Diego Milito

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Diego Alberto Milito)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Diego Milito
Milito con l'Inter nel 2009
Nazionalità Bandiera dell'Argentina Argentina
Altezza 183 cm
Peso 78 kg
Calcio
Ruolo Attaccante
Termine carriera 1º luglio 2016
Carriera
Squadre di club1
1999-2004Racing Club137 (34)
2004-2005Genoa59 (33)
2005-2008Real Saragozza108 (53)
2008-2009Genoa31 (24)
2009-2014Inter128 (62)
2014-2016Racing Club50 (18)
Nazionale
2003-2011Bandiera dell'Argentina Argentina25 (4)
Palmarès
 Copa América
Argento Venezuela 2007
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Diego Alberto Milito (Bernal, 12 giugno 1979) è un dirigente sportivo ed ex calciatore argentino, di ruolo attaccante.

Nel corso della sua carriera ha conquistato due campionati argentini (Apertura 2001 e 2014), un campionato italiano (2009-2010), due Coppe Italia (2009-2010, 2010-2011), una Supercoppa italiana (2010), una UEFA Champions League (2009-2010) e una Coppa del mondo per club FIFA (2010). Con la nazionale argentina ha partecipato a due edizioni della Copa América (2007 e 2011) e ad una del campionato mondiale (2010).

A livello individuale, nel 2010 è stato nominato UEFA Club Forward of the Year e UEFA Club Footballer of the Year. Inoltre ha vinto quattro edizioni dell'Oscar del calcio AIC, due nel 2009, come calciatore più amato dai tifosi e miglior cannoniere del campionato 2008-2009, e due nel 2010, come miglior calciatore e miglior giocatore straniero della stagione 2009-2010. Tra gli altri riconoscimenti personali, anche un Guerin d'oro nel 2009 e un Premio Olimpia nel 2012 come calciatore argentino dell'anno. Nel 2020 è stato inserito nella Hall of Fame dell'Inter.[1]

È soprannominato el Príncipe, appellativo che gli deriva dalla somiglianza con il calciatore uruguaiano Enzo Francescoli, anch'egli soprannominato così.[2]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Diego Milito nasce a Bernal nel 1979 da una famiglia italiana originaria di Terranova da Sibari (CS) emigrata in Argentina negli anni cinquanta del XX secolo.[3] Il 7 novembre 2011, in visita a Terranova da Sibari con i genitori, moglie e figli, ha ricevuto la cittadinanza onoraria.[4] Sommerso dalla folla di cittadini, ha rischiato lo svenimento per un calo di pressione e ha dichiarato: «Il mio sangue è calabrese, me lo hanno trasmesso i miei nonni Salvatore e Caterina, che mi hanno cresciuto».[5][6]

Il padre Jorge ha un'azienda metallurgica.[7] Diego ha due fratelli: Natalia e Gabriel detto Gabi. I due fratelli hanno giocato insieme al Real Saragozza dal 2005 al 2007. Si sono poi incrociati sul terreno di gioco in occasione delle partite disputate tra Barcellona e Inter nei gironi e nella semifinale della UEFA Champions League 2009-2010, vinta poi da Diego con l'Inter.

Diego, che prima di fare il calciatore voleva fare il commercialista, si era iscritto all'università alla facoltà di economia e commercio in Argentina.[8]

È sposato con Ana Sofia,[7] dalla quale ha avuto tre figli: Leandro (nato nell'ottobre del 2007), Agustina (nata il 21 marzo 2010) e Morena (nata il 21 maggio 2016).[7]

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Attaccante micidiale, vero goleador e incubo delle difese avversarie, dotato di ottima tecnica,[9][10] era un ottimo realizzatore, abile nel gioco aereo ed efficace con entrambi i piedi,[10] pur prediligendo il destro.[11]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Racing e Genoa[modifica | modifica wikitesto]

Esordisce ventenne in Argentina con il Racing Club e lì totalizza 137 presenze e 34 gol, vincendo il torneo Apertura del 2001. In tale periodo, il fratello Gabriel militava per l'Independiente, l'altra squadra con sede ad Avellaneda.[12]

Nel gennaio 2004, durante la sessione invernale del mercato, viene prelevato dal Genoa, con cui disputa due campionati di Serie B: nel 2003-2004 con 12 gol in 20 partite e nel 2004-2005, stagione in cui totalizza 21 gol in 39 presenze, arrivando secondo nella classifica marcatori, staccato di una sola lunghezza da Gionatha Spinesi dell'Arezzo.

