Dentice (famiglia)

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Dentice
Noli Me Tangere
D'azzurro al pesce dentice ricurvo d'oro, alla bordatura di sedici pezzi d’ argento e di rosso Spaccato nel 1° d'argento al leone uscente d'azzurro accompagnato da sei plinti rossi coricati ed ordinati in orlo; nel 2° d'azzurro a tre stelle d'oro, ordinate 2 e 1.
Stato Regno di Napoli
Regno delle Due Sicilie
Data di fondazioneXIII secolo
Etniaitaliana

Dentice è un'antica famiglia dell'Italia meridionale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Originaria di Amalfi, nel 1200 venne elencata fra i feudatari del Regno di Napoli. Da Amalfi si trasferì dapprima a Sorrento, dove fu ammessa nel patriziato del Seggio di Porta, e poi a Napoli, dove godette gli onori dei sedili di Nilo e Capuano.

Nel 1565 fu ammessa all'ordine di Malta.

A inizio Novecento possedette e restaurò Villa Madama a Roma, poi lasciata in dono allo Stato, mentre continua ad essere loro proprietà il Castello Dentice di Frasso di San Vito dei Normanni.

Si divise infine in due rami:

  1. Dentice del Pesce (ora Dentice Massarenghi, principi di Frasso)
  2. Dentice delle Stelle (o Dentice di Accadia)

Esponenti[modifica | modifica wikitesto]

Da un ramo della famiglia Dentice sono usciti alcuni illustri musicisti e teorici della musica attivi tra il XVI ed il XVII secolo.

Si ricordano, di costoro:

  • Luigi (nato a Napoli attorno agli anni 1510-1520, morto prima del 1566) - teorico musicale, autore del trattato Due dialoghi della musica (1552)[1]
  • Fabrizio (nato a Napoli verso il 1526 - morto a Parma intorno al 1601) - compositore, cantante, suonatore di liuto
  • Scipione (Napoli, 1560 - prima del 1635) - musicista

Fra i Dentice si ricordano alcuni esponenti che sono stati nominati senatori:

Nel XV secolo, Accadia era abitata da contadini che coltivavano piccoli appezzamenti di terreno di proprietà del duca locale. Successivamente Accadia divenne di proprietà di Bertrando dal Balzo, quindi di Giovanni Scotto, e ancora alla famiglia Zuncolo, fino ad arrivare alla Baronia di Trevico. Dopo i tanti avvicendamenti Accadia venne data in dote a Margherita Recco, la quale si unì in matrimonio con il conte Carlo Venato Dentice, appartenente a una nobile famiglia napoletana.

Signori di Viggiano[modifica | modifica wikitesto]

  • Antonio (XV secolo), I signore di Viggiano
  • Luigi, II signore di Viggiano
  • Giovanni Bernardino (m. 1481), III signore di Viggiano
  • Adriana (1479-1549), IV signora di Viggiano
Estinzione della linea maschile

Marchesi Dentice delle Stelle (1633)[modifica | modifica wikitesto]

  • Paolo (1581-1638), I marchese
  • Francesco (1625-1677), II marchese
  • Domenico (1651-1717), III marchese
  • Francesco (1703-1779), IV marchese, diviene I principe di Arecco
Passaggio del titolo nei principi di Arecco

Principi di Arecco (1733)[modifica | modifica wikitesto]

  • Francesco (1703-1779), I principe di Arecco
  • Domenico (1760-1831), II principe di Arecco
Estinzione della linea maschile
  • Francesco (1873-1944), III principe di Arecco, VIII conte di Santa Maria Ingrisone (titoli reclamati nel 1929)
  • Aldo (n. 1926), IV principe di Arecco, IX conte di Santa Maria Ingrisone

Baroni di Fornella, conti di Santa Maria Ingrisone (1705) e duchi di Accadia (1791)[modifica | modifica wikitesto]

  • Carlo (1583-1668), I barone di Fornella
  • Fabrizio (1629-1695), II barone di Fornella
Vende il feudo di Fornella
  • Carlo (1664-1720), I conte di Santa Maria Ingrisone
  • Fabrizio (1701-1765), I duca di Accadia, II conte di Santa Maria Ingrisone
  • Carlo (1723-1782), II duca di Accadia
  • Fabrizio (1764-1826), III duca di Accadia
  • Carlo (1783-1859), IV duca di Accadia
  • Fabrizio (1802-1878), V duca di Accadia
  • Giustiniana (1833-1911), VI duchessa di Accadia
Estinzione della linea maschile

Principi di Frasso (1725)[modifica | modifica wikitesto]

Il ramo si origina da Placido, discendente da Giovanni Giacomo, discendente a sua volta da Antonio, I signore di Viggiano.

  • Placido (1669-1751), I principe di Frasso
  • Gerardo (1695-1777), II principe di Frasso
  • Placido (1725-1785), III principe di Frasso
  • Gerardo (1761-1811), IV principe di Frasso
  • Michele (1789-1812), V principe di Frasso
  • Luigi (1791-1850), VI principe di Frasso, fratello del precedente
  • Ernesto (1825-1886), VII principe di Frasso
  • Luigi (1861-1947), VIII principe di Frasso
  • Ernesto (1886-1978), IX principe di Frasso
  • Luigi (1924-2000), X principe di Frasso
  • Giuliano (n. 1968), XI principe di Frasso, nipote del precedente
  • Gianluigi Pio (2004), XII principe di Frasso

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Luigi Dentice, Due dialoghi della musica del signor Luigi Dentice gentil'huomo napolitano. Delli quali l'uno tratta della theorica, et l'altro della pratica: raccolti da diversi autori greci, et greci, Nuovamente posti in luce, Napoli : Matteo Cancer, 1552
  2. ^ W. Polastro, «DENTICE (Dentice di Frasso), Alfredo». In: Dizionario Biografico degli Italiani, Vol. XXXVIII, Roma : Istituto della Enciclopedia Italiana, 1990 (on-line)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Araldo, Almanacco nobiliare del Napoletano, Napoli : Enrico Dekten, 1905, pp. 139 e segg.
  • Luigi Dentice di Frasso, Storia di Casa Dentice, Roma : Tipografia del Senato, 1934
  • S. De Salvo, «DENTICE». In: Dizionario Biografico degli Italiani, Vol. XXXVIII, Roma : Istituto della Enciclopedia Italiana, 1990 (on-line)

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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