww.erzbistumberlin.de
Dati dall'Annuario pontificio 2021 (ch · gc?)
Chiesa cattolica in Germania
La chiesa del carmelo Regina Martyrum di Berlino.
La Rosenkranz-Basilika di Berlino.

L'arcidiocesi di Berlino (in latino: Archidioecesis Berolinensis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Germania. Nel 2020 contava 411.600 battezzati su 6.028.542 abitanti. È retta dall'arcivescovo Heiner Koch.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi comprende il land di Berlino, la parte centro-settentrionale del Brandeburgo e la quasi totalità della Pomerania Anteriore.

Sede arcivescovile è la città di Berlino, dove si trovano la cattedrale di Sant'Edvige e la basilica minore di Nostra Signora del Rosario (Rosenkranz-Basilika).

Il territorio si estende su 28.962 km² ed è suddiviso in 99 parrocchie, raggruppate in 17 decanati: Berlino Mitte, Berlino Lichtenberg, Berlino Pankow, Berlino Charlottenburg-Wilmersdorf, Berlino Spandau, Berlino Steglitz-Zehlendorf, Berlino Tempelhof-Schöneberg, Berlino Neukölln, Berlino Treptow-Köpenick, Berlino Reinickendorf, Brandeburgo sulla Havel, Eberswalde, Fürstenwalde/Spree, Oranienburg, Potsdam-Luckenwalde, Pomerania Anteriore e Wittenberge.

Provincia ecclesiastica[modifica | modifica wikitesto]

La provincia ecclesiastica di Berlino, istituita nel 1994, comprende 2 suffraganee:

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'evangelizzazione del territorio della presente arcidiocesi di Berlino risale alla prima metà del XII secolo e si deve ai viaggi missionari del vescovo Ottone di Bamberga. Originariamente queste terre erano soggette alla giurisdizione di più diocesi: Brandeburgo, Havelberg, Cammin, Lebus, Schwerin e Roskilde. Berlino apparteneva alla diocesi di Brandeburgo e già nel XIII secolo possedeva tre chiese parrocchiali: San Nicola, la più antica, San Pietro e Santa Maria.

Durante la riforma protestante Berlino passò totalmente alla nuova confessione religiosa grazie all'opera di zelanti predicatori luterani e alle determinazioni del principe elettore Gioacchino II di Brandeburgo. Il cattolicesimo venne estirpato con misure restrittive, in particolare durante il principato di Federico Guglielmo I di Brandeburgo (1640-1688), che vietò anche l'esercizio privato del cattolicesimo a Berlino e in tutta la regione; e benché ci fossero cappelle cattoliche nelle ambasciate di Austria e di Francia, vietò ai berlinesi di accedervi e prendere parte alle cerimonie cattoliche che vi si svolgevano.

La situazione per i cattolici migliorò a cavallo tra i secoli XVII e XVIII, quando il principe Federico III, nelle trattative con l'imperatore per vedersi riconoscere come primo re di Prussia, dovette fare delle concessioni. Nel 1701 il delegato del vicario apostolico delle missioni settentrionali, Agostino Steffani, poté celebrare una messa a Berlino, ma non riuscì a far riconoscere la sua giurisdizione sulla città; l'anno successivo segnalò a Propaganda Fide che nella capitale prussiana vi erano circa 900 cattolici.

Nel 1719 i cattolici berlinesi ottennero da Federico Guglielmo I un locale dove celebrare le proprie funzioni religiose, che vennero affidate dal re al domenicano padre Torck, che ottenne per primo il titolo di prevosto da Federico II. Questo re, per amicarsi i suoi sudditi cattolici, in particolare quelli della Slesia appena conquistata, fece costruire, tra il 1746 e il 1773, la chiesa di Sant'Edvige, che ottenne il titolo di parrocchia, ma sottomessa all'autorità dei pastori protestanti. Dal punto di vista giuridico, i cattolici di Berlino e della sua regione dipendevano dal vicariato apostolico dell'Alta e Bassa Sassonia fino al 1780 e poi di nuovo da quello delle missioni settentrionali, ma poiché questi vicari non vi poterono mai esercitare alcuna effettiva giurisdizione, nel 1806 trasferirono i loro diritti ai vescovi di Breslavia.