Real Saragozza[modifica | modifica wikitesto]

All'inizio della stagione successiva a seguito della retrocessione del Genoa in Serie C1 inflitta dalla giustizia sportiva, è ceduto in prestito biennale con diritto di riscatto al Real Saragozza (club della Liga spagnola, dove già militava il fratello Gabriel).[13] Nel campionato 2005-2006 Milito segna 15 reti e il Saragozza si classifica all'undicesimo posto, raggiungendo anche la finale di Coppa del Re contro l'Espanyol, che perde per 4-1. Ai quarti il Saragozza eliminò il Barcellona per 4-2 e 1-2 (5-4 totale), e in semifinale eliminò anche il Real Madrid: 6-1 e 0-4 i risultati (6-5 totale). Milito realizza quattro gol nella gara di andata (8 febbraio 2006).[14]

L'anno successivo, stagione 2006-2007, Milito segna 23 gol, secondo tra i cannonieri del campionato dopo Ruud van Nistelrooy del Real Madrid con 25,[15] consentendo al Saragozza di raggiungere il sesto posto nella Liga e di qualificarsi per la Coppa UEFA.

Nel 2007 il Saragozza decide di acquistare dal Genoa l'intero cartellino di Milito che l'anno seguente segna nella Liga altri 15 gol, che però non bastano a evitare la retrocessione.

Ritorno al Genoa[modifica | modifica wikitesto]

Nell'agosto 2008, dopo una trattativa estenuante, Milito rifiuta il Tottenham per fare ritorno al suo Genoa.[16] Il 14 settembre realizza il suo primo gol stagionale, 1191 giorni dopo quel Genoa- Venezia che condannò alla retrocessione in Serie C il grifone per illeciti sportivi, nella vittoria in casa del Genoa contro il Milan (2-0).[17] Il 24 settembre realizza la sua prima doppietta stagionale contro la Roma (3-1 per i rossoblù).[18] Il 9 novembre realizza la sua prima tripletta stagionale contro la Reggina (4-0).[19] Il 7 dicembre un suo gol decide il derby della Lanterna che permette al Genoa di vincere 0-1 in casa della Sampdoria.[20] Nel derby di ritorno, il 3 maggio 2009, realizza invece una tripletta (primo giocatore a riuscire in questa impresa nel derby della lanterna).[21] Conclude la stagione con 24 gol, affermandosi come miglior marcatore stagionale nella storia del Genoa in Serie A e piazzandosi secondo in classifica marcatori al pari di Marco Di Vaio del Bologna e dietro a Zlatan Ibrahimović. Inoltre, con i suoi gol, trascina il Genoa in campionato e in un posto per la successiva Europa League.[22]

Inter[modifica | modifica wikitesto]
2009-2011: sei titoli in due anni[modifica | modifica wikitesto]
Milito con la maglia dell'Inter nel 2009.

Il 20 maggio 2009, a campionato non ancora concluso, il presidente del Genoa Enrico Preziosi annuncia la cessione di Milito e di Thiago Motta all'Inter di José Mourinho.[23] Il trasferimento all'Inter viene ufficializzato il 29 giugno successivo.[24] Fa il suo esordio ufficiale con i nerazzurri l'8 agosto a Pechino, in occasione della Supercoppa italiana, persa 2-1 contro la Lazio di Ballardini.[25] Fece il suo esordio da titolare anche alla prima di campionato contro il Bari, nella quale si procura il rigore poi realizzato da Samuel Eto'o.[26] Alla seconda di campionato incontrò il Milan, realizzando il suo primo gol con la maglia dell'Inter su rigore. La sfida si concluse sul risultato di 4-0.[27]

Il 16 settembre esordisce in Champions League nella prima partita della fase a gironi giocata in casa contro gli spagnoli del Barcellona e conclusasi 0-0.[28] Il 4 novembre, nella partita della fase a gironi contro la Dinamo Kiev, realizza il suo primo gol nella massima competizione internazionale per club, decisivo nel risultato finale (1-2 per i nerazzurri) e verso la qualificazione agli ottavi di finale.[29] In seguito andrà a segno in tutte le gare di andata della fase a eliminazione diretta.[30][31][32]

