Dente per dente

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Dente per dente
Memo Benassi e Loredana in una foto di scena del film
Titolo originaleDente per dente
Paese di produzioneItalia
Anno1943
Durata83 min
Dati tecniciB/N
Generedrammatico, storico
RegiaMarco Elter
Soggettoda William Shakespeare
SceneggiaturaGuglielmo Usellini, Enrico Ribulsi
ProduttoreGiuseppe Gallea
Casa di produzioneAtlas Zeta
Distribuzione in italianoArtisti Associati
FotografiaAntonio Marzari
MontaggioMarco Elter
MusicheGiovanni Fusco
ScenografiaPiero Filippone
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali

Dente per dente è un film del 1943 del regista Marco Elter, tratto dall'opera Misura per misura di William Shakespeare.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Milano, XVI secolo. Il duca Vincenzo, in procinto di partire per un lungo viaggio, affida il governo della città ad un cugino, sino a quel momento considerato da tutti un uomo integerrimo e di profondissima morale, nonché rispettoso della legge. Ma si rivela ben presto un uomo assetato di potere: trama per spodestare il vero Duca e gli insidia la fidanzata. Per far sì che la ragazza ceda ai suoi desideri ne fa imprigionare il fratello e minaccia di accusarlo di congiura e condannarlo a morte. Il duca Vincenzo riappare appena in tempo per sventare la trama malvagia, punire il perfido cugino, salvare il suo futuro cognato e – naturalmente – convolare a giuste nozze.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film fu organizzato e girato alla Fert di Torino.

Nelly Corradi, che ha il ruolo di Marianna, è la moglie del regista Marco Elter.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film venne distribuito nelle sale cinematografiche italiane il 3 febbraio del 1943.

Critica[modifica | modifica wikitesto]

«Shakespeare dovrà essere generoso con Marco Elter: [..] della commedia è stato fatto addirittura scempio. Non si riconosce quasi il soggetto, né si giustificano i motivi che determinano il procedere del tiranno che assume su Milano il potere nell'assenza del Duca. La regia di Elter raggiunge il massimo della elementarità ed è tutt'altro che chiarificatrice. La vicenda è inzeppata di episodi inutili come quello cavalcata e della caccia al cervo. I movimenti di macchina risultano arbitrari. Le masse sono adoperate senza criterio. Il commento musicale a base di tromboni, è assordante.»

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema