Cupido dormiente

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Il Cupido dormiente è una scultura di Michelangelo Buonarroti, eseguita nel 1495-1496 e andata perduta.

Storia

Finito di scolpire poco prima della partenza per il suo primo soggiorno romano, fu tenuto nascosto da Michelangelo sottoterra nel giardino di casa per sottrarlo al falò delle vanità che in quel tempo il Savonarola praticava a Firenze andando alla ricerca di tutte le opere d'arte che, a suo dire, offendevano la moralità per quindi bruciarle.

Catturato Savonarola, dopo qualche anno, Michelangelo fu convinto da un amico a portare con se il putto a Roma per venderlo ad un collezionista, poiché aveva notato il fatto che dopo essere stato per un certo tempo sotto terra aveva l'aspetto di un'antichità. Fu venduto per 200 ducati al cardinale di San Giorgio (che già aveva offerto a Michelangelo di lavorare per sè), ma Michelangelo, forse pentito della truffa, rivelò l'artefizio al Cardinale che gli riferì il prezzo che aveva pagato, l'artista fiorentino anch'egli si sentì truffato perché aveva ricevuto per se una somma di molto inferiore. [1]. Il cupido comunque attirò l'attenzione dei circoli del mecenatismo della capitale sul nuovo, giovane talento, in grado di riprodurre statue all'antica capici di trarre in inganno anche un accorto collezionista come il cardinale.

L'opera entrò poi nelle collezioni dei Montefeltro, a Urbino, e venne donata personalmente dal Valentino a Isabella d'Este dopo aver espugnato la città. La marchesa di Mantova custodì la statua gelosamente nel proprio studio e pare che vi fosse particolarmente attaccata. In seguito se ne persero le tracce. Molto probabilmente venne acquistata con il resto delle collezioni Gonzaga da Carlo I d'Inghilterra e trasportata a Londra. La statua si trovava probabilmente al palazzo di Whitehall nel 1698, quando venne distrutto da un incendio, andando definitivamente perduta.

Note

  1. ^ Michelangelo, speciale SuperQuark di Piero e Alberto Angela - RAI, 2001

Voci correlate