Il 5 maggio segna il gol decisivo in finale di Coppa Italia contro la Roma, vincendo così il suo primo titolo con la maglia nerazzurra.[33] Il 16 dello stesso mese, nella gara vinta per 0-1 contro il Siena, segna il gol che regala lo scudetto all'Inter, che chiude il campionato davanti alla Roma.[34] Il 22 realizza la doppietta decisiva nella finale di Champions League disputata a Madrid contro il Bayern Monaco nello 0-2 dell'Inter, regalando la Coppa che mancava ai nerazzurri da quarantacinque anni. Milito conclude la stagione con 30 gol in 52 partite, conquistando il Triplete con la squadra nerazzurra, prima, e attualmente unica, a riuscirci in Italia.[35]

«Una gioia mai provata, indescrivibile. Sono felicissimo per l'Inter, perché ci tenevamo a questo traguardo, per il presidente che è il primo a meritare questo trofeo, è una sensazione unica. Questo è il calcio, ti dà sempre una rivincita. Io ho sempre lottato, ho sempre cercato di dare il massimo e di imparare, anche se ho 30 anni. Ce lo meritiamo.»

Nonostante la grande annata, non viene incluso nell'elenco dei 23 candidati al Pallone d'oro FIFA.[37]

La stagione successiva si apre con la conquista della Supercoppa italiana ai danni della Roma, gara disputata il 21 agosto e vinta in rimonta dai nerazzurri per 3-1.[38] Sei giorni dopo, in occasione della cerimonia indetta per la consegna degli UEFA Club Football Awards, viene premiato come miglior attaccante della precedente stagione europea per club, aggiudicandosi anche il prestigioso UEFA Club Footballer of the Year.[39][40] Il giorno successivo gioca titolare in Supercoppa UEFA contro l'Atlético Madrid. La sfida viene vinta dai Colchoneros che riescono a battere l'Inter per 2-0 con Milito che sbaglia un calcio di rigore nei minuti finali.[41]

Il 18 dicembre gioca titolare la finale con il TP Mazembe, laureandosi campione del mondo in virtù del successo dei nerazzurri per 3-0.[42]

Il 24 gennaio 2011 riceve l'Oscar del calcio AIC come miglior calciatore straniero e miglior calciatore assoluto dell'anno 2010.[43] Il 5 aprile seguente realizza il gol del momentaneo 2-1 in Inter-Schalke 04, quarto di finale di andata di Champions, che non basta a vincere la partita poiché gli avversari ribaltano il risultato e trionfano per 2-5 sulla squadra milanese.[44] Il 29 maggio realizza il gol del definitivo 3-1 per l'Inter nella finale di Coppa Italia 2010-2011 contro il Palermo.[7][45] Chiude una stagione non all'altezza della precedente (anche a causa di diversi infortuni) con solo 8 gol in 34 presenze.

2011-2014: il record di gol in campionato, l'infortunio e l'addio[modifica | modifica wikitesto]
Milito (il primo in basso a destra) in posa con la squadra prima di una gara della stagione 2011-2012.

Il 2 novembre 2011, in occasione della quarta giornata della fase a gironi di Champions League contro il Lilla, realizza il suo gol numero 200 coi club.[46] Il 27 novembre tocca quota 400 presenze nei vari campionati in occasione di Siena-Inter 0-1, mentre il 18 dicembre in Cesena-Inter 0-1 gioca la sua partita numero 100 in Serie A. Il 15 gennaio 2012 decide con un suo gol il derby di Milano in casa del Milan (0-1);[47] in questa occasione raggiunge le 200 presenze totali in Italia.[48]

Il 1º febbraio, sotto la neve, mette a segno quattro reti nel 4-4 interno contro il Palermo; in precedenza aveva segnato quattro gol in una partita con la maglia del Real Zaragoza in Coppa del Re contro il Real Madrid, l'8 febbraio 2006. L'ultimo poker di un calciatore dell'Inter in campionato risaliva al 1º dicembre 2002, Inter-Brescia 4-0, firmato da Christian Vieri.[14][49][50] Il 6 maggio realizza tre gol (di cui due su rigore) al Milan nel derby di ritorno vinto dall'Inter per 4-2.[51] Con quest'ultima tripletta, con 50 gol in campionato supera Ronaldo nella classifica dei bomber interisti. È inoltre la terza tripletta in un derby milanese: Altafini ne fece 4 il 27 marzo 1960 in Milan-Inter 5-3, realizzarono invece 3 gol solo Amadei in Inter-Milan 6-5 del 6 novembre 1949 e Nyers in Inter-Milan 3-0 del 1º novembre 1953.[52] Chiude la stagione con 24 gol (8 su rigore), due reti in più rispetto al campionato 2009-2010.[53]

