Cultura di Luco-Meluno

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Cultura di Luco-Meluno
Brocca della cultura di Luco-Meluno rinvenuta a Feldkirch, Austria (I millennio a.C. circa)
Nomi alternativicultura di Luco/Laugen, cultura di Meluno/Melaun, Laugen-Melaun-Kultur
RegioneTrentino, Tirolo (Italia e Austria), Engadina (Svizzera)
Periodoetà del bronzo, età del ferro
Date1200 a.C. - 600 a.C.
Seguita daCultura di Fritzens-Sanzeno
Definita daGero von Merhart

La cultura di Luco-Meluno (XIII secolo a.C. - VII secolo a.C.), in tedesco Laugen-Melaun-Kultur, è una facies archeologica che si sviluppò tra l'età del bronzo e la prima età del ferro nell'area alpina del Trentino, Alto-Adige, e nell'Engadina.[1] Il termine venne coniato nel 1927 da Gero von Merhart, inizialmente comprendeva solo Meluno (Melaun), una località presso Bressanone.[1]

Diffusione[modifica | modifica wikitesto]

La cultura di Luco-Meluno confinava a nord con la facies hallstattiana orientale, e a sud con la cultura atestina o paleoveneta,[2] «due grandi sfere culturali, che, durante i primi secoli dell'età del Ferro, giocarono certamente un ruolo importante nell'influenzare le scelte di gusto della società alpina protoretica.»[2] Cronologicamente, la cultura di Luco-Meluno viene seguita dalla cultura di Fritzens-Sanzeno (VI secolo a.C. - I secolo a.C.) della seconda età del ferro, identificata con il popolo dei Reti,[3][4] con la quale mostra dei fenomeni di continuità.[5]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

La brocca di Luco di Villandro, conservata nel Museo archeologico dell'Alto Adige di Bolzano, rappresenta un tipico esempio di questa cultura: essa possiede un beccuccio triangolare, una decorazione esterna a scanalature, ed un'altezza di 18,3 cm; accanto al manico sono presenti due appendici a forma di corno.[6]

Sempre presso Villandro è stato ritrovato un luogo utilizzato per roghi votivi (Brandopferplatz) rimasto in uso per secoli sino all'età del ferro.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b "Meluno, cultura di" su "Dizionario storico della Svizzera", su hls-dhs-dss.ch. URL consultato il 2009-10-2.
  2. ^ a b (IT) Mirta Faleschini, La necropoli di Rasùn di Sotto/Niederrasen: alcuni aspetti economici e sociali di una comunità protostorica alpina, in Atti della Accademia roveretana degli Agiati ser. 8, vol. 6, A 2006 serie VIII, Rovereto, 2006 [2006], pp. 221-247.
    «Così, le popolazioni che vi abitavano che, per la prima età del Ferro, sono identificabili con il gruppo culturale di Luco-Meluno (P), erano probabilmente divise in gruppi umani ridotti e, come sembra, avevano un tipo di organizzazione sociale poco strutturata, se messa a confronto con i grandi ambiti politico-culturali presenti ai suoi confini, che avevano forme di governo già più complesse e organizzate: la facies hallstattiana orientale, a nord, e la civiltà venetica o atestina a sud. Queste due grandi sfere culturali, durante i primi secoli dell'età del Ferro, giocarono certamente un ruolo importante nell'influenzare le scelte di gusto della società alpina protoretica: mentre dall'area hallstattiana provenivano forti influssi culturali e materiali legati soprattutto alle tipologie degli oggetti in ferro e bronzo, i territori di civiltà più avanzata della pianura padana, abitati dai Veneti e già avviati verso fenomeni di tipo protourbano, condizionavano le zone alpine con vari apporti, soprattutto con oggetti ed ornamenti di vario genere.»
  3. ^ (IT) Franco Marzatico, La cultura di Luco/Laugen, aggiornamenti e problemi aperti, in Angelini A., Leonardi G. (a cura di), Il castelliere di Castel de Pedena. Un sito di frontiera del II e I millennio a.C., Padova, 2012 [2009], pp. 177-204.
  4. ^ (EN) Katharina Rebay-Salisbury, The Iron Age setting, in The Human Body in Early Iron Age Central Europe, Londra, Routledge, 2016, p. 43, ISBN 978-1-472-45354-9.
    «A variety of Alpine communities between Lake Maggiore and Lake Como, the lower Inn Valley and Lake Constance are referred to as Raeti in ancient sources (Metzger and Gleirscher 1992), and in the archaeological literature as the Laugen-Melaun (Luco, Meluno) and Fritzens-Sanzeno cultures, for the early and late Iron Age, respectively. Epigraphic sources indicate that their language was most closely linked to Etruscan.»
  5. ^ (IT) Franco Marzatico, I Reti e i popoli delle Alpi orientali (PDF), in Michele Lanzinger (a cura di), Preistoria Alpina, 49bis, Trento, Museo delle Scienze, Trento, 2019, pp. 73-82, ISSN 2035-7699 (WC · ACNP) (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2020).
    «Se le evidenze archeologiche smentiscono decisamente tale rapporto di discendenza, in base agli studi più recenti la lingua retica mostra corrispondenze con quella etrusca e in questo senso si può ipotizzare che la percezione in antico di tale relazione abbia dato luogo alla ricostruzione erudita della discendenza dei Reti dagli Etruschi. (...) Se resta il fatto che la documentazione archeologica smentisce in tutta evidenza un rapporto filogenetico fra Etruschi e Reti, visti anche fenomeni di continuità come nell’ambito della produzione vascolare di boccali di tradizione Luco/Laugen (fig. 8), non è escluso che la percezione di prossimità esistenti fra la lingua e la scrittura delle due entità etniche possano avere indotto eruditi del tempo a costruite “a tavolino” un rapporto di parentela.»
  6. ^ a b "La brocca di Villandro-Seeberg" su "Ötzi-Museum", su iceman.it. URL consultato il 2009-10-2 (archiviato dall'url originale il 26 novembre 2010).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (IT) Piero Leonardi, Nuovi contributi sulla conoscenza della ceramica di Luco (Laugen) della Venezia Tridentina, in “Studi Trentini di Scienze Storiche”, 43 (1964), pp. 301-315.
  • (DE) Walter Leitner, Eppan - St. Pauls, eine Siedlung der späten Bronzezeit - ein Beitrag zur inneralpinen Laugen/Melaun-Kultur, 2 voll., Innsbruck, 1987.
  • (DE) Günther Niederwanger, Ein Laugener Brandopferplatz am Schwarzsee auf dem Seeberg im Sarntal, in «Der Schlern», 64, 1990, pp. 371–397.
  • (IT) Franco Marzatico, La cultura di Luco/Laugen, aggiornamenti e problemi aperti, in Angelini A., Leonardi G. (a cura di), Il castelliere di Castel de Pedena. Un sito di frontiera del II e I millennio a.C., Padova, 2012 [2009], pp. 177-204.
  • (EN) Franco Marzatico, The Luco/Laugen Culture. Specific Characteristics and External Relations. In Hye S. & Töchterle U. (a cura di), Upiku:Tauke: Festschrift für Gerhard Tomedi zum 65. Geburtstag, Universitätsforschungen zur prähistorischen Archäologie, 2019.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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