Curtarolo

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Curtarolo
comune
Curtarolo – Stemma
Curtarolo – Bandiera
Curtarolo – Veduta
Curtarolo – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Provincia Padova
Amministrazione
SindacoMartina Rocchio (Lega) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate45°31′18.78″N 11°50′28.64″E / 45.521884°N 11.841288°E45.521884; 11.841288 (Curtarolo)
Altitudine22 m s.l.m.
Superficie14,73 km²
Abitanti7 116[1] (31-8-2021)
Densità483,1 ab./km²
FrazioniPieve, Santa Maria di Non
Comuni confinantiCampo San Martino, Limena, Piazzola sul Brenta, San Giorgio delle Pertiche, Vigodarzere
Altre informazioni
Cod. postale35010
Prefisso049
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT028036
Cod. catastaleD226
TargaPD
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 383 GG[3]
Nome abitanticurtarolesi
PatronoMadonna di Tessara
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Curtarolo
Curtarolo
Curtarolo – Mappa
Curtarolo – Mappa
Posizione del comune di Curtarolo all'interno della provincia di Padova
Sito istituzionale

Curtarolo (Curtaroło in veneto) è un comune italiano di 7 116 abitanti della provincia di Padova in Veneto, in prossimità del fiume Brenta, situato a nord del capoluogo.

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Curtarolo è totalmente pianeggiante e presenta il classico clima della pianura Padana: assai caldo d'estate (con punte di 40 gradi centigradi), freddo e nebbioso d'inverno, con precipitazioni frequenti nella stagione autunnale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

È una località di antichissima origine lungo il fiume Brenta.

Tracce e scoperte archeologiche riguardano reperti venetici e di epoca romana; uno dei reperti più significativi furono i resti di una piroga rinvenute lungo uno scorcio del fiume Brenta in località Palazzina.

Oltre a laterizi e materiali lapidei di origine romana, venne ritrovata anche una stele funeraria risalente al I sec. a.C.

Nel 568, in epoca alto-medioevale, s'insediano gruppi di Longobardi.

Dopo la grande alluvione del 589 che determinò lo spostamento del corso principale del fiume Brenta, Curtarolo divenne uno strategico passaggio sul fiume, con il transito diretto per Padova. Questo fatto potrebbe essere all'origine del toponimo, da Scurzarolo (scorciatoia), tuttavia ipotesi più accreditate rimandano a Curtis Rodulo, dal nome dei possedimenti di una famiglia probabilmente longobarda.

Il documento più antico, del 1077, attesta una pieve dedicata a Santa Maria a Curtarolo, ma progressivamente si affermò l'importanza religiosa della chiesa e monastero di Santa Giuliana, in località Pieve (toponimo acquisito proprio per questo fatto), documentata fin dal 1333 ed investita del titolo di parrocchiale dal 1500, con giurisdizione sulle chiese e cappelle di Campo San Martino, Marsango, Sant'Andrea, Tessara, Santa Maria di Non e Tavo.

Dopo l'epopea Ezzeliniana, i villaggi esistenti vennero annessi al Contado di Padova, quartiere di Ponte dei Molini.

Il passaggio sulla Brenta, forse già attrezzato con un ponte, fu nel Trecento, luogo di aspre contese militaresche tra carraresi e scaligeri dapprima, poi con i veneziani e successivamente (1509) di schermaglie (note come scaramuze) tra gli imperiali della Lega di Cambrai, provenienti dalle scorribande di Bassano, Marostica e Cittadella, e Veneziani, sfociate nella presa e distruzione del castello di Limena e assedio alle mura di Padova.

Santa Maria di Non, frazione di Curtarolo: il santuario della Madonna di Tessara.

Nel XIII secolo vasti territori in località "Non" appartenevano ai Dalesmanni, potente famiglia padovana i cui esponenti più noti furono Speronella Dalesmanni ed il figlio Jacopo da Sant'Andrea, citato anche nell'Inferno di Dante.

A fine Quattrocento e nel Cinquecento luogo di prestigio fu anche Villa Bozza, lungo la strada tra Tavo ed Arsego, dove aveva messo dimora Pietro Bembo. La famiglia veneziana dei Bembo impiantò una prima attività industriale con un mulino lungo la roggia del Piovego Villabozza, rilevato nel 1825 dalla famiglia Agugiaro, tuttora esistente quale una delle maggiori realtà agro-industriali del padovano.

La storia moderna è in comune con quella del territorio alto-padovano: disastrosa l'alluvione del 1966, con Curtarolo tra i paesi più colpiti.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa di Santa Giuliana, costruita alla fine del XIX secolo in sostituzione di una più antica pieve.
  • Santuario della Beata Vergine di Tessara, o anche della Madonna di Tessara, nella frazione di Santa Maria di Non. Santuario che sorge sull'originario luogo di un'originaria chiesetta campestre citata fin dal XII secolo, più volte rimaneggiata e ingrandita. Meta della devozione locale è la Madonna "mora" di Tessara, conservata al suo interno.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[4]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

  • Il comune è attraversato da molte piste ciclabili tra le quali, la più popolare denominata Pista ciclabile Treviso-Ostiglia, attraversa tutto il territorio comunale.

Il giorno 06 Ottobre 2017 è stata inaugurata la "Passerella ciclopedonale sul Fiume Brenta lungo il percorso Treviso - Ostiglia". Un'opera bella, degna di appartenere ad un complesso metropolitano moderno, realizzata per unire le sponde del Fiume Brenta, nei comuni di Curtarolo e Piazzola Sul Brenta, e dare la naturale continuità alla ciclopedonale evitando un tortuoso giro attraverso anche a vie molto trafficate.

Una targa apposta all'opera riporta la data di inaugurazione, enti, persone ed aziende che hanno reso possibile la sua realizzazione.

  • È situato sulla linea d'autobus Padova-Bassano gestita da Busitalia Veneto.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Nell'omonimo paese hanno sede due squadre calcistiche: la prima, il Curtarolese 97, milita attualmente nel Girone H della prima categoria veneta, mentre la seconda, l'A.S.D. Curtarolo Calcio, gioca nel Girone A della terza categoria regionale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2021 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

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