Il 31 ottobre 2012 segna la duecentesima rete nei vari campionati (l'Inter vincerà 3-2 contro la Sampdoria) mentre tre giorni più tardi, in Juventus-Inter, diviene il primo calciatore a segnare una doppietta allo Juventus Stadium contro i bianconeri (contribuendo alla vittoria nerazzurra per 3-1).[54] Con 28 reti nell'anno solare è il miglior marcatore della Serie A davanti a Edinson Cavani (27 gol) e Antonio Di Natale (23 gol).[55]

Il 14 febbraio 2013, nei primi minuti della sfida di Europa League Inter-CFR Cluj, subisce una doppia lesione al legamento crociato anteriore e al collaterale esterno.[56] L'infortunio inizialmente fa temere per la sua carriera,[57] ma il 19 febbraio il giocatore rassicura l'esito positivo dell'operazione e il suo ritorno in campo.[58]

A settembre 2013 l'argentino rientra in campo nell'incontro Sassuolo-Inter, realizzando una doppietta e un assist nel 7-0 esterno.[59] Il 18 maggio 2014 gioca la sua ultima partita in maglia nerazzurra, Chievo-Inter (2-1).[60]

Ritorno al Racing e ritiro[modifica | modifica wikitesto]

Il 19 giugno 2014 fa ritorno al Racing,[61] contribuendo con diversi gol alla conquista del titolo nazionale.[62]

Alla fine del 2015 annuncia l'intenzione di proseguire la sua carriera per alcuni mesi,[63] sino alla conclusione della Coppa Libertadores.[64] Il 21 maggio 2016 disputa il suo ultimo incontro, segnando su rigore al Temperley nella partita vinta per 2-0.[65][66]

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Esordisce con la nazionale argentina il 31 gennaio 2003 contro l'Honduras, segnando in tale occasione anche il suo primo gol con la Selección. Successivamente viene convocato solo in maniera sporadica, tanto da rimanere escluso dalla lista dei 23 che partecipano al campionato del mondo 2006.

Trova poco spazio anche in occasione della Copa América 2007, manifestazione in cui l'Argentina giunge alla finale, persa contro il Brasile. Nel torneo colleziona due presenze, entrando a partita in corso contro Perù e Colombia. Proprio contro la Colombia segna la sua unica rete nella competizione.

Le prestazioni con il Genoa lo portano ad essere convocato con più frequenza, soprattutto da quando la nazionale è guidata da Diego Armando Maradona: Milito parte spesso dalla panchina, per subentrare a partita in corso.

Dopo la stagione disputata con l'Inter, Maradona lo inserisce nella lista dei convocati per i Mondiali sudafricani del 2010, nei quali prende parte a due partite senza realizzare gol, l'Argentina verrà eliminata dal Mondiale ai quarti di finale.

Il 1º giugno 2011 viene inserito dal CT Batista nella lista dei 26 pre-convocati in vista della Coppa America di luglio insieme al fratello Gabi e ai compagni Zanetti e Cambiasso, venendo confermato, poi, nella rosa dei 23 giocatori. Alla fine però non giocherà nessuna delle partite della competizione.

Dopo il ritiro[modifica | modifica wikitesto]

Nell’estate del 2016, appena ritiratosi, rifiuta di entrare a far parte di una commissione della Federcalcio argentina, su richiesta del presidente della FIFA Gianni Infantino, per dedicarsi di più alla famiglia. Il 12 novembre dello stesso anno disputa un'amichevole d'addio, organizzata dal Racing, alla quale prendono parte molti suoi ex compagni di squadra.[67]

Nel luglio del 2017 rappresenta l'Inter come tour ambassador nella tournée cinese e a settembre a Buenos Aires nasce la "Fundaciòn Diego Milito" che si occuperà di diffondere lo sport fra i giovani.[68]

Il 17 dicembre 2017 diventa il nuovo segretario tecnico del Racing Club.[69] Si dimette il 23 novembre 2020 a causa di dissensi con il presidente della squadra.[70]

