Dragon Quest: The Adventure of Dai

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Dragon Quest: The Adventure of Dai
DRAGON QUEST(ドラゴンクエスト) -ダイの大冒険-
(Doragon Kuesuto: Dai no daibōken)
Copertina del primo volume della seconda edizione italiana, raffigurante Dai e Gomechan davanti all'ombra del signore delle tenebre
Genereavventura[1], fantasy[2]
Manga
TestiRiku Sanjo
DisegniKōji Inada
EditoreShūeisha
RivistaWeekly Shōnen Jump
Targetshōnen
1ª edizione23 ottobre 1989 – 9 dicembre 1996
Periodicitàsettimanale
Tankōbon37 (completa)
Editore it.Star Comics
Collana 1ª ed. it.Dragon
1ª edizione it.novembre 1997 – aprile 2002
Periodicità it.mensile
Volumi it.54 (completa)
Testi it.Hobby Fumetto
Serie TV anime
Dragon Quest
RegiaNobutaka Nishizawa, Yoshikata Nitta (ep. 20, 26, 31)
ProduttoreHiroshi Inoue, Yoshio Takami
Composizione serieJunki Takegami
Char. designYasuchika Nagaoka
Dir. artisticaNobuto Sakamoto
MusicheKōichi Sugiyama
StudioToei Animation
ReteTBS
1ª TV17 ottobre 1991 – 24 settembre 1992
Episodi46 (completa)
Rapporto4:3
Durata ep.24 min
Rete it.Junior Tv
1ª TV it.gennaio 1998
Episodi it.46 (completa)
Durata ep. it.24 min
Studio dopp. it.Studio P.V.
Dir. dopp. it.Ivo De Palma
Manga
Dragon Quest: Dai no daibōken - Yūsha Aban to goku-en no maō
TestiRiku Sanjo
DisegniYūsaku Shibata
EditoreShūeisha - Jump Comics
RivistaV Jump
Targetshōnen
1ª edizione19 settembre 2020 – in corso
Periodicitàmensile
Tankōbon4 (in corso)
Manga
Dai no daibōken Cross Blade
TestiYoshikazu Amami
EditoreShūeisha - Jump Comics
RivistaSaikyō Jump
Targetshōnen
1ª edizione1º ottobre 2020 – in corso
Periodicitàbimensile
Tankōbon2 (in corso)
Serie TV anime
Dragon Quest: L'avventura di Dai
RegiaKazuya Karasawa
Composizione serieKatsuhiko Chiba
MusicheYūki Hayashi
StudioToei Animation
ReteTV Tokyo, TVO, TVA, TSC, TVh, TVQ
1ª TV3 ottobre 2020 – 22 ottobre 2022
Episodi100 (completa) + 1 episodio riassuntivo
Rapporto16:9
Durata ep.24 min
1º streaming it.Crunchyroll (sottotitolata)

Dragon Quest: The Adventure of Dai (DRAGON QUEST(ドラゴンクエスト) -ダイの大冒険-?, Doragon Kuesuto: Dai no daibōken, lett. "Dragon Quest: La grande avventura di Dai") è un manga shōnen di genere fantasy ispirato alla celebre saga videoludica Dragon Quest e ambientato nello stesso universo narrativo. È scritto da Riku Sanjo e illustrato da Kōji Inada, artisti appartenenti al Bird Studio creato da Akira Toriyama, anch'egli contributore, seppure in minima parte, alla creazione di questo manga (soprattutto nella realizzazione dei mostri). In Italia è stato pubblicato da Star Comics a partire dal 1997 con il titolo Dai - La grande avventura e dal 2021 con una nuova edizione più fedele alla versione originale.[3]

Dal manga è stato successivamente tratto un anime, che tuttavia ne ricalca la storia solo per una piccola parte che lo compone. Sono invece stati prodotti tre film d'animazione basati sulla serie, inediti in Italia. Assieme a Dragon Quest: Yūsha Abel densetsu, serie alla quale è strettamente legato e con la quale ha numerosi punti di contatto, costituisce il primo adattamento animato del franchise di Dragon Quest.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Dai è un ragazzo di dodici anni che ha sempre vissuto come unico essere umano in un'isola popolata da soli mostri. Ha un sogno, quello di diventare un prode guerriero. Quando si arrabbia mostra un poderoso potere La rinascita del perfido demone Hadler e l'incontro con Avan, guerriero che gli si offre come insegnante, gli daranno l'occasione di trasformare il suo sogno in realtà. Ecco quindi che comincia la grande avventura di Dai, un viaggio che lo porterà a incontrare fedeli compagni ma anche agguerriti avversari.

