Desmostachya bipinnata

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Desmostachya bipinnata
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Commelinidi
Ordine Poales
Famiglia Poaceae
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Ordine Cyperales
Famiglia Poaceae
Genere Desmostachya
Specie D. bipinnata
Nomenclatura binomiale
Desmostachya bipinnata
(L.) Stapf
Sinonimi
  • Briza bipinnata
    L.
  • Eragrostis bipinnata
    (L.) K. Schum.
  • Eragrostis cynosuriodes
    (Retz.) P. Beauv.
  • Poa cynosuriodes
    Retz.
  • Stapfiola bipinnata
    (L.) O. Ktze.
  • Uniola bipinnata[1]

Desmostachya bipinnata (L.) Stapf è un'erba perenne appartenente alla famiglia delle Poaceae (o Gramineae, nom. cons.).

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È una pianta erbacea perenne con culmo eretto, alto sino a 1 m. L'infiorescenza è una spighetta racemosa terminale oblunga. Il frutto è una cariosside ovoidale senza solco.[2]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La specie è diffusa in Africa (Algeria, Tunisia, Libia, Egitto, Mauritania, Ciad, Eritrea, Etiopia, Somalia e Sudan) e in Asia (Medio Oriente, penisola arabica, subcontinente indiano, Cina, Indocina e Malaysia).[2][3]

Usi[modifica | modifica wikitesto]

Indicata con il nome sanscrito (maschile) Kuśa (anche Darbha), viene tradizionalmente considerata come l'erba più sacra in Oriente ed è utilizzata in numerosi riti e pratiche religiose.

  • La pianta è stata anche richiamata nel Ṛgveda per il suo utilizzo in cerimonie sacre e anche come giaciglio per sacerdoti e Dei.[4]
  • Secondo la religione buddhista, il Buddha la usò per sedervisi sopra, durante la meditazione con cui raggiunse l'illuminazione sotto l'albero della Bodhi[5].
  • nell'Induismo viene indicata da Krishna, nel poema Bhagavad Gita, come materiale ideale da utilizzate per la sede di meditazione[6].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Desmostachya bipinnata, su Flora of Pakistan, eFloras. URL consultato il 2 maggio 2011.
  2. ^ a b W.D. Clayton, M.S. Vorontsova, K.T. Harman & H. Williamson, Desmostachya bipinnata, su GrassBase - The Online World Grass Flora, The Board of Trustees, Royal Botanic Gardens, Kew.
  3. ^ Desmostachya bipinnata, su Germplasm Resources Information Network, United States Department of Agriculture. URL consultato il 2 maggio 2011 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2012).
  4. ^ Ralph T. H. Griffith, The Hymns of the Rigveda, Volume 1[collegamento interrotto], 1896, p. 4.
  5. ^ Paul Williams, Buddhism: Critical Concepts in Religious Studies (Critical Concepts in Religious Studies S.), New York, Routledge, 2006, p. 262, ISBN 0-415-33226-5.
  6. ^ Smith, Huston; Chapple, Christopher; Sargeant, Winthrop, The Bhagavad Gita (Excelsior Editions), Excelsior Editions/State University of New Yo, 2009, p. 282, ISBN 1-4384-2842-1.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • S. Mahdihassan, Three Important Vedic Grasses (PDF), in Indian Journal of History and Science, vol. 22, n. 4, 1887, pp. 286-291. URL consultato il 2 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2012).

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