Nel settembre del 2021 entra a far parte della squadra di esperti di Amazon Prime Video che commenterà le gare di Champions League.[71]

Due anni dopo appare anche su DAZN.[72][73]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Tra club e nazionale, Milito ha giocato globalmente 631 partite segnando 259 reti, alla media di 0,41 gol a partita.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1999-2000 Bandiera dell'Argentina Racing Club PD 11 1 - - - - - - - - - 11 1
2000-2001 PD 35 2 - - - - - - - - - 35 2
2001-2002 PD 38 9 - - - - - - - - - 38 9
2002-2003 PD 35 14 - - - CS+CL 3+8 1+2 - - - 46 17
2003-gen. 2004 PD 18 8 - - - - - - - - - 18 8
gen.-giu. 2004 Bandiera dell'Italia Genoa B 20 12 CI 0 0 - - - - - - 20 12
2004-2005 B 39 21 CI 3 1 - - - - - - 42 22
2005-2006 Bandiera della Spagna Real Saragozza PD 36 15 CR 9 6 - - - - - - 45 21
2006-2007 PD 37 23 CR 3 0 - - - - - - 40 23
2007-2008 PD 35 15 CR 3 2 CU 2 0 - - - 40 17
Totale Real Zaragoza 108 53 15 8 2 0 125 61
2008-2009 Bandiera dell'Italia Genoa A 31 24 CI 1 2 - - - - - - 32 26
Totale Genoa 90 57 4 3 - - - - 94 60
2009-2010 Bandiera dell'Italia Inter A 35 22 CI 5 2 UCL 11 6 SI 1 0 52 30
2010-2011 A 23 5 CI 3 1 UCL 4 1 SI+SU+Cmc 1+1+2 0+0+1 34 8
2011-2012 A 33 24 CI 1 0 UCL 7 2 SI 0 0 41 26
2012-2013 A 20 9 CI 0 0 UEL 6[74] 0 - - - 26 9
2013-2014 A 17 2 CI 1 0 - - - - - - 18 2
Totale Inter 128 62 10 3 28 9 5 1 171 75
2014 Bandiera dell'Argentina Racing Club PD 17 6 CA 1 0 - - - - - - 18 6
2015 PD 20 8 CA 2 0 CL 9 4 - - - 31 12
2016 PD 13 4 CA 0 0 CL 6 0 - - - 19 4
Totale Racing Club 187 52 3 0 26 7 216 59
Totale carriera 513 224 32 14 56 16 5 1 606 255

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Argentina
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
31-1-2003 San Pedro Sula Honduras Bandiera dell'Honduras 1 – 3 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole 1 Uscita al 88’ 88’
4-2-2003 Los Angeles Argentina Bandiera dell'Argentina 1 – 0 Bandiera del Messico Messico Amichevole - Uscita al 55’ 55’
8-2-2003 Miami Gardens Stati Uniti Bandiera degli Stati Uniti 0 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole - Uscita al 85’ 85’
16-7-2003 La Plata Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 2 Bandiera dell'Uruguay Uruguay Amichevole 2 Ammonizione al 50’ 50’
20-8-2003 Firenze Argentina Bandiera dell'Argentina 3 – 2 Bandiera dell'Uruguay Uruguay Amichevole - Uscita al 46’ 46’
18-8-2004 Shizuoka Giappone Bandiera del Giappone 1 – 2 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole - Uscita al 85’ 85’
4-9-2004 Lima Perù Bandiera del Perù 1 – 3 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 2006 - Ingresso al 63’ 63’
1-3-2006 Basilea Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 3 Bandiera della Croazia Croazia Amichevole - Ingresso al 75’ 75’
7-2-2007 Saint-Denis Francia Bandiera della Francia 0 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole - Ingresso al 79’ 79’
2-6-2007 Basilea Svizzera Bandiera della Svizzera 1 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole - Ingresso al 67’ 67’
5-6-2007 Barcellona Argentina Bandiera dell'Argentina 4 – 3 Bandiera dell'Algeria Algeria Amichevole - Uscita al 61’ 61’
2-7-2007 Maracaibo Argentina Bandiera dell'Argentina 4 – 2 Bandiera della Colombia Colombia Coppa America 2007 - 1º turno 1 Ingresso al 21’ 21’
8-7-2007 Barquisimeto Argentina Bandiera dell'Argentina 4 – 0 Bandiera del Perù Perù Coppa America 2007 - Quarti di finale - Uscita al 46’ 46’
22-8-2007 Oslo Norvegia Bandiera della Norvegia 2 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole - Uscita al 78’ 78’
11-10-2008 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 1 Bandiera dell'Uruguay Uruguay Qual. Mondiali 2010 - Ingresso al 71’ 71’
15-10-2008 Santiago del Cile Cile Bandiera del Cile 1 – 0 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 2010 - Uscita al 46’ 46’
28-3-2009 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 4 – 0 Bandiera del Venezuela Venezuela Qual. Mondiali 2010 - Ingresso al 78’ 78’
6-6-2009 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 1 – 0 Bandiera della Colombia Colombia Qual. Mondiali 2010 - Ingresso al 40’ 40’
10-6-2009 Quito Ecuador Bandiera dell'Ecuador 2 – 0 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 2010 - Ingresso al 82’ 82’
12-8-2009 Mosca Russia Bandiera della Russia 2 – 3 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole - Uscita al 46’ 46’
5-9-2009 Rosario Argentina Bandiera dell'Argentina 1 – 3 Bandiera del Brasile Brasile Qual. Mondiali 2010 - Ingresso al 68’ 68’
12-6-2010 Johannesburg Argentina Bandiera dell'Argentina 1 – 0 Bandiera della Nigeria Nigeria Mondiali 2010 - 1º turno - Ingresso al 79’ 79’
22-6-2010 Polokwane Grecia Bandiera della Grecia 0 – 2 Bandiera dell'Argentina Argentina Mondiali 2010 - 1º turno - Uscita al 80’ 80’
11-8-2010 Dublino Irlanda Bandiera dell'Irlanda 0 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
8-10-2010 Tokyo Giappone Bandiera del Giappone 1 – 0 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole - Uscita al 33’ 33’
Totale Presenze 25 Reti 4