Ambientazione[modifica | modifica wikitesto]

Mappa del mondo di Dai - La grande avventura tratta dalla serie anime del 2020

I Cavalieri del Drago puri[modifica | modifica wikitesto]

In un'epoca antica, draghi, mostri e uomini combattevano per ottenere il controllo della Terra. Per porre fine ai molti conflitti le divinità di ciascuna razza crearono un essere dotato della forza combattiva dei draghi, della forza magica dei mostri e di quella del cuore degli umani: il primo Cavaliere del Drago. La missione di questo mitico guerriero è intervenire contro chiunque tenti di sottomettere con la forza una o più di queste tre razze, al fine di mantenere l'equilibrio tra di esse.

Il cavaliere nasce dal Drago Sacra Madre, la cui natura è più spirituale e divina che materiale. Una volta raggiunta l'età adulta, viene per istinto richiamato verso il tempio del drago sul fondo del lago del regno di Teran, dove una sfera magica contenente lo spirito custode della memoria dei Cavalieri del Drago gli rivela le sue origini e la sua missione.

I poteri dei cavalieri del drago sono racchiusi nello stemma del drago, un simbolo che appare sulla loro fronte e che possiedono dalla nascita, ma solo nell'età adulta essi riescono ad attivarlo e disattivarlo a piacimento. Quando lo stemma brilla sulla fronte, il cavaliere viene avvolto da un'aura che lo rende più forte, quasi invincibile. Tale aura è detta "aura del drago" e aumenta notevolmente sia il potere magico che quello distruttivo.

Il cavaliere per combattere ha bisogno di un'arma forgiata in oricalco, l'unico metallo in grado di contenere il suo potere. Il Cavaliere del Drago inoltre può assumere la forma di Dragonoide per sprigionare al massimo la forza che dispone dallo stemma.

Una volta conclusa la sua vita, il Cavaliere del Drago viene raccolto dal Drago Sacra Madre disceso sulla Terra, che trasferisce il potere dello stemma del drago al nuovo cavaliere nascituro che già porta in grembo. Lo stemma contiene non solo i poteri ma anche le esperienze e le conoscenze di tutti i cavalieri del passato (raccolte nel cosiddetto "gene della guerra") e fa sì che ogni nuova generazione sia sempre più forte di quella precedente. Una volta completato il processo di passaggio dello stemma, il Drago Sacra Madre raccoglie suo figlio portandone il corpo e lo spirito nel mondo celeste.

Il Cavaliere del Drago sangue misto Dai[modifica | modifica wikitesto]

Dai è un sangue misto o mezzosangue, nato da Baran, il "vero" cavaliere del drago, e da Soala, una ragazza umana principessa del regno, ora estinto, di Alkeed. Tuttavia Dai ha ereditato un emblema tutto suo alla nascita. Questo potere si è manifestato per la prima volta quando la principessa Leona fu ferita dallo scorpione demoniaco. Inizialmente l'emblema appariva principalmente quando Dai si trovava in pericolo e in particolare con le emozioni come la rabbia o la tristezza. Ma via via, grazie anche alle esperienze in battaglia, riuscirà ad acquisirne un controllo totale, e con una notevole precocità rispetto a un normale cavaliere che ci riesce solo in età adulta.

