Dino Frescobaldi

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«I versi di Dino sono sgombri della ruggine antica: rare le viete parole, le sforzate maniere e i sentimenti contorti [...]»

Dino Frescobaldi

Dino Frescobaldi (Firenze, 12711316 circa[1]) è stato un poeta italiano. Personaggio molto vicino a Dante Alighieri, è considerato uno dei maggiori esponenti dello stilnovismo[2]: viene citato e lodato da Pietro Bembo e Boccaccio come assai famoso poeta stilnovista[3]. Figlio di messer Lambertuccio Frescobaldi[3], discendente della ricca famiglia fiorentina dei Frescobaldi (dediti al commercio)[4].

Essendo molto apprezzato dai contemporanei, i suoi sonetti e le sue canzoni sono circolate in grande numero[3][5], quindi il corpus è piuttosto vasto. Amico di Dante, nel 1305, secondo la leggenda tramandata da Boccaccio, mandò egli stesso al marchese Moroello Malaspina, presso cui alloggiava Dante, i primi sette canti della Divina Commedia, pregando Dante che continuasse l'opera.[3][5].

Dino Frescobaldi fu padre del poeta Matteo Frescobaldi.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Sonetti[5]
  • Lodi della sua Donna
  • La sua Donna è divenuta una stella nel Cielo d'Amore

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pagina personale presso l'Università di Innsbruck Archiviato il 29 agosto 2004 in Internet Archive., progetto CulturaItalia Archiviato il 25 novembre 2007 in Internet Archive.
  2. ^ G. R. Ceriello, I rimatori del Dolce stil novo. Guido Guinizelli, Guido Cavalcanti, Lapo Gianni, Gianni Alfani, Dino Frescobaldi, Cino da Pistoia, BUR Biblioteca Univ. Rizzoli, 2003.
  3. ^ a b c d Francesco Trucchi, Poesie italiane inedite di dugento autori dall'origine della lingua infino al secolo decimosettimo, Prato, 1846.
  4. ^ Libroco.it. Ultimo accesso: 9 novembre 2007.
  5. ^ a b c Guasti, Storia del sonetto italiano corredata di cenni biografici e di note storiche.., Prato, 1839. Testo digitalizzato da Google

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