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Racing Club: Apertura 2001, Torneo de Transición 2014
Inter: 2009-2010
Inter: 2009-2010, 2010-2011
Inter: 2010

Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Inter: 2009-2010
Inter: 2010

Individuale[modifica | modifica wikitesto]

2008-2009
Calciatore più amato dai tifosi: 2009
Miglior cannoniere: 2009
Miglior calciatore straniero: 2010
Miglior calciatore assoluto: 2010
2010
2009-2010
2009-2010
2010[75]
2020

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Julio Cesar, Bergomi, Cambiasso e Milito entrano della Hall of Fame nerazzurra, su inter.it, 15 luglio 2020.
  2. ^ Milito, l'uomo che parla poco corre molto e fa sempre gol, su archiviostorico.corriere.it, 17 maggio 2010. URL consultato il 16 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2015).
  3. ^ Diego Milito, su corrieredellosport.it, 10 giugno 2010. URL consultato il 16 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2014).
  4. ^ Luca Taidelli, Troppo amore e Milito rischia lo svenimento, in La Gazzetta dello Sport, 8 novembre 2011.
  5. ^ Milito nel paese dei nonni, è bagno di folla, su ansa.it, 7 novembre 2011.
  6. ^ Luca Taidelli, Milito nel paese dei nonni, in La Gazzetta dello Sport, 07 novembre 2011, p. 18.
  7. ^ a b c d Francesco Velluzzi, Alla corte del Principe, in La Gazzetta dello Sport, 18 maggio 2012, pp. 2-3.
  8. ^ Da commercialista a principe del gol, su tempi.it.
  9. ^ Milito, un principe sotto la Lanterna, su sport.sky.it, 16 settembre 2008. URL consultato il 16 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2015).
  10. ^ a b Beppe Di Corrado, Diego Milito, in Il Foglio, 18 novembre 2009. URL consultato il 16 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2015).
  11. ^ Roberto Perrone, Milito 10 e lode, i segreti del Principe, in Corriere della Sera, 24 maggio 2010. URL consultato il 16 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2015).
  12. ^ (EN) Prince Milito now the King of Inter, su fourfourtwo.com, 22 maggio 2010.
  13. ^ (ES) El Zaragoza ficha a Diego Milito, su es.uefa.com, 30 agosto 2005. URL consultato il 1º maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2011).
  14. ^ a b Inter-Palermo: 4-4, neve, gol, ma è solo pari [collegamento interrotto], su inter.it, 1º febbraio 2012. URL consultato il 2 febbraio 2012.
  15. ^ Classifica Cannonieri 2006/07, su espnsoccernet.it.
  16. ^ Genoa: Milito e Jankovic, su gazzetta.it, 1º settembre 2008.
  17. ^ Il Genoa certifica la crisi Milan ancora a zero punti, su gazzetta.it, 14 settembre 2008.
  18. ^ Milito affonda la Roma Rabbia Spalletti sull'arbitro, su gazzetta.it, 24 settembre 2008.
  19. ^ Milito "Principe" di Genova Reggina sempre più giù, su gazzetta.it, 29 novembre 2008.
  20. ^ Milito stende la Sampdoria Il derby è del Genoa: 1-0, su gazzetta.it, 7 dicembre 2008.
  21. ^ Derby-battaglia al Genoa Milito fa tris: 3-1 alla Samp, su gazzetta.it, 3 maggio 2009.