Rispetto ai cavalieri puri, Dai otterrà una capacità straordinaria e assolutamente unica: in un momento di grande sforzo riuscirà a spostare con la volontà la posizione dell'emblema dalla fronte, e dunque la testa (per sfuggire alle onde mentali di Baran che tentava di cancellargli la memoria una seconda volta) al pugno destro (il dorso della mano destra). Lo spostamento avverrà in pratica istintivamente, senza che egli si renda esattamente conto di ciò che accade o che abbia scelto razionalmente proprio quel punto in cui ricollocarlo. Da quando l'emblema si sposterà sul pugno la sua potenza di attacco ne risulterà aumentata, permettendogli di superare persino la difesa rappresentata dall'aura del drago del padre. Tuttavia il suo potere così facendo si esaurisce molto più rapidamente rispetto a quando manteneva la posizione sulla fronte.

Un'altra differenza importante è che l'emblema di Dai non possiede il "Gene della Guerra", infatti non avendolo ereditato da un precedente cavaliere, ma avendolo di suo dalla nascita, manca completamente dell'esperienza e delle conoscenze dei precedenti Cavalieri del Drago necessarie a usarlo al meglio, rendendolo quindi un cavaliere "incompleto".

Quando Baran in fin di vita donerà a Dai, probabilmente inconsciamente, il suo emblema, in maniera simile a come avviene tra un cavaliere morente e il nuovo nascituro in grembo al Drago Sacra Madre, il ragazzo otterrà due emblemi su entrambi i pugni, denominati Soryumon (emblemi gemelli del drago) grazie ai quali otterrà un potere considerevolmente superiore, ma soprattutto le esperienze e le capacità dei suoi predecessori che prima gli mancavano perché non si era ancora attivato il Gene della Guerra che ora invece è stato svegliato dal passaggio di quello di suo padre. Otterrà inoltre anche la possibilità di sparare la Doraura senza divenire Dragonoide, cosa per lui comunque impossibile dato che è per metà umano.

Nello scontro finale con Vearn infine, riuscirà anche a unificare in un unico emblema sulla fronte i due emblemi gemelli (Dai finora sosteneva che quello di sinistra gli dava solo una certa percentuale della potenza massima, a differenza dell'altro; la fusione avviene quando riesce a ottenere la massima potenza anche da esso) ottenendone uno molto simile a quello del Dragonoide, ma senza cambiare aspetto in modo così drastico, pur ottenendo comunque un notevole incremento di potenza similmente al Dragonoide.

Scuola di Avan[modifica | modifica wikitesto]

I principi fondamentali della scuola di Avan si basano su tre elementi: Terra (arti marziali), Mare (magia) e Cielo (spirito) i quali danno il nome ai capitoli del libro nel quale Avan ha racchiuso tutto il suo sapere.

Avan, durante la lotta contro Satana Hadler sviluppò una sua tecnica di combattimento basata su sei tipi di armi: Spada, Lancia, Ascia, Frusta, Artigli e Arco. Anche se nella serie si vedono solo le tecniche di spada e lancia, i principi basilari sono per tutti identici, ossia la distruzione di terra, mare e cielo che infine culminano nell'Avan Strash: un colpo in grado di tagliare tutto.

Tecnica di spada della Scuola di Avan[modifica | modifica wikitesto]

La Tecnica di spada della Scuola di Avan (アバン流刀殺法?, Aban Ryu Tosappo) è la tecnica più diffusa ed utilizzata nel corso della serie. Oltre che dallo stesso Avan viene comunemente utilizzata da Dai e da Hyunckel (quest'ultimo finché non passa ad utilizzare la Lancia Demoniaca). La tecnica è composta da:

  • Fendente della terra (大地斬?, Daichi-zan): Questa tecnica permette una volta eseguita di potere tagliare materiale solido con un unico e potente fendente. La forza è la base di questa tecnica tuttavia necessita anche di una certa armoniosità e naturalezza nei movimenti.
  • Fendente dell'onda (海波斬?, Kaiha-Zan): Questa tecnica permette una volta eseguita di tagliare tutto ciò che non è solido. Il principio è quello di fendere l'aria con un velocissimo colpo di spada generando un vuoto d'aria tagliente. Questa tecnica non è adatta allo scontro corpo a corpo come la precedente, ma si presta molto bene per contrastare le magie potendo il vuoto d'aria facilmente dissiparle e colpire a distanza il nemico.
  • Fendente dell'aria (空裂斬?, Kuretsu-zan): Questa è la più difficile delle tre tecniche in quanto ci si serve della propria energia combattiva. Il fendente dell'aria si presta per combattere quei nemici incorporei e/o che non possiedono punti vitali (spettri, zombie, masse di energia, ecc...) concentrando la propria aura nella spada per poi proiettarla come un raggio puntando la lama verso il nemico. Per fare questo il guerriero deve imparare a sentire e percepire l'aura tenebrosa del nemico e capire dove si concentra e successivamente incanalare la propria energia luminosa per colpire il nemico. Solo un guerriero con un forte senso di giustizia può utilizzarla poiché solo un'aura luminosa può dissolvere una tenebrosa. A parte Avan, l'unico a saperla usare è Dai.
  • Avan Strash (アバンストラッシュ?, Aban Sutorasyu): Questo colpo è in grado di tagliare qualsiasi cosa. Questo è possibile riunendo insieme la forza, la velocità e l'energia delle precedenti tecniche. Esistono 3 varianti:
    • Arrow (アバンストラッシュA (アロー)?, Aban Sutorasyu Arou): L'esecuzione si svolge brandendo la spada con la lama verso il basso e portandola dietro la schiena e concentrarvi le proprie energie e poi di scatto portarla in avanti scagliando una velocissima lama di energia che può tagliare qualunque cosa. È l'ideale per tenere a bada nemici particolarmente ostici e saggiarne le abilità però è facilmente evitabile inoltre maggiore è la distanza minore è la potenza distruttiva.
    • Break (アバンストラッシュB (ブレイク)?, Aban Sutorasyu Bureku): Preparazione come la precedente con la differenza che ci si scaglia contro l'avversario e il colpo lo si sferra a diretto contatto; l'impatto è mortale. È l'ideale per terminare uno scontro in quanto la potenza distruttiva è superiore alla versione "Arrow", ma nel momento in cui ci si avvicina all'avversario si è completamente scoperti e si rischia di ricevere un danno fatale se si manca il bersaglio senza contare che consuma molta energia.
    • Cross (アバンストラッシュX (クロス)?, Aban Sutorasyu Curosu): Variante ideata da Dai che unisce i lati migliori delle altre due versioni. Prima si lancia un "Arrow" e successivamente si scaglia un "Break". Quanto il "Break" raggiunge l'"Arrow" intersecandosi con esso si crea una potenza pari a 5 volte quella di un normale Strash. Solo Dai ha le doti necessarie affinché il cross possa essere effettuato con il giusto tempismo e centri il punto vitale esatto. Questa tecnica è estremamente complessa e il più piccolo errore può portarla al completo fallimento. È la tecnica con cui Dai per poco non uccide Hadler.

