Cuno Tarfusser

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Cuno Tarfusser (2011)

Cuno Jakob Tarfusser (Merano, 11 agosto 1954[1]) è un magistrato italiano, ex giudice della Corte penale internazionale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Nato e cresciuto a Merano,[2] si è diplomato al liceo classico di lingua tedesca "Beda Weber" di Merano. Ha studiato giurisprudenza alcuni anni all'Università di Innsbruck laureandosi poi all'Università di Padova nel 1979.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Ha lavorato per alcuni anni come avvocato a Padova. Nel 1985 è diventato sostituto procuratore a Bolzano. Nel 2001 è diventato procuratore capo.[1] In quella veste ha diminuito i costi e aumentato l'efficienza della procura,[3][4] e tagliato le spese per le intercettazioni.[5] Ha ottenuto anche dei finanziamenti del Fondo Sociale Europeo e la sua gestione è stata presa come modello.[6] Inoltre le sue indagini lo hanno portato ad essere definito "il magistrato abbonato a mostri, stragi e attentati".[7] Ha indagato sul cosiddetto "mostro di Merano" (arrestando erroneamente un certo Luca Nobile, rivelatosi poi estraneo),[8] sull'omicidio del consigliere regionale Christian Waldner,[9] sul terrorismo altoatesino[10] e sui gruppi neonazisti.[11]

Clemente Mastella gli ha offerto un posto nelle liste dell'UDEUR ma lui ha rifiutato.[12] Nel settembre 2008 Panorama ha pubblicato delle intercettazioni fra Claudio Cavazza e Alessandro Ovi in cui era coinvolto anche Romano Prodi; Tarfusser, che le riteneva "ambigue", le aveva inviate alla Procura di Roma.[5][13]

Nel gennaio 2009 è stato eletto giudice della Corte penale internazionale per un mandato di nove anni su proposta del governo italiano,[14][15] dove è stato assegnato alla lista A, quella dei giudici esperti nel diritto penale e nella procedura penale.[16] Nel 2012 è stato eletto vice presidente della Corte.[17] Il suo mandato alla CPI è terminato l'11 marzo 2018, ma è rimasto in carica fino alla fine del processo a Laurent Gbagbo,[18] nel 2019.[19] Dal dicembre 2019 è sostituto procuratore presso la Corte d'appello di Milano.[20]

A partire dal 2016 ricopre la carica di presidente dell'Accademia di studi italo-tedeschi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Curriculum di Cuno Tarfusser (PDF) [collegamento interrotto], su www2.icc-cpi.int, Corte penale internazionale. URL consultato il 20-4-2009.
  2. ^ Cuno Tarfusser, su innovatori.forumpa.it, Forum PA 2008. URL consultato il 20-4-2009.
  3. ^ Alessandro Trocino, «I magistrati rispondano dei soldi che spendono», su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 31 dicembre 2008. URL consultato il 20-4-2009 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  4. ^ E ora Brunetta premia i più bravi stretta sull'assistenza ai disabili, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 6 settembre 2008. URL consultato il 20-4-2009.
  5. ^ a b Walter Galbiati, Conversazioni ambigue, giusto indagare bene il Professore che vuole la trasparenza, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 30 agosto 2008. URL consultato il 20-4-2009.
  6. ^ Giusi Fasano, Con i magistrati manager la giustizia spende meno, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 6 luglio 2008. URL consultato il 20-4-2009 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  7. ^ Francesco Battistini, Cuno Tarfusser, il magistrato abbonato a mostri, stragi e attentati, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 19 febbraio 1997. URL consultato il 20-4-2009 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  8. ^ Aldo Balzanelli, "Non linciate quel magistrato", su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 4 marzo 1996. URL consultato il 20-4-2009.
  9. ^ Enrico Bonerandi, Omicidio di Bolzano, c'è un supertestimone, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 20 febbraio 1997. URL consultato il 20-4-2009.
  10. ^ Roberto Bianchin, L'Alto Adige torna a vivere nella paura, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 1º novembre 1988. URL consultato il 20-4-2009.
  11. ^ Pierluigi Depentori, Blitz contro i naziskin, 16 arresti, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 18 aprile 2008. URL consultato il 20-4-2009.
  12. ^ (EN) Aart Heering, Tarfusser's nomination for ICC membership [collegamento interrotto], su rnw.nl, Radio Netherlands Worldwide, 26 settembre 2008. URL consultato il 20-4-2009.
  13. ^ Alessandro Bertasi, Come Prodi provò [collegamento interrotto], su iltempo.ilsole24ore.com, Il Tempo, 5 settembre 2009. URL consultato il 20-4-2009.
  14. ^ Lionello Mancini, Tarfusser eletto al tribunale internazionale dell'Aja, su ilsole24ore.com, Il Sole 24 Ore, 20 gennaio 2009. URL consultato il 20-4-2009.
  15. ^ Il procuratore Tarfusser alla Corte dell'Aja, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 21 gennaio 2009. URL consultato il 20-4-2009 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  16. ^ Art. 36, Statuto di Roma della Corte penale internazionale.
  17. ^ Cpi: Tarfusser eletto vice presidente Corte, su ansa.it, ANSA, 11 marzo 2012. URL consultato l'11-3-2012.
  18. ^ Tarfusser attacca gestione Procura, su ansa.it, 10 marzo 2018. URL consultato il 31 marzo 2018.
  19. ^ (EN) Judge Cuno Tarfusser, su icc-cpi.int. URL consultato il 10 gennaio 2024.
  20. ^ Cuno Tarfusser, su giurisprudenzapenale.com. URL consultato il 10 gennaio 2024.

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