  22. ^ Milito, gol e lacrime per la festa del Genoa, su gazzetta.it, 31 maggio 2009.
  23. ^ Milito e Motta all'Inter Al Genoa Acquafresca, su gazzetta.it, 20 maggio 2009. URL consultato il 20 maggio 2009.
  24. ^ Mercato: Milito all'Inter sino al 2013, su inter.it, 29 giugno 2009. URL consultato il 29 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2009).
  25. ^ La Lazio conquista la Supercoppa, su sportmediaset.it, 8 agosto 2009. URL consultato il 25 aprile 2015.
  26. ^ Inter, subito uno stop Il Bari sorprende: 1-1, su gazzetta.it, 23 agosto 2009.
  27. ^ Milan colpito e affondato L'Inter ne fa 4 nel derby, su gazzetta.it, 29 agosto 2009.
  28. ^ Inter-Barcellona 0-0: Nerazzurri e blaugrana pari son, su goal.com, 16 settembre 2009.
  29. ^ Incredibile Inter: 2-1 Rimonta sulla Dinamo, su gazzetta.it, 4 novembre 2009.
  30. ^ Primo round all'Inter Chelsea battuto 2-1, su gazzetta.it, 24 febbraio 2010.
  31. ^ Milito sfonda il Cska Inter, l'1-0 sta stretto, su gazzetta.it, 31 marzo 2010.
  32. ^ Inter, notte di gloria Barcellona rimontato: 3-1, su gazzetta.it, 20 aprile 2010.
  33. ^ Inter, ecco il primo titulo Zanetti alza la Coppa Italia, su gazzetta.it, 5 maggio 2010.
  34. ^ Inter, scudetto numero 18 Milito-gol per il tricolore, su gazzetta.it, 16 maggio 2010.
  35. ^ Inter nella storia! La Champions è tua, su gazzetta.it, 22 maggio 2010.
  36. ^ Milito gela tutti "Non so se resto", su repubblica.it, 22 maggio 2009.
  37. ^ Pallone d'Oro, assist di Ferguson a Milito: ora è sfida con Sneijder, su m.fcinternews.it, 3 settembre 2010. URL consultato il 16 novembre 2014.
  38. ^ Supercoppa, la Roma spreca Eto'o la punisce: 3-1 Inter, su gazzetta.it, 21 agosto 2010. URL consultato il 28 agosto 2010.
  39. ^ Milito re della scorsa Champions L'Inter domina nelle premiazioni, su gazzetta.it, 26 agosto 2010.
  40. ^ L'Inter fa incetta di premi, su it.uefa.com, 26 agosto 2010.
  41. ^ L'Inter fallisce il pokerissimo Supercoppa all'Atletico Madrid, su gazzetta.it, 27 agosto 2010.
  42. ^ Fifa CWC '10, Mazembe-Inter: 0-3, grazie ragazzi!, su inter.it, 18 dicembre 2010. URL consultato il 1º maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2010).
  43. ^ Oscar Aic, nessuno come Milito Mourinho re degli allenatori, su gazzetta.it, 24 gennaio 2011.
  44. ^ Inter, notte da incubo Lo Schalke vince 5-2, su gazzetta.it, 5 aprile 2011.
  45. ^ Matteo Dalla Vite, Moratti esalta la festa, in La Gazzetta dello Sport, 30 maggio 2011, p. 9.
  46. ^ Samuel ritorna, Milito si riscatta L'Inter batte il Lilla e vola, su gazzetta.it, 2 novembre 2011.
  47. ^ Milito giustizia il Milan L'Inter riapre il campionato, su gazzetta.it, 15 gennaio 2012.
  48. ^ Diego Milito, il derby può essere la 200esima italiana, su tuttomercatoweb.com, 15 gennaio 2012.
  49. ^ Statistiche: Milito, primo poker italiano [collegamento interrotto], su inter.it, 1º febbraio 2012. URL consultato il 2 febbraio 2012.