Personaggi[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Personaggi di Dragon Quest: The Adventure of Dai.
Dai (ダイ? Tom nell'edizione italiana dell'anime del 1991)
Doppiato da: Toshiko Fujita (serie 1991), Atsumi Tanezaki (serie 2020) (ed. giapponese), Patrizio Prata (serie 1991) (ed. italiana)
È figlio del leggendario Cavaliere del Drago Baran e della principessa Soala di Alkeed. Per via di eventi tragici è divenuto un orfano ed è stato trovato da un mostro di nome Brass, che lui chiamerà nonno, e vive con lui in armonia insieme a tanti mostri pacifici su un'isola in mezzo all'oceano popolata solo da mostri e a cui gli esseri umani, per paura verso gli stessi, non si avvicinano mai. Quando inizia la guerra tra l'umanità e l'esercito del Grande Satana decide di diventare un prode guerriero in difesa della pace del mondo e viene quindi addestrato, insieme al mago fifone Popp, da un grande maestro, istruttore di prodi per professione, Avan the Genial III.
Popp (ポップ?, Poppu, Pop nella prima edizione italiana del manga e Daniel nell'edizione italiana dell'anime del 1991)
Doppiato da: Keiichi Nanba (serie 1991), Toshiyuki Toyonaga (serie 2020) (ed. giapponese), Ivo De Palma (serie 1991) (ed. italiana)
Allievo di Avan e migliore amico di Dai, è un mago. Inizialmente molto debole e, soprattutto, parecchio codardo. Migliora nel suo viaggio con Dai, quando affronta Crocodyne, con Dai privo di sensi, per la prima volta tira fuori il suo coraggio e riesce a usare tutta la sua forza per salvare il nonno Brass invece di scappare e si dichiara pronto a morire per proteggere Dai.
Avan the Genial III (アバン?, Aban, Aban nella prima edizione italiana del manga)
Doppiato da: Hideyuki Tanaka (serie 1991), Takahiro Sakurai (serie 2020) (ed. giapponese), Claudio Moneta (serie 1991) (ed. italiana)
Originario del regno di Carl, discende da una famiglia di geniali studiosi. Fin da ragazzo celava le sue reali capacità nascondendosi dietro dei buffi occhiali e un atteggiamento mollaccione, solo l'allora principessa Flora era a conoscenza del suo reale talento come guerriero. Insieme a Roka, Leya, Matoriv e Brokeena formerà la squadra che combatterà l'esercito demoniaco di Hadler.
Baran (バラン? Baron nell'edizione italiana dell'anime del 1991)
Doppiato da: Unshō Ishizuka (serie 1991) (ed. giapponese), Marco Balzarotti (serie 1991) (ed. italiana)
Il leggendario Cavaliere del Drago. Da giovane adulto, più o meno quando Hadler combatté Avan, dovette affrontare il potentissimo re drago degli abissi conosciuto con il nome di Velzar, che Baran riuscì a vincere (non a distruggerlo però, il suo spirito fu imprigionato nella pietra dalle fate del mondo celeste). Dopo il combattimento, Baran era esausto, venne aiutato e curato da una donna, la principessa Soala di Alkeed. I due si innamorano e diedero alla luce un figlio, Dino, ma il padre di Soala, il re, pensò, come tanti altri, che Baran essendo una creatura potentissima, per di più non umana, ma un cavaliere del drago, fosse un mostro pericoloso e che Dino fosse soltanto un abominio e che entrambi avrebbero dovuto morire.
Hadler (ハドラー?, Hadorā, Satana Hadler nella prima edizione italiana del manga e Haddler nell'edizione italiana dell'anime del 1991)
Doppiato da: Takeshi Aono (serie 1991) (ed. giapponese), Mario Zucca (serie 1991) (ed. italiana)
Quindici anni prima era il capo supremo dell'esercito del male e venne sconfitto da Avan, salvato però dai poteri del re delle tenebre Vearn, che gli concesse un nuovo corpo più giovane e forte di prima, nominandolo comandante dell'esercito del male. Hadler come prima cosa va da Avan per lavare l'onta subita in passato e vince nonostante il sacrificio del grande maestro.

Media[modifica | modifica wikitesto]

Manga[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Capitoli di Dragon Quest: The Adventure of Dai.

Il manga è stato originariamente pubblicato da Shūeisha sulla rivista Weekly Shōnen Jump dal 1989 al 1996 arrivando a un totale di 349 capitoli, che dal marzo del 1990[4] al giugno del 1997[5] sono stati raccolti in 37 volumi tankōbon. È stato poi pubblicato anche in molti altri paesi, tra cui Francia, Messico e Italia, arrivando a ottenere un buon successo internazionale.

Originariamente fu creata solo una storia breve in due capitoli intitolata Derupa! Iruiru! (non ha traduzione, si tratta di parole magiche pronunciate dai personaggi nella storia) (parte 1 e parte 2), ma poiché ebbe successo venne creato anche un seguito di tre episodi intitolato Dai bakuhatsu! (lett. "Esplode Dai!") (parte 1, parte 2 e parte 3), e poiché anch'esso ebbe successo si decise di proseguire e creare una serie lunga intitolandola Dai no daibōken (lett. "La grande avventura di Dai") di cui questi cinque divennero i primi capitoli che fanno da prologo alla storia.