Il 16 luglio 1821, con la bolla De salute animarum, papa Pio VII riorganizzò le circoscrizioni ecclesiastiche cattoliche nel regno di Prussia. Berlino divenne la sede di una delegazione, con giurisdizione su gran parte del Brandeburgo e della Pomerania, dipendente dalla diocesi di Breslavia, i cui vescovi ne erano amministratori perpetui;[2] e i prevosti di Sant'Edvige, in qualità di delegati (Fürstbischöfliche delegatur), entrarono di diritto a far parte del capitolo della cattedrale di Breslavia.[3] Successivamente la delegazione fu elevata al rango di amministrazione apostolica. Nel 1909 la delegazione, estesa all'incirca su 60.000 km², era divisa in 8 arcipreture e 92 parrocchie, con poco più di 440.000 cattolici e 140 preti.[4]

La diocesi di Berlino fu eretta il 13 agosto 1930 in forza della bolla Pastoralis officii nostri di papa Pio XI con i territori che erano appartenuti all'amministrazione apostolica, contestualmente soppressa. La chiesa di Sant'Edvige divenne la cattedrale della nuova diocesi, assegnata alla provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Breslavia.

Durante il periodo nazionalsocialista il rettore della cattedrale Bernhard Lichtenberg fu arrestato e deportato nel campo di concentramento di Dachau per avere pregato per gli ebrei perseguitati; vi morì il 5 settembre 1943 e fu beatificato da papa Giovanni Paolo II il 23 giugno 1996.

Al termine della seconda guerra mondiale la diocesi si trovò divisa in due dal nuovo confine di Stato, la linea Oder-Neiße, che divideva la Polonia e la Germania. La Santa Sede nominò degli amministratori apostolici per la parte polacca della diocesi, finché il 28 giugno 1972 si arrivò ad un accordo che permise di erigere su questi territori le nuove diocesi polacche di Stettino-Kamień, di Koszalin-Kołobrzeg e di Gorzów.

Il 27 giugno 1994 in forza della bolla Certiori christifidelium di papa Giovanni Paolo II Berlino è stata elevata al rango di arcidiocesi metropolitana, avente come suffraganee le diocesi di Görlitz e di Dresda-Meißen.

L'arcidiocesi ha ricevuto la visita di papa Benedetto XVI il 22 e 23 settembre 2011.

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi nel 2020 su una popolazione di 6.028.542 persone contava 411.600 battezzati, corrispondenti al 6,8% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 657.358 6.897.872 9,5 478 350 128 1.375 243 2.225 255
1958 1.286.000 7.325.000 17,6 810 560 250 1.587 230 2.350 428
1970 474.012 6.184.245 7,7 487 342 145 973 208 1.980 237
1980 434.275 6.000.000 7,2 494 353 141 879 8 183 1.488 239
1990 436.183 4.720.000 9,2 427 315 112 1.021 15 144 970 229
1999 417.665 5.600.000 7,5 420 287 133 994 176 854 135
2000 390.577 5.700.000 6,9 392 263 129 996 25 175 673 135
2001 385.770 5.700.000 6,8 423 276 147 911 25 195 650 138
2002 380.275 5.695.000 6,7 417 275 142 911 25 179 614 138
2003 377.526 5.690.000 6,6 431 290 141 875 26 168 599 136
2004 377.526 5.690.000 6,6 428 291 137 882 27 165 691 122
2006 386.279 5.700.000 6,8 396 282 114 975 30 147 626 94
2012 396.095 5.806.310 6,8 417 297 120 949 32 142 543 103
2015 408.953 5.730.485 7,1 429 308 121 953 31 146 487 103
2018 412.700 5.934.909 7,0 352 251 101 1.172 42 125 433 103
2020 411.600 6.028.542 6,8 339 234 105 1.214 46 129 413 99

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vescovo titolare di Tibari.
  2. ^ (LA) Nussi, Conventiones de rebus ecclesiasticis, p. 200, nº 33. (FR) Grisar, Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques, vol. VIII, col. 515.
  3. ^ (LA) Nussi, Conventiones de rebus ecclesiasticis, p. 192, nº 19.
  4. ^ Annuaire pontifical catholique 1913, p. 225.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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