Dany París

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Dany París ha legato il suo nome al Cantagiro (da Stampa Sera del 16 luglio 1965)

Dany París, o Danielle París (Parigi, 27 maggio 1938), è un'attrice e conduttrice televisiva francese, attiva in Italia negli anni sessanta[1].

Ha avuto il suo 'momento d'oro' nel 1963 quando è apparsa in otto film; poi, come una meteora, è sparita nell'oblìo e di lei si sono perse le tracce.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ha avuto un momento di notorietà soprattutto come interprete teatrale e cinematografica in alcuni film di rilievo (fra gli altri, un paio con Totò, oltre a Giulietta degli spiriti di Federico Fellini e La ragazza di Bube, di Luigi Comencini) e come presentatrice, accanto a noti conduttori televisivi, di diverse edizioni del Cantagiro.

Dopo aver studiato danza a Parigi, sua città natale, era avviata a una carriera di ballerina quando un infortunio l'ha costretta ad abbandonare questa attività. Si è trasferita così a inizio anni sessanta a Roma intenzionata a sfondare nel mondo dello spettacolo (segnatamente nella ancor giovane televisione italiana che impiegava, attraverso la RAI numerose 'starlette' venute dall'estero). Qui ha ripreso a studiare danza, dizione, lingue e recitazione alla scuola d'arte drammatica di Alessandro Fersen.

L'occasione per mettersi in bella mostra le si è presentata nel 1962 quando le è stata affidata la presentazione, assieme a Nuccio Costa della trasmissione canora del Cantagiro, manifestazione che ha poi presentato assieme ad altri conduttori anche negli anni successivi.[2]

Le cronache dell'epoca la descrivono come una giovane attrice alta, slanciata, dalle lunghe gambe, dai capelli biondi e dagli occhi verdi e grigi.[3]

In teatro è stata interprete insieme ad un'altra attrice straniera - Rosemarie Dexter - della commedia L'isola di Fabio Mauri.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Fonte: Archivio La Stampa Web
  2. ^ Fonte: Archivio La Stampa Web - 16-07-1965
  3. ^ Stampa Sera del 12-02-1966, pag. 11, fonte Archivio La Stampa Web.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]