In Italia è stato pubblicato da Star Comics dal novembre del 1997[6] all'aprile del 2002[7] in una testata appositamente creata chiamata Dragon[8]. Inizialmente fu pubblicato in volumi dal formato più piccolo di quello degli originali e poi, a partire dal numero 48 (ottobre 2001), che è il più voluminoso e comprende parte del numero 30 dell'edizione originale più tutto il 31[9], viene equiparato all'originale, cosicché il numero 49 dell'edizione italiana corrispondesse esattamente al numero 32 dell'edizione giapponese[10], il 50 al 33[11], e così via fino all'ultimo, il 54º, corrispondente al 37º[7][12]. In seguito sono stati pubblicati anche altri sette volumi, cioè i primi della ristampa che corrispondono esattamente agli originali, ma a causa delle scarse vendite questa pubblicazione è stata interrotta e mai più ripresa lasciando la nuova raccolta incompleta[8].

A fine maggio del 2020 è stato annunciato che un manga prequel intitolato Dragon Quest: Dai no daibōken - Yūsha Aban to goku-en no maō (ドラゴンクエスト ダイの大冒険 勇者アバンと獄炎の魔王?) e disegnato da Yūsaku Shibata che viene serializzato dal 21 ottobre 2020 sulla rivista V Jump di Shūeisha[13][14]. La serie segue le avventure di Aban prima del suo incontro con Dai e i suoi compagni[15][16].

A settembre del 2020 viene annunciato dal mangaka Yoshikazu Amami che si sarebbe occupato di un manga spin-off intitolato Dai no daibōken Cross Blade[17][18], il quale viene serializzato dal 1º ottobre 2020 su Saikyō Jump sempre di Shūeisha.

Ad aprile 2021 è stata annunciata da Star Comics una nuova edizione del manga originale, la quale si intitola Dragon Quest - The Adventure of Dai, presenterà un totale di 25 volumi[19] e viene pubblicata dal 17 novembre 2021[20].

Anime[modifica | modifica wikitesto]

Serie 1991[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Episodi di Dragon Quest.

L'anime tratto dalla serie conta 46 episodi e fu trasmesso per la prima volta in Giappone dalla Tokyo Broadcasting System (TBS) dal 17 ottobre 1991 al 24 settembre 1992. Esso narra le stesse vicende del manga, pur aggiungendoci qualche filler, ma solo fino a un punto della storia equivalente a circa la metà del decimo tankōbon all'epoca ancora in corso di pubblicazione. La storia dell'anime infatti si conclude con il protagonista che riesce a opporsi all'attacco mentale di Baran e a reagire, e quest'ultimo che fugge con l'intenzione di tornare presto all'attacco, mentre la squadra di prodi, felice per la vittoria, è unita più che mai e sicura di sé in vista delle sfide future. In realtà nel manga Baran invece riesce a cancellare i ricordi di Dai, che infatti perde la memoria, e poi, avendo esaurito le energie, preferisce ritirarsi momentaneamente per recuperare le forze e poi tornare a riprenderlo sicuro di averlo ormai reso inoffensivo. La storia quindi prosegue con un nuovo scontro con Baran, durante il quale Dai recupererà i ricordi, e va avanti fino alla sconfitta totale dell'esercito demoniaco.

In Italia è stato trasmesso prima da Junior TV con le sigle originali e con alcune censure dal gennaio 1998 con il titolo Dragon Quest[21] e poi da Italia 1 con una sigla italiana, censure maggiori e con il titolo I cavalieri del drago dal 21 maggio 2002[22], e poi da Italia Teen Television dal 1º ottobre 2003 con le repliche di quanto andato in onda su Italia 1.