  50. ^ Milito e Miccoli: re delle nevi Inter e Palermo fanno 4-4, su gazzetta.it, 1º febbraio 2012.
  51. ^ L'Inter cala il poker Milan travolto da Milito e Maicon, su gazzetta.it, 6 maggio 2012.
  52. ^ Nicola Cecere, Milito come Amadei, Altafini ne fece 4, in La Gazzetta dello Sport, 7 maggio 2012, p. 17.
  53. ^ Candreva e Mauri domano l'Inter Niente Champions, ma Lazio quarta, su gazzetta.it, 13 maggio 2012.
  54. ^ Milito implacabile, l'Inter rimonta La Juve non è più imbattibile, su gazzetta.it, 3 novembre 2012.
  55. ^ Matteo Dalla Vite, Il Principe e la sirena, in La Gazzetta dello Sport, 28 dicembre 2012, p. 10.
  56. ^ Inter-Cluj 2-0: Doppio Palacio, ottimo Kovacic, ma infortunio per Milito, su gazzetta.it, 14 febbraio 2013.
  57. ^ Inter, Milito operato e in lacrime: la carriera è a rischio, su gazzetta.it, 15 febbraio 2013.
  58. ^ Operazione ok per Milito, in La Gazzetta dello Sport, 19 febbraio 2013, p. 11.
  59. ^ Sassuolo-Inter 0-7: doppietta di Milito, su gazzetta.it, 22 settembre 2013.
  60. ^ Serie A, Chievo-Inter 1-2: a segno gli ex, Andreolli gol, Obinna ribalta, su gazzetta.it, 18 maggio 2014. URL consultato il 16 giugno 2014.
  61. ^ Milito al Racing Avellaneda: ufficiale, contratto fino a dicembre 2015, su gazzetta.it, 18 giugno 2014.
  62. ^ Valerio Clari, Milito riporta il Racing in vetta: campioni d'Argentina, su gazzetta.it, 15 dicembre 2014.
  63. ^ Racing, Milito non si ritira: “Altri sei mesi, voglio la Copa Libertadores”, su gazzetta.it, 10 dicembre 2015.
  64. ^ Matteo Brega, Milito dice basta: con il Temperley l'ultimo match della sua carriera, su gazzetta.it, 20 maggio 2016.
  65. ^ Milito, l'emozione e le lacrime al momento dell'addio, su video.gazzetta.it, 22 maggio 2016.
  66. ^ Milito, addio al calcio con un gol e un rigore sbagliato, su sportmediaset.mediaset.it, 22 maggio 2016.
  67. ^ Milito, addio al calcio: "Grazie Inter, non ti dimenticherò". Che numeri in Italia, su gazzetta.it, 13 novembre 2016.
  68. ^ Inter, nasce la “Fundaciòn Diego Milito”, su fcinter1908.it.
  69. ^ UFFICIALE: Racing Club, Diego Milito è il nuovo segretario tecnico, su tuttomercatoweb.com.
  70. ^ Dall’Argentina – Rottura tra Milito e il Racing: divorzio in vista, l’ex Inter pronto a lasciare la carica, su passioneinter.com.
  71. ^ Inter-Real Madrid in esclusiva su Prime Video: c'è la novità Milito, su Corriere dello Sport.it. URL consultato il 14 settembre 2021.
  72. ^ Milito a DAZN: "Ero del Tottenham, il lancio della busta ha cambiato la mia vita" | Goal.com Italia, su www.goal.com, 1º dicembre 2023. URL consultato l'11 dicembre 2023.
  73. ^ Milito su Ibrahimovic: “Ritorno al Milan? Sarebbe molto importante”, su Pianeta Milan, 6 dicembre 2023. URL consultato l'11 dicembre 2023.
  74. ^ 3 presenze nei turni preliminari.
  75. ^ Squadra d'oro 2010, in La Gazzetta dello Sport, 02 gennaio 2011, p. 1.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]