Dare (Gorillaz)

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Dare
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaGorillaz
Pubblicazione29 agosto 2005
Durata4:07
Album di provenienzaDemon Days
GenereDisco[1]
Elettropop[2]
EtichettaEMI
ProduttoreJason Cox, James Dring, Gorillaz[3]
Registrazione2005
FormatiCD, download digitale
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera dell'Australia Australia[4]
(vendite: 35 000+)
Dischi di platinoBandiera del Regno Unito Regno Unito[5]
(vendite: 600 000+)
Gorillaz - cronologia
Singolo precedente
(2005)
Singolo successivo
(2005)

Dare (stilizzato come 挑戦 (DARE)) è un singolo del gruppo musicale britannico Gorillaz, pubblicato il 29 agosto 2005 come secondo estratto dal secondo album in studio Demon Days.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il brano è cantato, oltre che, nei cori, da Damon Albarn come classica voce di 2D, anche dalla cantante londinese Rosie Wilson come voce di Noodle e dall'artista ospite Shaun Rider.

Ha raggiunto l'ottava posizione nella Alternative Songs di Billboard.[6]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

1ª versione[modifica | modifica wikitesto]

  1. Dare - 4:07 (Gorillaz)
  2. Clint Eastwood - 7:07 (live)

2ª versione[modifica | modifica wikitesto]

  1. Dare - 4:07 (Gorillaz - Shaun Ryder)
  2. Clint Eastwood - 4:35

3ª versione[modifica | modifica wikitesto]

  1. Dare - 4:07
  2. Highway (Under Construction) - 4:21
  3. Dare - 5:41 (Soulwax Remix)

4ª versione[modifica | modifica wikitesto]

  1. Dare
  2. Highway (Under Construction)
  3. Dare (Soulwax Remix)
  4. Clint Eastwood
  5. Dare

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Gorillaz: DARE, su NME, 12 settembre 2005. URL consultato il 28 giugno 2018.
  2. ^ (EN) Chad Grischow, Gorillaz: The Singles Collection: 2001 - 2011 Review, su IGN, 29 novembre 2011. URL consultato il 28 giugno 2018.
  3. ^ Allmusic.com
  4. ^ (EN) ARIA Charts - Accreditations - 2005 Singles, su Australian Recording Industry Association. URL consultato il 12 marzo 2020.
  5. ^ (EN) Dare, su British Phonographic Industry. URL consultato il 7 agosto 2020.
  6. ^ Billboard.com

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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