Le sigle originali sono Yūsha yo isoge!! (勇者よ急げ!!? lett. "Sbrigati eroe!!") in apertura e Kono michi waga tabi (My Road, My Journey) (この道わが旅(My Road, My Journey)? lett. "Questa strada è il mio viaggio (La mia strada, il mio viaggio)") in chiusura; entrambe cantate da Jirō Dan.

Nella versione italiana, su Junior TV furono utilizzate le sigle giapponesi, mentre su Italia 1 e Italia Teen Television venne impiegata la sigla I cavalieri del drago, con musica di Max Longhi, testo di Alessandra Valeri Manera e cantata da Giorgio Vanni[23].

Serie 2020[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Episodi di Dragon Quest: L'avventura di Dai.
Logo originale della serie

Al Jump Festa 2020 è stata annunciata la produzione di una nuova serie anime, prevista per l'ottobre 2020[24][25][26]. Questo nuovo adattamento coprirà tutto il manga[27][28][29]. La serie, intitolata Dragon Quest: L'avventura di Dai (Dragon Quest: The Adventure of Dai), è stata trasmessa su TV Tokyo e altre reti affiliate dal 3 ottobre 2020 al 22 ottobre 2022. In Italia la serie è stata pubblicata su Crunchyroll in versione sottotitolata[30].

Le sigle di apertura sono Ikiru o suru (生きるをする? lett. "Vivere") cantata dai Macaroni Enpitsu (ep. 1-50)[31] e Bravest di Taichi Mukai (ep. 51+)[32] mentre quelle di chiusura sono mother (lett. "madre") sempre dei Macaroni Enpitsu (ep. 1-25), Akashi (アカシ?) interpretata dai XIIX (ep. 26-50), Namae (名前? lett. "Nome") degli Humbreaders (ep. 51-74) e Tobu tori wa (飛ぶ鳥は? lett. "L'uccello volante") degli Mitei no Hanashi (ep. 75+).

Film[modifica | modifica wikitesto]

Sono stati prodotti anche tre film d'animazione basati sulla serie. Tutti e tre hanno una durata di circa 40 minuti e sono inediti in Italia.

Titolo italiano (traduzione letterale)
GiapponeseKanji」 - Rōmaji
Distribuzione
Giapponese
1Great Adventure
「グレート アドベンチャー」 - Gurēto Adobenchā
20 luglio 1991[33]

Nonno Brass racconta a Dai la storia della guerra tra il prode Aban e Hadler avvenuta anni prima.

2Discepolo di Avan
「アバンの使徒」 - Aban no shito
7 marzo 1992[34]

Dai, Pop e Maam devono affrontare un seguace del mago Zaboeira. Questo episodio si colloca dopo la battaglia di Romos e prima di quella di Papunica.

3La rinascita dei sei comandanti
「新生6大将軍」 - Shinsei rokudai shoguo
11 luglio 1992[35]

I protagonisti sono alle prese con un nuovo temibile nemico: Galvass. Egli fa rinascere i suoi sei generali d'armata che hanno gli stessi titoli di quelli di Hadler, con cui è in aperta rivalità. Il suo scopo infatti è quello di usurpargli il titolo di comandante supremo dell'esercito demoniaco e sostituire i sei generali del rivale con i suoi, e per riuscirci cerca di eliminare Dai e i suoi compagni prima di lui. Temporalmente questo episodio si inserisce tra la battaglia all'isola Barsy e la partenza di Maam.

Videogiochi[modifica | modifica wikitesto]

Dai doveva apparire originariamente nel videogioco J-Stars Victory Vs, tuttavia l'idea fu scartata nella versione finale[36].

Dai compare come personaggio giocabile all'interno del videogioco crossover Jump Force[37].

Al Jump Festa 2020 è stato annunciato un videogioco basato sulla serie[38].

Un videogioco arcade intitolato Dragon Quest: Dai no Daibōken - Xross Blade e basato su un sistema di carte collezionabili è uscito nelle sale giochi giapponesi il 22 ottobre 2020[39].

Un GdR per iOS e Android dal titolo Dragon Quest: The Adventure of Dai - A Hero's Bonds (ドラゴンクエスト ダイの大冒険 -魂の絆-?, Doragon Kuesuto: Dai no daibōken -Tamashī no kizuna-, lett. "Dragon Quest: L'avventura di Dai -Legame delle anime-") è stato distribuito in tutto il mondo il 28 settembre 2021[40][41].

Un altro titolo, questa volta un action RPG, Infinity Strash: Dragon Quest The Adventure of Dai, è stato pubblicato il 28 settembre 2023[42] per Nintendo Switch, PlayStation 4, PlayStation 5 e Microsoft Windows[43][44].

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Dai - La grande avventura è una delle serie manga più vendute di tutti i tempi uscite su Weekly Shōnen Jump[45], con 50 milioni di volumi tankōbon venduti[46]. La serie ha avuto anche una tiratura totale stimata di circa 2 miliardi di copie nella rivista Weekly Shōnen Jump tra il 1989 e il 1996.

Retrospettivamente, la rivista Famitsū ha classificato Maam e Leona rispettivamente all'ottavo e al nono posto tra le eroine più famose degli anime degli anni '90[47].

Antonello "Kirito" Bello di Everyeye.it ha recensito il primo episodio dell'anime del 2020, affermando che questo rappresenti una precisa e rassicurante dichiarazione di intenti: a sua detta il rifacimento è molto fedele al manga originale, ma dei piccoli e opportuni ritocchi apportati all'intreccio e alla sceneggiatura lo fanno apparire più "snello" e moderno, come appunto un'opera contemporanea[48].

Nel sondaggio Manga Sōsenkyo 2021 indetto da TV Asahi, 150 000 persone hanno votato la loro top 100 delle serie manga e Dai - La grande avventura si è classificata al 30º posto[49].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Fly, su toei-animation.com, Toei Animation. URL consultato il 13 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2011).
  2. ^ (JA) ドラゴンクエスト・ダイの大冒険(1991), su akiba-souken.com, Akiba Souken. URL consultato il 13 maggio 2020.
  3. ^ Dragon Quest The Adventure of Dai N. 1: In arrivo la nuova edizione, su starcomics.com, Star Comics, 9 novembre 2021. URL consultato il 20 febbraio 2022.
  4. ^ (JA) DRAGON QUEST―ダイの大冒険, su books.shueisha.co.jp, Shūeisha. URL consultato il 6 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2005).
  5. ^ (JA) DRAGON QUEST―ダイの大冒険― 37, su books.shueisha.co.jp, Shūeisha. URL consultato il 6 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2004).
  6. ^ Dragon Dai 1 [collegamento interrotto], su starcomics.com, Star Comics. URL consultato l'8 maggio 2020.
  7. ^ a b Dragon Dai 54 [collegamento interrotto], su starcomics.com, Star Comics. URL consultato l'8 maggio 2020.
  8. ^ a b Dragon Quest (I Cavalieri del Drago – Dai: La Grande Avventura – Dragon Quest: Dai no Daibouken) – di Riku Sanjo e Koji Inada, su Il Bazar di Mari, 25 febbraio 2012. URL consultato il 16 gennaio 2016.
  9. ^ Dragon Dai 48 [collegamento interrotto], su starcomics.com, Star Comics. URL consultato l'8 maggio 2020.
  10. ^ Dragon Dai 49 [collegamento interrotto], su starcomics.com, Star Comics. URL consultato l'8 maggio 2020.
  11. ^ Dragon Dai 50 [collegamento interrotto], su starcomics.com, Star Comics. URL consultato l'8 maggio 2020.
  12. ^ Dai, su PaTaTo's Manga DB. URL consultato il 3 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2006).
  13. ^ (EN) Jennifer Sherman, Dragon Quest: The Adventure of Dai Manga Gets Prequel Manga, in Anime News Network, 29 maggio 2020. URL consultato il 14 giugno 2020.
  14. ^ Roberto Addari, Dai La Grande Avventura, debutta il nuovo manga, in MangaForever, 21 ottobre 2020. URL consultato il 23 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2020).
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Manga
Anime 1991
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